martedì 28 marzo 2023

SETTIMANA 12 - 2023

DUNGEON MASTER - 13/09
Edra ed i suoi guardaspalle avevano lasciato la sala comune della locanda da un paio di minuti appena, quando Bardell il bardo fece la sua comparsa, con un voluminoso zaino sulle spalle al quale era fissato un bodhran; in mano teneva con fare noncurante il suo liuto ed alla cintura portava una lunga spada sottile ed un pugnale.

«Allora, gente, se non avete cambiato idea io sarei anche pronto per partire» esordì in tono allegro. «Se volete procurarvi dei muli, direi che sarebbe ora di farlo: io, per parte mia, ne ho uno nella stalla della locanda e posso prenderlo o lasciarlo qui a seconda di cosa sceglierete di fare. Per me, comunque, fa lo stesso, quindi vedete voi.» 

«Ma... siete pronti, non è vero?» chiese poi in tono guardingo scrutando le espressioni dei presenti.

martedì 21 marzo 2023

SETTIMANA 11 - 2023

BOGNUS - 13/09
Bognus rimase impietrito di fronte alle reazioni dei compagni.
Solo in quel momento comprese l'errore che stava per fare. Si era immaginato finalmente tranquillo, a passare le giornate che gli rimanevano costruendo e riparando, al fianco di quella donna che lo faceva sentire giovane.
Invece per un attimo si vide legato e imbavagliato insieme a lei, chiusi in fondo a una cantina umida. Il posto dove probabilmente sarebbe finito se avesse accettato la richiesta di Edra.
"D...dovete...dovete scusarmi. Soprattutto tu, cara Gymla. Non so cosa mi abbia preso, avete ragione. Assolutamente ragione. Non possiamo cedere alle loro richieste senza garanzie. Haza, il sacro martello di Moradin è in buone mani, non ti devi preoccupare. Grazie per avermelo ricordato."
Parlava veloce, in maniera confusa. Quindi guardò Gymla e si rivolse solo a lei, come se gli altri non fossero neanche presenti.
"Non vorrei mai che ti facessero del male, non me lo potrei perdonare. E scusami ancora, quando abbiamo parlato prima avevo in mente questa idea per aiutare loro a ripartire, ma era vaga, troppo semplice. Vedi perché ho bisogno di ritirarmi: faccio errori di valutazione pesanti, pericolosi. Non prenderei mai una decisione di questo tipo senza consultarti e chiedere il tuo parere..." Preso dalla confusione e dallo sforzo di aver parlato cosi a lungo, gli occhi si inumidirono. Tacque, senza sapere che altro dire.


DUNGEON MASTER - 13/09
«Tempo scaduto» annunciò Edra tornando al tavolo con un'espressione piuttosto irritata dipinta sul volto. «Tutti i vostri cincischiamenti mi stanno facendo capire una cosa: non avete capito un accidente del guaio nel quale vi state allegramente cacciando». Scrollò le spalle con aria rassegnata. «E vabbé, peggio per voi: basta che non vi mettiate a frignare quando io e la mia squadra vi faremo a striscioline. Tutti meno due, ovviamente... Ah, già, non vi avevo ancora detto del cambiamento di programma: siete troppo inaffidabili, per non dire cialtroni, per cui ho deciso che nel vostro caso farò meglio ad applicare il "metodo Joel": in
pratica, interrogherò i due superstiti della vostra comitiva separatamente e, se le risposte non coincideranno, entrambi ci lasceranno le penne. Se le risposte saranno identiche, invece, i due fortunati, nonché sinceri, sopravvissuti saranno liberi di andarsene per
i fatti loro. Privati ovviamente di ogni tipo di arma in loro possesso.»

«Comunque, non voglio che possiate dire che non sono generosa» aggiunse, «per cui vi lascerò ancora un filo di possibilità di uscirne bene: adesso conterò fino a dieci, lentamente, ed avrete tempo fino allo zero per cominciare a dirmi ciò che voglio sapere. Però, a conteggio finito, me ne andrò e la parola passerà alle armi... in un luogo e tempo di mia
scelta, ovviamente.»

«Uuno... duue... treee...»


