Ghino stava fissando il bicchiere, mentre con un dito cancellava le gocce che si erano formate sul tavolo dopo la consegna dell'ultima birra.
Ascoltava distrattamente la conversazione stanca dei suoi compagni di bevuta.
Non poteva chiamarli amici, o compagni.
Forse il Paladino, o magari Kreena, che da quando erano arrivati in città sembrava punzecchiarlo un po' meno. Degli altri tre, il nano era con lui da tempo, ma lo giudicava pericoloso. Gli altri due stavano con loro da troppo poco tempo per potersi fidare.
Poi c'era il mezzelfo al bancone. Quello parlava poco, gli ricordava un po' quello spilungone di Panamon, sempre nervoso e pronto a dire che erano tutti dei pivelli.
Gli altri gli mancavano terribilmente.
Golfalon, Grog, Samael e il suo animaletto inesistente, Ghenna, Gruttag...tutti gli altri. Se n'erano andati, ognuno per la sua strada. Fregandosene del cammino che avevano fatto insieme.
Ascoltava distrattamente la conversazione stanca dei suoi compagni di bevuta.
Non poteva chiamarli amici, o compagni.
Forse il Paladino, o magari Kreena, che da quando erano arrivati in città sembrava punzecchiarlo un po' meno. Degli altri tre, il nano era con lui da tempo, ma lo giudicava pericoloso. Gli altri due stavano con loro da troppo poco tempo per potersi fidare.
Poi c'era il mezzelfo al bancone. Quello parlava poco, gli ricordava un po' quello spilungone di Panamon, sempre nervoso e pronto a dire che erano tutti dei pivelli.
Gli altri gli mancavano terribilmente.
Golfalon, Grog, Samael e il suo animaletto inesistente, Ghenna, Gruttag...tutti gli altri. Se n'erano andati, ognuno per la sua strada. Fregandosene del cammino che avevano fatto insieme.