martedì 25 ottobre 2022

SETTIMANA 42 - 2022

JEAN - 12/09
Durante il cammino verso La Soglia, l’umore di Jean subì un’impennata positiva. Erano finalmente diretti verso il suo habitat, il posto dove si sentiva realmente a proprio agio, e la sua eccitazione era quasi palpabile mentre allungava il collo in attesa di scorgere i primi profili dell’agglomerato urbano.
All’arrivo, era talmente contento che non si fece pregare neanche un secondo dal corpo di guardia. Slacciò i foderi delle spade e le consegnò insieme all’arco ed al pugnale d’argento.
“Devo lasciare anche questo stuzzicadenti?” Domandò con innocenza mostrando l’altro pugnale in suo possesso.

TABITHA - 12/09
Dopo l'intensa nottata passata a combattere, fortunatamente il giorno seguente si rivelò tranquillo, e anche la notte passò senza problemi. 
Tabitha era sempre più eccitata all'idea di giungere a La Soglia, ma al contempo temeva l'arrivo di quel momento, perché sapeva che il suo aspetto avrebbe potuto essere nuovamente motivo di difficoltà per il gruppo. Così l'ultima ora di cammino in realtà non fu così allegra come avrebbe voluto.
Il morale comunque le si risollevò quando arrivarono in vista della cittadina: non vedeva l'ora di visitarla, di entrare nei negozi e nella locanda... era così diverso quel mondo da quello in cui era cresciuta che tutto le pareva bellissimo.
Le guardie li fermarono all'ingresso per i controlli di routine, e in un istante Tabitha divenne rigida come un bastone. Riuscì a tirare il fiato quando capì che Filth era conosciuto e che, quindi, forse non avrebbero fatto storie per la presenza sua e di Kel-hatril...o almeno lo sperava.
Avrebbe potuto nascondersi nel mantello, ma sarebbe sicuramente risultata sospetta, e forse avrebbe causato ancora più problemi al gruppo che magari sarebbe stato accusato di voler introdurre di nascosto delle drow in città. Era meglio che fosse chiaro cosa fossero, che erano con loro e non erano lì per fare qualcosa di male.
La domanda di Gymla riguardo la sua padella le strappò un sorriso divertito ed ebbe l'effetto di riuscire a calmarle almeno un po' i nervi.
Tabitha si voltò verso Morgon, gli lanciò un sorriso un po' tremulo, e lasciò andare il fiato. "Meglio se mi tolgo subito il pensiero..." mormorò temendo che se avesse atteso a sbrigare quell'operazione avrebbe potuto andare in iperventilazione per l'ansia.
L'elfa fece per raggiungere le guardie, ma poi si fermò, sfilò arco, faretra, pugnale e spada, e tenendo tutto tra le mani in modo che non potesse risultare in nessun modo minacciosa, si fece avanti.
"Queste sono le mie armi..." disse posandole a terra e facendo un passo indietro. Stava imparando a gestire il contatto fisico, ma con degli sconosciuti - uomini per di più - non ce l'avrebbe fatta, neanche se non l'avessero fatto di proposito e si fosse trattato di un semplice tocco sulla mano. E poi le sembrava che fosse meglio fare così.
Aveva guardato per un attimo le guardie, ma poi aveva abbassato lo sguardo ed era tornata a fianco di Morgon, sperando che non le avrebbero impedito di entrare solo per via della sua razza.

SCARLETT - 12/09
La nottata passata a combattere ebbe come effetto che, la mattina seguente, per Scarlett e gli altri incantatori fu impossibile riuscire a studiare, quindi erano tutti con solo gli incantesimi rimasti dal giorno precedente. Fortunatamente però il viaggio fu tranquillo, riuscirono a riposare piuttosto bene e, la sera successiva, arrivarono finalmente a La Soglia dove vennero fermati all'ingresso. dalle guardie.
La Rossa ascoltò lo scambio di battute tra Filth e il sergente, le indicazioni che vennero date riguardo le armi, e osservò Tabitha che consegnava le proprie.
Sperava che non avrebbero posto problemi riguardo la presenza sua e di Kelly, ma sperava vivamente che il fatto che fossero in compagnia di Filth fosse già un segno del fatto che non erano da considerarsi come tutti gli altri drow.
Con un caldo sorriso, Scarlett si fece avanti a sua volta, sganciò i due pugnali che portava alla coscia e consegnò anche il bastone. "Ecco qui."

DUNGEON MASTER - 12/09
[Jean Tannen] “Devo lasciare anche questo stuzzicadenti?” Domandò con innocenza mostrando l’altro pugnale in suo possesso.
Il sergente stava per rispondere a Jean, quando si accorse della manovra di Tabitha per consegnare le armi. «Mi diverte sempre avere a che fare con voialtri avventurieri» commentò in tono piuttosto divertito. «Uno che cerca di spacciarmi per stuzzicadenti un affare che potrebbe bastare per sbudellare un orco, una che pare deporre le proprie armi come se stesse facendo un'offerta agli dei... e poi che altro?» Tornò a guardare Jean dritto negli occhi. «D'accordo, ragazzo, ci hai provato e non è andata: consegna pure quello... ma tanto lo sapevi già, no?» Poi, rivolgendosi a tutto il gruppo, aggiunse: «Lasciatemi solo chiarire una cosa: qui da noi sulla faccenda delle armi vigono due criteri molto semplici, cioè la tolleranza zero ed il pugno di ferro. In altre parole, se appena un passo oltre questa porta qualcuno si fa beccare con una qualsiasi arma addosso, viene preso ed appeso per il collo nella piazza del mercato, il tutto per direttissima, senza nemmeno disturbare il meritato riposo del giudice locale. Spero di essere stato chiaro. Poi, se qualcuno vuol fare il furbo, beh, che poi non si metta a frignare perché se la sarà proprio andata a cercare.» Sogghignò ed aggiunse: «Ma sono certo che siete tutti bravi ragazzi e che adesso metterete giù tutta la vostra mercanzia, così poi potrete andare a farvi viziare dalla birra di Vovelovì.»

[NdG] Per andare avanti assumo che tutti facciano i bravi, depositino tutto senza storie e che poi seguano il consiglio del sergente in merito alla birra di Vovelovì. Se poi qualcuno volesse invece fare il bastian contrario, allora faremo un bel flashback…

DUNGEON MASTER - 12/09
Sistemate tutte le faccende con le guardie cittadine, il gruppo di avventurieri andò alla locanda di Vovelovì, famoso e celebrato ritrovo degli avventurieri di passaggio nella zona. Per prima cosa si fecero assegnare delle stanze (NdG: lascio a voi la scelta su come dividervi fra camerate, stanze singole o doppie, eccetera), poi si sistemarono nella sala comune, ad un tavolo grande abbastanza da dare spazio a tutti (NdG: al solito, tranne chi eventualmente volesse regolarsi diversamente), e si fecero servire una soddisfacente cena.
Alla fine della cena, mentre tutti si stavano ancora dedicando a finire il rispettivo boccale di birra (NdG: o di qualsiasi altro liquido fosse stato scelto), tre personaggi si accostarono al tavolo: una donna, che con la massima disinvoltura si sedette su una sedia libera nello stesso momento in cui chiedeva "Posso?", e due uomini, che rimasero in piedi dietro di lei, uno per parte, a braccia conserte e con un evidente atteggiamento da guardie del corpo. Pur con alcune differenze, comunque sufficienti a non sembrare che stessero indossando una divisa, c'erano vari aspetti comuni fra tutti e tre: l'alta statura, il piglio da avventurieri esperti, perfino i mantelli che indossavano, della stessa foggia e grigi, più chiaro quello della donna, più scuri quelli degli uomini.
«Il mio nome è Edra ed ho un affare da proporvi» esordì senza mezzi termini la donna intanto che con uno schioccare di dita richiamava l'attenzione di una cameriera di passaggio. «Birra» ordinò, «un boccale per me e tre o quattro caraffe sul tavolo, a disposizione di tutti.»
«Un affare molto vantaggioso» riprese con la massima disinvoltura. 
«Cinquemila pezzi d'oro, forse anche trattabili in qualche misura: sapete anche voi che sarebbe già di più di quello che potreste spremere dal Conte Bryosk, ma prendendoli da me vi entrerebbero in tasca senza correre rischi. Rischi che, senza offesa, francamente non credo siate all'altezza di affrontare, ma io ed i miei abbiamo tutt'altre risorse rispetto a voi.» Fece un sorriso accattivante. «Una cosa pulita, insomma, in cui tutti avrebbero da guadagnare: noi, voi ed anche Karameikos. Niente male, vero?»
Detto questo si appoggiò all'indietro contro lo schienale della sedia, allungò una mano per prendere il boccale appena arrivato e ne trasse un sorso in stile non troppo femminile: «Piuttosto buona, la birra di questo posto, devo riconoscerlo» commentò poi con l'aria di sentirsi perfettamente a proprio agio e sicura del buon esito della sua proposta.
«Allora, passiamo ai dettagli?» aggiunse infatti subito dopo.