SCARLETT - 13/09
Scarlett fu sollevata nel sentire che Bognus aveva capito quanto fosse pericolosa la sua idea, e in ogni caso Gymla gli avrebbe fatto passare istantaneamente ogni malsana idea a suon di padellate. Un vero peccato non averla più con loro, le sarebbe mancato il suo spirito combattivo... e le sue cene. Ma era davvero molto contenta per lei e Bognus.
La voce irritante di Edra tornò ovviamente a torturarle i sensi: ma perchè i maghi rompicoglioni dovevano sempre arrivare da loro? Pace all'anima di Vixiar, ma due in meno di un mese era davvero troppo!
"E le tue parole mi stanno facendo capire che, come diceva la mia amica, non osservi e non ascolti." ribatté Scarlett bevendo un sorso di sidro. 
"Te l'abbiamo detto e anche piuttosto chiaramente: guardaci. E dovresti capire, o almeno me lo auguro, del perchè serviamo noi. C'è un motivo se gruppi di soldati o individui singoli hanno fallito. Non lo vuoi capire? A una certa non siamo noi a non voler dare le risposte, ma tu a non volerle ascoltare."
La Rossa storse lievemente le labbra. "E non è con un'escalation di grezza violenza che ci convincerai che mantieni la parola, visto che, come hai detto, hai appena fatto un cambio di programma. Chissà quanti altri ne faresti."
Del tipo che Scarlett credeva al fatto che avrebbe liberato i due interrogati, tanto quanto credeva agli asini volanti.
Non era certo una buona cosa avere contro Edra e la sua stramaledetta Confraternita, soprattutto senza sapere quando e come sarebbe andata a rompere loro le scatole, ma con una così non si poteva scendere a patti. Lei non li avrebbe mantenuti, era evidente. Non che Scarlett avesse dubbi in merito.
Ma avevano già avuto alle calcagna qualcuno che voleva far loro la pelle: Artemis. Ed era forse peggio visto che poteva mutare forma, lei invece era Edra e si muoveva con tutto il suo bel seguito, non esattamente qualcosa di silenzioso e poco visibile. Ma dandole anche il beneficio del dubbio che avesse mezzi e capacità per passare inosservata, sarebbero stati pronti. 
E rimaneva un punto fondamentale: loro sapevano dove andare, lei no. Loro erano un gruppo unito, lei e la sua Confraternita? Proprio no. 
Era da vedere chi avrebbe cantato vittoria.


KREENA - 13/09
[Edra]
«Uuno... duue... treee...»


Kreena fece un sorrisetto.
"Non capisco se sei più stupida che arrogante o più arrogante che stupida..." - disse come tra sé, poi sospirò.
"In ogni caso, sei tu che ci perdi. Noi eravamo interessati ai soldi e ad aiutarti, ma non alle tue ridicole condizioni..."
Strinse le spalle.
"Peccato. Vorrà dire che, quando ci rivedremo, prenderemo direttamente l'oro dal tuo cadavere"
Le strizzò l'occhio e si alzò.
"Ah...puoi smettere di contare, peraltro..."


INDEVAR - 13/09
Il chierico fece un rumoroso sospiro...
Poi da sotto il cappuccio disse con tono serio: "Ma che nome stupido è Edra?" fece una pausa per prendere un bel respiro "A volte il nome di una creatura la descrive più di quanto sembri" altra pausa, poi finì portandosi una mano al mento(ovviamente sotto al cappuccio) "Conoscevo una Nanna delle Fosse che si chiamava Edra..."


DUNGEON MASTER - 13/09
[Indevar] "Ma che nome stupido è Edra?"

Edra fece una faccia sinceramente stupita. «Fammi capire» chiese in tono abbastanza sconcertato, «tu su tutta questa faccenda l'unica cosa che hai da dire è che il mio nome suona stupido?» Il suo tono di voce passò al beffardo. «Senza dubbio il nostro comune nemico starà tremando al pensiero di quali menti sopraffine gli stanno dando la caccia...»

