domenica 24 aprile 2022

SETTIMANA 15 - 2022

KREENA - 10/09
"Sono...sono veri..." - mormorò Kree, avvicinandosi al fuoco e sollevando entrambe le spade.
"Cioè, non sono come quei nani di Kelly...che ci vedevi attraverso...fantasmi, ecco...e neanche miraggi o visioni, come quando mangi troppo bollito con la salsa verde..."
Inspirò.
"Questi sono veri"
Storse il naso.
"E puzzano da morire"
Si mordicchiò il labbro.
"Ehi buonuomo, scusa, ma questo posto è occupato" - esclamò poi - "Potresti gentilmente cercarne un altro? Che poi, non vorrei dirtelo, ma essendo morto, non è che ti serva troppo, sai?"

JEAN - 10/09
Il tempo non era stato favorevole, ma non aveva scalfito il buonumore di Jean, che aveva ingannato il tempo della marcia tra un aneddoto e l’altro, raccontando anche delle capacità predittive meteorologiche di padre Catena, suo vecchio mentore. Aveva un barometro a corda e non perdeva occasione per magnificarne l’infallibilità: se era bel tempo la corda era secca, se pioveva era bagnata, se c’era vento era mossa e se era molto freddo era rigida. Questo - amava ripetere - è tutto quel che ti occorre sapere. Ed a chi obiettava che non era necessario un barometro a corda per rilevare lo stato attuale del tempo, lui ribatteva che l’invidia era una brutta bestia.
Comunque, meteo a parte, avevano trovato un riparo per la notte, ma neanche il tempo di sistemare zaini e giacigli che ebbero una brutta sorpresa:
“Beh per puzzare puzzano parecchio. Quanto all’ipotesi che si cerchino un altro posto… aaah, ecco, su questo credo che non saranno ragionevoli…."
Le lame di Jean scivolarono fuori dai foderi.
“E poi mi chiedono perché preferisco la città…"

HAZA - 10/09
Avevano sentito fin troppo spesso odori simili, ma mai provenire da un gregge d'animali.
Per essere pronto ad affrontare eventuali problemi, impugnò il mazzafrusto, e attese la reazione di chierici e maghi del gruppo.

NDG: posizione di Haza in M20.

INDEVAR - 10/09
Indevar capì subito la situazione, con prontezza individuò la razza del Pastore.
"State attenti al Pastore!" disse a voce alta ai compagni "è un  Ghoul!"
Fece un passo avanti impugnando scudo e sigillo.
"Quel pastore morde e graffia, se vi colpisce vi paralizzerà!"
Guardò il resto del gregge e quindi continuò: "Per il resto sono animali non morti... Zombi semplici, quindi vi attaccheranno come se fossero affamati e rincoglioniti."
Alzando il sigillo si fece ancora avanti.
"Si uccidono con armi magiche e fuoco... Non servono incanti, non si possono Charmare o rendere schiavi come gli umani, dovete bruciali!"
Indevar era sicuro che il suo sigillo avrebbe causato seri danni agli
animali, ma non era cosi convito che il Ghoul subisse gli effetti del Marchio!

DUNGEON MASTER - 10/09
Quelli che non funzionano sono gli incantesimi che agiscono sulla mente, come Charme, Immagine Spettrale o Confusione, mentre funzionano quelli che si basano sull'energia, come Palla di Fuoco, Dardo Incantato o Fulmine Magico o quelli che il mago lancia su sé stesso o sui compagni (Velocità, ad esempio). Ugualmente funzionano gli incantesimi difensivi, come ad esempio Protezione dal Male.

Alla luce di questo, attendo i vostri AGPG aggiornati…

SCARLETT - 10/09
La sua prima impressione purtroppo si rivelò esatta: erano tutti morti, e il pastore poteva essere un po' più problematico con quella capacità di paralizzare...senza comunque contare che le pecore, per quanto stupide, erano comunque tante.
Indevar diede loro qualche altra informazione su come poterli eliminare, e quando disse che servivano armi magiche o fuoco, Scarlett abbozzò un sorriso.
"Per il fuoco posso sicuramente accontentarvi. Farò esplodere la palla alle loro spalle, in modo che non arrivi fino a qui. Con tutta questa pioggia il fuoco, anche se dovesse attecchire agli alberi, comunque non scatenerà un incendio di vaste proporzioni."

TABITHA - 10/09
Tabitha ascoltò le informazioni date da Indevar, lasciò andare un sospiro ma estrasse comunque la spada dal fodero, pronta a combattere.
"Non ho armi magiche, ma vi aiuterò comunque come posso..." informò i compagni, giusto perchè sapessero che non si sarebbe tirata indietro ma che, sfortunatamente, non avrebbe potuto far granchè a livello di danni.