GHINO - BOGNUS - 12/09
Ghino era rimasto fiducioso, le frecce magiche pronte all'uso in mano. Ma all fine era andata come le altre volte: era rimasto inutile e tremante in un angolo. Per fortuna qualcuno aveva risolto una volta per tutte la faccenda e non ci aveva più pensato.
 
Aveva goduto del buon umore generale mentre si spostavano a La Soglia: non chiedeva altro che un buon pasto, birra fresca, un letto comodo e magari un po' di compagnia per la notte. 
Arrivati ai cancelli della città si mise di buona lena a smontare ogni tipo di arma dallo zaino e i vestiti per lasciarle alle guardie, prendendosi una buona mezz'ora.
Infine si era goduto il pasto, il bis e anche il tris, finché quella tipa sicura di sé non era apparsa a interpellarli.
"Mai sputare su un'opportunità, diceva la mia vecchia madre... sentiamo cosa proponi..." disse guardando Filth come a chiedere un'autorizzazione.
 
Bognus aveva assunto il ruolo di guardiano di porta insieme a Gymla: non avrebbe potuto fare molto altro e almeno erano riusciti a impedire rischiose fughe a portata del Terrore.
Fu felice quando l'essere malefico venne sconfitto, ma questo stato d'animo durò poco: abituato a vivere in solitudine, si sentiva molto nervoso a entrare in una città. 
Rimase in silenzio per tutto il viaggio, quando li fermarono le guardie, a cui consegno senza peoblemi le proprie armi, e nella taverna. Solo la presenza di Gymla gli strappava occasionali sorrisi.

HAZA - 12/09
Senza armi a disposizione, per averle lasciate alle Guardie cittadine, Haza si sentiva spaesato.
Quando salì in camera decise di togliere anche l'armatura, tanto se nessuno in città disponeva di armi più pericolose di un coltello da cucina poteva girare tranquillo anche senza.
Se pausa doveva essere, che fosse. 
 
Chiese cibo e birra, senza esagerare. Riabituare lo stomaco alle comodità, dopo giorni di frugali razioni e cacciagione, sarebbe stata una cosa lunga, e non avevano in programma di fermarsi tanto.
 
L'arrivo della propostanon lo sorprese, gli era capitato altre volte di avere simili proposte mentre sostava in locanda.
Quando era già ingaggiato aveva l'abitudine di rifiutare a priori ulteriori incarichi.
Non essendo solo, questa volta, si limitò a manifestare la propria contrarietà con una smorfia di disappunto. 

JEAN - 12/09
[Flashback guardie]
Alla risposta della guardia, Jean lo osservò con lo sguardo istupidito del bove che rumina la gramigna a fine giornata, pronto per una notte di sonno tranquilla, quasi che sbudellare un orco fosse un’impresa tanto lontana dalle sue corde da non cogliere il riferimento. Aprì la bocca e la richiuse un paio di volte, nella perfetta imitazione di un ingenuotto di paese al suo primo approccio con l’autorità costituita, quindi rinunciò a rispondere e si strinse nelle spalle, lasciando cadere goffamente l’ultima arma a propria disposizione nelle mani dei soldati.
 
[da Vovelovì]
Entrò nella locanda con il sorriso sincero di chi aspettava un momento simile da troppo tempo, molto più di quello che avrebbe ritenuto di poter e volere tollerare. Si sedette al tavolo con i gomiti appoggiati, sorseggiando il miglior vino elfico che la casa potesse servirgli, osservando con calma il resto degli avventori e gustandosi la situazione. Iniziava a sentirsi a proprio agio…
Mentre riprendeva contatto e confidenza con il suo mondo, una donna si sedette su una sedia, non troppo lontana dalla sua e, senza tanti preamboli, fece una proposta.
Jean si abbandonò comodamente allo schienale e fischiò piano:
“Per le palle del Tredicesimo, cinquemila pezzi d’oro a testa! - fece attenzione a calcare bene l’accento su quest’ultima parola - Fanno un bel mucchio di metallo, da domandarsi come portarlo in giro, quasi….”
Si leccò la punta del pollice, lo strofinò sull’indice ed iniziò un breve conto immaginario. Non appena ebbe esaurito le dita della mano destra, riprese:
“Ahhhhh… mi piacerebbe poter essere un valido interlocutore per questa, ehm, trattativa. Purtroppo in questo gruppo non vige la democrazia e, pertanto, io dovrò limitarmi ad ascoltare, ammesso e non concesso che il nostro leader trovi che si debba farlo, ovviamente.”

SCARLETT - 12/09
Passato il controllo delle guardie, si diressero alla famosa locanda di Vovelovì, dove presero le stanze per la notte e poi si sedettero ad un tavolo per godersi una buona cena.
Scarlett si godette ogni istante, a partire dal cibo, passando per l'ottima birra, fino alle chiacchiere con i compagni. Si era seduta come sempre accanto ad Issus, e aveva invitato Kel-hatril a mettersi lì vicino, così da poterle offrire sostegno se l'elfa si fosse sentita un po' sopraffatta da tutto l'andirivieni di gente, e inoltre voleva coinvolgerla nelle chiacchiere, così da darle l'ennesima riprova che avesse fatto una buona scelta.
Boo come al solito si era inizialmente trattenuto nei pressi della padrona e di Issus, attendendo pazientemente che i due gli elargissero qualcosa dai piatti, poi piano piano si era allargato, provando ad elemosinare da Kelly, poi da qualcuno ancora più in là, per poi lanciarsi diretto da Tabitha e piazzarsi là con lei. La Rossa sorrise divertita notando come il furetto chiedeva prima  del cibo e poi provava a giocare con l'elfa.
"Ehi Boo!" lo richiamò sorridendo, "Vedi di non rompere le scatole, intesi?"
L'animaletto la osservò per un istante come a dirle che aveva capito, quindi riprese il suo gioco per ottenere un po' dell'ottimo cibo nei piatti.
Dopo un attimo Scarlett si sporse sul tavolo. "Kreena! Se abbiamo tempo dobbiamo portare Tabitha e Kelly in un negozio qui, sicuro hanno di meglio che a Verge. Ti va?" 
 
[NdG: se Kel-hatril o Kreena non dovessero essere al tavolo, ovviamente ignorate le relative parti ^_^]
 
La cena si concluse, erano ancora lì a finire la birra quando al tavolo si avvicinò una donna scortata da due uomini. Chiese se poteva sedersi quando ormai aveva già posato il didietro su una sedia, ordinò birra per sé e caraffe per loro, quindi avanzò senza mezzi termini una proposta che già solo per il modo in cui era stata posta veniva da rifiutarla.
Ghino chiese delucidazioni, ma non le sfuggì la smorfia di disappunto di Haza, quindi  un sorrisetto divertito le piegò le labbra sentendo la precisazione di Jean riguardo che i cinquemila pezzi erano a testa.
Scarlett si appoggiò allo schienale puntando gli occhi sulla donna. "Stai dando un po' troppe cose per scontate, non credi?" osservò pacatamente, "Tipo che ci interessi esclusivamente il denaro e che abbiamo capacità e risorse inferiori a voi..."
Le labbra della Rossa si piegarono in un breve sorriso di cortesia. "Ma prego, illustraci pure questi dettagli..."

FENRYR - 12/09
Di nuovo quella sensazione, terribile, bloccante: come una morsa di ghiaccio sulle membra, che non veniva però da fuori, ma da dentro, come se il sangue ardente di Maebh si fosse spento, estinto, spazzato via dalla più terribile bufera. Viel'in-dhar. La Paura.
Assoluta, ancestrale, viscerale. Evocata da quella voce, che non era la Sua e allo stesso tempo lo era. La Voce che l'aveva dannato, esiliato e che ora tornava a farsi beffe di lui e del suo mancato coraggio.
Fenryr scosse il capo, fermandosi davanti alle porte della città umana. Il pensiero lo perseguitava dallo scontro con il demone, impossibile da scacciare. Perchè a cosa serviva il rigido addestramento, a cosa le privazioni, se poi una voce bastava a privarlo di ogni volontà?
Digrignò i denti e fu lì lì per rispondere all'arroganza della guardia. Quindi inspirò, slacciò la cinghia e consegnò spadone e asce ai soldati.
"Questa meglio non toccarla" - sussurrò soltanto, accennando alla grande spada.
Seguì gli altri in silenzio, fino alla locanda, sempre in silenzio sorseggiò la birra e sempre in silenzio accolse la femmina sfrontata.
Guardò lei, guardò le guardie alle sue spalle e annusò l'aria. Sorrise appena, stavolta, nascosto dal boccale. C'era un pungente odore di guai.