«Quanto al guardarvi» aggiunse poi rivolgendosi a Scarlett, «credimi, l'ho fatto, così come vi ho ascoltato con la necessaria attenzione. Il risultato? Ho visto un'accozzaglia di cani sciolti e ho sentito frasi colme di acume come quella sulla bruttezza del mio nome o come il tentativo di fregarmi un po' di soldi spacciandomi panzane più o meno fantasiose. Francamente, devo ammettere che fatico a prendervi sul serio. Una cosa però mi è chiara: dietro di voi ci dev'essere qualcuno che vi guida, altrimenti per come siete messi sarebbe stato già un miracolo essere arrivati fin qui tutti interi. Mi piacerebbe anche scoprire di chi potrebbe trattarsi, ma non sto nemmeno a chiedervelo: finireste solo per tentare di inventarvi chissà quale altra scempiaggine nella speranza di darmela a bere.»

«Beh, detto questo, penso che non rimanga altro da dire», concluse voltandosi e facendo ciao ciao con la mano. «A presto rivedervi, allegra banda di eroi...»

Detto questo, si avviò verso l'uscita, come sempre scortata dai suoi due guardaspalle.
 

martedì 14 marzo 2023

SETTIMANA 10 - 2023

FENRYR - KREENA - 13/09
"Thurs'ael ghamar'lath aelh"
A parole tutti sono giganti del gelo, decifrò chi capiva l'elfico, per gli altri le parole di Fenryr vibrarono solo di disprezzo.

Kreena lo guardò un istante, quindi tornò a rivolgersi a Edra.
"Morirete tuuutti!" - mimò, agitando le mani davanti al volto, le dita aperte ad artiglio.
"Molto d'effetto, certo, anche se dovresti lavorare sull'intonazione: magari coi villici funziona, a noi, come vedi, fa solo venir voglia di buttarti fuori a calci..."
Sorrise.
"La proposta è come te: stupida e arrogante. Parli e non ascolti. Guardi ma non vedi. E per questo, non hai capito niente"
Fissò uno a uno i compagni, così unici, così diversi uno dall'altro. Poi si sporse verso di lei attraverso il tavolo.
"Ti suggerisco di guardarci ancora: magari capirai perchè non puoi andare sola e perché serviamo esattamente noi, invece..."
Sospirò.
"Non ci sono alternative: o mandi noi o vieni con noi oppure ci ammazzi e torni a casa a mani vuote"


NdG
Scusate il ritardo, periodo un po' intenso per lavori a casa, ora dovrei avere finito, per fortuna... ^___-
Per far capire meglio: Kree sottolinea la grande varietà del gruppo (elfi dei ghiacci, drow, nani, hin e classi di ogni sorta) per spacciarla come fondamentale per la missione.


JEAN - 13/09
Jean ascoltò la risposta di Edra. Quella donna non le andava particolarmente a genio… Certo, poteva avere le potenzialità per mettere in atto le proprie minacce, ma la cosa più probabile secondo lui era che qualcuno li avrebbe seguiti. Probabilmente avrebbero voluto spaventarli, ma poi li avrebbero semplicemente seguiti.
Nel frattempo il suo stomaco brontolò rumorosamente, il darokiniano diventò prima rosa, poi decisamente rosso, la sua faccia si contrasse in una smorfia ed infine si rilassò di colpo insieme al suo sfintere, che lasciò partire una poderosa scoreggia.
“Pardon!” Esclamò gioviale.
“Mi hanno spiegato che quest’espressione si utilizza a Glantri… Quei plurifottuti maghi si danno un sacco di arie, ma poi di aria ne fanno un po’ come tutti. La producono in pancia e la buttano fuori dal culo. Nulla di diverso da uno stalliere qualunque, insomma. Per mantenere il proprio tono sopra le righe usano questa parola forbita e pare sia buona per scusare qualunque cosa, nel principato. Perché non anche nel Granducato, dico io?”
Si strinse nelle spalle e sventolò l’aria lontano da sé con nonchalance, quindi si rivolse nuovamente a Edra:
“Non prenderla come una risposta eh? Non avevo intenzione di essere scortese. Mi accodo all’opinione di Kreena, però.”


KREENA - 13/09
Kreena gli mollò uno scappellotto senza neanche guardarlo.
"Maiale" - mormorò, ma i suoi occhi ridevano.


