domenica 28 febbraio 2021

SCARLETT - 30/08

Visto che tutti erano tornati e il gruppo si preparava al riposo, Scarlett decise che c'era un'ultima cosa che doveva fare prima di cercare il posto dove dormire.
Spostò lo sguardo sulla caverna alla ricerca dei vari usufruitori di magia e fece loro un cenno per attirare la loro attenzione. Kel-hatril, Argenta, Morgon, Sorcius...e infine posò lo sguardo anche su Vixiar. Forse se lo sarebbe risparmiato, ma era un mago, era ancora con loro, e lei doveva pensare al bene del gruppo, non alle sue simpatie o antipatie. "Visto che dobbiamo uscire, non so se volete che ci risiediamo per fare un'altra riunione per valutare gli incantesimi da preparare..." esordì attendendo di vedere che la stessero ascoltando prima di proseguire. "Kreena ha testato il passaggio con corda e gancio, quindi penso che non serva preparare troppi incantesimi tra Volare e Levitazione." gli occhi della maga saltarono ad Argenta, "Magari se vogliamo averne uno per sicurezza, giusto per non trovarci con qualche sorpresa che ci costringa a soggiornare qui dentro un altro giorno, e se non è un problema per te prepararlo di nuovo, un Volare lo terrei." quindi tornò a guardare anche gli altri, "Per il resto la selezione di cui avevamo parlato ieri che era un misto di utilità, attacco e difesa, penso possa sempre andar bene. Voi siete d'accordo? Avete qualche idea, qualcosa che a vostro avviso sarebbe meglio preparare?" domandò infine guardandoli uno ad uno.

sabato 27 febbraio 2021

JEAN - 30/08

Jean si rigirava nella branda di fortuna che era costituita dal pavimento duro della miniera, senza riuscire a prender sonno. Sarebbe stato quasi meglio essere di guardia subito, perché sapeva perfettamente che le palpebre si sarebbero fatte pesanti come le tette della maitresse della Casa del Giglio quando fosse toccato a lui. Le orecchie del darokiniano si tendevano involontariamente, a cercare di percepire i suoni dell’esterno che ormai doveva trovarsi vicino a loro come non lo era da giorni, che per lui erano stati quasi secoli. Sentiva il bisogno della città, degli inganni, dei raggiri... Non ne poteva più di quelle anguste pareti e delle notti trascorse a contare le scoregge dei suoi compagni di viaggio. Perfino la puzza dei coboldi sarebbe stata un’essenza assimilabile a quella di un brandy Austershalin da quaranta monete d’oro al bicchiere. Brandy Austershalin.... E finalmente, con il sentore della prelibata bevanda che tentava disperatamente di aggrapparsi alla sua memoria gustativa, si addormentò.

venerdì 26 febbraio 2021

SCARLETT - 30/08

Dal punto di vista di Kreena, a quanto pareva, al gruppo che si era infilato in quel buco nella roccia non serviva una mano, sperando ovviamente nell'ascolto di quello che avrebbe suggerito di fare Kel-hatril.
Haza a quel punto decise di andare a riprenderli, ma non fece in tempo a raggiungere l'imboccatura, che gli esploratori ne uscirono.
La drow spiegò cosa avevano trovato, così quello che aveva riportato Kreena trovò il suo senso: erano davvero lumache tuffatrici e perforatrici. Scarlett non aveva mai visto dei piercer, nemmeno li aveva mai sentiti nominare a dire il vero, ma decise seduta stante che le stava più che bene non vederli dal vivo ancora a lungo.
Annuì quando Kel-hatril aggiunse il motivo per cui avevano deciso di non continuare l'esplorazione. "Direi che avete fatto bene a non proseguire, visto che quegli affari sembrano piuttosto pericolosi." le sorrise, "Fortuna che tu sai cosa sono."
Poi l'espressione le si gelò sul viso quando Vixiar uscì a sua volta dal pertugio.
Il mago blaterò quelle che dovevano essere delle scuse, chiedendo di poter restare nel gruppo. Tutto sommato doveva ammettere che, visto il caratteraccio, quello era probabilmente il gesto più umile che gli avrebbero mai visto fare, e non aveva nessun dubbio che l'incontro ravvicinato con i piercer avesse inciso e non poco sulla decisione di mostrare tutto quel pentimento.
Non l'avrebbe mai fatto se quel tunnel l'avesse portato dritto all'uscita senza problemi.
Scarlett si limitò a guardarlo freddamente, sembrò prendere atto della cosa e si voltò non appena udì la voce di Issus.
Il viso le si distese e lo sguardo tornò a scaldarsi non appena inquadrò il suo uomo: quello era il motivo per cui sarebbe valsa la pena dare fondo ad ogni stilla di energia, non Vixiar.
Lo raggiunse, sentendosi già meglio ad ogni passo che la avvicinava a lui, ma era certa che le avrebbe letto in faccia che mentre era via era successo qualcosa che l'aveva turbata, perchè per quanto avesse provato a calmarsi, non poteva far finta di niente, non ne era capace, e nemmeno voleva nasconderlo ad Issus.
"Sono contenta che sei tornato..." mormorò a voce bassissima, facendogli passare le braccia attorno ai fianchi per abbracciarlo. "Non avete incontrato problemi, vero?" aggiunse.

HAZA - 30/08

Una risposta sagace venne alla mente del nano, retaggio di secoli di generazioni di minatori. 
*Nessun buco resta piccolo dopo che ci e' passato un nano.*
L'antico detto tuttavia rimase nella testa di Haza, poiche' vi erano troppi umani all'ascolto ed il nano sapeva come tali parole venissero facilmente equivocate da quel popolo.
Sebbene non fossero in una osteria, si tenne per se' il proprio rimbrotto e si rimise in disparte, osservando uno ad uno gli esploratori di ritorno.

GHINO - 30/08


Ghino uscì dalla fenditura con un'espressione un po' scocciata.

Non disse nulla a nessuno e si mise da una parte in solitaria, tirando fuori qualcosa da mangiare.
Ogni tanto brontolava qualcosa fra se e se, poi la testa cominciò a dondolargli dal sonno.


giovedì 25 febbraio 2021

INDEVAR - 30/08

Indevar, segui i suoi compagni che ripercorrevano i loro passi, ma un punta di curiosità restava nella sua mente.

Adesso voleva solo rivedere il cielo, quindi mestamente prese  posto per riposare.

JEAN - 30/08

Jean era sbucato dalla fenditura della roccia e stava già pensando al modo migliore per trascorrere la notte senza avere bisogno di un maledetto segaossa poche ore dopo, quando Vixiar fece di nuovo la sua comparsa, per di più con un atto di scuse sulle labbra...

“Per le tette flosce della mamma del duca Stefano Karameikos, a quanto pare lo schifo di posto dove siamo rinchiusi da un paio di eternità riesce ad avere anche effetti positivi su qualcuno.” Scosse la testa, con il suo sorriso sghembo:
“Riposati mago, che domattina se gli dei vorranno finalmente rivedremo la luce e sentiremo la puzza dei coboldi. Mi auguro che il sole non guasti il tuo ritrovato giudizio.”

DUNGEON MASTER - 30/08

Il tempo che Haza raggiungesse l'imboccatura dello stretto pertugio dove si erano infilati gli esploratori e questi ne risbucarono fuori. Kel-hatril squadrò Haza, soprattutto nel senso della larghezza, e sogghignò. «Non dirmi che stavi per tentare di infilarti là dentro», commentò divertita. «Così come sei non ci saresti mai passato, o almeno avresti dovuto prima toglierti tutta l'armatura. Dopo si allarga un pochino, ma rimetterti l'armatura no, non sarebbe proprio stato possibile». Ridacchiò. «Però sarebbe stata una scena memorabile: un nano in mutande, con l'elmo in testa e con un mazzafrusto in mano che si intrufola in un cunicolo troppo stretto per lui...». Ritornò di colpo seria. «Ops... scusa, non intendevo offenderti», aggiunse in fretta muovendo le mani in un vago gesto di scusa.

