giovedì 31 luglio 2025

SeTTiMaNa 30 - 2025

KREENA - 15/09
Kreena sbuffò e sollevò appena la testa, rivolgendosi all'amica.
"Esatto. Insieme più forti"
Aprì l'occhio sinistro, che brillò nella penombra come una stella oscura.
"Ma non siamo più insieme, uno è rimasto indietro"
Sbuffò di nuovo, si scosse e si sollevò di scatto.
"Quel dannato elfo bianco non lo sopporto. E' brusco, burbero, arrogante e cattivo. Hai visto come ha ucciso quel povero goblin?!"
Scosse il capo.
"Ma è uno di noi. E mi ha salvato la vita nell'antro di quella streg..."
Si interruppe. Guardò Kelly e fece un sorrisetto a metà tra finto imbarazzo e scuse esagerate.
"Ecco...dicevo...la vita magari no, ma qualcosa di meglio...cioè peggio...insomma, quella roba lì, la mia innocenza, diciamo...anche se non ero proprio proprio innocente neanche allora, ma quell'energumeno mica lo sapeva...che se non mi avesse rotto il naso, gli rompevo io qualcosa d'altro..."
Sospirò.
"A ogni modo: primo non lascio indietro nessuno, secondo non mi presto ai giochetti del primo mago annoiato..."
Alzò la voce.
"Capito, tu lassù voce incorporea fastidiosa?"
"Lasciaci andare oppure ci dovrai sfamare e sbevare per il resto dell'eternità, perchè da qui non ci muoviamo!"

GHINO - 15/09
Ghino riflettè a lungo prima di parlare.
"Vorrei aiutare Haza, ma non mi piace per nulla finire in mezzo a un'oscurita magica come quella. Pensateci bene, li dentro potrebbe esserci qualsiasi cosa: e se ci perdessimo o fossimo attaccati? Io almeno proverei ad aprire un altro paio di porte. Magari ci sarà la stessa cosa, ma almeno lo sapremo e avremo qualche elemento in piu per decidere."
Detto fatto, si avvicinò alla porta bianca. Attese un po', poi trattenne il respiro e l'apri in modo guardingo.

DUNGEON MASTER - 15/09
[Haza] «Se andiamo tutti, starei molto più tranquillo. Ma  se è un gioco, dubito che sarà mortale. In ogni caso, dobbiamo pur entrare da qualche parte, per cominciare e finire questa prova. Se temi che venga teletrasportato, entrerò... cantando... così finché mi potrete sentire
saprete che sono semplicemente nel buio».

«No, non sarà affatto mortale» confermò la voce di Thargon, «ovviamente a meno di azioni davvero assai stupide da parte vostra. Credevo di avervelo già detto, ma nel caso mi fossi sbagliato lo ripeterò: quello che mi aspetto da voi è un po' di diversivo alla monotonia ed anche… ma forse questo invece non l'avevo detto... una piccola prova sul campo sui più recenti incantesimi che ho messo a punto: no, non è che vi sto usando come cavie, questo l'avevo già fatto con il mio maggiordomo e, devo dire, con successo, solo che lui sapeva già in anticipo cosa aspettarsi, mentre voi no. Quindi sareste una prova più, come dire, probante.»

«Ma non sono nemmeno un ingrato, cioè, non più di quanto sia davvero pazzo» aggiunse poi, «per cui alla fine intendo ricompensarvi per la vostra collaborazione: la mia idea sarebbe quella di farvi arrivare in un paio d'ore alla vostra destinazione, quale che sia, ma che suppongo sia da qualche parte giù verso i laghi, risparmiandovi qualche giorno di faticoso e, se foste sfortunati, anche pericoloso viaggio. Tuttavia, se magari preferireste una compensazione di qualche altro tipo, parliamone e, se possibile, vedrò di accontentarvi.»

«E comunque, mio buon nano» aggiunse poi ridacchiando, « chi entra cantando, spesso poi esce ca... ehm... fate voi...»

DUNGEON MASTER - 15/09
[Kreena] Si interruppe. Guardò Kelly e fece un sorrisetto a metà tra finto imbarazzo e scuse esagerate.
 
Kel-hatril la ricambiò facendole una linguaccia accompagnata da un suono assai poco signorile.

