martedì 20 febbraio 2024

SeTTiMaNa 07 - 2024

KREENA - 13/09
Kreena sbuffò in modo esagerato.
"Incredibile quante sciocchezze escono, ogni volta che apre la bocca: se fosse vento, farebbe andare un mulino, come diceva sempre la mia povera nonna..."
Scosse il capo, poi fissò Edra con intensità.
"Se siamo tanto dilettanti, dovresti ignorarci, invece di seguirci e minacciarci delle peggior cose, con tanto di particolari da far rabbrividire un orco macellaio..." 
Si voltò verso il capitano.
"Mannaie. Ganci. Coltellacci. Pezzettini ed evisceramenti, giusto per esser chiari"
Strinse le spalle.
"Ma fa niente, non è che ci impressioniamo: solo vorremmo andare per la nostra strada senza avere queste piattole attaccate al didietro, come qualsiasi persona pulita e civile dovrebbe poter fare..."
Tornò a guardare Edra con un sorrisetto.
"Se proprio non sapete dove andare, potete sempre restare qui: sono sicura che vi riserveranno volentieri una delle migliori celle..."
E le fece l'occhiolino.


SCARLETT - 13/09
[Edra] "...Eravamo anche disposti a dare una ricompensa per la loro collaborazione. Non mi pare un crimine, questo, solo che loro si sono messi a strillare senza motivo.  "

Scarlett cominciava a credere di aver fatto qualcosa di terribilmente offensivo nei confronti di una qualche divinità per essere costantemente vessata da maghi rompicoglioni con scarsa attitudine all'ascolto e alla riflessione. "No, certo, offrire una ricompensa non è un crimine. Il problema non è quello, il problema sta nel fatto che la collaborazione tra noi, per come l'avete proposta, prevedeva unicamente che noi parlassimo e poi andassimo da tutt'altra parte lasciando a voi campo libero. Non esattamente un confronto di informazioni. Noi abbiamo anche proposto una collaborazione e ci avete detto no, quindi quando allora noi abbiamo detto che non eravamo interessati, avete reso ben chiara la vostra natura."

[Edra] "...hanno semplicemente dato troppo peso ad una normale procedura per mettere un po' di pressione alla controparte, nulla più di ciò, allo scopo di non perdere tempo inutile in sterili discussioni."

Un breve sorriso che svanì rapido come un lampo, piegò le labbra di Scarlett. Era proprio vero che certi soggetti si scavavano la fossa da soli. 
"Quindi semplicemente ha ammesso che, non ottenendo nulla, ha preferito passare a metodi che, appunto, mettono pressione. Credo che questo parli da solo."

[Edra] «Non posso farci nulla se alla prima schermaglia dialettica si fanno cogliere dal panico: purtroppo, sono solo degli inesperti che si sono 
andati a cacciare in un gioco più grande di loro.»

[Kreena] "Se siamo tanto dilettanti, dovresti ignorarci, invece di seguirci e minacciarci delle peggior cose, con tanto di particolari da far rabbrividire un orco macellaio..." 

Scarlett fece un gesto incurante con la mano. "Come dice la mia compagna, se siamo così dilettanti e inesperti da non distinguere minacce reali da una schermaglia dialettica, non vedo perchè pensare che proprio noi abbiamo le informazioni che vuole. Degli inesperti possono essere riusciti dove lei, che sicuramente non lo è, non è riuscita? Quindi: o non siamo dei dilettanti e abbiamo capito più che bene quel che ci ha detto, o siamo dei pivelli e quindi non vedo perchè darsi tanta pena per avere delle informazioni che, in quel caso, sarebbero tutto fuorchè probabilmente di valore."
La Rossa a quel punto fece un gesto cortese in direzione del comandante. "Io non credo di avere altro da aggiungere comandante, se non altro penso che le cose si spieghino da sè. Non vorrei farle perdere altro tempo."

martedì 13 febbraio 2024

SeTTiMaNa 06 - 2024

DUNGEON MASTER - 13/09
[NdG] Accidenti... avevo pensato ad un certo possibile sviluppo, poi mi è venuto in mente di fare un controllo e... no, lo sviluppo che avevo in mente è andato in fumo ed ora mi tocca seguire un corso diverso degli eventi. Vabbé...

