martedì 22 febbraio 2022

SETTIMANA 07 - 2022

FENRYR - KREENA - 05/09
"Bum" - mormorò Fenryr con una smorfia feroce, osservando la scena tra il pulviscolo ghiacciato.
Un colpo fortunato. Il dardo di ghiaccio aveva colpito l'intera mischia, facendone strage. I coboldi erano a terra, gettati come pupazzi persi tra la neve. Gli umani resistevano, uno in piedi, l'altro accosciato, incrostati di brina, storditi dall'esplosione.
L'elfo dei ghiacci non attese. Sollevò l'arma e corse giù lungo il pendio, un implacabile demone del Nord ammantanto di gelo.

Kreena stava frugando nello zaino quando sobbalzò per il fragore.
"Ombra!" - esclamò, vedendo i nemici svanire in un turbine di neve.
Lanciò un'occhiata a Fenryr, un'altra ai mezz'orchi, quindi scattò in piedi.
"Dalle questo" - disse a Ghino, lanciandogli una fiaschetta.
Emanava un odore pungente, di ginepro, calendula e liquore.
"Non finirmelo" - precisò, quindi estrasse anche l'altra spada e corse giù per la collina.

NdG
La fiaschetta contiene del cordiale per Scortum, ormai Kree ha visto che serve e ne aveva fatto scorta ^_____^

HAZA - 05/09
Haza trasali' per l'inattesa istantanea strage di litiganti e si rivolse a Bognus.
"A quanto pare mi sbagliavo ancora. Non avro' nemmeno il tempo di trovare una seduta comoda che la battaglia sarà finita."

 

 

 

 

GHINO - BOGNUS - 05/09
Ghino aiutò Scortum ad alzarsi, un po' sollevato nel vederla riprendersi.
Fece un salto quando il dardo di ghiaccio colpì coboldi e banditi, ma non ebbe neanche il tempo di realizzare che Kreena gli aveva già gettato qualcosa che riuscì ad afferrare al volo.
Annusò il contenuto della bottiglia resistendo alla tentazione di assaggiare. La passò subito a Scortum: "Bevi questo, credo che ti farà bene."

Bognus trattenne Haza quando accennò a lanciarsi verso il gruppo dei banditi.
"Non farlo, sarebbe un'inutile crudeltà. Non c'era alcun bisogno che Fenryr lì colpisse, men che meno di infierire su di loro. Dimostra che sei saggio come hai chiesto di esserlo a Kel-athril."

 

 

 

 

MORGON - 05/09
Morgon che stava portando la mano al bastone dello sciamano per usare la pietra per bloccare l'ex servitore di Kel-Hatril, abbandonò la sua intenzione, quando la drow si fece avanti.
Un occhio a Tabitha e poi tornò a seguire lo svilupparsi degli eventi.
Se per certi versi si ritrovò ad ammirare Kel-Hatril per la maestria con cui aveva elaborato l'incantesimo e la fantasia nel suo utilizzo, dall'altra si ritrovò a pensarsi al posto del malcapitato... un brivido gli corse lungo la spina dorsale. E fu così che Morgon si scoprì a soffrire di vertigini. Strinse la mano a Tabitha e poi scoppiò una lite.
Haza e Kelly iniziarono a battibeccare, con tono anche violento, almeno questa fu l'impressione di Morgon. Non se le mandarono a dire.
Morgon avrebbe voluto urlare "BASTAAAA... MA SIETE IMPAZZITI? MA CHE DIAVOLO VI PRENDE?", ma non proferì parola. Nella sua testa mille voci iniziarono a mettergli il dubbio che non erano affari suoi, che non aveva il diritto di intervenire, che non era sufficientemente carismatico per far smettere i due...dubbi. Mille dubbi.
La sfuriata terminò quando Kreena offrì un simpatico siparietto nella sua relazione con i due mezz'orchi. La cosa alleggerì un poco il cuore del bardo che fece un respiro di sollievo.
Passo lo sguardo da Haza a Kel-Hatrill per accorgersi in quel momento che stava stringendo forte la mano di Tabitha. Rilasciò la presa immediatamente.
"Scusami..." disse imbarazzato.

Poi l'esplosione...
Si voltò verso quello che rimaneva di quel gruppo.
"Ma perchè?" domandò sottovoce a nessuno in particolare.

TABITHA - 05/09
Tabitha era rimasta per tutto il tempo ferma ed immobile, senza osare nemmeno sollevare lo sguardo sugli uomini e i coboldi. Solo quando aveva sentito la voce di sua sorella farsi avanti era sobbalzata leggermente, combattuta tra il terrore che quegli uomini la toccassero e la paura per Kelly. Si sentiva una codarda, ma i ricordi di quello che le avevano fatto erano ancora troppo freschi per riuscire ad ignorarli e andare a dare una mano a Scortum...
Sentì l'urlo dell'uomo improvvisamente più distante e a quel punto sollevò lo sguardo, mentre Morgon le stringeva la mano.
Tabitha non capì esattamente come quel tizio fosse piombato al suolo, ma sicuramente doveva essere opera di Kel-hatril che, per come la vedeva lei, era riuscita a risolvere la situazione senza che nessuno - a parte quell'uomo - si facesse male. Non una bella scena, non certo una bella morte...ma quale morte era bella?
A quel punto Kelly iniziò a discutere con Haza per come aveva agito, e l'unica cosa che Tabitha riuscì a fare fu di ricambiare la stretta di Morgon, concentrandosi poi su Kreena che parlava con i due mezzorchi e Scarlett e Ghino che si occupavano di Scortum... almeno fino a che Morgon non si scusò rilasciando la presa sulla sua mano.
Gli occhi violetti di Tabitha lo guardarono per un istante senza davvero capire perchè si stesse scusando, poi l'elfa gli prese nuovamente la mano. "Non avevamo detto che non dovevamo scusarci per queste cose?" gli disse con un ampio sorriso luminoso. L'aveva detto con sicurezza, ma non era riuscita ad evitare che le guance le si imporporassero.
Poi all'improvviso ci fu un botto e Tabitha fece letteralmente un salto, emettendo un piccolo grido di sorpresa mentre si schiacciava contro il braccio di Morgon, cercando con gli occhi sbarrati la causa e trovandola nello scontro che stava avvenendo tra umani e coboldi.
Sentì la domanda del bardo, e si trovò a scuotere lievissimamente la testa guardando i corpi riversi a terra dei coboldi e gli umani feriti. "Io... io non..." balbettò per un attimo con il cuore che andava rallentando i battiti. Le aveva preso un colpo, cavolo!
"Forse... forse pensava che sarebbero tornati a pretendere altro?" mormorò debolmente, come se la cosa non la convincesse a pieno. "Cioè, non credo... siamo di più... e bhe... non lo so..."
Prese un respiro più a fondo. "Cielo, che spavento ho preso con quel botto..." brontolò imbarazzata per la sua stessa reazione.