[Kreena] "A ogni modo: primo non lascio indietro nessuno, secondo non mi presto ai giochetti del primo mago annoiato..."

«Giochetti?» puntualizzò la voce di Thargon. «Sarebbe più corretto parlare di importanti esperimenti magici, perdiana!»

[Kreena] "Lasciaci andare oppure ci dovrai sfamare e sbevare per il resto dell'eternità, perchè da qui non ci muoviamo!"

«'Sbevare'?» Fece eco la voce del mago. «Proprio vero che ogni giorno si può trovare qualcosa da imparare...» Attese un attimo e poi riprese: «Vorrei che fosse però chiara una cosa: nel mio piccolo labirinto non c'è modo né di sfamarsi, né di 'sbevarsi': si tratta di un ordine preciso del mio maggiordomo, perché non sopporta gli ospiti che lasciano briciole e bicchieri sporchi dappertutto. Quindi l'unica soluzione per non morire di fame e di sete è quella di finire il labirinto, che in fondo è solo di otto stanze a parte quella d'ingresso, e poi di godersi il rinfresco che vi offrirò all'uscita... e poi una buona notte di sonno come miei graditi ospiti e domattina via, verso nuove avventure!» 

Un attimo di riflessione e poi aggiunse: «Il tutto, ovviamente, tranne che per quello zuccone del vostro amico là fuori, che si passerà la notte all'addiaccio e poi domattina se la farà a piedi... e che buon pro gli faccia...»

DUNGEON MASTER - 15/09
[Ghino] Detto fatto, si avvicinò alla porta bianca. Attese un po', poi trattenne il respiro e l'apri in modo guardingo.

La porta si apre silenziosamente e senza alcuna difficoltà: al di là di essa si vede solo buio pesto.








Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!


 

giovedì 24 luglio 2025

SeTTiMaNa 29 - 2025

GHINO - 15/09
Ghino fece attenzione, seguendo i tentativi dei compagni di trovare una soluzione all'enigma delle porte.
Il suo istinto intui qualcosa o forse la nuova voce lo colpi, tanto che tentò di nuovo l'approccio della comunicazione.
"Per favore, possiamo sapere chi sei tu che hai risposto al mio compagno? La tua voce non è quella di Thargon. E cosa vuoi dire con: 'e tu mi attivi per questo?', cosa o chi avrebbe attivato pronunciando quella parola?"
Quindi tacque, sperando di non fare un nuovo buco nell'acqua.


DUNGEON MASTER - 15/09
[Ghino] "Per favore, possiamo sapere chi sei tu che hai risposto al mio compagno? La tua voce non è quella di Thargon. E cosa vuoi dire con: 'e tu mi attivi per questo?', cosa o chi avrebbe attivato pronunciando quella parola?"

Fu nuovamente la voce di Thargon a farsi sentire: «Non pretendiamo troppo dalla voce di un incantesimo, d'accordo?» rispose con la solita vena di evidente divertimento. «No, amico mio, la voce che hai sentito è solo quella che avevo associato all'incantesimo legato a quella parola e riesce solo a dire poche frasi che avevo costruito per far fronte alle situazioni più comuni. Comunque, dal momento che mi sembra che vi troviate un po' in difficoltà, voglio in via eccezionale darvi una mano: la parola magica lì scritta non serve a nulla, tranne che a confondere le idee ai miei visitatori: spero che non ce l'abbiate con me per questo, ma il fatto è che, pur essendo io un tipo abbastanza solitario, a forza di passare il mio tempo da solo in questo posto in compagnia solo dei miei libri e poco altro a volte un minimo di diversivo mi fa
piacere».

Ciò detto, a voce ben scandita aggiunse: «Ics-ipsilon-zeta-zeta-ipsilon». Un istante dopo la voce dell'incantesimo ribatté in tono seccato: «Ma che cavolo vuoi?!? Vedi di non rompermi le palle o sarà peggio per te!» seguita da uno scoppio di ilarità da parte di Thargon.

[NdG] Per vostra informazione, miei "giovani" amici, la parola magica 'xyzzy' si trovava su un muro in una stanza dell'antico gioco testuale chiamato Colossal Cave, che risale agli anni '70, nativo su PDP-10 e che (per quanto mi riguarda) girava su mainframe con sistema operativo Unix: la sua funzione era di rispedire al punto di partenza l'avventuriero che
ne facesse uso.