BOGNUS - 13/09
Bognus scese dal piano delle camere all'improvviso, mano nella mano con Gymla.
Aveva un'espressione grave, decisa. Attese un attimo di silenzio nella conversazione fra il gruppo e Edra, quindi si fece avanti.
"Gentile Edra, ho bisogno di parlare con i miei compagni da solo. Ti chiedo la gentilezza di lasciarci qualche minuto, poi riceverai la tua risposta."
Attese che Edra si spostasse a un altro tavolo, poi guardò tutti a uno a uno, fissò Gymla per ultima e parlò.
"Ragazzi, vi devo ringraziare per avermi accettato fra voi, mi avete portato via da quella casa che era diventata anche la mia prigione. Un posto che da solo non avrei mai lasciato, dove sentivo che la follia era proprio dietro l'angolo e bastava allungare una mano per raggiungerla. Mi avete fatto tornare giovane per un po', ma ora è il momento di prendere strade diverse. Io e Gymla abbiamo deciso di restare in questa città. Ci ricostruiremo una vita qui, e io tornerò a fare l'artigiano. Qualcuno mi ha detto che altrimenti il mio talento migliore andrebbe sprecato..."
Su queste parole guardò la nana con gli occhi lucidi.
"Quando Edra tornerà qui, le dirò che sarò l'ostaggio che cerca, così sarete liberi di continuare la vostra missione che ho condiviso per un po', ma di sicuro non è la mia. Non vi dovete preoccupare per noi. Ne abbiamo viste abbastanza per riuscire a gestire questa Confraternita da quattro soldi, e comunque non ho intenzione di muovermi per un po' di tempo."
Guardò ancora Gymla, quindi attese le reazioni dei compagni.


SCARLETT - 13/09
Scarlett aveva osservato in silenzio l'evolversi della discussione tra Edra e i compagni, cercando di mantenere un'espressione il più neutra possibile. Se quella stronza pensava di poter venire lì e dettare legge al loro tavolo si sbagliava di grosso, ma non era esattamente quello il momento di dirle in faccia cosa pensava di lei e della sua proposta, cosa che sarebbe stata tutto fuorché un'affermazione diplomatica.
Così aveva lasciato fare a Kreena e Jean, che doveva ammettere se la stavano cavando alla grande.
Quando aveva parlato Fenryr gli aveva lanciato un'occhiata corredata da un sorrisetto, che poi si era allargato vedendo la risposta di Kreena. Le aveva sorriso con un cenno impercettibile quando l'aveva guardata, quindi alla fine gli occhi di Scarlett si erano posati su Edra. "Io concordo con la mia amica."
L'intervento di Bognus lasciò per un attimo perplessa la maga. Lo guardò in silenzio mentre parlava, poi sorrise, per lui e Gymla, e tornò maledettamente seria alla sua proposta di essere l'ostaggio. "Non se ne parla, Bognus. Non le darei in mano nemmeno un pupazzo." ribattè Scarlett senza mezzi termini. "A loro interessa unicamente denaro e potere, la loro parola vale meno del fango che mi incrosta le suole degli stivali, quindi non sarai il suo ostaggio. Non metto in dubbio il tuo valore o la tua capacità di difenderti, ma no." il tono della voce era basso ma non sembrava per nulla disposta a scendere a compromessi di quel genere. "Nulla le impedirebbe di prendersi le informazioni, tenersi i soldi e far fuori te, a prescindere che noi fossimo sinceri o meno, soprattutto visto che a noi darebbe uno dei suoi di cui palesemente non gliene frega niente. Questa è la considerazione che hanno tra compagni della stessa fazione, figurati che trattamento può riservare a qualcuno che non ne fa parte."


GAME MASTER - 13/09
Durante tutta la prima parte del discorso Gymla, con aria tra l'altro piuttosto soddisfatta, si era lasciata tenere per mano da Bognus ed aveva lasciato il vecchio nano libero di spiegare la situazione a modo suo, ma quando il discorso passò sull'idea di offrirsi come ostaggio
liberò di scatto la mano, rabbiosamente, e si volse verso il compagno per fronteggiarlo alla sua maniera.