HAZA - 05/09
Haza si sorprese quando si vide trattenuto dall'altro nano; le parole dell'amico chiarirono che erano in sintonia di pensiero ma non si erano compresi.
"Ma certo, Bognus. Non ho nessuna intenzione di intervenire. Abbiamo una missione più importante, per la quale vale davvero la pena di rischiare la vita, che non recuperare una semplice gemma."

 

 

 

DUNGEON MASTER - 05/09
[Fenryr] L'elfo dei ghiacci non attese. Sollevò l'arma e corse giù lungo il pendio, un implacabile demone del Nord ammantanto di gelo.

«Ehi, amico, calma!», fece uno dei due uomini lasciando cadere la spada, che chissà come gli era rimasta ancora in pugno, e sollevando le mani per mostrare che erano vuote. «Non ci tengo a rimetterci la pelle per una stupida pietra. Ma... come cazzo hai fatto? Non ho mai visto niente del genere...».

Anche l'altro armigero si mostrò ben disposto ad arrendersi ed a sua volta sollevò le mani per mostrare che non aveva niente in pugno. «E poi, se anche fossimo in vena di batterci per quella pietra, conciati come siamo non potremmo certo sperare di cavarcela», aggiunse.

«Il mio compare ha ragione», riprese il primo, «messi come siamo non riusciremmo nemmeno ad uscire vivi da questa valle. Anzi, a proposito… cioè... non è che... magari, se giuriamo di non fare nulla contro di voi... né ora, né mai... di certo un chierico guaritore ce l'avete con voi... ehm... voglio dire... potremmo farci dare un'aggiustatina, magari? Eh?».

«Sì! Sì! Giuriamo su tutto ciò che volete!», rincarò l'altro. «Messi come siamo faremmo una brutta fine anche a vedercela con una marmotta: giuriamo su qualsiasi cosa! Sicuro come l'oro!».

giovedì 17 febbraio 2022

SETTIMANA 06 - 2022

HAZA - 05/09
La questione era stata gestita magistralmente dal gruppo, sebbene l'intervento di Kel-hatril fosse stato molto 'teatrale' e poco gradevole a vedersi.
Il nano si avvicino' alla drow, gli occhi puntati sull'ammasso di ossa e sangue che era il bandito precipitato al suolo "Era davvero l'unico modo di fermarlo che conoscesse una grande maga come te?"
Scosse la testa. Le ragioni per uccidere quell'individuo non mancavano, se fosse stata l'unica opzione lui stesso gli avrebbe dato battaglia, ma quello sfoggio di potenza aveva non solo privato il bandito di ogni chance, gli aveva anche inflitto il terrore di sapersi ormai morto per i lunghi momenti che era durato il volo.
"Ne hai di strada, prima di cambiare davvero."
Guardo' in basso, la rissa che si annunciava mortale era davanti ai loro occhi.
"Quella? Riusciresti a fermerla senza ammazzare nessuno?"
 Una piccola sfida, che probabilmente l'incantatrice non avrebbe accolto. Ma ad Haza importava solo che lei considerasse l'esistenza di soluzioni meno cruente per la soluzione dei problemi.

KREENA - FENRYR - 05/09
Kreena fissò la mano sinistra con aria perplessa.
Prima aveva fatto scappare la gemma, poi anche l'anello non aveva funzionato.
L'aprì. La chiuse. Agitò le dita. Strano, non sembrava malata e neanche posseduta.
"Ti tengo d'occhio" - le sussurrò, socchiudendo le palpebre con aria minacciosa.
Quindi guardò i coboldi in fuga, gli umani dietro e sospirò.
"Perso un rubino, se ne fa un altro" - sentenziò, stringendo le spalle.
Quindi si voltò verso i mezz'orchi.

[Mezzorchi]
«Ora noi liberi: lui fatto noi giurare di aiutare lui in sua vendetta. Lui compagno d'armi, noi accettato. Se noi sapere che era per potente maga, noi dire no. Ma noi non sapere. Lui non dice questo. Così, lui vivo, noi obbligati. Lui morto, obbligo finito. Voi combatte noi, noi difende. Voi lascia andare, noi va senza guardare indietro. Cosa fa voi?».


"Voi andare" - scandì, accompagnando le parole con ampi gesti del tutto incomprensibili - "Voi in debito. Voi ricordare mio nome. Kreena Ammazzadraghi. Se incontrare ancora, voi ricordare, voi aiutare"
Agitò la spada come fosse una bacchetta magica, ben attenta a che non le sfuggisse anch'essa dal pugno.
"Avere accordo?"

[DM]
Nel frattempo, poco più di un centinaio di metri verso valle, grazie alle loro gambe più lunghe i due guerrieri umani avevano raggiunto il drappello di coboldi ed era scoppiato un combattimento, verosimilmente a causa della pietra di Kreena che uno dei coboldi aveva preso: i due uomini stavano spalle a spalle ed erano circondati dai coboldi, difendendosi con una certa efficiacia grazie al loro superiore allungo, ma i coboldi avevano la forza del numero dalla loro parte e la situazione pareva ancora del tutto in bilico.




