martedì 29 agosto 2023

SETTIMANE 30, 31, 32, 33, 34 - 2023

DUNGEON MASTER - 13/09
[Kreena] "E avete ragione, i vostri vestiti sono bellissimi...come vostra moglie, del resto, avete davvero gusti splendidi!"

Il mercante seguì la direzione dello sguardo di Kreena, poi sospirò e rispose: «Vi ringrazio per l'apprezzamento sui miei gusti, mia signora, ma... siete certa di vederci bene? Bellissima mia moglie? Capisco l'intento di ottenere uno sconto, in fondo fa parte del gioco, ma quello
che vi ho già fatto è un signor sconto: proprio per farvi contenta posso scendere a cento, ma vi prego di non insistere oltre: anch'io devo mangiare e, togliendomi tutto il profitto, sarei costretto a fare cinghia io ed a farla fare anche ai miei dipendenti. Quindi devo fermarmi qui: cento e non una monetina di rame di meno.»

KREENA - 13/09
La ladra lo fissò dritto negli occhi, poi guardò Jean, quindi sorrise.
"Va bene, andata per cento" - disse poi, stringendo la mano al mercante - "Ma solo perchè siete voi...e mi dovete un favore..."
Gli strizzò l'occhio, contò rapida le monete e glielo porse. Quindi si avvicinò a Scarlett e le mormorò all'orecchio.
"Noi andiamo" - disse con aria d'intesa, ammiccando al mercante - "E' tutto pagato, quello là è furbo, non fatevi fregare..."
Poi si tirò dietro Jean e si allontanò verso il retro del negozio.

DUNGEON MASTER - 13/09
[Kreena/Jean] Loro escono dal retro e vanno dal contatto, seguendo la
via più "nascosta" possibile e stando attenti a non esser seguiti.

[NdG] Che peccato: se non avessi scritto niente magari le cose sarebbero
andate diversamente, ma avendo scritto "via più nascosta... stando
attenti..." la parola è passata ai dadi: Kreena fallisce e Jean supera
la prova di nascondersi...

[GdR]
Kreena e Jean non ebbero difficoltà a raggiungere il passaggio posteriore dell'esposizione del mercante e, guardandosi attentamente intorno, sgusciarono fra le scatole di merce e si avviarono fra i vicoli in direzione del luogo in cui la ragazza ricordava trovarsi la bottega
del "contatto". Tuttavia, appena raggiunta l'imboccatura del primo vicolo, si accorsero subito che qualcosa non andava: uno dei Mantelli Grigi si stava facendo strada nella piazza con gli occhi fissi su Kreena. D'altronde, il fatto che non cercasse mai con lo sguardo se ci fossero altri lasciava sospettare che invece non si fosse affatto accorto che anche Jean era con lei...

[NdG] L'uomo si trova fra i 10 e i 15 metri da Kreena, sembra stia cercando di regolare il proprio passo in modo di mantenere quella distanza e, al pari degli altri in precedenza, non sembra curarsi affatto di non farsi vedere, come se la strategia della Confraternita fosse basata sul "bada che ti tengo d'occhio".

DUNGEON MASTER - 13/09
Finalmente Filth si arrestò davanti ad una porta, annunciando: «Ecco, Ashenden il mago abita qui... sempre che non abbia cambiato casa dall'ultima volta che lo vidi, ovviamente.»

Detto questo, Filth afferrò il batacchio per bussare ma, prima che riuscisse a farlo, inaspettatamente una guardia cittadina sbucò dall'angolo della strada e, vedendo il gruppetto e riconoscendo l'allampanata sagoma del chierico, si mise a correre verso di lui
gridando: «Messer Filth! Messer Filth! Attendete un istante, prego!»

Giunto accanto al gruppo si arrestò ansante e spiegò: «Messer Filth, vogliate perdonare ma il mio comandante vorrebbe urgentemente vedervi al corpo di guardia sud: pare che con lui ci siano due dei vostri e... beh, non vorrei che ci fossero dei problemi, ecco.» Si strinse nelle spalle. «Non so altro ma, se i vostri compagni fossero davvero nei guai, vi suggerirei di affrettarvi a raggiungerli.»