Tornata normale, la drow spiegò brevemente agli altri cosa avevano trovato: «Quel deficiente del mio ex allievo aveva trovato per puro caso una spaccatura naturale della roccia, che quasi subito piega in modo da svilupparsi parallelamente al tunnel che avevamo seguito per arrivare fin qua e che va a terminare in una sala, anch'essa naturale, che fa da rifugio ad una colonia di piercer». Storse il naso in una smorfia: evidentemente non era che i piercer le andassero troppo a genio. «Quei cosi sono degli strani animali che vivono appesi all'ingiù alle volte dei sotterranei per cui, anche per via della loro forma, a prima vista sembrano stalattiti. Il guaio è che se qualcuno passa inavvertitamente sotto ad uno di loro, questo lascia andare il piede a ventosa con il quale si tiene aggrappato e cade giù, trafiggendo ed uccidendo l'incauto. Poi, finito di mangiarselo, con le sue movenze da lumaca piano piano risale sulla volta e comincia ad attendere la prossima vittima. Immagino che non vi sorprenda sapere che ai drow non è che i piercer vadano troppo simpatici...».

«Non si vedeva bene, ma sembrava che oltre quella sala ci fossero altri passaggi», proseguì a spiegare, «ma visto anche che la loro probabile direzione ci avrebbe riportato verso il Pozzo della Morte, alla fine
abbiamo deciso che non valeva la pena di tentare di oltrepassare i piercer per esplorare ancora». Scrollò le spalle. «Per cui eccoci qua».

Fu in quel momento che un personaggio noto sbucò a sua volta dal pertugio, fermandosi appena un passo oltre e prendendo un atteggiamento da scolaretto che è stato beccato a non aver fatto i compiti. «Ehm...», azzardò guardandosi ostinatamente i piedi. «Di certo ci sono stati degli screzi fra noi e... beh, forse anch'io non ho tenuto un comportamento sempre del tutto ineccepibile... cioè... a volte forse sono stato un tantino scontroso, ecco... è che il mio carattere... ehm...».

«Per essere detto da lui, suona come un vero e proprio atto di contrizione...», ridacchiò Kel-hatril interrompendolo senza complimenti.

Vixiar scoccò alla drow un'occhiata irritata ma fece finta di nulla. «Cioè... in sostanza...», riprese quasi tirandosi le parole fuori di bocca con le pinze, «non è che mi riprendereste con voi? Insomma... qua
dentro... io da solo...».

«Tu qui dentro da solo te la fai addosso», completò spietatamente Issus, al che Vixiar si morse le labbra, annuì imbarazzato e rimase in silenzio.

KREENA - 30/08

Kreena valutò il nano dalla distanza con sguardo esperto.
"Il buco è stretto, attento a non incastrarti" - disse infine come ammonimento.
Poi si tirò sulla testa la coperta e rimase immobile.

HAZA - 30/08

Haza si avvicino'.
Aveva assistito ai vari siparietti restando in disparte, a contatto con la roccia, quasi fosse diventato di roccia egli stesso, ma il vedere l'esploratrice tornar fuori senza gli altri compagni lo aveva contrariato al punto da indurlo ad agire.
 "Per la pioggia, si usa un parapioggia. Per tutto il resto, basta il paraqualcosa adeguato." disse.
Le avrebbe offerto il proprio scudo, per continuare l'esplorazione, ma il vederla rigirarsi era gia' una risposta. Guardo' la fessura. Considero' il carattere del tizio che ci s'era infilato per primo e quello degli altri.
"Sara' meglio che vada a riprenderli."  
Uno sguardo a Bognus e Gimla per sincerarsi che vedessero dove andava e si avvio', confidando in loro come squadra 'di recupero'.

mercoledì 24 febbraio 2021

TABITHA - 30/08

La drow sorrise comprensiva quando Morgon le rispose - come pensava - che non vedeva l'ora di uscire.
Si affrettò anche a scuotere la testa in segno di diniego quando lui disse che era troppo smielato, perchè quel che aveva detto lo condivideva appieno: anche lei non vedeva l'ora di dormire sotto le stelle, guardare le nuvole nel cielo, camminare a piedi scalzi sull'erba. Ma non fece in tempo a dirglielo, che il bardo la spiazzò dicendole che era speciale, per poi iniziare a canticchiare.
Tabitha sgranò gli occhi sorpresa, senza riuscire a spiccicare mezza parola.
Speciale? Lei?
No, non credeva, lei era solo una drow e si sentiva già incredibilmente fortunata ad essere stata accettata da tutti loro.
Morgon era molto bravo a cantare, non che lei si ritenesse una grande esperta, ma le sembrava intonato..e poi le parole di quella canzone le piacevano.
Quando lui si zittì, Tabitha rimase immobile ad osservarlo per dei lunghissimi istanti, senza osare quasi respirare, poi si trovò a sorridere.
"Era molto bella..." mormorò mentre, inevitabilmente, iniziava a chiedersi come dovesse essere la sua voce quando cantava ad un tono normale. "E tu sei davvero bravo." aggiunse con un altro sorriso, spostando però subito dopo lo sguardo a terra. Non era abituata a fare complimenti, e men che meno a riceverli.
"Ma l'hai scritta tu?" chiese dopo un attimo, sopraffatta dalla curiosità. "Ehm...scusa... magari è una canzone famosa e io non...bhe, non ne conosco nemmeno una della superficie, quindi non saprei..." mormorò, sperando di non offenderlo.
Gli occhi violetti saettarono nell'oscurità, posandosi alcune volte sul bardo, mentre una cosa continuava a ronzarle nella testa. "Morgon... perchè prima mi hai detto..." la domanda le morì sulle labbra.
Lei non si sentiva speciale, non lo era mai stata anzi, le avevano insegnato che lei era l'esatto opposto di speciale, e visto anche cosa le era successo di recente bhe... non credeva di essere nemmeno una donna speciale.
Tabitha spostò lo sguardo a terra, sembrò riflettere per un poco prima di alzarlo nuovamente su Morgon. Gli doveva una sorta di spiegazione, prima che lui pensasse di aver detto qualcosa di sbagliato, perchè non c'era nulla di sbagliato in quello che lui diceva, al massimo era lei quella sbagliata. "Non... non fraintendere, non mi hai offeso nel dire che sono speciale... anzi...ecco...è una delle cose più belle che mi abbiano mai detto..." era letteralmente viola mentre parlava, ma non voleva tirarsi indietro: a Morgon doveva quella sincerità, perchè lui era sempre al suo fianco e la sosteneva in ogni istante. "Me lo deve aver detto anche Kelly ma...insomma, lei è mia sorella, è diverso ecco... nessun altro lo ha mai fatto e...bhe, lo sai che non sono esattamente la figlia che mia madre desiderava: sono cresciuta sentendomi dire proprio l'esatto opposto." era evidente che per lei fosse difficile credere di essere speciale come lui le aveva appena detto, e non perchè non volesse credergli.
La drow abbassò lo sguardo a terra. "E poi, insomma, diciamo che il mio recente passato non aiuta..." la voce era andata affievolendosi, come se quell'ultima parte fosse ancora troppo difficile da dire a voce alta. Prese fiato, calmandosi, poi tornò a guardarlo con i suoi occhi viola ed un lieve sorriso ad incurvarle le labbra. "Fortunata. Io mi sento così ad avervi incontrato. Sullo speciale invece..." scrollò piano le spalle, alzando per un attimo gli occhi a guardare l'oscurità sopra di loro. "Ti ringrazio...anche se io non mi sento tale..."
Poi gli sorrise, dal cuore, lasciando che il silenzio li avvolgesse.

martedì 23 febbraio 2021

KREENA - 30/08


[Scarlett]
"Ehm...Kreena, scusa, dici che han bisogno di una mano?" domandò, non sapendo nemmeno lei quale fosse esattamente il problema.


La giovane fissò l'amica, quindi il pertugio, infine sbuffò.
"No. Quelle stanno lì ferme sul soffitto. Basta usare un briciolo di cervello e tornare indietro, come ho fatto io"
Si mosse sotto la coperta.
"O almeno buttare avanti il mago a far da esca...se non lo infilzano, almeno le farebbe scappar via tutte con la sua simpatia..."
Fece un sorrisetto, non troppo benevolo.
"Dei buzzuri purtroppo non c'è da fidarsi, ma di certo Kelly sceglierà la cosa migliore..."

lunedì 22 febbraio 2021

MORGON - 30/08

[Tabitha]

Passò qualche istante in cui la drow rimase zitta ad osservare l'oscurità da cui erano venuti, lasciando scemare il rossore che le aveva imporporato le guance, poi si voltò nuovamente verso Morgon."Stai bene? Cioè, scusa, non è la domanda più giusta, voglio dire..." sembrò cercare le parole, come se effettivamente non sapesse bene nemmeno lei come e cosa chiedere. Scosse piano la testa, facendo oscillare i lunghi capelli. "Immagino che tu sia stanco di stare sottoterra cioè, non vedo l'ora di uscire io, che di base ci sono nata, quindi non oso immaginare voi...tu. In questo senso era la mia domanda..." fece una piccola smorfia accompagnata da un sorriso. "Spero domani sia davvero il giorno che usciremo." l'idea doveva proprio piacerle, perchè sembrò quasi illuminarsi. "Spero ci sia il sole, e il cielo limpido e azzurro...sempre che non sbuchiamo in un posto dove non si vede il cielo..." aggrottò la fronte per un brevissimo istante, ma poi tornò a guardare Morgon con un entusiasmo e ottimismo invidiabili. "Bhe, prima o poi si vedrà, e a quel punto spero proprio nel bel tempo... "Si zittì e, per diversi istanti, rimase ad osservare il bardo come se lo stesse studiando, o stesse riflettendo su qualcosa che doveva riguardarlo, poi si rese conto di cosa stava facendo, e arrossì affrettandosi a distogliere lo sguardo. "Ecco...era per dire... sarei felice anche se fosse notte e piovesse, mi basta tornare all'aperto..." mormorò pregando con tutta se stessa che lui non si fosse reso conto che lo stava praticamente fissando.
 