[GdR]
«Più o meno credo di aver capito la situazione» riassunse infine il comandante delle guardie, «ma mi manca ancora di capire cosa bolle in pentola di tanto importante da far sì che i vostri due gruppi abbiano dovuto mettersi così in contrasto. A meno che...» Si avviò verso la porta e si fece aprire. «Voglio controllare una cosa: torno subito e cercate di non ammazzarvi a vicenda nel frattempo.»

L'ufficiale fu di parola e fece ritorno dopo pochi minuti tenendo in mano una pergamena. «Scommetto cha la spiegazione sia questa» annunciò. «Correggetemi se sbaglio: da qualche tempo sto ricevendo di tanto in tanto rapporti su strani eventi in corso nel granducato: bande di orchi, coboldi e feccia del genere che scorrazzano qua e là, attaccando gente isolata e villaggi; l'esercito impegnato a tenere sotto controllo un'antica fortezza; parecchia gente a Specularum che si sta agitando di brutto su questa faccenda... scommetto che ne sapete qualcosa... o no?» Scrollò il foglio con irritazione. «Questa è una zona abbastanza periferica e finora non è successo niente di strano, ma non si può mai dire. La butto lì: chi arriva per primo a districare la matassa, magari penetrando in quella fortezza per eliminare chi comanda là dentro, vince il primo premio, mentre tutti gli altri restano con un pugno di mosche in mano. Se è così, magari allora state passando di qua per tentare di
raggiungere quella fortezza aggirando la zona in cui si trova l'esercito, perché se il generale che lo comanda vi beccasse penserebbe che stiate tentando di rubargli il sorcio di bocca.» Fece scorrere lo sguardo attorno ed aggiunse: «Ci sono andato vicino?»


SCARLETT - 13/09
Al termine della spiegazione data da Kreena e Morgon, il comandante uscì alla ricerca di qualcosa e tornò poco dopo con una pergamena che sventolò sotto i loro occhi, supponendo che il motivo dei dissapori tra il loro gruppo e quello di Edra fosse proprio quello di cui parlava il rapporto che aveva tra le mani.
Scarlett posò per un lungo attimo lo sguardo sul comandante prima di decidersi a parlare. Filth era il loro capo, ma Edra non sapeva se loro ne avessero uno, chi fosse e che potere avesse, e lei era l'ultima a volerle dare quell'informazione. Possibilmente, l'unica informazione che la Rossa voleva lasciare a quella stronza che se la tirava da lì ad Ylaruam, era che aveva i capelli rossi. Fine. 
"Diciamo che avete indovinato l'argomento." l'espressione di Scarlett era neutra, cosa necessaria visto che Madame TortureIndicibili era lì presente. "Il problema tra i nostri gruppi è che loro pretendono informazioni che loro sostengono che noi abbiamo solo perchè abbiamo fatto un giro diverso da altri, e per averle non hanno esitato a minacciarci di torture, dopo che abbiamo gentilmente declinato un'offerta in cui comunque si prevedevano ostaggi. Ovviamente non si sono posti il problema che, forse, il nostro giro è diverso proprio perché cerchiamo informazioni che ancora non abbiamo." 
Quanto avrebbe voluto sottolineare l'assoluta incompetenza di quella maga che si atteggiava a padrona del mondo, ma che nemmeno aveva idea di cosa la aspettava a Mayraberd. Pazienza, non era quello il luogo, se le cose andavano bene si sarebbe eliminata da sola, la stronza.
"É chiaro che la signora vuole prendersi gloria e una qualunque ricompensa, se ce ne è una, e per farlo è disposta a tutto. La domanda è: se ad un certo punto la gloria e la ricompensa la offrisse il nemico, lei resterebbe dal nostro lato della barricata? Combatterebbe per arginare i massacri degli innocenti? Noi non crediamo visto che è palese cosa le interessa e i metodi che usa." un breve e asciutto sorriso piegò le labbra di Scarlett. "Ma questa è una mia opinione, comandante. In ogni caso le informazioni che non abbiamo non possiamo dargliele e, anche se le avessimo, sarebbero nostre e starebbe a noi decidere a chi darle e come darle, secondo i nostri termini dato che la fatica di recuperarle l'avremmo fatta noi."
Probabilmente spostare una colonna di marmo sarebbe stato più semplice che far cambiare idea a Scarlett. "Non vogliamo creare problemi, comandante. Solo proseguire nel nostro intento di aiuto."