JEAN - 10/09
La pelle di Jean si accapponò istintivamente, si irrigidì appena e prese a voltarsi preoccupato in direzione del resto del gruppo, più che del gregge… Dopo un paio di occhiate si concesse il lusso di rilassarsi:

“L’importante è che non ci sia Vixiar a sparare palle di fuoco sulla gente. Perché la gente aveva la pessima abitudine di coincidere con me. Mi fido di te Scarlett."

KREENA - FENRYR - 10/09
Kreena trattenne un brivido alle parole di Indevar e indietreggiò ancora verso il fuoco, come a cercarne protezione.
 

 


Fenryr invece fece un mezzo sorriso, freddo, pericoloso.
"Il pastore è mio" - mormorò.
Quindi si spostò lateralmente, per andare a intercettare il ghoul.
 

martedì 12 aprile 2022

SETTIMANA 14 - 2022

KREENA - 10/09
Kreena tornò dalla perlustrazione piuttosto in fretta.
"Meglio che sotto la pioggia" - borbottò imbronciataa sotto il cappuccio, pulendosi il viso dall'acquerugiola.
Sbuffò e si diresse verso il riparo.

DUNGEON MASTER - 10/09
[Kreena] "Meglio che sotto la pioggia" - borbottò...

Il tempo di dire quelle parole che un pastore sbucò silenziosamente dal bosco e si accostò al gruppo, che intanto aveva giusto fatto in tempo ad accendere un fuoco per la notte; dietro al pastore c'era un folto gruppo di pecore, una buona cinquantina, che si dispose a ventaglio sotto la guida dei due immancabili cani pastore. In pratica, il gruppo si trovò circondato dal gregge e bloccato all'interno della piccola caverna...

[NdG]
Il pastore, i cani e le pecore si muovono in un innaturale silenzio - niente belati, niente latrati, niente suono di campanacci - ed è accompagnato da una notevole puzza, non di bestiame bagnato ma piuttosto di marcio. Le movenze sia del pastore, che dei cani, che delle pecore
non appaiono fluide ma piuttosto stentate, quasi barcollanti...

Nella mappa allegata la zona grigia in basso rappresenta la montagna nella quale si trova la caverna, il cui bordo superiore è rappresentato dalla linea tratteggiata. Le chiazze irregolari in grigio più chiaro rappresentano gli alberi. La strada che collega Verge a La Soglia si trova sulla sinistra dell'immagine, ad un centinaio di metri di distanza. Le pecore sono indicate con la lettera P, i cani con le due C ed il pastore con la lettera G.


Come potete notare, non ho ancora indicato le posizioni dei vostri PG sulla mappa: in un atto di infinita bontà ho deciso di lasciarvi la scelta, fermo restando che in mancanza di richieste farò io la scelta e che dirimerò io eventuali scelte contrastanti.

Attendo le vostre scelte sulle posizioni iniziali e gli AGPG (se non altro preliminari).

SCARLETT - 10/09
Il gruppo aveva optato per fermarsi in quel riparo naturale, onde evitare il trovarsi poi completamente allo scoperto se non avessero trovato di meglio proseguendo. Kreena si era offerta di controllare la zona e, dopo poco, era tornata comunicando che era tutto a posto.
Così si erano disposti sotto la copertura accendendo un fuoco che avrebbe aiutato almeno un poco con tutta quell'umidità.
Scarlett stava chiacchierando con alcuni compagni quando aveva notato il pastore che si era avvicinato al gruppo.
"Salve buon uo-" iniziò a dire, ma immediatamente si bloccò aggrottando la fronte non appena lo vide meglio... e sentì l'odore.
Non era normale, né lui, né le pecore, né i due cani da pastore.
"Credo che il signore e i suoi animali non siano più parte di questo mondo, anche se continuano a calcarlo..." commentò preparandosi ad intervenire o, quantomeno, a difendersi se i suoi incantesimi si fossero rivelati inutilizzabili.

NdG: Scarlett è posizionata in un quadretto della riga O oppure N direi, tenendo conto che stava parlando con i compagni vicino al fuoco, ma come sempre si sposta se necessario ^_^

NdG-bis: arriva poi anche AGPG ^_^

TABITHA - 10/09
Tabitha sorrise a Morgon quando il gruppo decise di fermarsi in quel riparo. Le piaceva la pioggia, ma ora si sarebbe volentieri asciugata un po' accanto ad un bel fuoco scoppiettante.
Aveva fatto giusto in tempo a posare lo zaino, che anche lei aveva visto il pastore e le pecore avvicinarsi, accompagnati da una puzza che non centrava niente con la pioggia.
"Non...non sono normali..." mormorò osservando i loro movimenti piuttosto barcollanti, mentre anche Scarlett arrivava alla sua conclusione. Troppo silenzio per essere ancora vivi, anche se fosse che stavano male...e poi quella puzza di marcio...
Tabitha spostò lo sguardo, cercando segni di errore nella valutazione di Scarlett e sua, tenendo però una mano pronta sulla spada...