«COSA!?!», sbraitò. «Ma ti sei fuso il cervello? E di brutto, anche! Cioè, pensi di decidere le cose per conto tuo, così, senza consultarmi?  Guarda che sei del tutto fuori strada! Davvero pensi che questi stronzi della Confraternita se ne starebbero qui, a fare la guardia a noi, quando è chiaro che non appena avranno avuto le nostre informazioni se ne andranno il prima possibile per dare la caccia a Raxxla. E noi dovremmo andare appresso a loro come ostaggi? Se io ho accettato la tua proposta è stato, primo, per indurti a fermarti in un posto decente per fare la cosa che sai fare meglio, cioè l'artigiano, secondo, perché finora con me ti eri comportato con rispetto, facendomi credere che avrei potuto essere la tua compagna e non un oggetto da tirarsi appresso dietro a decisioni prese solo da te e... terzo... crederci o no, perché ti amo abbastanza da fare una scelta del genere. Però amare qualcuno non vuol dire avere le fette di salame sugli occhi e quindi, come ho accettato, allo stesso modo posso cambiare idea: ora come ora, mi sento piuttosto propensa a farlo. Sta a te farmene passare la voglia». Si fermò a riprendere fiato, poi sbuffò con rabbia e riprese: «Bada bene che io, al contrario di te, non intendo importi nulla: se tu vuoi insistere su questa boiata del fare l'ostaggio, padronissimo; in questo caso io, però, resterò nella compagnia.»

«Ancora una cosa», aggiunse dopo un istante dedicato a sbollire un po' di collera. «Quando dico compagna, io intendo Compagna, con la "c" maiuscola. In tutto e per tutto. Compagna: non serva; non bagaglio al seguito; non giocattolo per la notte. Il che comporta anche che, se vorrai avere accesso al mio letto, dovrai prima avere ottenuto la benedizione dei nostri dei: o mi sposi come si deve, o per me puoi anche andare con quella Edra, o tornartene dai tuoi scarafaggi, o qualsiasi altra cosa che ti vada di fare. Ma ricordati bene che, se sposi me,
sposi anche le mie padelle: un'altra cazzata come questa e ti spadello a dovere, è chiaro?»


HAZA - 13/09
Il nano fu sorpreso dalle parole di Bognus, per qualche istante incapace di credere a quel che avevo udito.
Prima il proposito di fermarsi con Gymla, per il quale a malincuore per sé ma felice per loro avrebbe risposto con i suoi migliori auguri, poi invece l'idea del tutto opposta di concedersi come ostaggio. 
Gymla non si fece mancare la voce, in proposito.
"Penso che bastino le sue padellate, ma se lei non ci fosse sarei io a prenderti a schiaffi!" 
Indicò l'arma posseduta da Bognus e da loro recuperata nelle miniere abitate dalle drow.
"Pensi che facendo l'ostaggio quell'arma riusciresti a riconsegnarla come ti sei impegnato a fare? Vuoi tradire la parola data ai defunti?"


KREENA - FENRYR - 13/09
Kreena fissò Bognus a occhi strabuzzati, guardò Gimla, levò lo sguardo al cielo e scosse la testa, come a trasmetterle grande comprensione: quindi fece un brusco dietro front verso il tavolo di Edra.


Anche Fenryr scosse il capo.
"Non staranno qui, vi porteranno dietro come ostaggi. Poi vi uccideranno"
Si voltò a mezzo.
"Ascolta la cuoca, è meglio. Che il gelo non morda il vostro cuore"
Poi seguì la ladra.

martedì 7 marzo 2023

SETTIMANA 09 - 2023

DUNGEON MASTER - 13/09
[Jean] “Proviamo a ribaltare la proposta, allora… Tu ci hai detto che siete interessati a portare a termine il nostro lavoro, ma non ci hai detto perché siete così interessati..."

Edra guardò fisso Jean per qualche secondo, con negli occhi un'espressione indecifrabile, ma di certo non particolarmente amichevole. «Non vi ho detto perché siamo così particolarmente interessati», rispose infine, «semplicemente perché non sono fatti vostri: non è che quando io vado ad acquistare qualcosa in una bottega mi senta in dovere di spiegare al bottegaio a che scopo ho deciso quel particolare acquisto: entro, scelgo, pago e me ne vado. Chiaro, no?». Fece una smorfia vagamente disgustata. «Nel vostro caso, non mi interessa spiegarvi i perché e i percome per il semplice motivo che voi non mi interessate affatto: la sola cosa che mi interessa è ciò che sapete. Voi parlate di collaborare: francamente, non me ne potrebbe fregare di meno. I miei sono più che sufficienti allo scopo». Sogghignò. «La sola cosa che mi è piaciuta di voi è la faccia di tolla che avete
sfoggiato nel far passare la mia offerta di cinquemila pezzi *per ciò che sapete* a cinquemila pezzi *a testa*: bella mossa, ve ne do atto, ma destinata a fallire».