DUNGEON MASTER - 13/09
[NdG] Mi ci è voluto un po' per riuscire a tirare fuori un'idea per proseguire nello shopping delle ragazze (sapete com'è, da bravo maschio detesto lo shopping..), ma stamattina mentre mi facevo la barba mi è venuta un'idea... ed eccola qui. Forse dovrei radermi più spesso...

[GdR]
Finite le schermaglie con Kreena il mercante tornò dalle altre ragazze, con gli occhi un po' strabuzzati e l'aria di essere appena uscito dall'occhio di un ciclone. «Allora, mie signore» esordì, «mi dicevate di essere interessate alle creazioni di mastro Tezenis, giusto? Devo però avvertirvi di una cosa: anche se ho concordato una cifra con la vostra amica che poi se l'è svignata dal retro, questa coprirà solo i costi dell'abbigliamento esterno, ma la biancheria intima è un'altra cosa. Specie quella di mastro Tezenis... ma guardate, guardate pure!» invitò
accennando ad una pila di scatole. «Purtroppo, data la natura un po'... particolare di quella merce, sono costretto a tenerla nascosta da eventuali sguardi indesiderati: non avete idea di quanti, fra i personaggi che affollano la locanda di Vovelovì, cerchino di fregarsi i capi migliori. Lo fanno specialmente i maschi, tra l'altro: cosa poi ci facciano, con quella roba, se sia per farne dono a qualche donzella o per cose che preferisco nemmeno pensare, ebbene, questo lo ignoro. Ma prego! Prego!» tornò ad invitare.

Si trattava di roba fina, in effetti, sia come qualità dei materiali e della manodopera che in senso estetico, andando per la maggior parte da roba adatta a fanciulle in fiore a capi per sussiegose signore di una certa età.

Tuttavia all'improvviso si udì il suono di un'allegra risata, scoppiata da qualche parte in mezzo al gruppetto delle ragazze: era Kel-hatril che, abbandonato per un istante il suo abituale atteggiamento venato da un filo di tristezza, si stava lasciando andare ad un'ilarità quasi sfrenata. Dopo un po', sempre sghignazzando, si volse verso Scarlett con in mano una mutandina fatta con un tessuto nero così fine da potersi vedere quasi nitidamente attraverso e mostrò il reperto all'amica, ma reggendolo in modo che due dita passassero attraverso un'apertura che, di norma, non si trova nella biancheria di una signora perbene. «C'è un altro buco uguale in un'altra zona strategica, ma... ehm... sul dietro» aggiunse facendo passare il pollice attraverso l'apertura incriminata. Poi riprese a ridere di gusto. «C'è proprio di tutto in queste scatole...» aggiunse con voce strozzata dall'ilarità.

Ci mise un po' a ricomporsi, poi, tornata seria, commentò: «È anche vero che, in un tempo nemmeno poi troppo lontano, roba così non avrebbe sfigurato nel mio guardaroba, ma il passato è passato, è ormai dietro le spalle e non credo proprio che mi verrà mai in mente di tornare indietro» ammise. Poi, reggendo in mano un altro indumento, una fascia per il seno con due buchi collocati in posizione strategica nei quali aveva fatto maliziosamente passare un dito per ciascuno, fissando con ostentazione il petto della Maga Rossa commentò: «Di questo, invece, non credo che potrei farmene granché... hmmm... tu, però, con tutta quella
mercanzia che hai lì davanti... non credi che il tuo Issus apprezzerebbe?» Poi scoppiò nuovamente in un'allegra risata.

Risata che di colpo si interruppe.

«Noi siamo davvero un po' sfornite, lì davanti...» ammise tristemente Trilly.

«Abbiamo altre risorse, lo sai» la rimproverò con una punta di orgoglio Kelly.

«Risorse che non possiamo più usare» puntualizzò Trilly in tono ancora più triste.