La situazione lì sopra era risolta. La drow aveva fatto quel che andava fatto. Gli orchi non volevano battaglia, nè erano interessati alle gemme.
Spostò l'attenzione di sotto, dove invece infuriava una mischia per il rubino lanciato dalla ladra. Il vincitore sarebbe stato ricco, ma forse non si sarebbe accontentato...
Senza una parola, l'elfo dei ghiacci iniziò a scendere il pendio, per dimezzare la distanza con gli avversari...

DUNGEON MASTER - 05/09
[Haza] "Era davvero l'unico modo di fermarlo che conoscesse una grande maga come te?"

«No, era l'unico modo che una grande maga come me ritenesse opportuno usare per uno che aveva apertamente dichiarato di volerla violentare, torturare ed infine uccidere», replicò secca Kel-hatril. «E comunque non credere di essere meglio di me, quando pesti la gente con quel tuo mazzafrusto. O credi forse di non procurare anche tu sofferenza e terrore, quando il tuo avversario vede quell'arnese che sta per piombargli sulla testa per l'ultima mazzata che lo spedirà nel regno dei morti?»

[Haza] "Ne hai di strada, prima di cambiare davvero."

«Siamo partiti dal palazzo di Tionisla appena qualche ora fa: credevi forse che mi fossi già miracolosamente trasformata in una dama di carità?», ribatté l'elfa scura con una certa irritazione nella voce. «E comunque, non aspettarti che provi anche solo un'ombra di rincrescimento per ciò che ho fatto a quel tipo là: ha usato la povera Scortum come
ostaggio per arrvare a me e, se solo si fosse accorto che con noi c'era anche Tabitha, senza il minimo dubbio avrebbe preteso di prendersi anche lei: bella com'è, figurarsi se avrebbe rinunciato. Credimi, mi spiace davvero tanto deluderti, ma lo rifarei senza la minima esitazione.»

[Haza] "Quella? Riusciresti a fermerla senza ammazzare nessuno?"

«Mi sai dare un qualche motivo per cui dovrei immischiarmi in quella che di fatto è una lite per prendersi una gemma che non appartiene a nessuno dei litiganti?», ribatté Kel-hatril. «Vacci tu a fare da paciere, se proprio ci tieni a fare il fenomeno... ovviamente però lasciando qui il tuo mazzafrusto, altrimenti sarebbe troppo facile, e poi potresti anche rischiare di ammazzare qualcuno, cosa che invece chiaramente non vuoi che accada... o mi sbaglio?»

SCARLETT - 05/09
Scarlett, ancora chinata davanti a Scortum, udì le parole di Haza e, per un attimo, spostò lo sguardo su di lui soppesandolo. Ascoltò anche la risposta piccata di Kelly e, oggettivamente, non se la sentiva di dar torto all'elfa scura.
"Quel tizio un'alternativa l'ha avuta, e anche il tempo per pensarci ed accettarla. Se prendeva le pietre e andava via, probabilmente sarebbe finita così, ha invece preferito continuare solo a pensare a vendicarsi, tenendo per altro anche in ostaggio Scortum che, sicuro, non gli aveva fatto proprio niente." disse piano la Rossa guardando i due compagni. "Sì, ha avuto una morte violenta, ma forse comunque meno crudele di quella che lui avrebbe riservato a lei se l'avesse avuta tra le mani. E non sempre ci sono alternative percorribili: magari Kelly aveva altri incantesimi utilizzabili, ma magari avrebbero coinvolto altri come i due mezzorchi che non se lo meritavano visto che vogliono andarsene pacificamente, oppure non avrebbe avuto garanzia di poterlo stendere su un colpo e, quindi, mettere in serio pericolo la vita di Scortum."
Scarlett accennò ad un breve sorriso in direzione del nano. "Capisco quel che volevi dire sulla violenza della morte, ma guarda le cose da una prospettiva più ampia, considerando tutto. Sta lavorando su ciò che era e ciò che vuole diventare, ma non può cambiare istantaneamente, e tutto sommato in questa situazione non si è mossa male."
A quel punto la maga tornò a dedicare la sua attenzione alla chierica davanti a lei. "Forza Scortum, vieni..." provò a smuoverla di nuovo accarezzandole piano una mano.

HAZA - 05/09
ll nano rispose a tono alle affermazioni della drow e dell'umana.
"Quando io uso il mio mazzafrusto o la balestra non ho alternative, per evitare di morire o di far morire altri a cui tengo, che uccidere prima di essere ucciso. E ho chiesto a te se avevi alternative, perche' a parti invertite fra me e te, qualsiasi minaccia fosse uscita da quella fogna di bocca, avendone avrei scelto l'alternativa. Dormire, paralizzare, accecare, legacci di tenebra..." quelle erano solo alcune delle cose che aveva visto fare ai suoi compagni, o aveva subito personalmente ad opera di arcanisti restando del tutto in loro merce'.
"Hai scelto questa opzione. Risultato raggiunto. Il come pero' non deve piacermi per forza".


Il nano guardo' Kel, sbagliava ma non dove immaginava.
"Non ho detto che devi farlo, ne' che devo farlo io. Ti ho solo chiesto se ne saresti capace.
Visto che dobbiamo essere alleati, un'idea di quel che sai fare vorrei farmela.
Almeno sapro' quando restare in disparte con l'ascia in mano a lasciar risolvere le cose a voi maghi, come in questa occasione, e quando invece devo menare le mani per tenervi al sicuro. Non posso certo aspettare ogni volta che siate voi a darci il via".
Poi indico' la rissa, anche a Scarlet.
"In teoria siamo alleati dei coboldi della valle, quindi dovremmo prendere le loro difese, ma tra noi ci sono anche molti umani, che tendono ad attribuire alla vita di quelli della loro razza un valore maggiore rispetto alle altre 'provenienze', inclusa la mia e la tua, Kel. Far concludere quella rissa con una 'patta' senza vittime sarebbe la cosa migliore per tutti, a mio modo di vedere. Purtroppo io non sono in grado di ottenere questo. Speravo che tu potessi... e magari volessi. Facendo diventare invisibile l'oggetto conteso, ad esempio. Probabilmente si picchierebbero lo stesso, ma forse no, sarebbe un tentativo. Vedo comunque che non puoi o non vuoi. Peggio per tutti."
Volto' le spalle alla rissa e si avvicino' a coloro che stavano soccorrendo Scortum per capire se avrebbero avuto modo di proseguire presto o dovevano pensare a un bivacco per assistere al meglio la chierica.