Morgon stava guardando un poco per terra ed un poco in direzione del passaggio. La domanda "Stai bene?" lo fece ridestare."ummm... si sì tutto bene, ti ring..."Lasciò che la drow finisse il suo pensiero.Sorrise."Ho proprio voglia di uscire all'aperto. Sì. Di respirare l'aria fresca e tante altre cose. Ho voglia di dormire sotto le stelle. Ah che meraviglia. Ho voglia di passare la mano contro un tronco di pino ed imbrattarla di resina per poi sentirne il profumo." sorrise e si voltò verso di lei.Lei lo stava guardando e lui per un solo piccolo istante cercò di ricambiare la cosa, ma i suoi occhi viola risultarono troppo, dovette abbassare lo sguardo."Suono troppo smielato, vero? Però è la verità!""Spero si possa uscire davvero domani."Silenzio."Sei davvero speciale sai?"
Non attese una risposta a quella sua domanda retorica ed inizio a canticchiare tra sè e sè.
"Occhi profondi nel cielo notturno,luce e tepore del sole di giorno,voce degli alberi mossi dal vento,profumi di bosco, di prati e di fiori,ronzio di api, rumore di passi,vola farfalla, vola lontano.Ridi ruscelloche scendi la valle,gratta il pino e il profumo si spande,canta fanciulla danzando sull'erbacon piedi discalzi e cadi per terra,rotola rotola e urla felice..."
S'interruppe.
Si voltò verso di lei e sorrise per poi tornare a guardare per terra.

SCARLETT - 30/08

Scarlett stava camminando avanti e indietro, massaggiandosi le tempie e borbottando di tanto in tanto tra sé e sé, quando Kreena fece ritorno.
La Rossa la guardò con l'espressione sempre più dubbiosa mentre l'altra inveiva contro delle lumache.
"Lumache?" ripeté non riuscendo ad immaginarsi altro che un'orda di animaletti viscidi. "Tuffatrici e perforanti..." aggiunse, come se ribadirlo a voce alta potesse rendere la questione più sensata.
Spostò lo sguardo sul pertugio, soppesando la possibilità di andare ad infilarcisi pure lei, poi decise di lasciar stare.
"Ehm...Kreena, scusa, dici che han bisogno di una mano?" domandò, non sapendo nemmeno lei quale fosse esattamente il problema.

domenica 21 febbraio 2021

KREENA - 30/08

Kreena risbucò dal pertugio non molto tempo dopo esserci entrata.
"Lumache!" - sbottò con stizza - "Lumache tuffatrici! Giusto quello ci mancava!"
Fissò il foro, poi quando vide che nessuno la seguiva fuori, alzò gli occhi al cielo, fece un mezzo giro su sè stessa, quindi sbuffò via in direzione del proprio giaciglio.
"Buonanotte!" - concluse, sprimacciando con violenza la coperta - "Se non tornano è perchè li hanno traforati"

sabato 20 febbraio 2021

TABITHA - 30/08

In qualche modo la discussione con Vixiar non era degenerata anche grazie all'intervento di Filth, poi però il mago si era infilato nella fessura di una parete, e dietro l'avevano seguito Kreena, Ghino, Jean, Indevar e pure sua sorella.
Tabitha li fissò per un istante, perplessa nel vedere così tanta gente andare ad infilarsi in un buco, poi sospirò. "Sapranno quello che fanno..." mormorò tra sé e sé, mentre Morgon informava il gruppo che loro due invece rimanevano in retroguardia, scusandosi immediatamente dopo per aver parlato anche a nome suo.
La drow scosse la testa con un sorriso. "Non hai sbagliato a parlare, visto che io non ho intenzione di lasciarti qui da solo."
Detta così suonava quasi come se fosse una questione di compagnia, che non per il compito che dovevano svolgere, e l'elfa se ne rese conto. Arrossì affrettandosi a cercare di correggere il tiro. "Sì, insomma, è anche il mio compito di controllare le retrovie, ed è meglio essere in due, si sa mai."
Ma se Tabitha non aveva ancora imparato una cosa, era che non serviva precisare certe cose, anche perchè finiva sempre per poi dire più di quello che, probabilmente, avrebbe voluto. "E poi non mi interessa andare ad infilarmi in un buco nella roccia, preferisco in ogni caso rimanere in tua compagnia." divenne viola, fece per aprire bocca per aggiungere qualcosa, ma si fermò immediatamente prima che la sua lingua dicesse altro senza l'avallo del cervello.
Molto meglio lasciar cadere il discorso. Decisamente.
Passò qualche istante in cui la drow rimase zitta ad osservare l'oscurità da cui erano venuti, lasciando scemare il rossore che le aveva imporporato le guance, poi si voltò nuovamente verso Morgon.
"Stai bene? Cioè, scusa, non è la domanda più giusta, voglio dire..." sembrò cercare le parole, come se effettivamente non sapesse bene nemmeno lei come e cosa chiedere. Scosse piano la testa, facendo oscillare i lunghi capelli. "Immagino che tu sia stanco di stare sottoterra cioè, non vedo l'ora di uscire io, che di base ci sono nata, quindi non oso immaginare voi...tu. In questo senso era la mia domanda..." fece una piccola smorfia accompagnata da un sorriso.
"Spero domani sia davvero il giorno che usciremo." l'idea doveva proprio piacerle, perchè sembrò quasi illuminarsi. "Spero ci sia il sole, e il cielo limpido e azzurro...sempre che non sbuchiamo in un posto dove non si vede il cielo..." aggrottò la fronte per un brevissimo istante, ma poi tornò a guardare Morgon con un entusiasmo e ottimismo invidiabili. "Bhe, prima o poi si vedrà, e a quel punto spero proprio nel bel tempo... "
Si zittì e, per diversi istanti, rimase ad osservare il bardo come se lo stesse studiando, o stesse riflettendo su qualcosa che doveva riguardarlo, poi si rese conto di cosa stava facendo, e arrossì affrettandosi a distogliere lo sguardo. "Ecco...era per dire... sarei felice anche se fosse notte e piovesse, mi basta tornare all'aperto..." mormorò pregando con tutta se stessa che lui non si fosse reso conto che lo stava praticamente fissando.

MORGON - 30/08

[Tabitha]

La drow scosse la testa. "Non ne ho idea..." mormorò in risposta, "Ma quel Vixiar... esagera. Non mi piace." aggiunse tappandosi la bocca subito dopo. "Ehm... cioè... forse non dovrei...fa parte del vostro gruppo e io, insomma, non sono nessuno per giudicarlo...però..."

Morgon alzò la testa e la guardò.
"Perdonami se ti correggo... ma avresti dovuto dire "del nostro gruppo" non "del vostro gruppo"...".
Le sorrise.

"Ma che diamine?"
Perchè infilarsi in un pertugio come quello in un momento come quello. Morgon si riteneva una persona curiosa, ma Kreena batteva in curiosità, ed anche in tante altre cose, chiunque avesse mai conosciuto in vita sua.