DUNGEON MASTER - 13/09
[Scarlett] "La domanda è: se ad un certo punto la gloria e la ricompensa la offrisse il nemico, lei resterebbe dal nostro lato della barricata?"

A quelle parole Edra sbuffò sprezzante e si limitò a commentare: «Illazioni. Niente più che illazioni.» Ma poi lasciò che Scarlett finisse il suo discorso. Solo alla fine aggiunse: «Mi pare chiaro, comandante, che la mia giovane collega sta nascondendo qualcosa: qualcosa di ovvio. Dice che loro sono alla ricerca di informazioni, ma è evidente che, per essere alla ricerca di informazioni, devono già averne acquisite una certa parte, altrimenti non potrebbero che brancolare nel buio da qui all'eternità. Loro quindi hanno informazioni. Noi pure abbiamo informazioni, ovviamente, e tutto ciò che intendevamo proporre era confrontare le nostre con le loro. Eravamo anche disposti a dare una ricompensa per la loro collaborazione. Non mi pare un crimine, questo, solo che loro si sono messi a strillare senza motivo.»

«Tuttavia la vostra giovane collega, come l'avete definita, ha accennato a minacce ed ostaggi e, se questo fosse vero, allora forse un motivo per strillare potevano anche averlo avuto, non credete?» obiettò l'ufficiale.

«Ah, solo sciocchezze» replicò Edra con un cenno noncurante della mano. «Il fatto è che questi dilettanti non hanno dimestichezza con il modo per condurre una trattativa: hanno semplicemente dato troppo peso ad una normale procedura per mettere un po' di pressione alla controparte, nulla più di ciò, allo scopo di non perdere tempo inutile in sterili discussioni.» Sospirò scuotendo la testa e dandosi un'aria sconsolata. «Non posso farci nulla se alla prima schermaglia dialettica si fanno cogliere dal panico: purtroppo, sono solo degli inesperti che si sono andati a cacciare in un gioco più grande di loro.»

«Hm... vedo.» Si limitò a commentare l'ufficiale con aria pensosa. Poi, facendo scorrere un'occhiata intorno per osservare i volti dei presenti, aggiunse: «Altre considerazioni da aggiungere? Se non c'è altro, credo di essermi fatto un'idea sufficiente della situazione per potere prendere una decisione, quindi, se qualcuno ha altro da dire, parli adesso o taccia per sempre. Allora?»
 

martedì 6 febbraio 2024

SeTTiMaNa 04 - 05 - 2024

HAZA - 13/09
Il nano lanciò un'occhiata all'elfo dei ghiacci. Erano stati insieme in Caserma a fare domande che aveva provocato la 'prima' chiamata del chierico da parte del Comandante delle Guardie cittadine. 
Si chiese se l'elfo si sarebbe mosso, per se stesso aveva deciso.
"Ho già visto l'interno di quelle stanze. Una seconda visita lo stesso giorno me la risparmio, grazie."


FENRYR - 13/09
Fenryr si limitò ad arcuare un sopracciglio.
"Resto" - confermò nel suo tono raschiante.
Fissò Filth, poi il nano.
"Nessun casino, se non provocati" - aggiunse, quasi sperando tra sé che succedesse.


DUNGEON MASTER - 13/09
«Credo che starò qui anch'io con loro» si unì Bardell, proprio un istante prima che Issus dicesse: «Io invece credo che seguirò il caporale, anche perché Scarlett è là da loro.» Filth annuì senza commentare nessuna delle risposte e si avviò, preceduto dal caporale.

Una volta giunti al corpo di guardia, subito i due avventurieri vennero introdotti insieme al caporale nella grande stanza nella quale si trovavano i loro compagni insieme ai due Manti Grigi, che apparivano molto ingrugnati e piuttosto inquieti. Tempo due minuti e l'ufficiale,
evidentemente informato del loro arrivo, entrò a sua volta.