SCARLETT - TABITHA - 15/09
A quel punto Scarlett si spostò vicino alla porta, mettendoci sopra a sua volta la mano mentre spostava lo sguardo sui compagni. "Vogliamo andare qui o avete altre idee?" chiese guardando poi Haza, "Se vai da solo, ti tengo almeno la porta aperta in modo che possiamo sia comunicare con te, che tu tornare qui." poi però la maga sospirò leggermente. "Sempre premesso che oltre tu non venga teletrasportato di nuovo chiaramente."

Tabitha guardò Morgon, cercando sul suo volto indicazione del fatto che avesse qualche idea, poi la sua attenzione fu catturata da Kreena che non pareva proprio intenzionata a far altro che restare lì arrabbiata. "Kreena..." la chiamò piano, temendo un po' uno scoppio d'ira della compagna, "Capisco perchè sei arrabbiata, credo che a nessuno di noi piaccia essere usati così per il suo divertimento, però se collaboriamo tutti magari chiudiamo prima questa storia...Scarlett ha ragione nel dire che insieme siamo più forti." Tabitha si torse le dita delle mani, non sapendo bene che altro dire, così lasciò andare un sospiro abbassando lo sguardo. "Sì, bhe, ecco...però fai come meglio credi...io...scusa...non volevo disturbarti..."
A quel punto si allontanò, spostandosi dalla parte opposta della porta rossa rispetto a Scarlett, sorridendo a lei e al nano. "Se vogliamo andare io vi seguo, altrimenti posso restare qui e bho....coprirti le spalle?" suggerì un po' incerta, non sapendo bene cosa aspettarsi da quel Thargon.


HAZA - 15/09
Haza pensò alle preoccupazioni di Scarlett.
«Se andiamo tutti, starei molto più tranquillo. Ma  se è un gioco, dubito che sarà mortale. In ogni caso, dobbiamo pur entrare da qualche parte, per cominciare e finire questa prova. Se temi che venga teletrasportato, entrerò... cantando... così finché mi potrete sentire saprete che sono semplicemente nel buio».






 Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!


giovedì 17 luglio 2025

SeTTiMaNa 28 - 2025

SCARLETT - 15/09
Scarlett alzò leggermente le spalle, prendendo molto sportivamente il suo buco nell'acqua. "Bisogna pur tentare." si limitò a commentare, spostando lo sguardo sui compagni mentre anche loro provavano a trovare una risposta, annuendo con indicando con un dito Morgon quando provò quella strada.
"Bhe, l'idea non è affatto stupida,bravo Morgon." disse mentre Haza apriva la porta rossa.
"Haza, non da solo però! Non dividiamoci, insieme siamo più forti."

DUNGEON MASTER - 15/09
[Morgon] Morgon fece un respiro e poi pronunciò la parola "Icsyzzy", cioè lesse la parola che era scritta, proprio come se la scritta volesse indicare che la parola magica era già lì, scritta, ma difficile da leggere.

«Icsizzi?!?» fece eco una voce rimbombante, ben diversa da quella di Thargon. «E tu mi attivi per questo? Ma poi... che diamine vuol dire 'icsizzi'?»
 




Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!


giovedì 10 luglio 2025

SeTTiMaNa 27 - 2025

DUNGEON MASTER - 15/09
[Ghino] "Oh saggio Thargon, potente mago... dove ci porteranno queste porte? Ti saremo grati se potrai aiutarc⁷"

Thargon scoppiò in una risata assai divertita: «Saggio Thargon? Potente mago?» fece eco calcando la voce sui due aggettivi. «Chi credi di poter influenzare con questa adulazione spicciola? Francamente, potresti forse impressionarmi di più con frasi tipo "idiota di un mago, dacci un taglio con i tuoi giochini", o cose del genere. Non che cambierebbero granché, in ogni caso». Si concesse un'altra risata divertita e poi aggiunse: «Comunque, queste porte vi porteranno esattamente dove occorrerà che vi portino, nel modo più opportuno e nel momento stesso in cui darete loro l'opportunità di fare la loro parte... che sarebbe poi quella di portare a destinazione chi volesse varcarle». Si udì un ultimo risolino
divertito. «In ogni caso, non aspettatevi che vi faccia trovare la pappa fatta... sennò dove va a finire il mio gioco?»