«Forse un giorno potremo usarle di nuovo, chissà» obiettò Kelly. «Magari Tionisla ci solleverà dal giuramento.»

«Ma solo se ci comporteremo bene» osservò Trilly.

«Perché, non intendiamo comportarci bene, per caso?» fu la pronta risposta di Kelly.

«No, no, noi ci comporteremo bene. Anzi, benissimo» confermò Trilly.

«Certo! L'abbiamo giurato» concordò Kelly. «Sarebbe bastata la nostra parola...»

«...la nostra parola è il nostro impegno...»

«...ma abbiamo proprio giurato, altrimenti forse non ci avrebbero creduto» concluse Kelly con una scrollata di spalle. «Fatica inutile: noi abbiamo una parola sola...»

«...anche quando magari rispettarla può risultare impegnativo» concluse a sua volta Trilly.

...

«Eh? Che c'è?» chiese Kel-hatril riscuotendosi visibilmente e poi guardandosi perplessa intorno. «Perché mi guardate così? Qualcosa che non va? Dai, stavo solo scherzando...»

DUNGEON MASTER - 13/09
Voglio cercare di ricapitolare dove sono e cosa stanno facendo i vari PG/PNG...

Argenta, Kel-hatril, Scarlett e Tabitha sono al mercato con Indevar e Morgon e stanno cercando di sfruttare un prepagato da 100mo lasciato da Kreena prima di cercare di dileguarsi.

Kreena e Jean stanno cercando di andare non visti da un tizio che la ladra conosceva dai suoi primi tempi come avventuriera: si tratta di un tizio in qualche modo legato alla locale Gilda dei Ladri, il che, unito al fatto che ha un magazzino da robivecchi, potrebbe anche indurre ad etichettarlo come ricettatore. In ogni caso, l'intento di Kreena è di ottenere da lui qualche aggancio nel giro dei barcaioli o pescatori locali per tentare l'attraversata alla chetichella del lago. Il problema è che c'è di mezzo uno degli scagnozzi di Edra, che ha visto Kreena allontanarsi e la sta seguendo (mentre non si è accorto di Jean).

Ghino, Filth, Bardell ed Issus stanno andando da un certo Ashenden, un mago conosciuto da Filth che quest'ultimo ritiene che possa in qualche modo rendersi utile. Un attimo prima di bussare alla porta di casa di Ashenden, tuttavia, il quartetto viene raggiunto da una trafelata
guardia cittadina che li sollecita ad andare il prima possibile dal comandante di turno alla porta sud della città.

Fenryr e Haza sono nella casermetta di comando alla porta sud della città, ospiti del comandante di turno: non sono prigionieri ma, dato che hanno dato a quest'ultimo un resoconto quanto meno farraginoso sui loro scopi da quelle parti, l'ufficiale per vederci chiaro vuole ascoltare cosa ha da dire Filth, per cui ha sguinzagliato guardie un po' dappertutto alla sua ricerca ed ora ne sta aspettando il ritorno, preferibilmente accompagnati dal chierico.

JEAN - 13/09
Jean si era vagamente imbambolato durante la fase degli acquisti… La sua capacità di contrattare era sempre stata notevole, ma la vedeva un po’ sprecata per i vestiti delle fanciulle. D’altronde lui al momento Kreena se la immaginava più senza che con tanti orpelli sopra. Appuntandosi mentalmente di farglielo notare, seguì il didietro di lei in direzione della bottega del contatto. La concentrazione che stava applicando sulle natiche della ragazza, comunque, avrebbe potuto tornare più utile del previsto, perché mentre si muovevano spostandosi di ombra in ombra lungo i vicoli l’elsa della spada di Kreena fuoriuscì dal mantello un istante, un istante però sufficiente a cogliere un bagliore di sole ed attirare l’attenzione del mantello grigio che - con tutta evidenza - era deputato a seguirli. Non sapeva se lei si fosse accorta o meno di essere stata notata, ma sapeva che lo scagnozzo non aveva capito di non essere il solo a seguirla… Nell’impossibilità di comunicarle alcunché, doveva solo sperare che tutto filasse liscio. 
La forza bruta non era il suo forte e non poteva scommettere sul fatto che sarebbe stata sufficiente per sbarazzarsi dello sgradito ospite. Le sue armi erano confinate nel maschio della città e quindi costituivano poco più che un rimpianto. L’elsa con la quale avrebbe tentato di colpire il mantello grigio, però, poteva essere degnamente sostituita dal mattone che notò a terra di lì a poco. 
Adesso doveva solo aspettare il momento opportuno in cui nessun altro potesse vedere il suo attacco alle spalle, poi il tipo si sarebbe svegliato con una bella emicrania e nessuna idea di cosa fosse accaduto.