GHINO - BOGNUS - 05/09
Ghino aveva approfittato della spinta dell'armigero per mettersi fra lui e Scortum.
Kel-athril terminò la scena nel modo più veloce anche se cruento, seguita da Haza che protestò per i modi.
Ghino si accertò che la chierica stesse bene, aiutandola ad alzarsi per quel po' che poteva fare.
"Mi dispiace, quelli aspettavano noi e ci hai rimesso tu. Almeno siamo riusciti a fermarli prima che succedesse il peggio. Stai bene?" Le chiese un po' preoccupato.

 


Bognus osservò con attenzione tutta la scena senza intervenire. Attese il botta e risposta fra Haza e la drow in silenzio, poi si avvicinò al nano.
"Fratello Haza, ti do ragione, ma secondo me Kel-athril ha agito nel modo più veloce e sicuro, non mo sento di biasimarla. L'importante è che nessuno di noi si sia fatto male, quella feccia non importa. Ora calmati, ci aspetta ancora un lungo viaggio..."
Il vecchio nano gli strinse una spalla in un gesto cameratesco, fissandolo a lungo.

DUNGEON MASTER - 05/09
[Kreena] "Voi andare" - scandì, accompagnando le parole con ampi gesti del tutto incomprensibili - "Voi in debito. Voi ricordare mio nome. Kreena Ammazzadraghi. Se incontrare ancora, voi ricordare, voi aiutare" Agitò la spada come fosse una bacchetta magica, ben attenta a che non le sfuggisse anch'essa dal pugno. "Avere accordo?"

I due mezzorchi si scambiarono un rapido sguardo d'intesa, poi entrambi si inchinarono... un po' goffamente a causa della loro mole ma con un atteggiamento inequivocabilmente sincero.

«Sì, noi ha accordo», rispose quello dei due che aveva già parlato in precedenza. «Noi accetta debito. Noi rispetta Kreena Am... Uhm… Amass... Amassa-draghi... nome no facile, questo... Kriina A-massa-draghi, sì. Noi rispetta. Noi, se incontra ancora, aiuta, ma solo se onore di guerrieri salvo». Fece un cenno verso la massa sanguinolenta del loro ex capo. «Lui no onore. Lui ingannato noi. Noi non sapere, prima. Ora noi sa». Gettò uno sguardo verso la scaramuccia fra i due umani e i coboldi. «Magari noi ritrova onore se noi riprende e riporta tua pietra, sì? Noi aiuta maschio elfo con spadone, va bene?».

Senza attendere risposta, pieni di ritrovato entusiasmo i due mezzorchi partirono in un trotto pesante alla volta della piccola battaglia, con il chiaro intento di dare una mano a Fenryr.

[NdG] Fenryr è ovviamente in vantaggio sui due mezzorchi ed avrà tutto il tempo di attaccare i contendenti, ma se qualcuno vuole unirsi alla scaramuccia ha ancora tempo per farlo: due round di ritardo per chi va in corpo a corpo, un round per chi combatte a distanza. Nota bene: l'uso di fiamme ed equivalenti ptrebbe distruggere la pietra di Kreena…

DUNGEON MASTER - 05/09
[Haza] "Quando io uso il mio mazzafrusto o la balestra non ho alternative, per evitare di morire o di far morire altri a cui tengo, che uccidere prima di essere ucciso. E ho chiesto a te se avevi alternative, perche' a parti invertite fra me e te, qualsiasi minaccia fosse uscita da quella fogna di bocca, avendone avrei scelto l'alternativa. Dormire, paralizzare, accecare, legacci di tenebra..."

«Ma sei scemo o cosa?», ribatté Kel-hatril, stizzita. «Te l'ho già detto chiaramente: ho scelto quella soluzione, pur avendone altre, per ripagare quel bastardo per le sue espresse intenzioni. Ma certo, tu, da maschio, ragioni con i testicoli e, secondo te, una femmina non dovrebbe essere altro che grata a chiunque voglia fare di lei ciò che vuole, indipendentemente dal come. Renditi conto, razza di idiota, che se in passato io facevo certe cose, era perché io, e solo io, sceglievo di farle. Ora non voglio più prestarmi a quelle stesse cose: chi si fa venire anche solo una mezza idea in senso contrario muore. E muore male,
anche». Sbuffò, più che altro per cercare di far defluire la rabbia.
«Quindi, caro il mio moralista, no, l'alternativa di cui vai farneticando non c'era. Dormire? Paralizzare? Cazzate! Morte, crudele e, perché no, anche spettacolare: ecco la sola alternativa possibile. E, se non ti piace, va' a farti fottere».

[Haza] "Non ho detto che devi farlo, ne' che devo farlo io. Ti ho solo chiesto se ne saresti capace. Visto che dobbiamo essere alleati, un'idea di quel che sai fare vorrei farmela. Almeno sapro' quando restare in disparte con l'ascia in mano a lasciar risolvere le cose a voi maghi, come in questa occasione, e quando invece devo menare le mani per tenervi al sicuro. Non posso certo aspettare ogni volta che siate voi a darci il via".

«Me lo faresti un favore? Smettila di nasconderti dietro a un dito», ribatté Kel-hatril, in tono appena più controllato rispetto a prima, ma non di molto. «Dimmi, quand'è che hai iniziato a fare questa vita? Ieri? L'altro ieri? O non piuttosto decenni fa? Quindi non venire a dirmi che
non sai già cosa un mago sia in grado di fare e cosa no: che tu debba conoscere in dettaglio quel che so fare per decidere se e quando agire o stare in disparte è una menzogna bella e buona. Lo sai tu, lo so io, tu sai che io lo so, ma ci provi lo stesso pur sapendo bene che nessun mago degno di questo nome ti direbbe mai quali cose sa realmente fare e quali no. A proposito, quest'oggi hai già provveduto a chiedere a Scarlett, Argenta, Morgon, eccetera che incantesimi hanno preparato per la giornata? O è solo dei miei poteri che ti preoccupi?». Esitò un istante e poi aggiunse: «Comunque, voglio venirti incontro: sono potente, non quanto Tionisla, ma sono potente e, non meno di Tionisla, mi arrabbio facilmente. In più, al contrario di lei, io sono piccola e fisicamente debole e quindi, quando entro in azione, colpisco per uccidere, perché so che potrei non resistere ad un contrattacco. Fa' che questo ti basti, visto che ti ho già detto anche troppo».