«Ve lo dirò io quando potrete parlare» annunciò subito sollevando una mano per prevenire qualunque obiezione. Poi aggiunse: «Anche voi, Messer Filth, se non vi dispiace: credo che sia più giusto così.» Gettò un'occhiata verso la porta chiusa, come sperasse di vederla aprire proprio in quel momento. «Spero solo che l'attesa non sia lunga.»

In effetti l'attesa non fu più di una decina di minuti, anche se forse per qualcuno poteva essere parsa un'eternità, ma alla fine qualcuno bossò, la porta si aprì ed una guardia fece entrare nella sala Edra, come sempre accompagnata dai suoi due tirapiedi. Appena entrata, la donna sbuffò irritata e rivolgendosi verso Filth sbottò: «Ci avrei scommesso, chierico, che i tuoi cani sciolti avrebbero cercato di tirare qualcuno dei miei in qualche rogna.» Rivolse l'attenzione verso il comandante delle guardie ed aggiunse: «Cos'hanno combinato, si può
sapere? Perché di certo sono stati loro: i miei sanno che devono rigare dritto e lo fanno sempre, quindi...» Proseguì rivolta ai suoi due uomini: «E infatti gli ordini che vi avevo dato erano...?»

«Di seguire questa gente senza interferire nelle loro faccende» risposero praticamente in coro, chiaramente ansiosi di non sfigurare con la loro superiore, «curando solo di farci vedere bene mentre li tenevamo d'occhio, così che sapessero che non li avremmo lasciati andare via senza salutare.»

«Poi però quella ragazzina sfregiata si è messa a fare una piazzata accusandomi di aver toccato il culo ad una delle sue amiche...» si affrettò ad aggiungere subito uno dei due. «Però non ha specificato quale... magari la drow cozza... oppure quella gnocca... chissà...»
insinuò accompagnando il tutto con un sogghigno beffardo.

«...mentre quel tipo là» aggiunse l'altro indicando Morgon, «si è messo a fare una sceneggiata tipo finocchio da avanspettacolo accusando invece me di averlo molestato. Sèh, proprio io, che magari fra le tante mi sono trombato pure sua sorella!» concluse con un verso sprezzante.

Intanto Kel-hatril sembrava una caldaia sotto pressione: «Non osare mai più mancare di rispetto a mia sorella!» sibilò rivolta al primo Manto Grigio mentre il colore del suo viso cominciava a virare sul mattone-cupo-quasi-grigiastro e le sue dita si muovevano nervosamente come per intessere un incantesimo.

«Niente incantesimi offensivi!» sbraitò subito il comandante in tono minaccioso. «Qui c'è la forca per queste cose!»

Kel-hatril esitò, trasse un profondo sospiro ed infine: «Va bene, lo arrostirò in un altro momento» concesse a denti stretti, arrestando il movimento delle dita e mostrando all'ufficiale le mani ormai ferme.

«Fuori dalla mia giurisdizione fate quel diavolo che vi pare» commentò seccamente quest'ultimo, «ma qui fate come vi dico io e, da ora in poi, parlate solo se interrogati... e non muovete un dito.»

«Bene, i due tizi di Edra hanno già dato la loro versione dell'accaduto, seppure a modo loro. Adesso, voglio sentire cos'hanno da dire la ragazza bruna... "bruna", non "sfregiata", è chiaro, tu? Sii un gentiluomo, se puoi, e vedi di non partire con il piede sbagliato... ed anche il mezzelfo della sceneggiata» riprese dopo una breve pausa. «Prima di tutto cos'hanno fatto ed anche il perché.» Si volse verso Edra: «Poi voglio sentire da voi per quale motivo avete dato ai vostri uomini quelle istruzioni.» Fece girare attorno lo sguardo ed aggiunse: «Eventuali reticenze non sarebbero ben accette. Da nessuno.» 

[NdG] Avete tutti la possibilità di dire (o fare) qualcosa fino al momento in cui il comandante dice "parlate solo se interrogati". Ovviamente, il comandante invece si aspetta che Kreena, Morgon ed Edra non facciano affatto scena muta...