DUNGEON MASTER - 12/09
Oops... mi sa che stavo dimenticando di darvi i px per il Terrore Notturno…
Facciamo che vi potete segnare tutti 400px per la nottataccia alla fattoria, ok?

KREENA - 12/09
Le cose non erano andate esattamente come previsto: però alla fine il mostro era stato incenerito, anche se Kree non ricordava bene come, nè chi l'avesse fatto.
Rabbrividì, ripensando al terrore di quella notte, che l'aveva catapultata di nuovo ragazzina, in balia di Vorn e del fuoco. Senza volerlo, si sfiorò la guancia, quindi scosse le spalle.
Comunque il suo piano aveva funzionato, quello contava. E se gli altri l'avevano seguita, questo voleva dire che lei era il capo. Sorrise. L'aveva sempre saputo, in fondo. Capessa. Solo gli altri dovevano rendersene conto. Ammiccò alle guardie di LaSoglia e fece per passare, solo per esser fermata un po' ruvidamente.
"Ehi!" - sbottò. Non si parlava così a un capo.
Poi capì che la questione riguardava le armi. Sbuffò.
"Proprio proprio tutto?" - chiese speranzosa alla guardia della porta, ritraendosi piccata alla rispostaccia dell'altro.
"Screanzato..." - sbuffò a mezza voce, per poi alzare nuovamente il tono - "Ci vorrà un po', sappilo--- e non sperare che mi spogli qui, davanti a tutti...e neanche dentro, sai, per i tuoi comodi..."
Quindi iniziò a impilare armi, accompagnando ognuna con un gran sospiro. Erano tante, in modo davvero sorprendente e più aumentavano, più tempo la ladra impiegava a separarsene, quasi fossero amici, fratelli o amanti. Ci volle davvero un po', anche più che un po', considerando che lo stesso stava facendo Ghino, poco distante.
Appena finito, sospirò un'ultima volta e lanciò un'occhiataccia alle guardie.
"E comunque, queste sono armi micidiali" - disse, agitando in aria le mani tese.
Quindi gonfiò il petto ed entrò in città, da conquistatrice.
[Scarlett]
"Kreena! Se abbiamo tempo dobbiamo portare Tabitha e Kelly in un negozio qui, sicuro hanno di meglio che a Verge. Ti va?"
 
La giovane sbattè con foga il boccale sul tavolo, irrorando i presenti di schizzi schiumosi.
"Ombre di mille ombre!" - esclamò, arrochendo la voce in stile piratesco - "Certo, che diamine! Quel buco non aveva neanche una tela di sacco, voglio un cappello con tanto di piume!!"
Si bloccò, però, quando la donna si sedette non invitata al tavolo.
 
[Edra]
«Un affare molto vantaggioso» riprese con la massima disinvoltura. «Cinquemila pezzi d'oro, forse anche trattabili in qualche misura: sapete anche voi che sarebbe già di più di quello che potreste spremere dal Conte Bryosk, ma prendendoli da me vi entrerebbero in tasca senza correre rischi. Rischi che, senza offesa, francamente non credo siate all'altezza di affrontare, ma io ed i miei abbiamo tutt'altre risorse rispetto a voi.» Fece un sorriso accattivante. «Una cosa pulita, insomma, in cui tutti avrebbero da guadagnare: noi, voi ed anche Karameikos. Niente male, vero?»
 
Kreena fece un plateale sbadiglio e incrociò le gambe sopra al tavolo.
"Sì sì, proprio niente male...non so chi sia questo Briosc, dal nome sembra un fornaio, ma se invece è un Conte come dici, tu devi essere Duca o almeno una Barona..."
Sorrise, bevve un gran sorso di birra che, per la posizione allungata, le finì di traverso. Tossì, sputò, si rialzò di scatto, solo per fortuna evitò di cadere.
Fissò il boccale con astio, quasi fosse colpa sua, quindi regalò alla donna un nuovo, luminoso sorriso.
"Troppo avvezza al vino elfico" - disse, sbattendo le ciglia - "La mia gola rifugge queste bevande popolane...anche se il gusto è gradevole, devo dire..."
Rigirò il bicchiere più volte davanti agli occhi, quindi lo posò sul tavolo in modo deciso.
"Principessa Kreena de Sarnath, Ammazzadraghi e Signora delle Ombre" - si presentò formalmente.
"Non badate alle facezie della mia scorta" - proseguì fulminando Jean con lo sguardo - "Sono buzzurri ma fedeli e simpatici a modo loro"
"Il denaro non ci manca" - concluse in tono fermo, tornando a sedersi - "Ma la proposta è così sfacciata da incuriosirmi, per cui, prego, continuate..."

MORGON - 12/09
Morgon sorrise.
"Sei stata molto coraggiosa, ed hai fatto bene!".
Anche Morgon seguì l'esempio dei compagni, posando le armi, per poi dirigersi alla locanda, ambiente che apprezzava maggiormente; anche se era comunque un poco teso a causa di Tabitha. Aveva paura che qualcuno volesse attaccare briga o non accettasse le due drow che erano con loro. La cosa lo stava facendo diventare sospettoso di tutti coloro che passavano vicino al loro tavolo e buttavano un'occhiata. Cercava di intercettare il loro sguardo, ricambiando con un cipiglio serio e cupo, come per far capire che non era proprio aria e che potevano proseguire il loro incedere.
La situazione venne però sdrammatizzata da Kreena. Che forza quella ragazza. O donna? Effettivamente non avrebbe saputo dare un'età alla ladra. Era talmente piena di vita che avrebbe potuto anche avere cinquant'anni e sembrare una venticinquenne. Sorrise a quel pensiero ed alle parole di lei. Fu talmente contento di quelle parole che lo rilassarono all'instante che volle assecondarle.
"Mia signora, chiedo scusa, prima che la nostra ospite prosegua, gradite altro da bene" disse con tono serio ma sommesso. Non guardò Kreena negli occhi, aveva paura di scoppiare a ridere. Guardava verso il tavolo, con faccia seria.

DUNGEON MASTER - 12/09
Kel-hatril scrollò lievemente le spalle all'intimazione di consegnare le armi: «Se proprio dobbiamo...» commentò.
Detto questo porse ad uno dei soldati il bastone, tenendolo orizzontalmente con le braccia distese così da costringere l'uomo a riceverlo nella stessa maniera, poi disse: «Reggilo così per un momento, prego.» Subito dopo fece scorrere le mani per la sua lunghezza, tenendole appena sollevate rispetto alla superficie, ed allo stesso tempo recitando una breve litania in un linguaggio incomprensibile.  «Ecco fatto» annunciò poi. «Ora, chiunque tentasse di fare al mio bastone qualcosa che a me non piacerebbe dovrebbe vedersela con l'effetto del mio incantesimo e, ne sono certa, non troverebbe l'esperienza di suo gradimento.»
Mentre l'uomo, con l'aria di uno che si aspetti di vedere trasformare un pezzo di legno in un serpente velenoso, si affrettava verso il corpo di guardia per andare a riporre il bastone, Kel-hatril si volse verso Scarlett, sorrise e le disse: «Non lo conoscevi questo incantesimo? È molto utile in situazioni del genere. Se vuoi lo faccio anche sul tuo. Poi magari stasera te lo insegno.»