> In attesa della risposta esaminò più da vicino la porta bianca e quella nera, ma senza toccarle, per il momento.

Sono due porte, una bianca ed una nera, di semplice ma accurata fattura, ciascuna con la sua bella maniglia di ottone ed entrambe si aprono verso l'interno della stanza.


DUNGEON MASTER - 15/09
[Scarlett] "Tharion, senti, abbiamo capito che dobbiamo fare sta cosa, ma gentilmente, visto che ci tocca collaborare, alla fine gradiremmo almeno avere la possibilità di portare con noi il nostro compagno rimasto fuori o almeno poterlo avvisare."

«Il mio nome è Thargon, mia deliziosa collega, non Tharion» rettificò la voce del mago. «Tuttavia, in omaggio alla tua bellezza sono disposto ad accettare anche di essere chiamato Tharion, perché no? Sempre meglio che "vecchio pazzo" o "dannato rincoglionito", non credi? Comunque, riguardo al vostro compagno, è stata sua la scelta di restarsene fuori senza nemmeno sapere cosa avrebbe trovato qui dentro: vuol dire che mentre voi domani potrete godervi il mio servizio di trasporto rapido, lui se la farà pedibus calcantibus, come mi diceva la mia vecchia mamma guardandomi dall'alto della sua scopa volante». Ridacchiò. «A meno che non riusciate a farmi cambiare idea, ovviamente...»

"Rosso." dichiarò indicando la parola alle sue spalle.

NdG: Scarlett pronuncia quella parola con un'intonazione in qualche modo particolare, come se stesse dicendo "apriti sesamo", o la sta semplicemente suggerendo ai compagni?


SCARLETT - 15/09
«Il mio nome è Thargon, mia deliziosa collega, non Tharion» 

NdG: il caldo mi sta mandando in pappa il cervello XD a me, non a quella buon'anima di Scarlett XD
 
NdG: Scarlett pronuncia quella parola con un'intonazione in qualche modo particolare, come se stesse dicendo "apriti sesamo", o la sta semplicemente suggerendo ai compagni?

Lo ha sicuramente detto con convinzione, quindi l'intonazione era decisa perchè è abbastanza certa della sua risposta. Poi, se con le sue conoscenze magiche può avere idea che si debba usare un tono particolare, lo fa, altrimenti resta che lo ha detto con decisione.


DUNGEON MASTER - 15/09
[Scarlett] "Rosso." dichiarò indicando la parola alle sue spalle.

«Rosso?» fece eco la voce divertita di Thargon. «Sì, vabbé, ma che tipo di rosso? Rosso scarlatto? Rosso carminio? Rosso mattone? Rosso vermiglio? O magari rosso pompeiano? Si fa presto a dire rosso, ma c'è rosso e rosso...»

[Scarlett] Attesa qualche istante, poi spiegò: "La parola magica sono 5 lettere, di cui la prima diversa e poi due coppie di lettere uguali.  L'unico colore di porta che può corrispondere è il rosso."

«Plaudo al tentativo, ma siamo fuori strada...» commentò placidamente la solita voce.


DUNGEON MASTER - 15/09
[Haza] Sorrise a Scarlett mentre osservava la parete con la scritta, per vedere se si sarebbe aperta una porta magica.

Nulla accade sulla parete con la scritta: né porte magiche, né altro.

[Haza] Se nulla fosse avvenuto su quella parete, sarebbe andato ad aprire la porta rossa.

La porta si apre silenziosamente e senza alcuna difficoltà: al di là di essa si vede solo buio pesto.


HAZA - 15/09
Il nano fece una smorfia.
«Oscurità magica...».
Toccò l'arma che aveva al fianco senza impugnarla, come per controllare che ci fosse ancora.
«Signor mago,  posso sperare che la luce torni una volta dentro la stanza e chiusa la porta alle mie spalle?».
Appena finita la frase spalancò gli occhi, si voltò verso Scarlet, quindi verso il muro con la scritta e scandì una sola parola, molto simile a quella provata dalla maga.
«POSSO».


DUNGEON MASTER - 15/09
[Haza] «Signor mago,  posso sperare che la luce torni una volta dentro la stanza e chiusa la porta alle mie spalle?».

«Sperare?» fece eco la voce di Thargon. Poi, in tono esageratamente solenne, aggiunse: «Chi vive sperando, muore cantando, mio buon nano...»