JEAN - 13/09
Jean se ne stava in silenzio. La sua personale esperienza gli aveva insegnato che valeva la pena parlare solo quando poteva ricavarne un vantaggio e la situazione in cui si erano ficcati non corrispondeva affatto alla descrizione… Aveva tutte le intenzione di rigare dritto, davanti all’ufficiale, senza armi, dentro il quartier generale della guardia della città. 
Ascoltò gli interventi con poco interesse, fino a quando uno dei due manti grigi apostrofò Kreena come “la sfregiata”.
Il darokiniano appuntò gli occhi in quelli del Manto Grigio un tempo sufficiente per memorizzare ogni particolare della sua faccia, poi si girò con noncuranza. Se non interpellato, non avrebbe parlato. Il manto grigio, invece, sarebbe morto.


SCARLETT - 13/09
Scarlett si era messa tranquilla su un lato della stanza, gettava qualche occhiata ai Manti Grigi giusto per sicurezza, ma per il resto si limitava al massimo a scambiare qualche parola con i compagni, in particolare con Tabitha -  che le sembrava un poco scossa -  e con Kel-hatril, che invece era abbastanza tesa.
Filth arrivò dopo non molto accompagnato da Issus, al quale Scarlett rivolse un'occhiata e un lieve sorriso per dirgli che stava bene. Dopo poco arrivò anche Edra, e a quel punto il comandante iniziò con le più che ovvie domande in merito all'accaduto, intimando a tutti di parlare solo se interpellati. Giustamente.
Scarlett incrociò le braccia al petto, in paziente attesa che le cose fossero chiarite, ma ben attenta a ogni cosa che sarebbe stata detta.
Uno dei due Manti Grigi però ebbe la brillante idea di insultare prima Kreena, poi Kel-hatril e tirare poi in ballo pure Tabitha. Cosa che ovviamente incrementò la già notevole incazzatura di 
Kelly che pareva sul punto di esplodere. Con tutti loro.
Scarlett le si avvicinò di un passo, appoggiandosi a lei con la spalla come a farle da ancora e aiutarla a calmarsi. Le gettò un'occhiata profonda in cui si capiva chiaramente che non la stava rimproverando, ma che anzi la capiva e che, anche se non lo dava a vedere, la pensava come lei. 
Gli occhi della Rossa incrociarono la figura di Jean, lo sguardo che aveva riservato al Manto Grigio che aveva chiamato Kreena "sfregiata", e la noncuranza con cui si era poi voltato. Il viso di Scarlett rimase neutro e impassibile, ma era abbastanza certa che il maleducato avesse appena firmato una condanna. A morte probabilmente, o forse di sofferenza, o entrambe, andava tutto bene visti i soggetti, come si comportavano e la loro strafottenza. 
Ora toccava a Kreena e Morgon dare la loro versione, quindi Scarlett rimase tranquilla al suo posto, pronta ad intervenire se le fosse stato richiesto.


TABITHA - 13/09
Tabitha si era messa contro una parete della stanza e da lì non si era più mossa. Teneva lo sguardo ben lontano dai Manti Grigi e faceva qualunque cosa possibile per non incrociare i loro occhi. Non le piacevano quelle persone, le ricordavano i tirapiedi che aveva avuto sua sorella, e inevitabilmente questo le riportava alla mente quello che le avevano fatto.
Scarlett aveva provato a confortarla, quindi l'elefa le aveva sorriso e aveva scambiato qualche parola con i compagni, rassicurandoli che stava bene, che non temeva la situazione in sè - le guardie le sembravano davvero tutte a posto e a modo -, ma i due tizi... non li guardava perchè non voleva in nessun modo attirare la loro attenzione. Sapeva che comunque i compagni erano lì e l'avrebbero difesa, ma era più forte di lei. 
Scarlett le aveva sorriso comprensiva e si era piazzata davanti a lei, non attaccata, ma in modo da non lasciare piena visuale ai due su Tabitha, e la cosa l'aveva aiutata a calmarsi un poco. Poi si era affiancata a Morgon, appoggiandosi a lui e stringendogli la mano.
"Volevi aiutare, lo so." gli mormorò con un sorriso, poco prima che arrivassero Filth, accompagnato da Issus, e poi Edra.
Tabitha sobbalzò quando Kal-hatril minacciò di dare in escandescenze per difenderla da come uno dei Manti Grigi l'aveva apostrofata, ma per fortuna l'intervento del comandante aveva placato la sorella. Anche Scarlett si era avvicinata a Kel-hatril per cercare di darle supporto, così Tabitha si era tranquillizzata. 
Ora Morgon però doveva dare la sua versione dei fatti, così gli strinse un'ultima volta la mano per incoraggiarlo, prima di lasciarla andare. Loro erano dalla parte del giusto, e il comandante era una brava persona, sicuramente avrebbe capito.


