Ad eccezione di Morgon e Sorcius, che fidando nella loro probabile
immunità razziale dagli attacchi degli ankheg avevano optato per restare
fermi e cercare di colpire i due insettoidi con le loro frecce, tutto
il resto del gruppo continuò la propria corsa verso la sperata salvezza
data dalla capanna del vecchio nano.
Ormai i primi tre si trovavano a poca distanza dalla piccola costruzione, quando di colpo la porta di questa si spalancò ed un vecchio ma almeno apparentemente ancora vigoroso nano ne sbucò fuori, urlando minacce e maledizioni contro tutto il gruppo ed in particolare contro Haza.
«Dannato nano rinnegato! Ladro! Rapinatore! Ti aggiusto io, porco infame! Feccia della nostra razza! Pidocchio schifoso! Lurida sanguisuga!», urlava infuriato il vecchio dirigendosi minaccioso verso Haza, l'ascia sollevata e pronta a colpire.
Haza, forse colto di sorpresa e probabilmente anche restio a levare la propria arma contro un altro nano, non reagì all'attacco e si limitò a parare il colpo in arrivo; invece i due arcieri, pur essendo pronti con la freccia incoccata a reagire alla ricomparsa dell'insettoide, a causa della presenza di molti compagni sulla linea di tiro si videro costretti a rinunciare; tutti gli altri, impegnati a correre, per il momento non ebbero modo di reagire.
[NdG] Il nano uscito dalla capanna potrebbe essere preso per il padre di Haza, se non per suo nonno, ma tuttavia ha l'aria di stare benissimo quanto a salute e vigoria fisica. Impugna una massiccia ascia di chiara fattura nanica ed indossa una strana armatura costituita da un unico pezzo di un materiale di colore brunastro che a prima vista potrebbe sembrare osso o qualcosa del genere; anche l'elmo e lo scudo che porta sembrano fatti dello stesso materiale.
[NdG] La distanza fra Morgon ed il nano è eccessiva per la portata del suo arco.
Ormai i primi tre si trovavano a poca distanza dalla piccola costruzione, quando di colpo la porta di questa si spalancò ed un vecchio ma almeno apparentemente ancora vigoroso nano ne sbucò fuori, urlando minacce e maledizioni contro tutto il gruppo ed in particolare contro Haza.
«Dannato nano rinnegato! Ladro! Rapinatore! Ti aggiusto io, porco infame! Feccia della nostra razza! Pidocchio schifoso! Lurida sanguisuga!», urlava infuriato il vecchio dirigendosi minaccioso verso Haza, l'ascia sollevata e pronta a colpire.
Haza, forse colto di sorpresa e probabilmente anche restio a levare la propria arma contro un altro nano, non reagì all'attacco e si limitò a parare il colpo in arrivo; invece i due arcieri, pur essendo pronti con la freccia incoccata a reagire alla ricomparsa dell'insettoide, a causa della presenza di molti compagni sulla linea di tiro si videro costretti a rinunciare; tutti gli altri, impegnati a correre, per il momento non ebbero modo di reagire.
[NdG] Il nano uscito dalla capanna potrebbe essere preso per il padre di Haza, se non per suo nonno, ma tuttavia ha l'aria di stare benissimo quanto a salute e vigoria fisica. Impugna una massiccia ascia di chiara fattura nanica ed indossa una strana armatura costituita da un unico pezzo di un materiale di colore brunastro che a prima vista potrebbe sembrare osso o qualcosa del genere; anche l'elmo e lo scudo che porta sembrano fatti dello stesso materiale.
[NdG] La distanza fra Morgon ed il nano è eccessiva per la portata del suo arco.
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