[Haza] «POSSO».

«Certo che puoi!» esclamò in risposta la voce di Thargon. «Ma, di grazia, cosa sarebbe che puoi?»

«Comunque, questo gioco mi piace» aggiunse subito dopo. «Tu dici "posso"? E io rispondo "dosso"! A chi tocca adesso? Alla maga rossa? Al tizio in nero con l'aria da falco che non le si scosta mai più di un passo? O magari alla taciturna maga drow che sta facendo finta di non esserci? O al gigantesco paladino salvatore di bambine inesistenti? Su, su, dai, giochiamo: a chi tocca adesso?»


MORGON - 15/09
Morgon lasciò perdere Kreena e si voltò verso i compagni ascoltando le loro proposte.

Gli venne poi un'idea... l'aveva letta in un libro.

"Mio buon Thargon, se mi permette proverò io. Non ero nell'elenco da lei indicato, ma spero vorrà perdonarmi..."

Morgon fece un respiro e poi pronunciò la parola "Icsyzzy", cioè lesse la parola che era scritta, proprio come se la scritta volesse indicare che la parola magica era già lì, scritta, ma difficile da leggere.
Ci provò, voleva dare il suo contributo.


HAZA - 15/09
«Bah... speravo in una risposta seria, non in una filastrocca da taverna. Divertiti pure. Canterò alla fine, e non sarebbe nemmeno una cattiva morte»
Afferrò la porta per chiuderla dietro di sé una volta entrato nel buio, era pronto a tentare da solo visto l'apparente inedia di molti dei compagni.








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...al prossimo incontro!


giovedì 3 luglio 2025

SeTTiMaNa 26 - 2025

GHINO - 15/09
Ghino si fece trascinare dal gruppo senza sapere bene che pensare.
Torri di maghi pazzi, distrazioni mascherate da sfide. 
Tempo che sfuggiva come sabbia fra le dita.

"È un fottuto diversivo. Troppo chiaro, ma non ce ne rendiamo conto o forse non lo vogliamo accettare. Un monaco che ho conosciuto in una locanda una volta mi ha spiegato una storia simile: urla, risate, pianti disperati che si sentivano dal nulla. Il tutto per coprire la vera natura del posto e confondere i viandanti."

Nonostante il tono scettico, Ghino estrasse la spada corta, saggiando il filo della lama con un dito.

"Ma ci toccherà di andare a vedere di cosa si tratta no?" Disse infine con un sorriso.

NDG: Ghino è pronto a seguire Brom e il drappello di volenterosi.

DUNGEON MASTER - 15/09
Finite le solite discussioni sul da farsi il gruppo, a parte Fenryr, varcò il passaggio individuato da Scarlett e da Kel-hatril senza incontrare alcuna resistenza.

Una volta che tutti furono passati, fu come se di colpo qualcuno avesse acceso una luce e, dall'incerta visione precedente di ruderi scarsamente visibili nella penombra notturna, si trovarono in un ampio salone ottagonale che, se solo vi fosse stato un po' più di arredamento, avrebbe potuto perfino definirsi accogliente. Magari il colore rosso scuro delle tappezzerie poteva risultare un tantino cupo nella luce soffusa ma, di certo, quanto meno la temperatura era gradevole e l'aria non sapeva affatto di chiuso come sarebbe stato lecito attendersi.

Tuttavia due cose erano chiaramente degne di nota: la totale assenza di finestre e di porte, inclusa la direzione dalla quale il gruppo doveva essere entrato, e la presenza al centro della sala di un tavolino, anch'esso ottagonale, al centro del quale si trovava un oggetto nero e lucido di forma semisferica.

Dopo alcuni secondi una voce incorporea si fece sentire: «Buonasera, miei graditi ospiti, buonasera» salutò in tono compitamente cordiale. «Permettete che mi presenti: il mio nome è Thargon, ma per certuni sono meglio noto come "il mago pazzo"». Appena un istante di pausa e poi si affrettò a precisare: «Oh, no, non temete e, soprattutto, non date peso alle dicerie: vi assicuro che non sono più pazzo di voi. Un tantino bizzarro, forse sì, lo ammetto, ma di certo non pazzo». Un'altra breve pausa e poi: «Vogliate scusarmi se non vi ho accolti subito con un rinfresco di benvenuto: diciamo che il rinfresco c'è e vi sta attendendo ma, diciamo così, dovrete meritarvelo». L'accenno di un risolino prima di riprendere: «Già me lo immagino: qualcuno di voi starà già pensando "ma allora questo qui pazzo lo è davvero". Ebbene, non proprio: come ho già detto, sono un tantino bizzarro, ma niente più di questo».