GHINO - 13/09
[Flashback]
Quando tornarono alla locanda col gruppetto di Filth, Ghino notò una nuova cameriera dai capelli neri, giovane e prosperosa, che attirò il suo sguardo. 
Anche se si era distratto mentre le sorrideva e cercava di attaccare bottone, si avvicinò lo stesso a Filth.
"Messer Filth, qui la situazione si è ingarbugliata. Non possiamo permettere che quella Edra ci rallenti, dobbiamo andarcene. Secondo me l'unico modo è sfruttare l'aiuto che ci ha offerto il Comandante delle guardie: potrebbero aiutarci ad andare via inosservati, magari travestiti come avevamo detto, oppure trovarci delle barche."
Attese la risposta, con lo sguardo tenacemente ancorato al posteriore della ragazza che serviva ai tavoli.


KREENA - 13/09
Kreena sospirò e incrociò le braccia.
"Ho già detto tutto prima" - disse guardando il comandante con espressione affranta - "La loro volgarità parla da sola. Ci perseguitano da ieri: neanche alla latrina possiamo andare, senza sentire i loro sguardi e i loro commenti sconci..."
Scosse le spalle.
"Che poi, racchia e sfregiata...si guardassero, con quei grugni da porco, di gente cresciuta a sterco in un porcile: manco una troll cieca li vorrebbe...piuttosto si farebbe pietrificare al sole..."
Fece un sorrisetto.
"Lui invece è solo cretino" - concluse indicando Morgon - "Cretino ma di animo buono. Quella pagliacciata proprio non serviva, ma almeno l'ha fatta con il cuore..."
E strizzò l'occhio a lui e Tabby, con fare di chi la sa lunga.


MORGON - 13/09
Alzò lo sguardo verso Tabitha e senza dire una parola, solo con lo sguardo, le disse “Grazie, ti voglio bene!”.
Poi sentì le parole di Kreena. Alzò lo sguardo, e senza dire una parola, solo con lo sguardo, le disse “Grazie, ti voglio bene!”. Anche se questa volta il significato era profondamente diverso.
Morgon fece un profondo respiro. Si alzò in piedi. Le parole di Kreena avevano risvegliato in lui le parole di sua nonna, quando era piccolo, parole che non ricordava di preciso, a memoria, ma che riguardavano qualcosa sulla verità e sul fatto di perseguirla.
Abbozzò un sorriso.
“Innanzitutto…” fece una pausa. Sua nonna non aveva accennato alla difficoltà di colui che vuole perseguire quel cammino.
“...chiedo scusa al signore…” disse accennando con una mano allo sgherro di Edra.
“...non volevo screditare la sua alta reputazione…” si rese subito conto di stare andando in una direzione sbagliata. L’aggettivo “alta” era ironico ed inopportuno.
Si volse poi al capitano.
“Molto semplicemente… ho abusato delle mie doti oratorie. Ho sbagliato. Chiedo scusa per questa enorme perdita di tempo…”
Tornò poi a guardare nuovamente lo sgherro.
“Le chiederei la cortesia, però, di non apostrofare più in tal modo le mie amiche!”
L’ultima frase aveva sì i modi cortesi del mezzelfo, ma fu pronunciata come il tiro di un sasso nella direzione dello sgherro.
“Questo è quanto. Sono scemo, come ha suggerito saggiamente, la mia amica”.
Se la prima parte della frase Morgon si era voltato ancora una volta verso il capitano, alla parola amica, voltò rapido la testa verso lo sgherro, per poi tornare a sedere vicino a Tabitha.