«Mettiamola così», aggiunse dopo un istante di pausa. «Io detesto gli inutili spargimenti di sangue, per cui questa è la mia ultima offerta: prendere o lasciare. Io vi passo la bellezza di diecimila pezzi d'oro… *fra tutti*, beninteso...  e voi mi dite quel che sapete e mi lasciate uno di voi come garante. Credetemi, io sono di parola: è una trattativa di affari ed a ciò che viene pattuito io mi attengo sempre, il che dopotutto è la filosofia della Confraternita, per cui se voi non cercate di imbrogliarmi il vostro amico, chiunque sia, tornerà sano e salvo a missione compiuta. In caso contrario, se vi rifiutate di essere ragionevoli, morirete tutti. Anzi, per l'esattezza, tutti meno uno: all'ultimo rimasto arrostiremo i piedi finché non si metterà a
raccontarci anche le cose che non avremo nemmeno voglia di ascoltare e poi, se sarà fortunato, vi raggiungerà... oppure, se sarà meno fortunato, zoppicherà fino alla fine dei suoi giorni su ciò che gli resterà delle sue estremità». Sogghignò ancora e poi aggiunse con voce
quasi soave: «Non dubito che in tutto quel tempo che gli rimarrà riuscirà a maledirmi più volte ogni giorno, ma che ci volete fare, non posso essere benvoluta da tutti, non vi pare?».

«Allora, sono più chiari adesso i termini della nostra piccola transazione?», concluse facendo scorrere lo sguardo sul volto di ognuno dei presenti, forse alla ricerca di un indizio di tentennamento da parte di qualcuno. «Ovviamente, attendo una risposta. Ora! Avete sprecato la nottata che vi avevo lasciato per riflettere ed ormai il tempo si sta esaurendo... ed anche la mia pazienza».


MORGON - 13/09
Morgon e Tabitha scesero al piano di sotto con buon ritardo rispetto a tutti gli altri compagni, che in effetti, erano seduti intorno ad un tavolo. Presso uno dei due capi del tavolo c'era seduta Edra. Morgon non sentì cosa stava finendo di dire, ma il tono non lasciava presagire nulla di buono. Il sorriso che il bardo aveva sul volto e la rilassatezza che tutto il suo essere esprimeva, svanirono all'improvviso. 

Morgon si arrestò sugli ultimi gradini della scala, si voltò verso Tabitha.

"Ti andrebbe di andare a sederci ad un altro tavolo, così magari possiamo tenere d'occhio la situazione... "

(NDG: spero Tabitha sia d'accordo, altrimenti non tenete conto della parte qui sotto)

Morgon scese così nella sala comune e si diresse, cercando di non attirare troppo l'attenzione, verso un tavolo in un angolo, possibilmente alle spalle di Edra e dei suoi sgherri.


HAZA - 13/09
Il nano sbottò alle ultime minacce della donna.
"Questo dovrebbe aiutarci a decidere in tuo favore? Nemmeno un asino farebbe un passo avanti se vedesse dieci chili di bastone e una carota grande un mignolo. Senza contare che dell'affidabilità della parola tua e della Confraternita abbiamo come unica prova le tue parole stesse... capirai che è un po' poco. Sia per crederci che per averne paura."
Alzò il pane che aveva in mano per colazione per indicare verso il bancone della Locanda.
"Sarebbe come se andassi da Vovelovì e chiedessi cavalli per tutti senza mostrargli nemmeno una moneta di bronzo, a parte la faccia con cui gli parlerei. Non mi darebbe nemmeno un cavallo a dondolo."


GHINO - 13/09
Ghino si alzò dopo una notte complicata, con un forte mal di testa e una certa nausea.
"Ragazzi, sto da schifo. Credo di aver mangiato troppo ieri sera e vorrei proprio sapere che m*^&! mette l'oste nella sua birra" disse a chiunque trovò nella sala comune.
Si rintanò in un angolo facendo colazione in silenzio, senza replicare a nessun altro, neanche a Edra. Si limitò a guardarla in cagnesco con un'espressione tesa. 


