sabato 23 settembre 2017

TANNEN - 24/08 - 25/08 - LISTA 03

NDG: scusate l’assenza protratta, mi metto in pari con i discorsi lasciati nel frattempo in sospeso da Jean!

GDR: 

[trattativa con Bognus e intervento di Kreena]

Jean stava già per ribattere, ma l’intervento di Kreena - inatteso e non del tutto desiderato - lo lasciò con un palmo di naso. Fosse stato per lui, avrebbe continuato a menare il can per l'aia con Bognus, fino a farlo cedere a condizioni del tutto diverse da quelle di cui stavano discutendo. D'altra parte comprendeva la necessità di terminare le contrattazioni e proseguire il cammino... Storse leggermente la bocca, ma poi sorrise alla ragazza:
“Beh, se ci tieni tanto vorrà dire che sarai tu a comprare il mio debito, grazie! Mi farai sapere se preferisci avere trenta monete sull'unghia oppure averne quaranta giocandocene venti a carte!” 
Affibbiò un’amichevole pacca sulla spalla della ragazza e sostituì una delle sue spade corte con quella di ankheg appena acquistata, quindi indossò con evidente piacere i guanti... 
“Pluridannazione Bognus, spero che proteggano bene come dici, perché di sicuro fanno un caldo fottuto.” Commentò lo spadaccino, tutt’altro che avvezzo alla presenza di uno strato di pelle a coprire la propria epidermide in piena estate. Ancora borbottando, seguì il gruppo fuori dalla valle, sotto la supervisione della loro nuova guida... 

[viaggio ed arrivo al villaggio di Ahrar]

Dopo un cammino tutto sommato piacevole, Ahrar il coboldo emise una serie imprecisata di suoni gutturali che erano evidentemente comprensibili per alcuni di loro. A beneficio del gruppo, le “parole” della loro guida furono tradotte in comune, concedendo così a Jean un lungo e persistente brivido di disgusto quando fu nominato il negromante:
“Ammetto che la mia conoscenza della società cobolda non sia dettagliata più che approfondita - lasciò trascorrere un attimo prima di proseguire, osservando la svolta del sentiero oltre la quale pareva trovarsi l’accampamento - ma ignoravo che potesse includere dei fottutissimi negromanti.” Quello che lo spadaccino pensava della magia in generale e della negromanzia in particolare doveva trasparire così chiaramente dal suo volto da rendere superfluo ogni ulteriore commento. Con uno sforzo non di poco conto, si rivolse comunque ad Ahrar, sperando che qualcuno accogliesse la sua richiesta di traduzione:
“Qualcuno sarebbe così gentile da tradurre le mie parole in sputacchi e gemiti comprensibili al nostro piccolo amico? Mi interesserebbe sapere se esistono vie di accesso alternative a questo accampamento, se possa essere aggirato ed infine quanti suoi simili dobbiamo aspettarci di trovare all’interno... L’idea di affrontare un negromante non mi entusiasma più di quanto mi alletterebbe la prospettiva di passare una notte di passione con un ankheg, ma affrontare un negromante e duecento coboldi contemporaneamente potrebbe anche farmi apparire lo scarafaggio sotto una prospettiva differente.”

Nessun commento:

Posta un commento