Fece per allontanarsi, ma poi ci ripensò, ed aggiunse: «Una cosa ancora. Sappiamo bene entrambi qual è il vero motivo di questi tuoi pretestuosi discorsi: tu hai la ferma convinzione che io sia senza speranza di redenzione e quindi, di fatto, passi il tuo tempo ad esaminare ogni minima cosa che faccio con l'occhio più prevenuto che si possa immaginare. Ora, visto che a suo tempo avevate discusso sulla mia presenza fra di voi e tu non ti eri opposto, cerca almeno di essere coerente: smettila di ammorbarmi con le tue critiche a vanvera. Diventerò un angelo incarnato quando avrò ultimato un cammino lungo e difficile: fa' che non sia ancora più duro a causa tua».

DUNGEON MASTER - 05/09
[Scarlett] "Forza Scortum, vieni..." provò a smuoverla di nuovo accarezzandole piano una mano.

[Ghino] "Mi dispiace, quelli aspettavano noi e ci hai rimesso tu. Almeno siamo riusciti a fermarli prima che succedesse il peggio. Stai bene?"

La grassa chierica mugolò piano, giusto un lamento senza parole, poi pian piano iniziò a reagire alle attenzioni di chi si stava prendendo cura di lei. «Grazie... grazie...», ansimò. «Siete così cari... io… dei onnipotenti, che paura... si fa presto a dire "quando il mio dio lo
vorrà, mi chiamerà a sé, peserà i miei atti e mi giudicherà", ma quando ci si sente ad appena un passo da quel momento... santo cielo... non è così facile...». Un po' puntellandosi sul terreno ed un po' aggrappandosi ai due che la assistevano, con parecchia fatica infine
riuscì a rimettersi in posizione verticale e con passi lenti ed incerti andò a prendere una brocca piena d'acqua e ne bevve parecchie sorsate. «Va meglio, ora, vi ringrazio... ma cosa volevano quei tipi da voi?».

Intanto Kel-hatril, finito il suo scontro verbale con Haza, si era accostata ai tre, rimanendo leggermente in disparte con uno strano atteggiamento timido, un po' sorprendente in lei. Infine, quando vide che Scarlett era ormai libera dalle cure rivolte a Scortum, le si accostò a testa china, chiese sottovoce "Posso?" e le si strinse contro, passandole le braccia attorno alla vita e posando la testa sulla sua spalla. «Scusami, solo un attimo», disse piano in tono dimesso, «ma ho bisogno di sentire un cuore che batte, dopo aver dovuto subire gli attacchi di un giudice senza cuore».

DUNGEON MASTER - 05/09
NdG: master, non ricordo se Scortum è ferita! Se ha dei tagli Scarlett prende qualcosa per tamponarli in attesa di cure più serie ^__^'''

Mi stava sfuggendo questa domanda...

Scortum è sostanzialmente illesa: ha solo un piccolo taglio superficiale sulla gola, ricevuto probabilmente quando l'armigero aveva premuto un tantino di più per indurre il gruppo di avventurieri a convincersi che con lui c'era poco da scherzare. Nulla che un allievo guaritore alle prime armi non potrebbe curare all'istante, comunque.

HAZA - 05/09
Haza lascio' che le parole di Kel uscissero dalla sua bocca senza ribattere ulteriormente.
La drow lo stava accusando di avere preconcetti su di lui, mentre dimostrava il contrario, poiche' interpretava a senso unico le sue domande.
Lascio' che si allontanasse avendo avuto l'ultima parola, continuando a seguirla con lo sguardo anche quando cerco' l'abbraccio di Scarlet.

Bognus osservò con attenzione tutta la scena senza intervenire. Attese il botta e risposta fra Haza e la drow in silenzio, poi si avvicinò al nano.
"Fratello Haza, ti do ragione, ma secondo me Kel-athril ha agito nel modo più veloce e sicuro, non mo sento di biasimarla. L'importante è che nessuno di noi si sia fatto male, quella feccia non importa. Ora calmati, ci aspetta ancora un lungo viaggio..."
Il vecchio nano gli strinse una spalla in un gesto cameratesco, fissandolo a lungo.

Il nano non si scosto' al gesto di Bognus, apprezzandolo al pari delle sue parole.
"Sara' un lungo viaggio. E sara' bene che il mio sia ancor piu' silenzioso."
Sposto' gli occhi dalla drow al suolo davanti ai propri piedi, infine a quanto avveniva a distanza, con i due mezzorchi che correvano dietro Fenryr a ingrandire la rissa.
Allora si morse le labbra.
"Qua va per le lunghe, mi mettero' a sedere. Tu va pure."