Scuotendo la testa Morgon alzò leggermente la voce per farsi sentire da coloro che erano rimasti.
"Noi rimaniamo qui a controllare la via da cui siamo arrivati..."
Poi resosi conto di aver parlato al plurale aggiunse sottovoce, "Scusa... ho parlato per tutti e due senza consultarti prima. Scusami. Vedi. A volte anche i bardi sbagliano a parlare".
Le sorrise.

venerdì 19 febbraio 2021

JEAN TANNER - 30/08


Mentre già si stava sistemando a terra, nel tentativo di avere un giaciglio, ancora gli risuonavano nelle orecchie le parole di Filth, più che il rimbrotto del suo dio... L’irrequietezza stava lasciando il passo all’apatia. Kel-Hatril aveva appena comunicato di voler seguire Vixiar, Kreena, Ghino ed Indevar. Si guardò intorno rapidamente, poi si alzò in piedi e si accodò alla drow.

DUNGEON MASTER - 30/08


«Due umani ed un halfling che vanno ad infilarsi in un pertugio buio», commentò Kel-hatril, «e nessuno con loro che possa vederci senza l'aiuto di una lanterna. Se non vi dispiace, vengo a darvi una mano... e se
invece vi dispiace, beh, vengo lo stesso». Sogghignò. «Se non altro perché sono curiosa: quel pertugio, devo ammetterlo, non l'avevo mai notato...».

INDEVAR - 30/08


Il gruppo era diventato irrequieto, la traversata era storia, adesso litigavano ed esplodevano... Indevar non era avvezzo a tali problemi, non iniziava una discussione se non aveva già abbastanza soluzioni per
poterla vincere...
I fatti che si succedevano lo trovavano attento, a parte poter seguire i compagni nel muro, ma non aveva interesse a muoversi. Dopo un attimo di incertezza, decise di seguire Ghino e gli altri.

GHINO - BOGNUS - 30/08

Tornati nella grande sala, erano alle solite. Chi voleva continuare, chi voleva riposare, chi litigava con Vixiar eccetera eccetera.

Ghino si sedette a terra, sbuffando.
Quasi preferiva quando esploravano la miniera ed avevano un nemico chiaro e semplice da combattere. Adesso era tutta una noia.
Poi però il mago spari in quello che all'apparenza sembrava un solido muro di pietra.
Questo risvegliò il suo interesse. 
Si alzo subito in piedi ma venne preceduto da Kreena. Le lancio uno sguardo d'intesa e la segui nella sua esplorazione...

 
Bognus rimase stupito dalla reazione di Gymla, dalle sue parole e soprattutto dal tocco della sua mano sul braccio.
"E va bene, OK. Cercherò di passare anche io con la corda, se proprio non c'è altro modo." Replicò un po' imbarazzato.
Segui solo distrattamente il battibecco fra Vixiar e Scarlett, ma quando il sordo tuono evocato da Filth si senti echeggiare nella caverna, afferrò l'ascia pronto a  difendersi.
Quando vide che non succedeva nulla di minaccioso, si rilassò e attese le decisioni dei compagni

giovedì 18 febbraio 2021

KREENA - 30/08

Kreena rimase in disparte a osservare l'ennesimo battibecco con Vixiar, senza prestargli però troppa attenzione.
Solo quando il mago scappò via, sbattendo come un tonto contro il muro, lasciò scappare una risatina.
Tornò però immediatamente seria. L'imbecille era scomparso, come inghiottito dalla roccia.
Incuriosita, la ladra si alzò e, a passo svelto, raggiunse il punto - una fenditura, in apparenza - dove era sparito il compagno.

NdG
Kree controlla cosa sia, se sia solo una nicchia e Vixiar è lì dentro come in punizione nello sgabuzzino, oppure se è profonda, lui non si vede e potrebbe condurre altrove. Nel secondo caso, si avvolge bene nel mantello e prosegue con tutte le cautele del caso.

mercoledì 17 febbraio 2021

JEAN TANNEN - 30/08

Jean si fermò e lasciò andare Vixiar mentre la sua espressione, di norma così incline alla battuta ed al sarcasmo, si cristallizzava in una maschera con poco colore ed ancor meno allegria. Osservò il chierico mentre parlava, poi appuntò gli occhi sul pugnale del mago, ancora riposto nel suo fodero:
“Gli hai salvato la vita, amico chierico. Sarebbe stata l’ultima delle sue stupidaggini.”
Continuò a guardare lo stregone ed il siparietto con la drow fin quando le vesti del primo sparirono in una fenditura della roccia, quindi rivolse di nuovo l’attenzione al capo missione. Jean era uno spirito libero, le costrizioni e le regole, in genere, non gli andavano particolarmente a genio... Tuttavia, non aveva ragioni per mettersi a discutere. Nonostante l’intervento impositivo, il sacerdote gli aveva pur sempre risparmiato una dolorosa ferita al fianco, nonché il fastidio di dover giustificare l’improvvisa apparizione di un cadavere in sostituzione delle vive spoglie di uno dei fruitori di magia del gruppo.
Scosse la testa e si buttò a terra, determinato a riposare e far trascorrere quanto prima l’ennesima notte nella miniera.

SCARLETT - 30/08

Dopo aver parlato a Kel-hatril, Scarlett si era voltata, intenzionata a sedersi in un angolo per i fatti suoi, ma aveva mosso sì e no due passi, che Filth era intervenuto per fermare Jean e, a quanto pare, il gesto avventato che stava per fare Vixiar. Se il mago avesse accoltellato lo spadaccino con ogni probabilità, visto quanto Jean lo mal sopportava, si sarebbe poi trovato a conoscere da vicino le lame di quest'ultimo.
Poi arrivò quel tuono sordo, che le vibrò nello stomaco, con una potenza tale da farla barcollare e lasciarla stordita. Scarlett sbiancò, chinando il capo.
Era anche colpa sua dopotutto, no? Sua madre gliel'aveva ripetuto fino alla nausea che doveva darsi una regolata, che non doveva sempre bruciare come un incendio, che a volte era molto meglio limitarsi ad essere calma coma una candela... in parte l'aveva imparato, ora sapeva di possedere la pazienza e la razionalità di una donna adulta, ma certi lati del suo carattere erano ancora ben lontani dall'assomigliare a quella fantomatica candela. E probabilmente mai avrebbero avuto a che vedere con quelle deboli fiammelle.
La cosa più assurda era che Vixiar voleva ancora, nonostante tutto, aver ragione. Pazzesco.
Filth chiese anche a Kel-hatril di liberare il mago dal suo incantesimo, e l'altra non se lo fece ripetere, esaudendo la richiesta con uno dei ceffoni più potenti che Scarlett avesse mai visto rifilare da una maga.
Ovviamente Vixiar a quel punto tornò in sè - per modo di dire - e partì di corsa verso una parete della grotta, dove andò a sbattere prima di infilarsi in una fessura che, evidentemente, si trovava proprio lì.
Scarlett rimase immobile a fissare quel punto della roccia per diversi istanti, con le labbra tirate e un'espressione indecifrabile sul viso, poi con un sospiro si voltò e puntò dritta verso Filth.
Passò accanto a Jean e gli fece un piccolo cenno, come di ringraziamento per essere intervenuto, quindi si fermò davanti al chierico, alzando lo sguardo verso l'alto visto che, in confronto a lei, era altissimo.
Lo guardò per qualche istante, come se stesse cercando le parole migliori, ma alla fine scosse piano la testa. "Mi dispiace." disse alzando lievemente le spalle. "Ho esagerato anche io."
Sembrava aver finito il discorso, ma dopo aver spostato lo sguardo attorno a loro, tornò a guardare Filth. "Credevo che prima o poi avrebbe capito, ma mi sbagliavo e, con il senno di poi, direi che forse avrei fatto bene ad ignorarlo, piuttosto che a rispondere a ogni sua provocazione..." un debole sorriso le piegò le labbra, "Testarda...e con lo stramaledetto vizio di provare a cercare sempre un dialogo... a volte è un bene, altre dovrei imparare a capire quando è inutile ed è ora di smetterla, soprattutto prima di finire bhe...così..."
La Rossa si voltò, ma tornò poi subito a guardare Filth. "Mi spiace per il modo, per essermi probabilmente in qualche modo abbassata al suo livello, per essere arrivata a provare una rabbia che, anni fa, mi avrebbe fatto perdere il controllo, per aver gettato alcool sul fuoco al posto che cercare di spegnerlo probabilmente, per aver perso la pazienza che ho provato ad avere con lui. Ma non mi dispiace il motivo per cui l'ho fatto, e non parlo di quello che riguardava me personalmente: ha sempre avuto parole di disprezzo per tutti i presenti, credendosi superiore a ciascuno di loro solo perchè mago, e questo per me non è il modo di stare in un gruppo. Non è giusto, e non credo che sia fattibile affrontare quello che ci aspetta se pensiamo che uno solo di noi sia sacrificabile o meno importante di altri. Siamo tutti importanti, ognuno per le sue capacità, e lo sarebbe stato anche lui, se solo l'avesse capito."
Scarlett gli sorrise debolmente, quindi si allontanò in attesa del ritorno di Issus. Aveva bisogno di stare per un attimo tranquilla con lui.

martedì 16 febbraio 2021

DUNGEON MASTER - 30/08

Filth osservò con divertimento misto ad un pizzico di inquietudine la scenetta fra Jean Tannen e Vixiar: la cosa in sé era piuttosto buffa, ma lo rendeva perplesso l'inaspettata arrendevolezza del mago...