DUNGEON MASTER - 12/09
Edra ascoltò impassibile le varie risposte e poi fissò lo sguardo sulle suole degli stivali di Kreena: «Direi che questa è una posa poco consona ad una... ehm... principessa, ma forse la vita all'aria aperta inquina un poco le maniere di corte» commentò placidamente. «Comunque io non sono né una duchessa, né una baronessa e quindi nulla mi obbliga a non fare lo stesso» aggiunse posando a sua volta i piedi sul tavolo e mettendo così in mostra un paio di costosi stivali di ottima qualità. Sorrise ed aggiunse: «Ecco, questi stivali sono giusto un esempio del fatto che il denaro non basta mai: mi sono costati un occhio, ma sono comodissimi per una persona come me... e come te... con la vita che facciamo. E poi, una vera signora si riconosce dai dettagli, non è vero?» completò fissando  ignificativamente gli stivali di Kreena.
«Bel tentativo, ragazzo mio, ma no, non parlavo di cinquemila pezzi a testa» aggiunse rivolgendosi questa volta a Jean. «Non credere però che non apprezzi un po' di sana sfrontatezza: magari potresti anche considerare l'idea di entrare nella nostra organizzazione.» Fece un gesto noncurante con la mano. «Comunque il denaro è il minore dei problemi: di certo noi non siamo a corto di risorse e sappiamo bene quando è il caso di non tirare troppo sul prezzo.»
«Anzi, a proposito di tirare sul prezzo» continuò fissando uno sguardo penetrante su Issus, «noi due ci conosciamo, non è vero? Sei molto lontano dai tuoi abituali terreni di caccia, dico bene?» Sorrise ironica. «Quanto tempo sarà passato? Un paio d'anni? Su, non fare quella
faccia: tu sai che io so chi sei e qual è il tuo mestiere, no? Te lo leggo in volto che mi hai riconosciuta: mi avevi chiesto una cifra oscena per quel lavoretto... ricordi?... solo che io avevo solo una certa disponibilità per quel progetto, per cui ci eravamo accordati per la cifra che ti avevo offerto io più un pagamento... come dire... in natura. Arrossisci, adesso? Lo credo bene, visto che fu la scopata peggiore della mia vita: breve e per nulla interessante. Eh, già, trombi proprio come ammazzi la gente: alla svelta e senza la minima emozione.
Chissà se magari ora sei cambiato: potrei anche darti una possibilità di riscattarti... che ne dici? Ma ti dovresti impegnare di più. Comunque devo dartene atto: il lavoro l'avevi portato a termine in maniera perfetta, quindi mi sa che se ti avessi pagato quello che chiedevi mi sarei risparmiata la peggior notte di passione... se così avesse potuto chiamarsi... della mia vita... anche se a spese dei miei committenti.»
«Comunque, che ne direste di passare agli affari?», riprese Edra dopo aver dato un istante di stacco dalle schermaglie iniziali. «Il motivo per cui vi sto proponendo questo affare è semplice: noi siamo molto interessati a portare a termine il vostro lavoro e sappiamo di essere più in grado di voi di farlo. Perché?» La domanda retorica era chiaramente in risposta all'obiezione di Scarlett. «Perché voi siete una dozzina o poco più, noi siamo dieci, cento volte tanti e non meno capaci di voi, anzi tutt'altro: possiamo mettere in campo un gruppo piccolo come il vostro oppure, a seconda delle necessità, possiamo decidere di rafforzarlo finché occorre e magari poi tornare ad un piccolo gruppo, con la massima flessibilità: siamo abili, siamo organizzati e siamo determinati. Non meno ed anzi più di voi.»
Con un fluido movimento riportò i piedi al loro posto sul pavimento ed assunse un'aria più professionale. «Ora voi vi starete chiedendo perché, se siamo così bravi, non siamo andati direttamente a Mayraberd a vedercela con Raxxla... ebbene sì, come vedete so tutto... ma un motivo c'è: ci siamo resi conto che tutti gli altri gruppi entrati a vario titolo nella faccenda sono andati dritti a Mayraberd, incluso l'esercito del Generale Dunfield. Tutti, tranne un solo gruppo: il vostro. Anche adesso state andando a nord-est quando invece Mayraberd è a nord-ovest. Non ci vuole un genio per capire che voi, al contrario di tutti gli altri, dovete essere al corrente di qualcosa di importante, forse anche di vitale per la missione: ecco, questo è proprio ciò che ci interessa.»
«Insomma, la nostra proposta è questa: voi ci mettete a parte di ciò che sapete, noi vi paghiamo profumatamente e poi voi vi levate di mezzo e lasciate lavorare i professionisti.»


Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!
LoShAmAnO


martedì 18 ottobre 2022

SETTIMANA 41 - 2022

JEAN - 10-11/09
Tutta la preparazione ed i piani del mondo, come sempre, potevano essere stravolti in un attimo… Ecco perché detestava la magia e le sue derivazioni. Come le altre volte, l’arrivo del mostro lo sprofondò dentro un innaturale quanto inaffrontabile senso di terrore e smarrimento. Non riusciva a fare altro che stare fermo, distogliere lo sguardo, mentre demoni del passato lo assillavano. 
Un’esplosione particolarmente forte, poi tutto - finalmente - ebbe termine. 
Iniziò a riprendere il controllo, fu in grado di coordinare cervello e movimenti e si alzò. Fece qualche passo incerto, prima di uscire dalla casa e dirigersi verso il mucchio di stracci che lo avevano reso completamente innocuo per l’intera notte…
 
NDG: controllo di rito sui resti del Terrore Notturno

SCARLETT - 10-11/09
Tutti avevano preso posizione, pronti ad agire come concordato. L'attesa si fece snervante, il tempo dilatato all'infinito, dove ogni respiro sembrava durare secoli...poi eccola di nuovo, quella voce terribile che invadeva le loro menti. 
E con lei tutta la buona volontà di Scarlett andò a farsi benedire in un istante. Il respiro della Rossa divenne accelerato, mentre le membra le si intorpidivano per la paura sempre più crescente. Rimase lì, bloccata, incapace di muoversi e di intervenire come avrebbe voluto fare fino a pochi istanti prima... e se sbucando dalla finestra quell'essere l'avesse presa? E se il suo potere magico non fosse stato abbastanza? E se per colpa della sua debolezza quella creatura fosse riuscita ad entrare e prendere Issus o uno degli altri? Non poteva farcela, no...
Percepì un bagliore di fuoco, e poi lentamente il terrore iniziò ad abbandonarla, scivolando via come acqua gelida...
Scarlett batté le palpebre, passandosi ripetutamente le mani lungo le braccia per scacciare la sensazione di freddo che continuava a rimanerle addosso. Si costrinse letteralmente a guardare fuori dalla finestra, ma già il fatto che i muscoli le rispondevano ai comandi era segno che la creatura o se ne era andata o era stata sconfitta. Ci impiegò un attimo a mettere a fuoco la forma nell'oscurità,  ma la massa informe e fumante a terra era un segno abbastanza eloquente che, questa volta, dovevano avercela fatta a sconfiggerla.
"Cr-credo sia morto... cioè, de-definitivamente..." incespicò leggermente con la voce mentre si costringeva a muovere braccia e mani, riattivando la circolazione negli arti intorpiditi. Cercò con lo sguardo Kel-hatril e le fece un sorriso. "Ottimo lavoro..." poi riservò lo stesso ringraziamento anche per Filth che era stato l'autore del colpo di grazia.
Jean stava già uscendo dalla casa, probabilmente per controllare i resti della creatura, così Scarlett raggiunse Issus.
"Penso sia finita..." gli mormorò appoggiandosi a lui.

TABITHA - 10-11/09
Tabitha teneva l'arco in mano, pronta ad agire non appena la creatura fosse comparsa, anche se temeva davvero che non avrebbe resistito al terrore, e che tutta la sua buona volontà si sarebbe infranta contro l'inevitabile paura che l'avrebbe assalita.
Finalmente, dopo un'attesa che parve infinita, la creatura tornò a mostrarsi.
L'elfa strinse l'arco, attese l'ondata di panico che era certa sarebbe arrivata...ma niente, si rese conto che non era affatto spaventata, non come prima quantomeno. Agì d'istinto: afferrò una freccia, la incoccò e tese la corda per poi rilasciarla con un unico fluido movimento. L'asta volò attraverso il cortile andando a colpire la creatura ma, nonostante la distanza, per Tabitha fu chiaro che non aveva avuto l'effetto desiderato.
Ebbe poco tempo però per crucciarsi, perchè prima una palla di fuoco e poi un'altra vampata più piccola, ma decisamente letale, investirono l'essere che cadde a terra fumante.
Tabitha sbattè le palpebre un paio di volte, poi lasciò andare il fiato: ce l'avevano fatta, era finita.
Si voltò con un sorriso per cercare Morgon, e fu così che si rese conto che il bardo era rimasto gelato sul posto. Vedeva il terrore scivolare via lentamente dai volti dei compagni che ne avevano subito l'effetto, e sapeva che anche Morgon si sarebbe certamente ripreso, ma gli si avvicinò comunque e gli prese delicatamente le mani stringendole tra le sue. 
"Ehi... tranquillo, è finita..." mormorò rimanendo pazientemente al suo fianco, attendendo che lui si sentisse meglio. Probabilmente la sua presenza era del tutto superflua, quella paura se ne sarebbe andata da sola...ma le pareva la cosa più giusta e naturale da fare restare lì con lui.