SCARLETT - TABITHA - 13/09
Scarlett sorrise al mercante, avvicinandosi per guardare la famosa biancheria di mastro Tezenis. "Certamente, la nostra compagna ha pagato per i loro completi, questo è un extra e, se troveremo qualcosa di nostro gradimento, vedremo il costo." lo rassicurò iniziando a far passare le varie scatole alla ricerca di qualcosa che potesse piacerle. Non che ne avesse stretto bisogno, ma se trovava qualcosa a un prezzo ragionevole, perchè non prenderlo dopotutto.
In quel momento Kal-hatril scoppiò a ridere e la Rossa si voltò a guardarla con un sorriso allegro: era contenta di sentire quella leggerezza nell'elfa, le avrebbe fatto bene. Gli occhi della maga si posarono sul paio di mutandine che Kelly teneva in mano, quindi inclinò la testa osservandole da un'altra angolazione per poi mettersi anche lei a ridacchiare. "Bhe, magari possono avere una ehm...certa comodità?" commentò guardando poi la fascia per il seno che l'altra le stava mostrando.
Scarlett aprì bocca per risponderle, ma Trilly e Kelly iniziarono un loro personale dibattito, così la maga lasciò che le due personalità di Kel-hatril parlassero tra loro.

«Eh? Che c'è?» chiese Kel-hatril riscuotendosi visibilmente e poi guardandosi perplessa intorno. «Perché mi guardate così? Qualcosa che non va? Dai, stavo solo scherzando...»

Scarlett sorrise prontamente per poi ridere indicando la fascia per il seno. "La mercanzia c'è, e forse Issus potrebbe apprezzare ma...sai cosa?" la Rossa spostò un paio di scatole, ne scartò altre due o tre, quindi ne afferrò una mostrando il contenuto a Kel-hatril. Era un completo di pizzo nero ma non particolarmente trasparente, che dava l'impressione di poter mettere in risalto le forme senza aver bisogno di alcun foro strategico. "Questo credo potrebbe piacergli anche di più. Sicuramente anche quella fascia può essere usata in qualche occasione - sono tutto meno che una santarellina -, ma questo ha più il fascino dell'ignoto, del vedo e non vedo, della possibilità di scoprire e non mostrare tutto e subito." la maga scrollò le spalle sorridendo all'elfa. "Non so se mi sono spiegata, ma comunque questo mi piace molto. Se poi piacerà anche ad Issus, e credo di sì, anche meglio, ma lo voglio perchè penso che potrebbe donarmi. Quanto viene?" chiese al mercante tenendo vicino la scatola, passando quindi a guardarne altre.
"Questo potrebbe andar bene per te, che dici?" disse mostrando un completo a Kel-hatril. Sempre nero, di una stoffa che richiamava l'effetto della pelle senza esserlo realmente, piuttosto semplice ma con qualche dettaglio e un taglio capace di mettere in risalto anche un fisico più asciutto come quello dell'elfa. "Ricordi? Non per un uomo, ma per te stessa." quindi le sorrise incoraggiante.
"Tabby, tu cerchi qualcosa?" si rivolse all'elfa che nel frattempo era uscita dal camerino e si era unita a loro, sebbene le sembrasse parecchio imbarazzata.