«Il fatto è, vedete, che già da anni io vivo qui per poter condurre in pace i miei esperimenti ed ho creato ad arte la mia nomea di "mago pazzo" per tenere fuori dai piedi il popolino curioso, che poi magari, oltre che a ficcare il naso, viene da me anche per chiedermi cose tipo incantesimi per far crescere meglio il granoturco... il che mi rompe le scatole e, peggio ancora, mi distrae dai miei studi». Un sospiro. «D'altro canto, stare sempre qui da solo a volte è un po' opprimente e quindi, quando vedo arrivare persone come voi, con tutta l'aria di poter essere interessanti, non sono capace di rinunciare a farle giocare un po' con me. Ah, a proposito: non c'è nessuna bambina in pericolo: era solo un trucchetto per far leva sul vostro buon cuore e senso del dovere, così da indurvi a farmi visita».

«In sostanza, la mia proposta è questa: voi gironzolate un po' nel mio piccolo labirinto mentre io vi osservo superare le cose che ho preparato per voi; tutto ciò che troverete potrete tenervelo, per così dire, a mo' di ricompensa per il vostro disturbo, e, se riuscirete a trovare l'uscita, domattina farò in modo di farvi giungere all'istante a destinazione. Vediamo un po'... ho visto che siete saliti dalla parte di La Soglia: sbaglio di molto se dico che siete diretti nella zona dei laghi? Vedo anche che fra di voi c'è Bardell, il rinomato bardo: posso anche azzardare che vi stia conducendo a fare visita ad Ulna, colei che con la sua voce può far cinguettare gli uccelli così come far rimbombare il tuono? Se così è, prometto che domani potrete raggiungerla: non tutti, purtroppo, dato che quel tipo diffidente non si è azzardato ad entrare, perché, ovviamente, chi è dentro, è dentro, chi è fuori, è fuori».

«Ed ora, se siete pronti, inviterei qualcuno di voi a toccare quella graziosa semisfera posata sul tavolo, così potremo dare inizio ai giochi». 

GHINO - 15/09
"L'ho detto. Solo pochi minuti fa, no? Ve lo ricordate? Una grandissima perdita di tempo, e basta. Ma ora come ha detto lui siamo dentro..."
Ghino parlò con tono sommesso ai compagni, come se avesse paura di farsi sentire. 
Poi si rivolse a Bardell, sottovoce: "Ma tu questo lo conosci? Non può aiutarci in qualche modo?"
Intanto continuava a guardarsi attorno, nervoso.


KREENA - 15/09
Kree si fece scura in volto.
Aprì e chiuse la bocca più volte, senza riuscire a dire niente.
Poi sbottò.
"Stupido pazzo borioso. E stupidi noi a cascarci"
Inspirò a fondo. Guardò i compagni.
"Fate quel che volete. Io non vado da nessuna parte"
"Non farò il topino da compagnia di questo squilibrato"
Sbuffò. E si sedette a terra.

JEAN - 15/09
“Quanto è deprecabile la condizione umana dell’avere sempre ragione…”
Mormorò Jean, rivolto a nessuno in particolare. Il trucco della bambina era tanto stupido che soltanto un paladino poteva cascarci, i bambini di sei anni della Collina degli Orfani avrebbero potuto inventare una cosa più convincente di quella senza neppure sforzarsi a pensare.
“Sai Kree, non penso che rimarcene qua seduti possa essere una soluzione percorribile - le disse mentre si lasciava cadere a terra non distante da lei - ma che io sia plurifottuto con una picca regolare se ho voglia di mettermi a giocare con un mago dentro il suo personale labirinto.”
Era certo che non gli sarebbe stato concesso di scegliere semplicemente di non partecipare e si ritrovò ad invidiare Fenryr, che adesso probabilmente camminava circospetto intorno alla torre…

HAZA - 15/09
Non dover affrontare un mago pazzo per liberare una bambina in pericolo era una buona notizia. Nonostante fosse una delle possibilità previste da tutti, sapere che corrispondeva alla realtà era un sollievo. Haza non riuscì a trattenere un sospiro, rilasciando l'ansia.
Cominciò tuttavia a montare una irritazione crescente per l'inganno ordito dal mago... soprattutto perché nonostante anche lui e il Paladino sapessero della possibilità di un inganno, l'elfo rimasto fuori si sarebbe gloriato per secoli di aver avuto ragione 'in quella occasione'.
«Se è l'unico modo di uscire da qua, vediamo di darci una mossa».  
Il nano pose la mano sulla semisfera.