...e infatti...

...appena colse un movimento sospetto l'allampanato chierico balzò in avanti, si frappose fra Jean e la direzione che questi stava prendendo ed allo stesso tempo andò a serrare con fermezza una mano sul polso di Vixiar.

«Ora basta così! Tutti e due!», intimò con un tono di voce mai sentito prima da nessuno nel gruppo. «Amico Jean, per cortesia, rimetti con i piedi a terra l'amico Vixiar. Quanto a te, amico mago, ti prego di allontanare subito la mano dal tuo pugnale: lascia che resti nel fodero, dove non può far male a nessuno». Le parole dicevano "amico", "per cortesia" e "ti prego", ma il tono diceva tutt'altro.

«Ma io...», aveva già iniziato ad obiettare Vixiar prima ancora che Jean avesse finito di rimetterlo a terra.

«Chiudi il becco!», esplose Filth.

«...io avevo ragione e loro...», provò a insistere il mago.

Filth non aggiunse nulla: si limitò a fare un secco gesto con la mano e subito si udì un basso tuono sordo, percepibile più dallo stomaco che dalle orecchie e tale da lasciare tutti i presenti rintronati per
parecchi secondi. «Questo non sono stato io a farlo: è lo sdegno del mio dio senza nome», spiegò il chierico. «Io ho solo richiesto la sua opinione e, come forse avrete intuito, egli è molto irritato». Lasciò
andare il polso di Vixiar ma, più che limitarsi ad allentare la presa, praticamente spinse bruscamente il mago via da sé. «Non vi consiglio di mettere ulteriormente a dura prova la sua pazienza», ammonì.

«Ma...», azzardò ancora Vixiar.

«Ma sei sordo o cosa?!?», lo zittì seccamente Filth. Poi riprese, questa volta rivolgendosi a tutti i presenti: «A me non piace imporre la mia volontà e preferisco che ciascuno si comporti secondo coscienza, ma sia ben chiara una cosa: anche se vi lascio a briglia sciolta, io sono il responsabile di questa missione e, nei rari casi in cui decida di dare un ordine, *è* un ordine. Nessuna discussione. Vale in particolare per te in questa occasione, amico mago, ma vale anche per tutti voi: basta beghe, litigi, ripicche e quant'altro. E nemmeno voglio più sentire "è stato lui" o "è stata lei", va bene? Meno unità ci sarà nel gruppo, più facile sarà per Raxxla sbarazzarsi di noi».

«Ancora una cosa», aggiunse Filth dopo un istante di pausa. «Amica Kel-hatril, so bene cosa avevi fatto per tentare di tenere sotto controllo l'amico Vixiar, ma sappi che sono contrario a soluzioni del genere: ogni essere vivente ha il diritto di agire senza costrizioni ed il dovere di prendersi la responsabilità delle proprie azioni, quindi ti invito a liberare il tuo giovane collega dall'incantesimo che hai posto su di lui».

Kel-hatril scoccò da sotto in su un'occhiata rovente a Filth, esitò un istante, poi stirò le labbra sottili in un sorriso perfido e rispose: «Agli ordini, amico chierico...». Detto questo si avvicinò a Vixiar, parve caricare le proprie esigue forze tutte in una sola mano... e fece partire un ceffone terrificante sulla guancia del collega, che barcollò all'indietro e riuscì a restare in piedi per puro miracolo. «Ecco fatto:
ora sei libero», annunciò con un sogghigno. «Libero e responsabile dei tuoi errori, come ha detto il capo».

Sconvolto, Vixiar portò una mano alla guancia rovente, scoccò uno sguardo di puro odio alla drow ma non osò né dire né fare nulla: per un attimo parve incerto sul da farsi, poi si volse di scatto e corse via,
sempre con la mano sulla guancia, fino ad andare praticamente a sbattere contro la parete rocciosa. Per puro caso, proprio in quel punto parve aver trovato una fenditura nella quale infilarsi, poiché dopo un istante di esitazione vi si insinuò dentro e scomparve.

lunedì 15 febbraio 2021

TABITHA - 30/08

Tabitha si voltò quando Morgon si rivolse a lei chiedendole se aveva visto chi gli aveva tirato una pietra. L'espressione della drow passò da sorpresa ad accigliata, mentre faceva scorrere lo sguardo sui compagni, osservandoli alla ricerca del colpevole.
"No, non ho visto..." ammise a bassa voce, chiedendosi perché qualcuno volesse colpire il bardo. "Forse non-"
Stava per dire che non l'avevano fatto di proposito, quando Jean confermò esattamente quel suo pensiero. Tabitha sorrise comprensiva allo spadaccino, poi passò lo sguardo su Morgon: anche lui sembrava un po' teso, stanco. Aveva capito che Jean non ne poteva più di stare lì sotto e, con ogni probabilità, anche per tutti gli altri del gruppo valeva la stessa cosa, chi più chi meno, Morgon compreso. Per lei era più facile invece: era nata nel sottosuolo, vi aveva vissuto per quasi la totalità della sua vita, e anche se aveva scoperto di preferire la superficie bhe... indubbiamente era più abituata di tutti loro messi assieme.
Stava per chiedere al bardo se stava bene, quando udì lo scambio di battute tra Scarlett e Vixiar, e poi vide il movimento di Jean.
La drow scosse la testa. "Non ne ho idea..." mormorò in risposta, "Ma quel Vixiar... esagera. Non mi piace." aggiunse tappandosi la bocca subito dopo. "Ehm... cioè... forse non dovrei...fa parte del vostro gruppo e io, insomma, non sono nessuno per giudicarlo...però..." strinse le labbra, indecisa se proseguire o meno. Ma di Morgon si fidava. "è sempre acido e...ecco... fa sempre butti commenti..." concluse lasciando cadere il discorso con una scrollata di spalle, tornando a guardare lo spadaccino che se l'era caricato in spalla.
"Oh cielo!" le scappò, "Prevedo un altro scoppio di rabbia temo..." commentò avendo ormai capito di che pasta era fatto Vixiar.

SCARLETT - 30/08

Vixiar l'aveva chiamata oca presuntuosa. E in quel momento aveva smesso di ascoltarlo per qualche istante, mentre il sangue le saliva al cervello minacciando di farla esplodere seriamente. Gli occhi della maga brillarono liquidi, il potere magico che le si agitava dentro come un fiume in piena pronto a rompere gli argini, ma poi Scarlett chiuse gli occhi e cominciò a prendere ampi respiri per calmarsi.