Effettivamente Tabitha aveva scelto il suo completo e, uscendo dal camerino, aveva subito raggiunto Morgon a cui aveva sorriso felice. "Questo, questo mi piace." lo aveva informato mostrandogli quello che aveva scelto, poi si era avvicinata al banco per vedere cosa stessero guardando le ragazze, ed era avvampata come un falò.
Da un lato avrebbe voluto dileguarsi alla velocità della luce, soprattutto quando Kel-hatril aveva mostrato quel paio di mutandine, ma dall'altro si rendeva conto che un completo di qualche genere poteva anche servirle. Se riusciva a trovare qualcosa di decente, ovviamente.
Quando Scarlett le si rivolse saltò letteralmente sul posto. "Ah, eh...sì? Non so... io..."
A quel punto la Rossa le sorrise passandole un paio di scatole, guardandosi bene dal tirare fuori il contenuto. "Prova a vedere se quello può piacerti."
Tabitha sorrise timidamente e guardò cautamente il contenuto,emettendo poi un leggero "Oh!" di piacevole sorpresa. Una conteneva un completo intimo color lilla pastello di una morbida stoffa, che in alcuni punti veniva sostituita da un pizzo lavorato dello stesso colore, senza tuttavia risultare volgare. L'altra scatola invece conteneva una camicia da notte viola scuro in seta, che doveva arrivare poco sopra al ginocchio. 
Le piacevano, doveva ammetterlo, anche se l'idea di indossarli le causava un eccesso di calore alle guance.
Quando Tabitha alzò gli occhi su Scarlett, la Rossa le strizzò l'occhio con un bel sorriso di incoraggiamento. Forse doveva prenderli, poi sull'indossarli bhe...poteva anche aspettare, nessuno certo l'avrebbe obbligata a metterli se non voleva, ma almeno poteva scegliere.
"Quanto..." la voce le uscì a malapena udibile, quindi si schiarì la voce e, cercando di non arrossire troppo, si rivolse al mercante. "Quanto vengono?"


MORGON 13/09
[Scarlett]
Sorrise porgendola a Morgon. "É però importante anche la tua opinione: ti piace? Gliela devi regalare tu, devi quindi essere convinto del regalo che le farai, altrimenti si capirà che non l'hai scelto tu." la Rossa gli indicò con la mano almeno altre tre stole, tutte viola ma di tonalità e stoffe leggermente diverse tra loro. "Anche queste sono molto belle, quindi scegli quella che tu credi sia perfetta per Tabitha, e sono certa che lei ne sarà felicissima."

Morgon guardò la giovane donna e sorridendo annuì deciso.
Passò la mano su tutte e quattro le stoffe che Scarlett aveva indicato e chiuse gli occhi. Per ultima aveva lasciato la prima stoffa scelta dalla maga. Solo quando passò la mano sull'ultima si formò nella sua mano il volto di Tabitha e la sua mano che l'accarezzava.
Sorrise. Avrebbe scelto quella.
La prese in mano con delicatezza. Si approcciò al mercante e gliela indicò. Quando sentì la voce di Tabitha capì che era pronta ad uscire dal camerino e, facendo segno al mercante; voleva infatti accertarsi che il gesto non fosse preso per un tentativo di furto, la mise nella zaino. Guardò il mercante e facendo l'occhiolino fece il segno del silenzio (il dito indice posto sulla bocca) prima, indicando lo zaino contenente la stoffa, per far capire all'uomo di non parlare di quell'oggetto.

Quando Tabitha si avvicinò e gli mostrò cosa aveva scelto il bardo le disse che era molto bello e lei aveva davvero buon gusto.

Quando intuì che la giovane era un poco imbarazzata, pensò che forse era proprio la sua presenza ad imbarazzarlo ed allora disse "Se non vi dispiace mi appropinquo verso l'ingresso, giusto per prendere un poco di aria, se per voi va bene vi aspetterei lì".