SCARLETT - 05/09
Pian piano Scortum si riprese dallo stato di shock, ricominciò a parlare e, lentamente, Scarlett e Ghino riuscirono a farla risollevare per condurla a bere un po' d'acqua.
La Rossa rimase al suo fianco, sostenendola ed elargendole sorrisi gentili, mentre annuiva alle sue osservazioni.
Quando Scortum chiese cosa volessero quei tipi da loro, Scarlett fece un cenno ad indicare Kel-hatril. "Lei. Volevano che gliela consegnassimo come sorta di pagamento per il loro lavoro presso di lei. Ma in realtà era più che altro quel che voleva il tizio che ti teneva in ostaggio, a tutti gli altri sarebbe bastato effettivamente il compenso monetario, lui invece aveva in mente ben altro..." le labbra della maga si piegarono in una smorfia che lasciava bene intendere cosa pensasse dei tipi come quello. "L'importante è che la questione si è risolta senza che nessuno di noi si facesse male. Per quel che riguarda quello stronzo, gli abbiamo offerto un'alternativa" e Scarlett scambiò uno sguardo con Ghino sorridendogli e facendogli un cenno per dirgli che, per come la vedeva lei, lui e Kreena erano stati impeccabili. "ma ha preferito rimanere con i suoi propositi e bhe... direi che è stata una pessima idea."
La Rossa le sorrise di nuovo, cercò un pezzo di stoffa nella sua borsa, lo bagnò con un poco di acqua e lo mostrò a Scortum prima di ripulirle il sangue dal collo. "Hai solo un piccolo taglio superficiale...ecco, ora sei pulita... non mi pare nulla di grave, ma se ti serve uno specchio per controllare, dato che l'arte della guarigione non è il mio campo, ne ho uno da prestarti."
Scarlett si assicurò che la donna stesse bene e che il suo aiuto non fosse più necessario prima di rialzarsi, e solo in quel momento notò Kel-hatril a qualche passo di distanza. La osservò quasi studiandola, mentre l'elfa le si accostava a testa china, senza più alcuna traccia della rabbia che l'aveva animata mentre affrontava l'armigero e la discussione con Haza.
Un istante dopo Kel-hatril la abbracciò, chiedendole quasi al contempo se poteva e scusandosi per quel bisogno di avere un contatto con una persona amica.
Se Scarlett ne fu sorpresa quasi non si notò, perchè subito ricambiò l'abbraccio passandole un braccio attorno alle spalle e accarezzandole piano i capelli, con un lieve sorriso ad incurvarle le labbra. "Non ti preoccupare Kelly, non c'è nulla di cui scusarsi." le mormorò piano, "Sono tua amica, no? E le amiche fanno anche questo." la strinse un po' di più, quasi a volerla rincuorare. "Prima sarei voluta intervenire anche io, ma purtroppo non avevo nulla a disposizione che fosse risolutivo senza coinvolgere anche noi o Scortum, e vista come era messa la situazione, credo che tu abbia fatto la cosa migliore: hai tolto di mezzo quello stronzo senza torcere un capello ad altri, cosa che qualcuno che, ahimè, ci ha lasciato, non era in grado di fare. O, meglio, secondo me se ne fregava proprio degli effetti sugli altri di quel che faceva e diceva. Cosa evidentemente che tu invece hai pensato, altrimenti perchè non incenerire tutti e saluti?"
La voce di Scarlett era bassa, ma si riusciva a percepire ii suo tono gentile e al contempo deciso. "Io vedo una ragazza che ci sta davvero provando ad essere migliore e ci sta anche riuscendo. Se poi un giorno ti vedrò fare qualcosa di davvero sbagliato, sarò lì per dirtelo ed aiutarti a farti capire perchè non va bene, per quanto sicuramente io non possiedo la verità assoluta su bene e male... diciamo che faccio del mio meglio."
La scostò solo un poco, per poterla guardare e sorriderle. "Va un pochino meglio?" le chiese abbracciandola comunque di nuovo, "Se hai bisogno, sappi che non ti sto cacciando e posso restare così ancora."

DUNGEON MASTER - 05/09
[NdG] Qui abbandono la modalità narrazione e passo a quella descrittiva per lasciare modo ad Alex, se vuole e ha tempo, di ruolare lui l'accaduto. Idem per gli altri, ovviamente.

Fenryr avanza verso la scaramuccia fra i due umani ed i coboldi, si arresta quando mancano poco meno di cinquanta metri dal centro dello scontro, dove i due umani schiena contro schiena si stanno difendendo dall'accerchiamento dei coboldi (due dei quali sono già a terra,
verosimilmente morti), prende la mira su un grosso sasso che si trova proprio accanto ai piedi dei due umani e lascia partire il dardo di ghiaccio. (N.B.: la terra è troppo morbida per far deflagrare efficacemente il dardo di ghiaccio, ma per fortuna su tutto il pendio di sassi più o meno grandi ce ne sono a volontà)

Esito: tutti i partecipanti allo scontro sono entro il raggio d'azione del dardo di ghiaccio e quindi vengono investiti dai frammenti; tutti i coboldi muoiono, indipendentemente dall'esito dei loro TS, a causa dei loro scarsi PF totali; entrambi gli umani falliscono il TS e subiscono
ciascuno 20pf, quindi restano molto malconci ma ancora vivi.

Nota 1: nel caso Fenryr volesse riprendere la corsa per raggiungere i due superstiti, arriverà a portata durante il secondo round da adesso; nel prossimo round gli eventuali arcieri (ed equivalenti) saranno a portata di tiro (diciamo sui 50 metri); nel terzo round da adesso eventuali altri combattenti in corpo a corpo arriveranno a loro volta a portata; anche i mezzorchi arriveranno nel luogo dello scontro nel terzo round (anche se hanno le gambe lunghe la velocità non è la loro dote migliore).

Nota 2: agli occhi di tutti i presenti (umani o no che siano) tutti i coboldi sembrano uguali, per cui non c'è modo di individuare quale si trova in possesso della pietra appartenente a Kreena se non perquisendoli tutti fino a trovare quello giusto (il che ovviamente richiede del tempo).



giovedì 10 febbraio 2022

SETTIMANA 05 - 2022


INDEVAR - 05/09
Indevar vide Kel andare leggera e decisa verso il nemico che la stava bramando. Si guardo la scena come se fosse incantato, la Drow era veramente risoluta, non aveva mai pensato che quella manda di raccattati fosse una serio pericolo ne per Scortum, ne, tantomeno, per Kel.
Comunque si senti in dovere di meriterei in allerta.

DUNGEON MASTER - 05/09
Visto che l'ex dipendente di Kel-hatril pareva impegnato con la sua ex datrice di lavoro, Ghino ne approfittò per raggiungere Scortum, sia per difenderla da possibili attacchi che per provare a condurla via: cosa questa, tuttavia, praticamente impossibile da farsi perché la
monumentale donna era in preda allo shock e del tutto passiva ed era decisamente troppo pesante perché l'halfling potesse portarla via con le sue sole forze.

[armigero] «Facci ridere di te, puttana!».