Non ne vale la pena Scarlett. Lascia perdere. Hai altro per cui vale la pena combattere e lottare, e questo idiota mentecatto non rientra nell'elenco.
Quando riaprì gli occhi sembrava essersi calmata.
Lasciò che l'altro vomitasse tutte le sue supposte ragioni, cercando di farsele scivolare addosso. "Sai che c'è Vixiar?" quando parlò la sua voce era piatta, quasi un sussurro, permeata da una freddezza glaciale che suonava strana su di lei, che era così appassionata in tutto quel che faceva. "Puoi rigirare quel che ho detto come ti pare, a mio avviso hai finito le scusanti, ma se pensi di aver ragione, tienitela. Io con te ho portato pazienza, ho provato ad essere gentile, scusarti, ascoltarti, ma in cambio tu hai trattato me e gli altri sempre peggio e come se fossimo sempre degli idioti, quindi a una certa basta. Per te sono un'oca acida e presuntuosa? Va bene, non me ne frega niente. A te non devo piacere e non mi interessa che tu cambi idea su di me. Sono ben altre le opinioni che mi interessano qui dentro."
Fece per voltarsi, amareggiata, con la rabbia che le chiudeva lo stomaco, completamente disinteressata a qualunque cosa quel cretino avesse da dirle, poi vide con la coda dell'occhio Jean che si muoveva di soppiatto dietro Vixiar e, incuriosita, si fermò per scoprire cosa voleva fare.
Lo spadaccino si caricò letteralmente il mago in spalla, chiedendo dove andavano buttati i corpi che puzzavano.
Vixiar probabilmente si sarebbe arrabbiato... ma Scarlett si trovò a sorridere a Jean. Sentì gli occhi che le si riempivano di lacrime, mentre la tensione la abbandonava e la rabbia mollava un po' la presa. Alzò il viso al soffitto, inspirando a fondo fino a che sentì che non avrebbe pianto.
Quel cretino non meritava nemmeno una goccia delle sue lacrime, che fossero di rabbia o di altro. Non ricordava nemmeno l'ultima volta che aveva pianto per la troppa rabbia accumulata... o perchè aveva sbottato male. Aveva sentito la magia formicolarle in corpo, le era corsa lungo la braccia, pronta per essere modellata in un incantesimo. Le sarebbe bastato un niente, e se Vixiar si fosse trovato davanti la Scarlett ventenne, probabilmente si sarebbe preso in faccia uno o più incantesimi, ma lei era cresciuta, aveva imparato ad essere più razionale in quelle situazioni. Certo, non si risparmiava con le parole, ma non aveva più usato la magia seguendo l'istinto e il fuoco che le bruciava dentro. Forse era anche per quello che si sentiva così, perchè per un istante aveva quasi rischiato di perdere il controllo.
Non. Una. Lacrima. Lui non merita niente. Nè la mia pazienza, né la mia rabbia, NIENTE.
Annuì quindi in direzione di Kel-hatril che le aveva chiesto se Vixiar l'aveva chiamata davvero psicopatica.
"Sì, l'ha fatto davvero. Dopo per altro che lui per primo ti ha chiesto di diventare sua maestra e di procreare con lui." puntualizzò come se stesse più o meno parlando del tempo. "Anche questo dovrebbe imparare: che se ce l'ha con qualcuno, non dovrebbe prendersela anche con altri, ma tant'è." la Rossa alzò le spalle, incurante. "Se ti può consolare a me ha chiamato oca." aggiunse con un mezzo sorriso.
Dopo aver quasi rischiato di perdere il controllo, ora davvero non gliene importava più nulla.


MORGON - 30/08

[Jean] “Per il prepuzio del Tredicesimo! Scusa Morgon! La pietra l’ho calciata io, ma non volevo colpirti... Non sono mai stato un fenomeno a stralcio e comunque con la palla di stracci e cuoio è più semplice. Beh, non importa. Scusa comunque, era semplicemente un gesto frustrazione.”


Morgon sollevò la mano alle parole di Jean. Quella sua reazione era un chiaro segno di stanchezza. Stanchezza di stare sotto terra. Anche se non voleva ammetterlo, e finora non era stato pienamente consapevole, quella situazione iniziava a pesargli. Chiuse gli occhi per un istante. Gli mancava l'aria fresca del mattino, il calore del sole che scalda le guance al risveglio, il suono degli uccelli ed il vociare della gente di un villaggio. Sentiva la mancanza degli odori della terra bagnata dalla pioggia, del profumo dei pini della foresta. Aveva voglia di uscire.
Poi d'improvviso un profumo catturò la sua attenzione ed aprì gli occhi. Sorrise. Era la drow al suo fianco.
Chissà cosa sarebbe successo una volta fuori. Chissà se le cose sarebbero cambiate.

L'esplosione di Scarlett lo fece voltare all'improvviso. Anche quello, forse, era un segno di stanchezza. Poi la replica di Vixiar lo lasciò basito. Osservò Jean muoversi come un gatto a caccia.
"Ma che ha intenzione di fare?" domandò sussurrando il suo pensiero.

JEAN TANNEN - 30/08

“Per il prepuzio del Tredicesimo! Scusa Morgon! La pietra l’ho calciata io, ma non volevo colpirti... Non sono mai stato un fenomeno a stralcio e comunque con la palla di stracci e cuoio è più semplice. Beh, non importa. Scusa comunque, era semplicemente un gesto frustrazione.”
Scusatosi con il bardo e senza la minima variazione di espressione, si avvicinò a Vixiar alle spalle e se lo caricò a mo’ di sacco di patate:
“Da che parte abbiamo detto che si buttano i corpi che puzzano?”
E mosse qualche passo in direzione della voragine verso la quale gli altri stavano iniziando a trasportare i cadaveri, tristi addobbi della stanza nella quale avrebbero pernottato...

NDG: ^_____-

DUNGEON MASTER - 30/08

Le labbra di Vixiar si stirarono in un sorriso di trionfo: «Lo sapevo che prima o poi saresti caduta in contraddizione, a dimostrazione di quanto tu sia prevenuta nei miei confronti!», esclamò. «Quindi taci tu, oca presuntuosa! Primo: proprio perché le mie sono braccine non è che *non voglio*, ma è che *non posso* trascinare cadaveri in giro; quei tre, invece, le braccia ce le hanno robuste e quindi è bene che si occupino loro di ciò che gli viene più congeniale. Secondo: va da sé che lo scontro fisico non è per un mago e questo perfino tu dovresti saperlo, ma che questo implichi gratitudine perché i tipi forzuti ci difendono dopo che noi maghi abbiamo fatto piazza pulita di gran parte dei pericoli è fuori luogo: semmai sono loro a doverci gratitudine per aver ridotto i loro rischi al minimo. Terzo: quei cadaveri in vita erano degli incapaci e la prova evidente è come si fossero fatti cogliere del tutto di sorpresa nel sonno, col bel risultato che coloro che dovevano difendere fossero quindi finiti nelle mani di quella psicopatica della mia pretesa maestra; quindi, di rispetto per quei coglioni proprio non ritengo di doverne avere, guarda caso anche in considerazione di ciò che la povera Argenta ha dovuto soffrire per causa loro. Quarto: superiore alla morte, io? Superiore a certi imbecilli, sì, ma lì mi fermo: so da solo che prima di poter dominare la morte dovrò imparare ancora parecchio. Quinto: secondo te è un suggerimento da persona intelligente quello di consigliarmi di andare da solo in giro in queste gallerie per non stare qua a sentire la puzza di decomposizione? No, grazie: semplicemente, ho dovuto aspettare con una certa impazienza che chi era in grado di fare piazza pulita la facesse: ti rendi conto che abbiamo dovuto attendere più di un'ora perché qualcuno si decidesse a farlo?».

[Scarlett] "La tua capacità di infilare una cazzata dietro l'altra in una ventina di parole è ragguardevole, peccato non credo sia un'abilità tanto utile."

«Prima credevo che mi piacessi, ma ora che ti conosco un po' meglio devo dire che francamente mi fai un po' pena», ribatté Vixiar. «Dopo che *tu* hai sparato acidità e cazzate contro di me vieni a criticare *me*? Ma non farmi ridere...».

[Scarlett] "Se ce la fai con lui, poi mi spieghi come hai fatto."

Kel-hatril ricambiò lo sguardo di Scarlett, ma con tutt'altra espressione: «Mi ha definita psicopatica?», chiese palesemente sconcertata. «Io? Ho capito che l'hai fatto arrabbiare, ma perché adesso se la prende con me e mi insulta così?». Scosse perplessa la testa. «Io psicopatica? Ma te guarda...».