MORGON - 10-11/09
Era in qualche modo entusiasta. L'idea di fare qualcosa per il mondo, per gli altri, una cosa che non sarebbe stata necessariamente un loro compito, una cosa legata alla loro missione, lo entusiasmava.
Era un poco come nelle favole degli eroi che leggeva da bambino. Era come se quelle favole si mutassero in realtà, lì, in quel momento.
Ed in tutto questo lui poteva dare una mano. Aveva trovato che avrebbe potuto ispirare i compagni, avrebbe potuto attaccare il loro avversario con incantesimi, anche potenti. Avrebbe potuto essere utile.
Ma non calcolò tutto. Non prese in considerazione ogni singola variabile di quella situazione.
Fu così che, per la terza volta, la paura lo soggiogò. Lo rese schiavo. Questa volta almeno non si diede alla fuga in maniera rocambolesca come già fatto nelle due situazioni precedenti.
Rimase fermo. Paralizzato. Una potente sensazione di impotenza lo colse. Il sangue gli si ghiacciò nelle vene. Le mani ed i piedi iniziarono a diventare letteralmente freddi come d'inverno.
Non colse nulla di quello che successe. Il suo mondo si contrasse, si ridusse al pavimento ai suoi piedi ed alla parete di fronte a lui.

Poi d'improvviso colse un movimento nel suo campo visivo. Erano le punte di un paio di stivali che si erano fermati accanto a lui. Vide una mano aggraziata prendere la sua, che era inerme, lasciata lungo il fianco a penzoloni. Sentì del calore provenire da quel tocco.
Sentì qualcuno che parlava, non era vicino. Poi la figura vicino a lui disse che poteva stare tranquillo, che era finita. Riconobbe la voce. Strinse la calda mano e piano sollevò la testa. Guardò negli occhi Tabitha. Sorrise. Fu un sorrise felice misto a rammarico. Si perse nei suoi occhi viola. Rimase così per un lunghissimo istante.

Poi il movimento dei compagni intorno a lui lo riportò alla realtà. Si scrollò di dosso quella brutta sensazione che il Terrore notturno gli aveva lasciato e si accorse che stava arrossendo. 

"Grazie... di cuore..."

"Raggiungiamo gli altri?"

DUNGEON MASTER - 10-11/09
Jean vede solo i resti carbonizzati di un corpo che un tempo fu umano: l'azione in rapida successione della palla di fuoco e dell'incantesimo clericale ha distrutto l'essere ad un punto al di là di qualsiasi possibilità di identificazione. Sottinteso che anche gli eventuali oggetti che potesse aver avuto con sé, sempre assumendo che ne potesse aver avuti, ormai hanno fatto la fine del loro proprietario (o proprietaria).

JEAN - 10-11/09
Si avvicinò a quel che rimaneva del Terrore Notturno… Era inequivocabilmente morto. Di nuovo. Arrischiò un calcetto al mucchio di resti carbonizzati, poi si chinò ad osservare da vicino. Non c’era nulla che valesse la pena di osservare, nulla che valesse qualcosa, nulla di nulla. 
Si alzò e fece spallucce in direzione del resto del gruppo:
“L’unica nota positiva è che ora forse riusciremo a dormire, ma qualche turno di guardia lo farei lo stesso.”

TABITHA - 10-11/09
Sentì Morgon ricambiare la sua stretta, poi lo vide alzare la testa e i loro occhi si incatenarono. Tabitha scivolò in quello sguardo scuro, lasciandosi avvolgere, concedendosi di perdersi per un attimo là dentro... poi vide il sorriso del bardo e tornò in sé.
Sorrise istintivamente in risposta, ma non le sfuggì il rammarico che aleggiava sul suo volto. 
Le guance le si colorirono quando lui la ringraziò, ma non abbassò gli occhi e, se possibile, tirò fuori un sorriso ancora più luminoso. Annuì quando le chiese di raggiungere gli altri, così l'elfa si voltò tirandolo leggermente per la mano che ancora gli stava tenendo, poi però si bloccò e si avvicinò a lui di un passo, sfiorandogli subito dopo con la punta delle dita la tempia, l'angolo dell'occhio e la guancia con un'unica delicatissima carezza. 
"Non... " avvampò rendendosi conto di quel che stava facendo e che si era mossa prima ancora di pensarlo. Una parte di lei avrebbe voluto spingerla a ritrarre subito quella mano, ad abbassare lo sguardo e chiedergli scusa per quel gesto... ma bloccò quell'istinto sul nascere. Passi che fosse imbarazzata - non era per nulla abituata a quei gesti, e men che meno nei confronti di un uomo -, ma non doveva chiedergli scusa, se l'erano promesso, e comunque non sentiva di aver fatto nulla di male. 
Tabitha sembrò lasciar andare il fiato e poi tirò fuori nuovamente la voce. "Non crucciarti..." sussurrò sorridendo timidamente. Ripetè quella sorta di carezza anche sull'altro lato del suo viso, come se volesse cancellare ogni traccia di rammarico dai suoi lineamenti. "Era un nemico difficile da affrontare, tutti han subito il suo influsso, quindi non... bhe, non rimproverarti per come è andata..." attese un attimo, quindi gli si affiancò.
"Dai...torniamo dagli altri..." 
Jean era appena tornato dal controllo dei resti della creatura, riferendo che non c'era nulla di rilevante e che però, almeno, ora potevano dormire.
Tabitha annuì. "Bhe sì, forse è sempre meglio fare i turni di guardia...non si può mai sapere del resto, no?"
 
NdG: per Tabitha (e Scarlett) si può riprovare a dormire qui ma facendo appunto i turni come suggerito da Jean ^_^

DUNGEON MASTER - 11-12/09
Quel poco che resta della notte passa senza ulteriori problemi, ma ovviamente non è che la pessima nottata trascorsa non abbia lasciato strascichi: tutti i PG sono piuttosto stanchi ed in particolare gli utilizzatori di magia non hanno avuto modo di riposare a sufficienza e di conseguenza restano per tutta la giornata successiva con i soli incantesimi non utilizzati. Bene o male, comunque, il cammino verso La Soglia procede senza problemi ed alla fine del giorno 11 vi trovate a poco meno di un giorno di distanza da quell'importante punto di tappa.

Al momento di fermarvi riuscite a trovare un luogo sufficientemente riparato da consentirvi una nottata di sonno quasi confortevole, per di più senza essere questa volta disturbati da visite indesiderate (tiri di dadi ok). La mattina del 12, quindi, siete tutti adeguatamente riposati ed anche gli utilizzatori di magia possono liberamente dedicarsi allo studio dei loro incantesimi (AGPG in caso di modifica dell'elenco, prego).

Ripreso il cammino, verso sera arrivate a La Soglia...

[GdR]

«Altolà!» intimò una guardia piazzandosi al centro del passaggio, spalleggiata da altri armigeri posti strategicamente ai suoi lati ed un passo indietro. «Sergente! Un gruppo di avventurieri» annunciò poi senza voltarsi.

Pochi istanti dopo uscì dal corpo di guardia un sottufficiale non più giovane, dalla taglia imponente appena rovinata da un inizio di pinguedine. «Bella squadra» osservò nel vedere un gruppo tanto nutrito di avventurieri e passandoli sotto esame uno per uno con occhio esperto. «Di solito quelli come voi arrivano alla spicciolata, o tutt'al più una mezza dozzina alla volta». Poi il suo sguardo si arrestò su Filth e sbottò: «Ma che abbiamo qui? Messer Filth in persona! Un bel po' che non vi si vedeva da queste parti, nevvero?» Si concesse un mezzo sorriso. «La vostra presenza mi solleva lo spirito: con così tanta gente tutta insieme c'è sempre il rischio che ci sia in mezzo anche un attaccabrighe, ma se sono con voi mi sento già più tranquillo. Beh, almeno un po'...»

Scambiato un paio di convenevoli con il chierico, il sottufficiale riprese, rivolgendosi questa volta a tutti insieme: «La presenza di Messer Filth mi fa pensare che siate dei tipi tutto sommato abbastanza a posto, ma sempre avventurieri siete e, d'altronde, le regole esistono
per essere rispettate: qui a La Soglia tutti devono circolare disarmati, tranne ovviamente noi guardie, per cui dovrete lasciare in custodia qui da noi tutte le vostre armi, fino all'ultimo coltellino da tasca: arnesi da mago inclusi, naturalmente. Potete stare tranquilli che tutto sarà custodito con la massima cura e che riavrete tutto in perfetto stato alla vostra partenza».

Fu Gymla a farsi avanti con aria dubbiosa. «Io a volte questa la uso anche come arma», disse mostrando la sua famosa padella di ferro. «Devo lasciarla giù?»