TABITHA - 13/09
Quando Tabitha e Morgon scesero le scale la mattina dopo, quasi tutti i compagni erano già seduti ad un tavolo per la colazione. La cosa probabilmente l'avrebbe fatta morire di imbarazzo fino a qualche giorno prima, ma ora... no, Tabitha era tranquilla e, dal sorriso che aveva sul viso, anche molto felice.
Non si era accorta subito della presenza di Edra, perchè era intenta a parlare con il bardo. "...e torta." stava dicendo quando si rese conto del cambio di espressione di Morgon. Guardò nuovamente il tavolo e anche lei si rabbuiò.
Annuì in risposta alla proposta di andare ad un altro tavolo e lo seguì cercando di non dare troppo nell'occhio. Tabiha scivolò a sedere e cercò di comportarsi il più normalmente possibile, anche se teneva un orecchio teso verso l'altro tavolo e, per quanto possibile, provare a controllare possibili mosse di Edra e dei suoi sgherri.
Non le piaceva il modo di fare di quella tizia.

giovedì 2 marzo 2023

SETTIMANA 08 - 2023

KREENA - 13/09
Kreena sospirò.
"Quindi, fammi capire bene" - disse picchiettando l'indice sul tavolo - "Dovremmo darvi uno di noi in ostaggio, con la minaccia che venga fatto a pezzi, in cambio di un pugno d'oro e di un buzzurro sacrificabile qualunque, che dovremo anche pagare?"
Rise appena. Guardò gli altri. Poi di nuovo Edra.
"Se così, credo che dovremo trovare un altro accordo"


HAZA - 13/09
Haza osservò in silenzio il botta e risposta fra Edra e Kreena. Nonostante la proposta della compagna di viaggio, dubitava avrebbero davvero raggiunto un compromesso. Non riusciva a immaginare chi potesse scegliere di finire nelle mani di una congrega sanguinaria che avrebbe prima o poi capito di essere stata imbrogliata. Accettare quel patto era un suicidio.
Qualsiasi patto, con questi figuri, era presumibilmente un suicidio. Specialmente se non era sincero.
"Oppure cambiare modalità. Andare insieme, tutti, collaborando."


SCARLETT - 13/09
Scarlett ascoltò lo scambio tra Kreena ed Edra. Non era poi così stupida la stronza, se non fosse che pensava che a loro sarebbe andato bene un accordo del genere. Ma ci stava, era perfettamente in linea con la descrizione della Confraternita fatta da Filth.
La voce di Haza fece voltare la Rossa. Di per sè la proposta non sarebbe stata sbagliata... se dall'altra parte ci fosse stato qualcuno di diverso da quella Edra. Troppo attaccata al potere, difficilmente avrebbe accettato, era chiaro che lei volesse portare a termine la questione per prendersi tutti i meriti e il prestigio che ne sarebbe conseguito all'interno della sua organizzazione, e probabilmente anche fuori. Sempre che poi altri della Confraternita non avrebbero tentato di farle le scarpe per prendere il suo posto guadagnato con tanta fatica, cosa neanche così impossibile a suo modo di vedere.
Bhe, quello non era un problema di cui preoccuparsi ora. Adesso dovevano trovare il modo di gestire Edra e la ventina di uomini che la accompagnavano, possibilmente senza che qualcuno perdesse arti.
Ricambiò lo sguardo di Kreena, non si mosse, ma dall'occhiata cercò di farle capire che era d'accordo con lei. Scarlett attese quindi la risposta di Edra riguardo al dover trovare un altro accordo.