SCARLETT - 30/08

 Fenryr, Brom ed Issus si offrirono di portare via i corpi dei morti dopo un'ultima preghiera e benedizione da parte di Filth e del paladino.
Scarlett si fece da parte, intenzionata a starsene tranquilla in attesa del ritorno di Issus, ma purtroppo tutte le sue buone intenzioni finirono alle ortiche in meno di due respiri grazie a Vixiar.
Forse avrebbe potuto anche ignorarlo una volta tanto... no, non poteva, non era il caso di prendersi in giro.
Il mago fece giusto in tempo a finire di vomitare le sue opinioni non richieste, che la voce della Rossa risuonò nella caverna come una frustata. "Che non sarà mai insopportabile come il tanfo di strafottenza e maleducazione misto a puzza sotto il naso che emana qualcuno di mia conoscenza."
Scarlett si voltò a guardarlo, chiedendosi per l'ennesima volta in pochi giorni perchè era toccato proprio a loro quel supplizio su due gambe. Poteva anche risparmiarsi il fiato, lo sapeva bene, ma Vixiar doveva già ritenersi fortunato ad avere ancora tutti gli arti al loro posto visto quel che aveva fatto il giorno prima, quindi non gliene avrebbe lasciata passare mezza: avrebbe sottolineato ogni scemenza detta, martellandolo fino a che non avrebbe capito o si sarebbe spezzato.
"A te non hanno mai spiegato che certe cose è meglio se ti limiti a pensarle? Evidentemente no. Punto primo: se avevi tanta fretta, prendevi le tue care braccina e ti prodigavi a spostarli. Punto secondo: quei tre hanno dei nomi e stanno svolgendo un compito che, a quanto pare, tu non volevi fare, quindi taci e porta un po' di rispetto, perchè te l'ho già detto: loro sono quelli per cui io e te possiamo stare nelle retrovie abbastanza tranquilli quando finiamo il potere magico a nostra disposizione, oppure ti ritieni sufficientemente bravo da affrontare qualcuno armato in uno scontro fisico?" per un attimo la maga digrignò i denti, racimolando ulteriore pazienza. "Punto terzo: i cadaveri, erano compagni di Argenta, abbi un po' di rispetto, per lei o per i morti almeno. O pensi di essere anche superiore alla morte, per caso? E punto quarto: se non ne potevi più, vedi il primo punto, oppure prendevi e te ne andavi da qualche altra parte."
Ogni volta si riprometteva di mantenere la calma, di non arrabbiarsi e non farsi salire l'acido, ma non ci riusciva, era più forte di lei!
"La tua capacità di infilare una cazzata dietro l'altra in una ventina di parole è ragguardevole, peccato non credo sia un'abilità tanto utile."
Chiudendo il discorso, che sicuramente tanto l'altro non avrebbe recepito, si voltò verso Kel-hatril, guardandola quasi a dire: ma sono solo io che penso che sia un cretino?
"Se ce la fai con lui, poi mi spieghi come hai fatto."

domenica 14 febbraio 2021

DUNGEON MASTER - 30/08

[Bognus] "Voi siete fuori! Io non mi appendo a nessuna fune. Piuttosto mi date una botta in testa e mi portate di là legato come un salame. Io non ci passo..."

«Beh, se ti basta quello per riuscire a passare posso accontentarti facilmente, vecchia carcassa», replicò Gymla, fra il maligno e il divertito. «Sono certa che fra me e Haza riusciremmo a portarti di là anche appeso come una salsiccia gigante. Poi, due sberle per risvegliarti e proseguiamo...». Di colpo cambiò espressione, sorrise... cosa rara per lei... ed accennò a sfiorare con le punte delle dita il braccio del vecchio nano. «Dai, scherzo! Sono una nana e nemmeno a me piace penzolare sul vuoto o camminare su un ponte magico senza poter posare i piedi su solida roccia, ma che possiamo farci? Sarei disposta anche a trasformarmi in un elfo maschio pur di uscire al più presto da qui sotto. Quindi, se posso riuscirci io, puoi riuscirci anche tu». Di colpo fece la faccia seria e puntando un indice minaccioso sotto il naso di Bognus aggiunse: «E non brontolare!».

Piuttosto inaspettatamente intervenne anche Kel-hatril: «E se proprio non ce la puoi fare, posso sempre farti passare per una porta dimensionale che ti depositi dall'altra parte», propose. «Non credo che l'esperienza di passare per un diverso piano di esistenza ti piacerebbe molto, ma sta a te scegliere». Scrollò le spalle. «Io più di questo non posso fare... e direi che è già molto... tzk... bruciare un incantesimo per le paturnie di un nano... ma per la serie "in fondo, molto in fondo, Kel-hatril può anche essere una brava ragazza", beh, diciamo che ci può stare».


DUNGEON MASTER - 30/08


[Fenryr] Poi, senza altro aggiungere, avvolse in una coperta [NdG: immagino ci siano, visto che dormivano] il primo cadavere e se lo caricò in spalla, per poi avviarsi in direzione del Pozzo.

«Ti prego di attendere un attimo, amico Fenryr», intervenne improvvisamente Filth praticamente frapponendosi fra l'elfo ed il corridoio che intendeva imboccare. Senza attendere risposta, il chierico impose le mani sul cadavere e recitò una breve invocazione al proprio dio affinché donasse pace all'anima del defunto. «Ti ringrazio», disse scansandosi una volta finito. «Ora puoi andare a portare questo poveretto al suo ultimo riposo».

Detto questo Filth si allontanò per andare a ripetere lo stesso rituale su ciascuno dei morti ed infine chiese: «Davvero non c'è nessuno disposto a dare una mano al nostro buon amico Fenryr?».

«Confesso di essere stato troppo lento, ma naturalmente qualcuno c'è», rispose subito la voce profonda di Brom, «solo che ormai volevo attendere la fine delle tue preghiere. Posso aggiungere anche la mia benedizione alla tua?», concluse poi procedendo ad eseguire su ciascun morto un rituale simile a quello di Filth.

Fatto questo, a sua volta avvolse in una coperta il corpo più vicino, lo prese in braccio e si avviò dietro a Fenryr. Senza dire una parola, anche Issus si fece avanti e lo imitò, caricandosi un terzo corpo in spalla e portandolo fuori dalla sala.

«Alla buonora!», commentò a quel punto Vixiar in tono sollevato. «Ancora un viaggio e quei tre ci avranno liberato dal tanfo di quei cadaveri: non se ne poteva davvero più...».


sabato 13 febbraio 2021

MORGON - 30/08

[Jean]Senza aggiungere altro che meritasse di essere ascoltato o che necessitasse di una risposta, lasciò scivolare a terra lo zaino, calciò una pietruzza che si trovava a terra, seguendone la traiettoria con lo sguardo e, tra vari improperi mormorati tra i denti, si preparò a trascorrere le ennesime ore nel sottosuolo...



Morgon sentì un dolore alla gamba e vide rotolare una pietruzza."Ehi... ma che diamine!"Si voltò per capire da dove provenisse la pietra che lo aveva colpito.Aveva ascoltato le discussioni dei compagni mentre continuava a tenere sotto controllo la strada che avevano percorso fino a quel momento e sembrava che ci si stesse per accampare. Non riuscì a capire da dove era partita la pietra.Possibile che qualcuno gliela avesse tirata apposta? Aveva forse mancato di rispetto a qualcuno?
"Per caso hai visto chi ha lanciato la pietra che mi ha colpito?". Si rivolse d'improvviso e sottovoce a Tabitha.Osservò Fenryr... ma non riuscì a capire cosa stava per fare...

FENRYR - 30/08

"Faccio io" - disse appena Fenryr, alzandosi e flettendo le braccia.
Poi, senza altro aggiungere, avvolse in una coperta [NdG: immagino ci siano, visto che dormivano] il primo cadavere e se lo caricò in spalla, per poi avviarsi in direzione del Pozzo.

NdG
Guido, mi hai anticipato di un niente... ^____-

DUNGEON MASTER - 30/08


 Beh, sì, qualcosa lo potete trovare, se non altro grande abbastanza per
poterci ammucchiare i corpi lasciando libero il passaggio principale in
caso di necessità. Oppure, per una soluzione molto radicale, c'è pur
sempre il Pozzo della Morte che così potrebbe avere un motivo in più per
il suo nome...

Ovviamente manca poi di trovare dei volontari per trasportare dei
cadaveri vecchi di quattro o cinque giorni fino al luogo del loro ultimo
riposo.

SCARLETT - 30/08

Scarlett sorrise in direzione di Kreena. "Bhe, se non serve, tanto meglio. Penso che sia una questione fisica il fatto che si riesca a spostarsi grazie al gancio senza troppa fatica, ma se vuoi un controllo per verificare se è magico posso farlo comunque."
Nel frattempo Issus aveva espresso i suoi dubbi riguardo il proseguire subito, supportato anche dall'informazione di Argenta per cui, oltre la voragine, ci sarebbero state altre due ore di cammino per poter uscire che, grossomodo, poteva voler dire che sarebbero usciti dalla montagna con il buio. Sempre se non avevano scambiato notte e giorno stando dentro quel posto.
"Forse a questo punto conviene rimanere qui, è un posto abbastanza grande per poterci stare tutti e, appena siamo pronti al risveglio, passiamo la corda e usciamo. Perchè se passiamo la voragine, ma non troviamo un posto dove bivaccare ci tocca proseguire, e se siamo stati bravi a mantenere il ritmo sonno-veglia, ci troveremmo sulla montagna già al buio, quindi non so quanto convenga."
Poi la maga spostò lo sguardo sui corpi dei poveretti morti lì dentro, guardò il tunnel da cui erano arrivati e l'uscita. "Avete visto magari un posto consono venendo qui, dove possiamo metterli?" domandò cercando poi Kreena, Fenryr e Ghino. "O uno verso la voragine?"