Per un istante il sottufficiale parve sul punto di scoppiare a ridere, ma poi, notando l'espressione della nana, si trattenne e con la massima serietà rispose: «Certo questa è una domanda un po' fuori dal comune, ma sì, credo che sarebbe meglio per tutti lasciare qui anche quella: in ogni caso, non vi servirebbe comunque per mangiare, visto che qui a La
Soglia abbiamo la famosa e rinomata locanda di Vovelovì» concluse accennando con la mano nella giusta direzione. 

«Comunque, se per caso qualcuno di voi non fosse disposto a separarsi dalle sue armi, non c'è problema» aggiunse infine il sergente con un ghignetto, «basta che si trovi un posto di suo gusto fuori dalla nostra città e può restare là finché gli pare. Ma qui dentro, di giorno o di
notte non fa differenza, niente armi.»


[NdG] Vi lascio un po' di tempo, anche perché sarò via fino a lunedì mattina, per decidere se qualcuno di voi vuol fare il rompiballe (ma, conoscendo la scarsa inclinazione delle guardie locali al dibattito democratico, lo sconsiglierei), dopodiché vi farei trasferire alla locanda di Vovelovì per gli eventi della serata.

DUNGEON MASTER - 11-12/09
A breve ci sarà una novità: ci sono alcuni PG che non postano mai e ritengo che sia ora di provvedere.

Il mio orientamento finora è sempre stato quello di mantenere attivi come se fossero dei PNG quei personaggi i cui proprietari non intervengono praticamente mai ma, primo, la cosa non mi sembra troppo giusta e mi pesa alquanto, secondo, la prova dei fatti ha dimostrato che se un giocatore, anche a distanza di anni, sente il desiderio di rientrare lo può fare benissimo anche senza avere il suo PG bello che pronto per l'uso grazie alla pazienza del DM.

Pertanto quello che farò sarà parcheggiare tre PG, ossia Aryn, Elwing e Sorcius, alla locanda di Vovelovì: in termini di roleplay, ci penserà Filth a tempo debito ad informare il party riguardo alla loro decisione. In questo modo saranno preservate le rispettive schede, che potranno essere eventualmente riesumate in qualsiasi momento: finora non mi è mai
venuto particolarmente difficile inventare un motivo per inserire un PG lungo il corso dell'azione, per cui a richiesta potrò farlo anche in futuro, senza problemi e di buon grado. Occhio, però: se un giocatore ci ripenserà e vorrà rientrare, allora considererò la cosa come un impegno preso sia nei confronti degli altri giocatori che del DM, per cui in caso di successive nuove manifestazioni di scarso entusiasmo il PG non sarà più semplicemente parcheggiato ancora da qualche parte: finirà accidentalmente in un nido di viverne.

Ovviamente se uno dei tre, punto sul vivo da quanto sopra, decidesse già da ora di restare in gioco sarò ben lieto della cosa, ma - attenzione! - vale comunque quanto detto sopra riguardo alle viverne.

Aggiungo anche che se qualcun altro, oltre ai tre già menzionati, per qualsiasi ragione personale volesse sfruttare la medesima possibilità, potrà farlo senza problemi: basterà avvisarmi con un messaggio privato, così da concordare una soddisfacente modalità di uscita in roleplay. Ovviamente, spero anche che nessun altro si aggiunga a quei tre...
 

martedì 11 ottobre 2022

SETTIMANA 40 - 2022

HAZA - 10-11/09
Si gratto' la barba.
"Questa mi piace. Molto. Funziona se non esce nessuno. Rinuncio allora a fare da esca."
Guardo' le varie finestre e le porte.
"Ma se stiamo alle finestre lui potra' colpirci a distanza con il uso raggio e non entrera'. Dovremmo lasciargli una sola apertura a cui non si affaccia nessuno, cosi' sara' costretto ad entrare per cercare di vederci e lanciare il suo raggio. Dentro ci saremo noi, tutti quelli non imparauriti, ad affrontarlo."


DUNGEON MASTER - 10-11/09
Qui non mi è chiaro: se nessuno si affaccia ad una sola apertura, vuol dire che a tutte le altre qualcuno si affaccerà, ma allora che bisogno avrà il Terrore Notturno di entrare per vedervi se sarete già visibili affacciati a tutte le finestre tranne una? O non ho capito io il senso dell'idea, o non è stata espressa sufficientemente bene...
Aggiungo ancora un dubbio che ancora ho: dei tre che volevano allontanarsi due hanno cambiato idea (cioè Fenryr e Jean), ma mi manca ancora di capire se il terzo (Ghino) è ancora dell'idea di andare via, anche da solo. Salvo informazioni contrarie, quando elaborerò l'avanzamento lo considererò sulla strada per La Soglia.
Scusate, ma ho bisogno di capire bene per poter andare avanti…

SCARLETT - 10-11/09
"Il problema, facendo come dici, è che noi incantatori non potremo usare le palle di fuoco se aspettiamo che entri qui dentro per attaccarlo." osservò Scarlett guardando il nano. "Magari non stiamo proprio davanti all'apertura ad attenderlo, ma quando comparirà, chi tra noi maghi resisterà al terrore deve potersi affacciare per castare e cercare così di ferirlo il più possibile."
Poi la Rossa si voltò verso Kreena con un sorriso. "Per il resto direi che l'idea di Kreena è ottima."
 
HAZA - 10-11/09
NDG
Non sono stato chiaro nella mia esposizione dell'idea.
La proposta era di chiudere tutte le porte e le finestre, tranne una, lasciata aperta e senza nessuno affacciato.
In questo modo per arrivare da noi e colpire con il raggio doveva entrare in casa per avere qualcuno nel campo visivo.
Le obiezioni sollevate in merito all'area di azione delle 'palle di fuoco' hanno comunque gia' scartato questa proposta, mi sembra.
 
FENRYR - KREENA - 10-11/09
Fenryr squadrò il nano con sguardo gelido.
"Tiriamo e ci nascondiamo, come sugli spalti. Vogliamo ucciderlo, non portarlo dentro: se finiamo frecce e incantesimi, ci ritiriamo dalle aperture. Se poi entra, bene, userai quel mazzafrusto"
Attese un attimo, studiando i varchi con occhio professionale.
"Due per apertura, solo chi attacca a distanza, gli altri dietro, pronti a sostituire chi ha armi da tiro e cade preda del Terrore"
Alzò lo sguardo al soffitto.
"Divisi sui 2 piani. Chi ha frecce magiche le condivida"
 
Kreena lo guardò, sbuffò, quindi tolse dalla spalla la faretra con i dardi arcani.
 
NdG
Il piano sarebbe di dividerci sui due piani, nel modo più bilanciato possibile (tipo: numero pari di maghi, guerrieri, arcieri e chierici/paladini per ogni piano).
Chi sta di riserva interviene se uno dei compagni alle aperture cade vittima del Terrore.
 
Kree mette a disposizione una faretra con 16 frecce +1 (chiunque può notare che ne ha anche un'altra)
Fenryr prova a bloccare Ghino, se si accorge che vuole lasciare la compagnia ^__________________^
 
MORGON - 10-11/09
NDG
Solo per essere tutti allineati (scusate se scrivo veloce, ma sono di corsa)
Morgon userà la sua ispirazione bardica per provare a dare un +1 sui Tiri Salvezza a tutti quanti.
Morgon potrà usare il bastone dello sciamano bugbear per lanciare il fulmine magico
Morgon potrà usare l'incantesimo Palla di Fuoco
 
ARGENTA - 10-11/09
Argenta ascoltò tutti e poi disse mestamente: "Ok aspettiamo e se arriva combattiamo."
" A me sono rimasti un dardo incantato, un 'Volare' e due 'Luce persistente', nessuna freccia magica ma..." < mostrando il pugnale> "...ho questo pugnale magico, non fa molto danno ma ritorna sempre."
"Se non vogliamo tenerlo lontano,  'Luce persistente' non ci è utile, ma...." < girandosi  verso Fenryr > " 'Volare' potrebbe aiutare qualcuno armato di spada magica ad arrivare in corpo a corpo col nemico volante...."

FENRYR - 10-11/09
Fenry annuì alla donna.
"Teniamola come seconda possibilità, se le armi a distanza non funzionassero e il demone non entrasse in casa"
meditò un attimo.
"La Luce arcana potrebbe servire come arma, se è un essere del Buio...al Nord le sacerdotesse di Daana usano la Sua Luce per ferirli..."
 