Morgon volutamente non aveva fatto riferimenti al dialogo tra le due personalità della drow, ma un poco la cosa lo preoccupava. Scarlett sembrava non darci troppo peso, ma Morgon si appuntò di parlarne la sera con la maga. Sorrise a Tabitha e si spostò verso l'ingresso della bottega.

JEAN - 13/09
Kreena ed il suo derriere si muovevano in direzione del loro presunto contatto, il Mantello Grigio puntava deciso verso di lei e Jean si muoveva come un’ombra nelle ombre, subito dopo aver raccolto il mattone che sarebbe stata la sua arma di fortuna per quel giorno. L’uomo non aveva alcuna idea della sua presenza, tanto che il darokiniano per un istante fu indeciso se aggredirlo o borseggiarlo… Quante volte per le strade si erano esibiti in quel numero: lei davanti a fare da esca, un povero gonzo convinto di poter ottenere chissà cosa e lui ad alleggerirlo senza che neanche la vittima avesse capito che cosa stesse realmente accadendo. Lui, lei ed i suoi capelli rossi… Mentre sollevava il mattone in silenzio, si rese conto che in effetti lei adesso era Kreena. Non se lo aspettava. Non più. Non adesso. Il braccio piegato disegnò una traiettoria che avrebbe dovuto essere perfetta e - invece - si rivelò leggermente corta. Centrò la testa del Mantello Grigio, ma senza la forza sufficiente per farlo stramazzare al suolo. L’uomo cacciò un urlo strozzato e fuggì tenendosi il taglio sulla nuca che Jean gli aveva procurato.
Avrebbe avuto la possibilità di inseguirlo e senza dubbio l’avrebbe raggiunto, ma ne sarebbe nata una colluttazione ed era l’ultima cosa che voleva. Fece cenno a Kreena di proseguire in silenzio. Ci sarebbe stato tempo per parlare dell’accaduto una volta giunti a destinazione...

GHINO - 13/09
[Guardia cittadina]
Giunto accanto al gruppo si arrestò ansante e spiegò: «Messer Filth,
vogliate perdonare ma il mio comandante vorrebbe urgentemente vedervi al
corpo di guardia sud: ...»

Ghino si mise una mano sulla faccia, sconsolato.
"Quelli non riescono a fare un passo senza combinare casini... Senti messer Filth, sarà quella suonata di Kreena. Andiamo avanti, se la caverà da sola. Bussa alla porta, dai. Sono proprio curioso di conoscere questo mago."


KREENA - 13/09
"Ombra!" - sbuffò Kreena tra i denti, quando si accorse del Mantello Grigio.
Li aveva visti, era certo: si muoveva con quella classica falsa disinvoltura di chi fa finta di niente e pensa di fregarti mostrando grandissimo interesse verso una vistosa sciarpa rosa, un cucchiaino o una mela caramellata. Li, poi, chissà perché l'aveva pensato: aveva visto Jean, con quel suo andare...andare...andare da...a proposito: ma dov'era andato?
Si guardò a destra, a sinistra, per un attimo pensò di averlo lasciato dentro, ma no, era impossibile. Poi intravide un movimento, un guizzo, un'ombra che scivolava alla sua sinistra, tra i banchi e la folla, là dove sarebbe andata lei.
Tornò a guardare il Mantello Grigio. Poi la sagoma e di nuovo l'inseguitore. Impossibile.
"Ombra" - ripeté, piano stavolta, come un bacio appena sfiorato.
Poi inspirò e puntò dritto verso l'avversario. Arrivò solo a metà strada, però, prima che questi gridasse, si toccasse il capo e fuggisse via, sanguinante. Intravide Jean, appena dietro, un'espressione perplessa in viso. In fretta lo raggiunse e gli prese il braccio.
"Maldestro" - disse strizzandogli l'occhio - "Ti devo proprio insegnare un paio di trucchetti..."
Poi lo spinse in un vicolo vicino.
"Ora andiamo, in fretta, prima che vengano le guardie"

NdG
Grande Jean! E via, ci riproviamo, sperando nel DM e nella Dea Bendata... ^___________________^