NdG: master, nel tratto tra il Pozzo della Morte e questa caverna, c'è magari qualche anfratto, nicchia, piccola deviazione dove possiamo spostare i morti?

JEAN TANNEN - 30/08

 Jean non stava partecipando granché alla vita del gruppo. Una sorta di apatia lo pervadeva e il darokiniano non sembrava stranamente in grado di liberarsene.
Alle parole di Fenryr, però, sollevò un sopracciglio speranzoso... Appoggiava con convinzione l’idea di provare subito la traversata dell’ennesimo pozzo. Purtroppo la risposta di Argenta e l’appunto di Issus, spensero sul nascere ogni possibile velleità. A quanto pareva, gli sarebbe toccato un altro giorno sotto terra:
“Non sarà mai troppo presto Fenryr. Non sarà mai troppo presto... Che il Tredicesimo senza Nome possa seccarmi le palle se mai metterò di nuovo piede in una pluridannata miniera! Ero scettico già prima di scendere quaggiù e se c’è una volta in cui avrei voluto non aver ragione è senza dubbio questa. Beh, mi pare chiaro che non riusciremo a passare tutti per tempo, perciò prepariamo il solito stramaledetto accampamento, mettiamo gli usuali turni di guardia e speriamo che da quei buchi di merda non venga fuori nulla che attardi ulteriormente l’uscita all’aperto.”
Senza aggiungere altro che meritasse di essere ascoltato o che necessitasse di una risposta, lasciò scivolare a terra lo zaino, calciò una pietruzza che si trovava a terra, seguendone la traiettoria con lo sguardo e, tra vari improperi mormorati tra i denti, si preparò a trascorrere le ennesime ore nel sottosuolo...

ARGENTA - 30/08

[Fenryr] "Elfa" - disse in direzione di Argenta - "Quanto manca a uscire? Se poco, andiamo ora"

Argenta si girò verso Fenryr, lo fissò negli occhi e con voce piatta e dura disse: "Fenryr,  tieni bene a mente due cose: il mio nome è Argenta e tu non sei il capo di questo gruppo."

Poi rivolgendosi a tutto il gruppo - "Dalla voragine all'ingresso ci vogliono piu di due ore di cammino"

DUNGEON MASTER - 30/08

«Secondo me c'è un problema, però», intervenne Issus rompendo il suo abituale silenzio. «Fra realizzare l'incantesimo per deviare la cascata, attendere l'arrivo dei materiali e poi il completamento del ponte, il passare uno ad uno oltre la cascata, venire poi fin qua ed aspettare il ritorno dei tre esploratori, ad occhio direi che buona parte della giornata ormai se n'è andata. Credo che anche superare uno ad uno la prossima voragine richiederà del tempo: fra imbragarci, passare al di là, liberarci dell'imbrago e ripassarlo indietro per il successivo, direi che ciascuno di noi dovrebbe metterci quasi cinque minuti... e, se non conto male, in tutto siamo in venti. Come dire, una buona ora e mezza». Si strinse nelle spalle ed allargò le braccia. «Secondo me, ci vuole troppo tempo e faremmo meglio a fare campo qui». Accennò con la mano ai resti dei compagni di Argenta. «A parte trovare un modo per sistemare da qualche parte quei poveretti, ovviamente: dopo i giorni che hanno passato senza sepoltura, non mi sembrano una compagnia troppo piacevole»

venerdì 12 febbraio 2021

KREENA - 30/08

Kreena si grattò la testa.
"Non credo serva" - disse dopo un po' - "La l e v i t a z i o n e intendo"
Mimò il gesto di tirare una fune.
"Ho provato e col gancio non si fa tanta fatica: il peso, non so come dire, è come se non ci fosse...o si trasferisse sulla corda..."
Guardò l'attrezzo con rinnovato interesse.
"Forse è magico...non è che potresti controllare?" - chiese alla maga con espressione fanciullesca.

NdG
Al di là dei deliri di Kree, l'idea potrebbe essere: se non ci vuole molto a raggiungere l'uscita (o almeno un posto da bivacco oltre il baratro), proseguirei fin lì, altrimenti ci riposiamo di nuovo e riprendiamo la traversata col nuovo giorno.

giovedì 11 febbraio 2021

SCARLETT - 30/08

Scarlett seguì la direzione indicata da Argenta e, effettivamente, così riuscì a notare la scala scavata nella roccia.
Kreena partì immediatamente in esplorazione, tornò riferendo della corda sulla voragine, quindi ripartì accompagnata da Fenryr e Ghino.
Il terzetto tornò dopo quasi due ore, comunicando che la corda era solida e c'era modo di passare in sicurezza per tutti.
Scarlett annuì, spostando lo sguardo su Ghino. "Io ho Levitazione, che non è la stessa cosa di Volare. Posso castarlo solo su me stessa, e visto che non sono proprio una forzuta, potrei sollevare qualcuno di non troppo pesante per l'andata, e poi basta. E comunque, bisogna in ogni caso trascinarsi a braccia fino dall'altra parte." la Rossa alzò leggermente le spalle. "Kreena, che ha una pozione, se vuole può cederla a qualcuno di pesante, tipo Brom o Aryn, per alleggerirli o per far portare a loro qualcuno, con la stessa tecnica che vi dicevo. Alla fin fine è un po' come l'imbragatura di sicurezza con gancio e corda che proponeva Kreena."
Poi fece un cenno in direzione di Fenryr. "Concordo con lui comunque: se manca poco poi all'uscita si può andare subito, o se oltre la voragine c'è poi un posto sicuro per riposarsi..."

mercoledì 10 febbraio 2021

GHINO - 30/08

Ghino aveva seguito gli esploratori, ma aveva preferito restare in seconda se non in terza posizione per una volta, lasciando  Kreena l'onore e l'onere dell'avanscoperta.
Quando tornarono indietro senti che doveva incoraggiare gli altri dopo che gli altri due avevano spiegato.
"Il passaggio non è banale, ma possiamo fare sicurezza per far passare tutti... anche quelli grandi e grossi. Certo che se vi fosse rimasto un po' di volare aiuterebbe molto..." disse riflettendo ad alta voce.

 

Bognus non voleva credere alle proprie orecchie. Voragini, funi sospese nel vuoto, nessuna roccia solida sotto i piedi.
"Voi siete fuori! Io non mi appendo a nessuna fune. Piuttosto mi date una botta in testa e mi portate di là legato come un salame. Io non ci passo..." mentre lo diceva guardava prima Gymla e poi Haza, certo che persone della sua razza l'avrebbero pensata proprio come lui e lo avrebbero aiutato a trovare una soluzione alternativa.
Scosse la testa.
"Follia, è davvero una follia..."

martedì 9 febbraio 2021

KREENA - FENRYR - 30/08

Il terzetto tornò dopo circa un'ora, giusto prima di destare troppe preoccupazioni.


"La fune è solida" - confermò Fenryr, a nessuno in particolare.
 

Kreena s'intromise con maggior entusiasmo.

"Sì sì, solidissima!" - esclamò, flettendo i bicipiti - "Sono passata senza problemi!"

"E con questo e questa..." - aggiunse, mostrando a Kelly un gancio dall'aria robusta e una fune di seta - "...puoi passare anche tu: ti fissiamo e ti tiriamo! 

Sei leggera come una piuma! 

E sorrise soddisfatta.

Fenryr aveva atteso con pazienza e parlò ora di nuovo.

"Elfa" - disse in direzione di Argenta - "Quanto manca a uscire? Se poco, andiamo ora"

lunedì 8 febbraio 2021

ARGENTA - 30/08

Argenta china sul giaciglio di Solcan, con aria infelice, riponeva con cura in un pacchetto alcuni oggetti.

[Kreena] Kreena ricomparve proprio allora, affannata come dopo una corsa. "Sì..." - disse indicando con ampi gesti la parete di roccia - "...scala...sale...no trappole...poi c'è un buco...profondo...pieno di buchi qui dentro...per passare bisogna penzolare su una fune..."

"La corda è quella su cui siamo passati io, Solcan e tutti loro." disse indicando con la mano i morti intorno a lei.
"Io ho castato <volare> su Hamer" - disse indicando un giovane poco lontano da lei -" e lui è volato dall'altra parte, ha fissato la corda e fatto un paio di volte avanti e indietro per portare i bagagli piu' ingombranti. "
Si tirò in piedi guardando il giovane, poi aggiunse "A parte lui, siamo passati tutti a forza di braccia."