MORGON - 15/09
“Kreena…” disse timidamente Morgon avvicinandosi cautamente alla compagna che si era seduta a terra.
“So che potresti mandarmi a quel paese, o anche picchiarmi, ma spero non lo farai e… ecco… quando ero piccolo, mi hanno insegnato a cercare di trovare sempre un aspetto positivo nelle cose che capitano nella vita e… “ fece una pausa. 
“...il nostro ospite, non so perchè, ma mi sembra sincero… tra le tante cose che ha detto e che ti hanno dato fastidio, ha pronunciato anche queste parole: domattina farò in modo di farvi giungere all'istante a destinazione.”
Ed ora la parte importante in cui doveva mettere tutto se stesso e la sua arte oratoria.
“Se saremo bravi, e con te a dare una mano lo saremo di sicuro, troveremo presto l’uscita e saremo a destinazione prima che se avessimo fatto tutta la strada a piedi.”
“Che ne pensi?”

KRENA - 15/09
Kreena fissò Morgon con intensità.
"So camminare perfettamente" - rispose irritata.
"Inoltre, non che quell'elfo mi stia troppo simpatico...è arrogante, villano e un assassino di goblin...ma è del gruppo ed è fuori...ti piacerebbe se ti lasciassimo lì a sorvegliare una torre, mentre noi ce la filiamo dal retro?"
Sbuffò e nello stesso momento Haza toccò la pietra.

MORGON - 15/09
Morgon cerco di reggere lo sguardo, ma dovette cedere dopo poco.
Guardando il pavimento le rispose.
"Non mi piacerebbe, ma se succedesse sarei certo che voi fareste di tutto per farmi sapere l'accaduto e che ci rivedremmo presto... e penso che sarà proprio quello che succederà con... quell'elfo la fuori. Non lo abbandoneremo. Lo rivedrai".
Fece una pausa..
"Ci darai una mano?"

DUNGEON MASTER - 15/09
[Ghino] Poi si rivolse a Bardell, sottovoce: "Ma tu questo lo conosci? Non può aiutarci in qualche modo?"

«No, non lo conosco personalmente: solo di fama, così come immagino che lui conosca me per lo stesso motivo» rispose Bardell. «Riguardo al poterci aiutare in qualche modo, beh, lui ha detto che se staremo al suo gioco poi ci ricompenserà facendoci giungere a destinazione domani stesso, il che direi che sarebbe una bella cosa, sia per il tempo guadagnato che per il fatto di evitare tutti i possibili cattivi incontri lungo il cammino. Se poi ci sia o no da fidarsi della sua parola, beh, questo non lo saprei proprio dire».


DUNGEON MASTER - 15/09
[NdG] Ormai il nano ha tagliato corto con le discussioni e quindi si parte...

[GdR]
Non appena Haza ebbe toccato la semisfera tutti i membri del gruppo provarono simultaneamente un senso di vertigine e per un attimo non videro nulla, ma presto la sensazione si dissipò e tutti si ritrovarono in un nuovo ambiente.

«La Stanza Grigia» annunciò teatralmente la voce di Thargon.

In effetti si trattava di una stanza ottagonale, grande abbastanza affinché tutti i membri del gruppo ci potessero stare comodamente, le cui pareti erano decorate in maniera di dare l'impressione di essere in una caverna. Non c'era alcun pezzo di arredamento, neppure una sedia per sedersi a riflettere. Su sette delle otto pareti vi erano delle porte di colori diversi: partendo in senso orario da quella priva di porta erano nell'ordine rosa, gialla, verde, rossa, azzurra, nera e bianca. Sulla parete priva di porta c'era scritto a chiare lettere: "parola magica: xyzzy".