Kel-hatril gli elargì un sorriso seducente in risposta e commentò: «Beh, se ti accontenti di così poco...». Detto questo si chinò per posare a terra il suo bastone; sentendosi così più al sicuro, l'uomo di fronte a lei emise un sospiro di sollievo e poi, umettandosi le labbra con la
punta della lingua, concentrò uno sguardo ingordo sui piccoli seni dell'elfa scura, certo che di lì a poco si sarebbero trovati in piena vista e, facendo appena un passo verso di lei, anche a portata di mano.

Rialzatasi, Kel-hatril iniziò ad ancheggiare lievemente mentre sul suo viso si dipingeva un'espressione vogliosa, poi prese a muovere le mani come per accarezzarsi il corpo prima di sfilarsi la tunica, ma ad un occhio attento non sarebbero sfuggiti i leggeri movimenti delle sue dita. Solo che il suo ex armigero non era nato per prestare attenzione a dettagli così sottili...

Improvvisamente i lievi gesti delle dita della maga si fecero più rapidi e decisi ed allo stesso tempo dalle sue labbra uscì una breve frase di comando in un linguaggio arcano: all'istante l'aria attorno all'uomo cambiò aspetto e consistenza, praticamente inghiottendolo dentro di sé.

Tempo un solo istante, un urlo di terrore risuonò in alto e chi volse la testa nella giusta direzione poté vedere richiudersi, ad un centinaio di metri di altezza dal suolo ed un poco spostata verso valle, una discontinuità dell'aria del tutto simile a quella che aveva catturato
l'armigero, mentre il malcapitato in caduta libera decideva di spendere i pochi secondi che gli restavano da vivere urlando prima un improperio all'indirizzo di Kel-hatril ed in rapida successione una rabbiosa bestemmia agli dei.

«Porta Dimensionale», commentò placida la maga dopo che l'inquietante suono di un corpo che si sfracellava sulle rocce sottostanti ebbe annunciato il ritorno a terra del malvivente. «Un simpatico incantesimo molto utile», aggiunse guardando in direzione di Scarlett. «Impara, ragazza mia, impara...», concluse con un piccolo sogghigno compiaciuto.

A quel punto i due mezzorchi si scambiarono un'occhiata e poi uno dei due disse in uno stentato comune: «Ora noi liberi: lui fatto noi giurare di aiutare lui in sua vendetta. Lui compagno d'armi, noi accettato. Se noi sapere che era per potente maga, noi dire no. Ma noi non sapere. Lui non dice questo. Così, lui vivo, noi obbligati. Lui morto, obbligo finito. Voi combatte noi, noi difende. Voi lascia andare, noi va senza guardare indietro. Cosa fa voi?».

Nel frattempo, poco più di un centinaio di metri verso valle, grazie alle loro gambe più lunghe i due guerrieri umani avevano raggiunto il drappello di coboldi ed era scoppiato un combattimento, verosimilmente a causa della pietra di Kreena che uno dei coboldi aveva preso: i due uomini stavano spalle a spalle ed erano circondati dai coboldi, difendendosi con una certa efficiacia grazie al loro superiore allungo, ma i coboldi avevano la forza del numero dalla loro parte e la situazione pareva ancora del tutto in bilico.

SCARLETT - 05/09
Kel-hatril si era fatta avanti per fronteggiare il tizio che, evidentemente, faticava a comprendere quanto l'offerta di Ghino e Kreena fosse più che buona. A quel punto l'uomo era concentrato sull'elfa scura, ma non i due mezzorchi che guardavano il gruppo.
Scarlett notò con la coda dell'occhio Ghino che si spostava per cercare di spostare Scortum, e si trovò a stirare le labbra in una linea dura, perchè si era resa conto che non aveva modo di spedire l'armigero nel mondo dei sogni senza farci finire anche Kelly. Aveva anche valutato di portare Issus e magari qualcun altro alle spalle dell'uomo grazie all'invisibilità, ma era in mezzo ai compagni e ne avrebbe coinvolti altri nell'incantesimo, rendendolo così evidente. Quindi niente da fare anche quello.
L'elfa scura però non era certo una novellina, e mentre simulava più che bene l'intenzione di accontentare le richieste dell'armigero, aveva iniziato a tessere il suo incantesimo, che concluse troppo rapidamente perchè quel bestione potesse rendersi conto di quello che stava accadendo.
Finì vomitato ad un centinaio di metri d'altezza per poi, ovviamente, ricadere al suolo senza possibilità di salvarsi.
Sulle labbra della Rossa si dipinse un leggero sorriso mentre ricambiava lo sguardo di Kel-hatril. "Direi che questo devo impararlo assolutamente... ha decisamente dei validi utilizzi alternativi." commentò strizzandole l'occhio. "Bella mossa ragazza."
A quel punto gli occhi della maga si posarono sui due mezzorchi mentre si spostava leggermente per raggiungere poi Scortum.
"Per quel che mi riguarda potete andare. Non voltatevi indietro e non andate a nord se non volete incrociare di nuovo la nostra strada." era sottinteso che farlo non avrebbe giovato alla loro salute, ma visto che al momento non volevano combattere se non per difendersi, per Scarlett potevano anche andarsene.
Muovendosi lentamente per non sembrare una minaccia e tenendo le mani in vista e ferme, la Rossa raggiunse Scortum, chinandosi poi davanti a lei. "Scortum, ehi, mi senti?" le disse piano scostandole le ciocche di capelli delicatamente, "è finita, forza... riesci ad alzarti? Vieni con me..." le diceva piano, cercando di essere rassicurante per tirarla fuori dal palese stato di shock in cui era caduta.