NdG
Quindi la strategia di gruppo sarebbe, nell'ordine:
 - Attacco a distanza restando in casa + in corpo a corpo se l'essere entra
 - Se le armi a distanza finiscono e l'essere non entra --> Uso di incantesimi/poteri di volo sui guerrieri attivi e attacco in corpo a corpo
 - Se entrambe le cose non funzionano e/o siamo messi male col Terrore (tipo meno di 1/3 del gruppo che può combattere) --> scacciare l'essere (sempre che uno dei paladini sia attivo)
 
Poi tanto improvviseremo quando arriva e ogni benedizione o protezione aiuta ^______________^

DUNGEON MASTER - 10-11/09
Mi manca ancora di sapere riguardo a Ghino!!! Resta o va? O magari se ne è già andato? Magari non vi sembrerà, ma è importante…

GHINO - 10-11/09
Ghino ascoltò piani su piani, congetture e strategie con lo sguardo sempre più sconsolato.
"Io vi dico che per me siete fuori come un balcone." Però poi sorrise. "Almeno con qualche freccia buona potrò dare un piccolo contributo, se non sarò impegnato a scavare in un angolo per sparire." 
Non ringraziò Kreena, ma le fece un cenno benevolo quando gli diede le sue frecce.
"Dai, io sono pronto...spero..."
Ndg: scusate tutti, ero rimasto indietro con le email. Agpg in arrivo!

TABITHA - 10-11/09
Tabitha ascoltò i compagni e infine annuì. "Per me va bene. Proviamoci." si limitò a dire, quindi si avvicinò a Kreena e le sorrise timidamente. "Io prenderei qualcuna delle tue frecce..." la informò guardando la faretra messa a disposizione. "Io non ne ho di magiche, ma se resisto all'impulso di andare a nascondermi, voglio provare ad aiutare..."

FENRYR - 10-11/09
Fenryr scosse il capo con dissenso.
"Le frecce vanno alle postazioni: chi resiste al Terrore le usa"
 
NdG
Per le frecce: è più efficiente se si dividono per postazione, altrimenti restano inutilizzate se chi le prende si Terrorizza.
 
Poi mando AGPG: Kree preferisce comunque stare al piano di sopra, Fenryr di sotto.

TABITHA - 10-11/09
Tabitha spostò lo sguardo su Fenryr, rimase per un attimo in silenzio, quindi arrossì e si affrettò ad annuire con veemenza. "Hai ragione...decisamente." mormorò a mo' di scusa, tirando fuori poi un lieve sorriso andando a recuperare il suo arco. "Io posso mettermi dove preferite."
 
NdG: hai ragione Alex ^__^''' per la postazione Scarlett e Tabitha si mettono dove c'è posto o dove dite loro di andare, non hanno preferenze ^_^

DUNGEON MASTER - 10-11/09
Il gruppo si sistema presso le finestre come d'accordo, facendo attenzione a non rendersi visibili dall'esterno prima che sia il momento di tirare o di castare. Con due sole eccezioni...

[GdR]
Gymla andò a piazzarsi con aria bellicosa davanti alla porta anteriore, con la sua padella minacciosamente in mano: «Se qualcuno se la farà sotto farà bene a scegliersi una via di fuga differente» annunciò in tono minaccioso. Poi, fissando Bognus con la sua migliore aria da sergente maggiore, aggiunse: «Nemmeno tu puoi fare qualcosa contro quella schifezza là fuori, quindi va' alla porta di dietro e fa' come me: se qualcuno cerca di uscire, giù botte. È chiaro?»

[NdG]
Dopo un'opprimente attesa, alla fine nella testa di tutti si fanno di nuovo sentire le ben note parole, "ho fameee", seguite da "tu sarai la mia preda stanotte". Immediatamente tutti subiscono l'attacco di terrore: Argenta, Bognus, Gymla, Haza, Indevar, Kel-hatril, Tabitha e
finalmente anche Filth passano il TS; Aryn, Brom, Elwing, Fenryr, Ghino, Issus, Jean, Kreena, Morgon, Scarlett e Sorcius falliscono il TS e subiscono il Terrore.

ROUND 4
========
Il Terrore Notturno appare nella corte, di nuovo nei pressi del pozzo, ma questa volta pare colto di sorpresa dal non trovare alcun bersaglio in vista: pur nella sua sagoma resa indistinta da quella specie di mantello che indossa, pare voltarsi di qua è di là per cercare di
individuare i corpi viventi di cui riesce solo a percepire la presenza.
Kreena: cerca una via di fuga, ma le uscite sono bloccate da Gymla e Bognus
Gymla: blocca l'uscita anteriore
Bognus: blocca l'uscita posteriore
Tabitha: freccia +1 su Terrore Notturno: colpisce ma non fa danno
Issus: si nasconde
Scarlett: si blocca sul posto
Brom: cerca una via di fuga, ma le uscite sono bloccate da Gymla e Bognus
Fenryr: si blocca sul posto
Morgon: si blocca sul posto
Jean: cerca una via di fuga, ma le uscite sono bloccate da Gymla e Bognus
Haza: TS passato, ma non può far nulla
Aryn: cerca una via di fuga, ma le uscite sono bloccate da Gymla e Bognus
Ghino: cerca una via di fuga, ma le uscite sono bloccate da Gymla e Bognus
Argenta: freccia su Terrore Notturno: manca
Sorcius: cerca una via di fuga, ma le uscite sono bloccate da Gymla e Bognus
Indevar: TS passato, ma non può far nulla
Kel-hatril: casta Palla di Fuoco su Terrore Notturno: causa 37pf dimezzati da TS superato (quindi 18pf effettivi)
Elwing: cerca una via di fuga, ma le uscite sono bloccate da Gymla e Bognus
Filth: casta Scacciare Non Morti sul Terrore Notturno che prende fuoco, brucia per qualche istante e poi precipita fumante al suolo.

Nota sul perché la freccia di Tabitha non ha causato alcun danno: l'arco di Tabitha non è magico e la freccia che ha preso a prestito è una freccia +1, ossia perfetta (danno aumentato) ma non magica: una freccia perfetta ma non magica e non tirata da un arco magico non poteva fargli nulla. Per potergli fare danno avrebbe dovuto o usare un arco magico o usare ad esempio una Freccia di Fuoco (c'era chi ne aveva ma non mi ha detto nulla riguardo al metterle a disposizione del gruppo). 
^_______________^

HAZA - 10-11/09
Le fiamme della palla di fuoco evocata da una delle drow riverberarono attraverso l'apertura, l'attacco era cominciato e Haza si teneva pronto a colpire l'essere, qualora fosse entrato.
Ma la voce di Filth sorprese il nano, che l'aveva visto fino a quel momento inerte contro questo nemico.
Una nuova fiammata si disegnò sui muri, e coloro che avrebbero dovuto attaccare smisero di stare allerta. 
Era tutto finito o l'essere era di nuovo scappato?
Haza attese che la reazione degli incantatori rispondesse alla sua domanda inespressa.
 
DUNGEON MASTER - 10-11/09
Purtroppo ieri sera a causa di un impegno mi ero trovato costretto ad accelerare i tempi per la stesura del round, per cui avevo finito per lasciare alcune cose spiegate in maniera insufficiente.
1) Filth è rimasto preda del Terrore per entrambi gli incontri precedenti e solo nell'ultimo è stato in grado di agire;
2) la Palla di Fuoco di Kel-hatril è stata una normale palla di fuoco, ossia una deflagrazione più o meno sferica del raggio di 6 metri, mentre l'effetto dello Scacciare di Filth è stato parecchio diverso: molto più circoscritto, per cui praticamente solo la sagoma del Terrore Notturno si è incendiata, ma con un effetto visivo tale da far supporre un calore decisamente superiore a quello prodotto dall'elfa scura: considerando che un chierico in pratica fa da tramite fra il proprio dio e l'oggetto delle sue azioni, si potrebbe dire che lo strano dio senza nome di Filth debba aver incanalato attraverso il suo adepto tutta la propria divina collera contro un'aberrazione come il Terrore Notturno;
3) dopo una strinata come quella che si è presa, del Terrore Notturno resta decisamente poco: giusto una massa rinsecchita e carbonizzata nella quale è tuttora riconoscibile a fatica una sagoma che fu umana ma della quale non si può più nemmeno definire quale fosse stato il sesso mentre era in vita;
4) non appena il Terrore Notturno è stato colpito dall'azione di Filth il suo effetto di terrore ha iniziato a dissiparsi, esaurendosi dopo qualche minuto con una rapidità maggiore o minore a seconda dell'indole della persona interessata (ad esempio, personaggi sensibili come Tabitha o Morgon possono metterci più tempo, personaggi più duri come Fenryr o Jean invece possono uscirne in un minuto o due); in ogni caso tutti restano per qualche tempo un po' scossi dall'esperienza (a proposito: px in arrivo...).


Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!
LoShAmAnO


martedì 4 ottobre 2022

SETTIMANA 39 - 2022

SCARLETT - 10-11/09
L'esito dell'esplorazione purtroppo non rivelò nulla di più sul mostro che li tormentava, e Scarlett si trovò ad annuire all'ipotesi di Filth. Magari c'era un'altra spiegazione e loro non avevano guardato nel posto giusto, ma al momento. con le informazioni in loro possesso, quella di un essere mosso banalmente dalla fame era la più papabile.
La Rossa si voltò verso Kreena scambiando un'occhiata con Kelly. Aveva le labbra leggermente tirate, le braccia incrociate al petto e le mani si muovevano senza sosta stringendo e rilasciando la presa sul braccio. "Sarò sincera: io sono dell'idea che liberare Mystara dalla sua presenza sia una cosa buona; per noi, per chiunque altro lo incrocerà e anche per quella creatura che potrebbe essere un'anima intrappolata qui e a cui è negata la pace. Ma mi trovo costretta ad ammettere che potrebbe non essere un compito semplice, dato che vola e che solo armi magiche ed incantesimi possono ferirlo. Se mi trovassi di nuovo preda a quel terrore - e credetemi che non è un'esperienza che bramo di ripetere -" gettò un'occhiata a Fenryr, comprendendo perfettamente il suo punto di vista, "sarei inutile, e se io, o chi può fare qualcosa come me, diventiamo inermi, saremmo solo tutti esposti al suo potere senza aver modo di ribattere."
Scarlett alzò per un istante lo sguardo al soffitto, lasciando andare un sospiro. "Però mi chiedo anche un'altra cosa: questa creatura possiamo anche ignorarla, andarcene e sperare che ci lasci in pace. Ma Raxxla? Raxxla può fare ben di peggio a noi e alle nostre menti, e lo sappiamo visto cosa è costato ad Issus... e stiamo andando da lui. Va bene che probabilmente riusciremo ad avere altre informazioni su di lui, ad andarci più preparati di quello che siamo ora, ma anche lui si preparerà, anche lui potrebbe escogitare nuovi modi per fermarci. Possiamo decidere di non affrontare questo Terrore - oggettivamente è complicato, difficile, e io stessa me la faccio sotto - ma stiamo andando da qualcosa che con ogni probabilità farà sembrare quest'anima tormentata un sorso d'acqua fresca."
La maga scrollò piano la testa. "Non dico che qualunque cosa va affrontata a testa bassa, ma qui un modo l'abbiamo, almeno proviamoci... la prima volta ci ha preso di sorpresa, la seconda non ce la aspettavamo perchè eravamo convinti di essercene liberati, ora invece sappiamo che tornerà. Alla peggio, se capissimo che è infattibile, sappiamo anche che Aryn e Brom possono scacciarlo, non è una soluzione definitiva per eliminarlo, ma ci darebbe modo di andarcene a quel punto."
La Rossa spostò lo sguardo verso la finestra, guardando l'oscurità fuori. "Qualcuno vuole accompagnarmi? Vorrei provare a dare un occhio con la magia... magari non troverò comunque nulla, ma vale la pena provare."
 
DUNGEON MASTER - 10-11/09
Conterei di procedere così: per consentirvi qualche eventuale ripensamento, prevedo di gestire la prossima azione dopodomani sulla seguente base:
1) chi ha espresso l'intenzione di combattere lo farò combattere secondo il piano proposto da Kel-hatril, ossia un coraggioso a fare da esca e gli altri nascosti per poi uscire ed attaccare di sorpresa, nella speranza che il Terrore Notturno si faccia tradire dall'ingordigia per via della facile preda... sempre che il Terrore Notturno si faccia nuovamente vivo, ovviamente;
2) chi ha espresso l'intenzione di rintanarsi in casa senza alcuna intenzione di uscire fino a crisi superata se ne resterà nascosto in casa;
3) chi ha espresso la ferma intenzione di andarsene e riprendere la via verso La Soglia, se ne andrà;
4) gli incerti combatteranno, inclusi i "muti cronici", secondo quanto al punto 1.

INDEVAR - 10-11/09
Il chierico guardò i compagni.
"Il piano di Kel è buono..." fece un sospiro e continuò "se non ci sono altri volontari, farò io da esca.."
Indevar restò in sospeso a fissare gli altri membri del gruppo che avevano deciso di stanare il Terrore.

HAZA - 10-11/09
"Non puoi averlo detto sul serio."
Haza guardò il chierico stupefatto.
"Sei uno dei pochi fra noi in grado di curare gli altri, se qualcuno deve restare distante da quell'essere non per il proprio bene ma per quello di tutti siete proprio voi chierici." 
Il nano osservò gli altri guaritori, sperando che non avessero idee altrettanto bellicose.
"Andrò io, come ho già detto. L'essere mi ha 'assaggiato' e penso che gradirà ripetersi. Fate in modo di stare distanti per non essere terrorizzati e, se doveste vedere che non reggo più e non riuscite ad abbatterlo, scacciatelo."
Si voltò verso Kreena.
"Che ne dici, mi metto a metà strada fra casa e pozzo, così le varie 'squadre' potranno fare un tiro incrociato sull'essere quando arriva?"

JEAN - 10-11/09
Jean sospirò, grattandosi la nuca con un gesto a metà tra il distratto ed il depresso. Sapeva che sarebbe andata a finire in quel modo… Non stava viaggiando con gente disposta a lasciar perdere, nemmeno se si trattava di un mostro che incuteva naturalmente terrore e che li attaccava volando.
“Come diceva sempre Catena, di qualcosa bisogna pur crepare… Non penso che sarò troppo d’aiuto, ma se qualcuno avesse un paio di frecce magiche - rabbrividì leggermente nel fare la richiesta - nella remota ipotesi in cui quando apparirà quel cazzo di coso la priorità della mia vita non diventi improvvisamente e repentinamente cacare fuori tutto quello che ho mangiato negli ultimi quattro anni, cercherò di dare una mano."

KREENA - FENRYR - 10-11/09
Kreena fissò prima Scarlett, poi Haza, infine Jean, un po' spaesata.
Non si aspettava di esser chiamata in causa per prendere quel tipo di decisioni. Nessun tipo di decisione, a dire il vero.
Le era capitato di esser cacciata malamente da un gruppo, non di diventarne il capo.
"Ecco..cioè...allora..." - mormorò grattandosi la testa - "Non so se far da esca è una grande idea...io non lo farei, per lo meno...inoltre non sappiamo da dove arrivi quel coso, non l'abbiamo visto uscire dal pozzo...per quel che ne sappiamo potrebbe anche solo comparire dall'aria, tipo un lampo di temporale..."
Scosse le spalle.
"Poi, se anche fosse, dobbiamo tirargli contro un po' di tutto...e non saremo tanto precisi...insomma, io sicuramente, ma tu col mazzafrusto o lei con le palle di fuoco...insomma...diciamo non chirurgici, ecco...per cui, ancora, io non mi metterei proprio lì nel mezzo, ecco..."
Inspirò a fondo.
"Meglio se lui sta là e noi qui...anzi, magari proprio dentro casa: gli tiriamo le cose dalle finestre e se entra almeno anche quelli come lui" - aggiunse, indicando l'elfo dei ghiacci - "possono combatterlo senza mettere le ali"
Guardò Jean.
"Io 5 o 6 frecce le posso dartele e se stavolta impazzisco, ti autorizzo a usare anche il mio arco...poi mi ripaghi tutto con gli interessi, eh?" - concluse, strizzandogli l'occhio.
 
Fenryr la lasciò finire, poi, stranamente, annuì.
"Se restiamo, è un buon piano. Chi resiste al Terrore usa armi e magia per colpire il demone da dentro casa. Se entra possiamo impegnarlo in corpo a corpo, se no, che resti pure a far da bersaglio"
 
NdG
Per i miei PG il piano valido è quello indicato: armi da tiro magiche (in comune, che usa chi non soggetto a Terrore) e magia a distanza per colpire l'essere e al limite attirarlo in casa. Nessuno esce. Nessuno fa da esca. Nessuno se ne va a zonzo per la notte. Se siamo in difficoltà, i paladini lo scacciano di nuovo.
Ovviamente è l'opinione di loro 2, gli altri liberi di dissentire: se il DM è d'accordo, confermate o meno in NdG, così velocizziamo! ;)

DUNGEON MASTER - 10-11/09
Stanti così le cose, diciamo che avete a disposizione cinque finestre, due a piano terra (più la porta) e tre al primo piano, da ciascuna delle quali possono affacciarsi al massimo due persone senza intralciarsi a vicenda.