JEAN - 13/09
Lo scambio tra Edra e Kreena stava diventando interessante ed anche l’intervento di Haza poteva mettere un po’ di pepe… 
“Beh senti Edra, noi avremmo voluto lasciarti Sorcius o meglio ancora Aryn. Sfortunatamente hanno deciso che rimarranno a La Soglia per un po’ di tempo, ispirati dalle canzoni del bardo Bardell, qua.” Fece accennando con il pollice al bardo che si era aggiunto al loro gruppo.
“Ora, noi capiamo la tua posizione, ma tu devi capire la nostra… Ci vorresti lasciare uno dei tuoi compagni. Ah… Sì, ecco. Vorrei trovare un modo meno pittoresco di esternare il mio pensiero, ma noi darokiniani dobbiamo convivere con questa particolare maledizione: o non parliamo affatto, oppure lo facciamo con tutta una lunga serie di svolazzi, metafore e similitudini. Dicevo, dunque, che la considerazione in cui dimostri di tenere i tuoi compagni non è dissimile da quella che riservo alla prima scoreggia del mattino, se capisci cosa intendo. Abbiamo condiviso un piccolo tratto di strada, ma ne verranno altre e di certo lei non sarà tanto dissimile da farsi rimpiangere. Diciamo, per riassumere il concetto, che non mi pare una grande garanzia per noi.”
Piegò la testa leggermente sulla spalla destra, arricciando le labbra ed aprì le braccia, sconsolato:
“O troviamo un accordo più soddisfacente, oppure io temo che dovremo rispettosamente rinunciare a concluderlo e, ti assicuro, mi dispiacerebbe molto rinunciare all’accesso alle tue evidentemente floride finanze.”


DUNGEON MASTER - 13/09
[Kreena] "Se così, credo che dovremo trovare un altro accordo"

Edra sorrise appena. «Sono aperta a qualsiasi proposta», rispose. «Sensata, ovviamente...».

[Haza] "Oppure cambiare modalità. Andare insieme, tutti, collaborando."

Edra inarcò appena un sopracciglio. «Senza offesa, nano», replicò con un ghignetto appena accennato, «ma preferirei evitare di appesantirmi la squadra portandomi appresso una decina di volenterosi dilettanti». Fece girare un rapido sguardo sugli interlocutori. «Altre proposte?».


JEAN - 13/09
Jean si prese tre secondi di pausa. Parve valutare Edra seriamente per la prima volta da quando si erano conosciuti:

“Proviamo a ribaltare la proposta, allora… Tu ci hai detto che siete interessati a portare a termine il nostro lavoro, ma non ci hai detto perché siete così interessati. Hai bofonchiato qualcosa a proposito delle vostre superiori capacità e della vostra eccellente e flessibile organizzazione, ma poco altro. Nel caso in cui mi fossi perso qualche dettaglio, ti domando fin d’ora di scusarmi. Ieri stavo riassaporando la civiltà come piace a me ed in tutta onestà non è che abbia prestato enorme attenzione alle varie spacconate da bancone.”

Storse la bocca e sollevò gli occhi al cielo, come a cercare di ricordare qualcos’altro, ma parve rinunciare immediatamente:

“Adesso, dato che noi comunque apprezziamo le buone maniere e che l’offerta di cinquemila pezzi d’oro a testa è sicuramente più allettante di quella di una specie di gara di segretezza, potremmo fare così. Tu ci dici perché davvero vi interessa portare a termine il nostro lavoro, noi valutiamo se siamo in grado di ottenere o meno per vostro conto questo obiettivo o qualunque altra cosa sia e poi facciamo il prezzo del lavoro finito… A vostra tutela, nella remota ipotesi in cui tutti quanti tiriamo le cuoia nel tentativo di portare a termine la nostra missione, possiamo concordare di lasciare le informazioni a cui tenete tanto lungo la strada. Faremo in modo che siano per voi raggiungibili solo una volta che sia certa la nostra prematura e, concedimi l’ardire - terminò toccandosi in modo plateale le parti basse - alquanto inopportuna dipartita.”


KREENA - 13/09
Kreena guardò Jean e trattenne a stento un sorriso.
"Il mio socio qui non ha poi torto" - disse con una smorfia arguta - "Toccamenti a parte, che ormai dovrebbe aver capito che fan male"
Guardò Edra.
"Lascia stare che ero principessa, ormai siamo mercenari: se ci paghi per una missione, la facciamo. Puoi anche venir con noi, se credi e portarti dietro uno o due di quei tuoi amichetti...poi una volta finito, tanti saluti e arrivederci: voi andate a uccidere quel Raxsta, di cui proprio non ci interessa niente, noi ci diamo ai festeggiamenti e brinderemo in tuo onore!"