NdG: master, non ricordo se Scortum è ferita! Se ha dei tagli Scarlett prende qualcosa per tamponarli in attesa di cure più serie ^__^'''

martedì 1 febbraio 2022

SETTIMANA 04 - 2022

JEAN - 05/09
Jean sorrise in tralice. La situazione lo divertiva. Molto. E doveva ammettere a sé stesso che Kreena gli ricordava almeno vagamente - nei suoi modi di fare - una vecchia e cara conoscenza… Rilassò leggermente i muscoli. Dopo tutto, forse, non ci sarebbe stato da combattere:
“Amico - esordì rivolgendosi al coboldo - noialtri l’abbiamo già visto succedere. La ragazza potrebbe sembrare indifesa, ma sa il fatto suo: le sue pietre e gli altri averi che tiene nella borsa sono tutti incantati con quel sortilegio di merda. Ancora ricordo la scena, quando quel goblin decise di sfidare la sorte… Pum! Secco. Sul colpo. Senza neanche la possibilità di fare un’ultima scorreggia di commiato.” Scosse la testa, con espressione contrita.
“Sempre detestata la magia. Personalmente preferirei crepare passato a fil di spada, almeno uno sa che cosa troverà nel regno dei cieli. Con la stregoneria nera, invece…"
D’altra parte, Kreena aveva detto la verità. Se il coboldo avesse toccato la pietra senza dare nulla in cambio, sarebbe veramente morto.

DUNGEON MASTER - 05/09
Il coboldo incaricato di raccogliere la pietra parve ignorare completamente sia Kreena che Jean e si chinò per raccogliere il prezioso oggetto.

«Tarhaz! Aspetta!», sbottò uno dei suoi compagni, evidentemente uno dei pochi che capiva almeno qualcosa di linguaggio comune.

Troppo tardi: Tarhaz ormai aveva la pietra stretta in pugno.

«Filiamo!», esclamò allora un altro coboldo, forse l'unico altro che avesse capito qualcosa delle parole di Kreena e Jean. «Magari riusciamo ad arrivare abbastanza lontano prima che Tarhaz faccia *Pum!*, come ha detto quell'umano».

«Come sarebbe, *Pum!*», chiese Tarhaz, sospettoso.

«Niente, niente: te lo spiego dopo», rispose il primo coboldo sospingendo frettolosamente Tarhaz davanti a sé.

A questo punto tutti i coboldi, Tarhaz compreso, si lanciarono a rotta di collo in direzione del loro vecchio accampamento.


[NdG] Ovviamente il dialogo si è svolto in "coboldese", ma per semplicità l'ho riportato in lista per tutti, fermo restando che i PG che non capiscono il draconico e relativi derivati non hanno capito niente di ciò che i mostriciattoli hanno detto: sanno solo che per qualche motivo sono scattati tutti a correre verso valle.

DUNGEON MASTER - 05/09
Il gruppo di banditi rimase basito nell'assistere al nuovo sviluppo della situazione: tutti si voltarono esterrefatti a guardare il drappello di coboldi in fuga; l'umano che stava tenendo in ostaggio Scortum non pareva intenzionato a lasciarla andare, ma si era distratto e stava fissando a bocca aperta la fuga dei piccoli esseri; pur ancora tenendo la spada di traverso davanti alla gola della chierica, l'arma non era più a contatto con la pelle dell'ostaggio; gli altri due umani, ormai ingolositi dall'idea di arraffare la pietra, si erano a loro volta lanciati dietro ai coboldi; i due mezzorchi, invece, ben sapendo di non poter competere in velocità con gli altri, parevano combattuti sul da  farsi e così, tanto per non sbagliare, avevano assunto una posizione di guardia in attesa di un possibile attacco.

DUNGEON MASTER - 05/09
La piega presa dalla situazione pareva aver preso tutti alla sprovvista: i coboldi stavano cercando di filarsela con tutta la velocità consentita dalle loro corte gambette, i due umani che li stavano seguendo erano impegnati a recuperare terreno sui piccoli draconici, i due mezzorchi parevano intenti a squadrare tutti con aria minacciosa ma non sembravano avere le idee molto chiare sul da farsi, il brigante che stava minacciando Scortum non pareva essere più troppo convinto della genialità della sua iniziativa e continuava a spostare lo sguardo di qua e di là, come fosse in cerca di un'ispirazione. Per di più, nemmeno il gruppo di avventurieri pareva avere ancora scelto una linea d'azione ben definita.

Fu a quel punto che un'esile figura in grigio si fece avanti zigzagando fra i compagni, muovendosi a passi misurati ma privi di incertezza verso Scortum e l'uomo che la stava tenendo in ostaggio. «Era me che volevi?», chiese tranquillamente Kel-hatril avvicinandosi ai due e fermandosi a tre o quattro passi di distanza. Ancora fermo con un ginocchio a terra
dietro Scortum, il malfattore stirò le labbra in un sorriso cattivo: «Proprio te», confermò con una voce che tradiva il senso di trionfo che l'aveva subito assalito. «È ora che paghi tutto, dannata drow, per averci ingannati, per averci derubati e, come se non fosse bastato, per
averci anche piantati in asso».

«Non hai torto per tutto il resto», ammise Kel-hatril, «ma tengo a precisare di non aver derubato nessuno: la tua paga è là che ti aspetta, nella stanza dei forzieri, insieme a quella di tutti gli altri: tutta fino all'ultima monetina. Va' e serviti pure». Poi accennò con la mano verso Scortum ed aggiunse: «Ma ora puoi anche liberare quella poveretta: ora che io mi sono fatta avanti non ti occorre più, non credi?». L'uomo gettò un'occhiata sulla chierica e poi la spinse via con un gesto quasi sprezzante: la grassa donna ruzzolò goffamente un passo o due lontano da lui e si fermò distesa al suolo a sussultare penosamente.

Prima ancora di rialzarsi completamente in piedi l'uomo rivolse la punta della spada verso Kel-hatril, sogghignò e poi ordinò: «Su, comincia con lo spogliarti: mostrati nuda davanti a tutti. Tanto il pudore non sai nemmeno cosa sia, no? Umiliati davanti ai tuoi nuovi amici, mostra loro le tue minuscole, patetiche chiappette: facci ridere di te, puttana!».

[NdG] Ora Kel-hatril si trova fra il gruppo ed il suo ex armigero: l'uso di armi da lancio di qualunque tipo potrebbe andare a colpire lei anziché l'uomo o i due mezzorchi (tiro di probabilità, se del caso). Data la distanza fra lei e i cattivi, anche l'uso di incantesimi ad area
molto probabilmente la coinvolgerebbe.