KREENA - 15/09
«La Stanza Grigia» annunciò teatralmente la voce di Thargon.
"Molto bene" - sbottò Kree dopo essersi ripresa dal trasporto magico.
"Per fortuna, ero già seduta" - aggiunse.
Poi srotolò la coperta dallo zaino e si preparò a dormire.
"Vedi almeno di non fare troppo baccano" - concluse, rivolta alla voce incorporea che li aveva intrappolati.

GHINO - 15/09
Ghino si riprese dal teletrasporto inaspettato e si trovò nella stanza con le sette porte colorate insieme agli altri.
In modo assurdo, il suo interesse si accese.
"Ora ci tocca giocare ragazzi. Cerchiamo di essere cauti."
Poi a tono più alto;
"Oh saggio Thargon, potente mago... dove ci porteranno queste porte? Ti saremo grati se potrai aiutarc⁷"
In attesa della risposta esaminò più da vicino la porta bianca e quella nera, ma senza toccarle, per il momento.

SCARLETT - 15/09
Alla fine entrarono tutti tranne Fenryr, ed esattamente come avevano immaginato, non c'era nessuna bambina da salvare. Il proprietario della torre, Thargon, non era forse letteralmente pazzo, ma sicuramente tutto inquadrato non era se il suo divertimento per avere compagnia era attirare chi gli interessava nella torre per "giocare".
Scarlett sospirò, massaggiandosi la radice del naso con malcelata irritazione. "Ma cosa ho fatto di male?" stava borbottando a voce bassissima radunando tutta la pazienza di cui era capace. I suoi occhi cercarono Issus e poi Kel-hatril. "E prima Vixiar, adesso questo, ma cos'ho? Il lanternino per i maghi squinternati?"
La Rossa prese un altro respiro profondo mentre Kreena decretava che lei non aveva alcuna intenzione di dare corda a Tharion, e come darle torto? Pure lei probabilmente non avrebbe acconsentito a quel giochetto, se non fosse stato che rischiavano di rimanere bloccati lì dentro per troppo tempo rispetto a quello che avevano a disposizione.
"Credimi che non è il modo con cui i maghi normali cercano di farsi amici o trovare compagnia..," commentò con l'ennesimo sospiro guardando Kreena e Jean. "Non vorrei dargli corda, come odiavo dover discutere con Vixiar, ma temo che l'alternativa sia il non uscire da qui, cosa che non mi aggrada neanche un po'."
In quel momento Haza toccò la semisfera, tutto si oscurò e si trovarono teletrasportati in una stanza con porte colorate e una parola magica.
Dopo un attimo di stordimento, e una rapida occhiata attorno, Scarlett lasciò andare l'ennesimo, pesante, sospiro. "Tharion, senti, abbiamo capito che dobbiamo fare sta cosa, ma gentilmente, visto che ci tocca collaborare, alla fine gradiremmo almeno avere la possibilità di portare con noi il nostro compagno rimasto fuori o almeno poterlo avvisare."
Parlò forse al nulla, ma vista la situazione ormai non restava che ballare, tanto valeva cercare di risolvere anche il problema di Fenryr. 
Fatto questo la Rossa si spostò davanti alla parete con la parola magica, quindi da lì osservò tutte le porte. Muoveva piano le labbra senza emettere alcun suono, le braccia incrociate mentre tamburellava sul braccio pensosa.
Ghino provò a rivolgersi al mago, quindi Scarlett attese l'eventuale risposta di Tharion, prima di guardare i compagni. "Rosso." dichiarò indicando la parola alle sue spalle.
Attesa qualche istante, poi spiegò: "La parola magica sono 5 lettere, di cui la prima diversa e poi due coppie di lettere uguali. L'unico colore di porta che può corrispondere è il rosso." 
A quel punto scrollò le spalle. "Chiaramente non ho idea se sia la risposta corretta, ma al momento questo mi è venuto in mente. Se però voi avete altre idee ditele pure, magari sono più sensate della mia."

HAZA - 15/09
[Haza] 
«Io avevo pensato CASSA, ma ROSSO ha più senso, in effetti».
Sorrise a Scarlett mentre osservava la parete con la scritta, per vedere se si sarebbe aperta una porta magica.
Se nulla fosse avvenuto su quella parete, sarebbe andato ad aprire la porta rossa.




 
Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!