NdG: Tabitha è in un quadretto sulla linea M. Per il turno di guardia fa quello che le viene chiesto, mentre per la posizione nell'ordine di marcia tiene la retroguardia ^_^

KREENA - FENRYR - 10/09
"Ombra!" - esclamò la giovane ladra, sobbalzando quando pecore e pastore comparvero dal nulla alle sue spalle.
"Giuro che non c'erano prima..." - iniziò, come a giustificare lo scarso risultato della sua esplorazione.
La fermò il silenzio e la puzza inequivocabile di cadavere. Indietreggiò di qualche passo verso il fuoco.
"Ombra" - ripetè ora in un sussurro, estraendo lentamente le due spade.

Fenryr si alzò di scatto alla comparsa delle creature, la grande spada già stretta in pugno e puntata in avanti.

NdG
Kree tipo in N14, Fenryr in O18 (o simili).

martedì 5 aprile 2022

SETTIMANA13 - 2022

KREENA - FENRYR - 09/09
Kreena allungò la moneta di platino al locandiere, poi spazzolò via il resto, distribuendolo a casaccio tra le sue mille tasche.

[Scarlett]
"Te l'ho già detto che sei un genio?"
La ladra sorrise con furbizia.
"Genia, si dice genia" - annuì, strizzando le spalle con falsa modestia.
"Bene, e anche questa è fatta" - sospirò teatralmente, ingollò mezza pinta in un sorso, trattenne a stento un rutto molto poco femminile, quindi sorrise.
"Ragazze!" - esclamò subito dopo, in un tono così squillante da far sobbalzare più di un avventore.
"Visto che ci vuole un po' per la cena, direi di andare subito a comprarci l'abito!"
Fece una mezza piroetta, evitando di poco la cameriera e un ingente carico di boccali.
"Il mio lo voglio blu. Blu e argento. Lungo lungo, con tante trine e merletti. E tipo ricamati i nomi di quelli che ho ucciso...o anche ferito gravemente dai...certo, non che sappia proprio i nomi di tutti...tipo
'quel bandito' e 'l'altro bandito' potrebbe andare...'idra di ferro' e 'golem' qua sul petto e in mezzo 'Ammazzadraghi'...magari in caratteri elfici...effetto vedo non vedo, leggo, non capisco ma mi impressiono..."
Una pausa.
"Che ne dite?" - chiese a nessuno in particolare.
 

Fenryr la fissò per un momento, quindi scosse appena il capo e alzò per un attimo lo sguardo al soffitto fumoso.

NdG
Per me procediamo pure, gli acquisti si possono fare anche in flashback o privato, se serve.

SCARLETT - 09/09
Scarlett rise annuendo alla proposta di Kreena. "Bhe se ci vuole un po' per la cena si può anche fare, magari così il sarto ha tempo di preparare quel che serve in caso possa accontentarci."
Poi la Rossa assunse un'espressione dubbiosa man mano la morettina spiegava che tipo di vestito volesse. "Forse l'abito che desideri sarà più facile farlo realizzare in città, non dico per le capacità del sarto, che sicuramente sa fare il suo lavoro, ma forse per il tipo di stoffe richieste che qui non so se arrivano...o se hanno interesse a tenerle. Ma comunque il tentativo si può fare." sorrise, "Io magari vedo se ha qualcosa di carino per la notte - e possibilmente non di quegli affari chiusi dalla gola ai piedi. Della mia camicia da notte ormai rimangono un paio di stracci." gettò un'occhiata ad Issus lanciandogli un sorriso quasi sfacciato, prima di tornare a guardare le compagne con una lieve alzata di spalle. "Non che mi serva precisamente per dormire, ma se mi devo alzare in fretta in piena notte ed essere un minimo presentabile, meglio avere qualcosa di più di uno straccio o un lenzuolo, no?"

NdG: anche per me, se volete, si può procedere e lo shopping farlo in flashback o privato ^_^


DUNGEON MASTER - 09/09
[Kreena] allungò la moneta di platino al locandiere, poi spazzolò via il resto, distribuendolo a casaccio tra le sue mille tasche.

Il locandiere non perse tempo: la moneta passò prontamente di mano ed in un istante sparì dalla vista degli avventori. Tutti brava gente, certo, ma meglio prevenire le tentazioni...

[Kreena] "Il mio lo voglio blu. Blu e argento. Lungo lungo, con tante trine e merletti."

Il locandiere rivolse alla ladra uno sguardo ironico, ma non disse nulla: che se lo scoprisse da sola, il talento del Dolce & Gabbana locale...

[Fenryr] la fissò per un momento, quindi scosse appena il capo e alzò per un attimo lo sguardo al soffitto fumoso.

Il locandiere notò la mimica dell'elfo dei ghiacci e sogghignò, ma non disse nulla.

> NdG
> Per me procediamo pure, gli acquisti si possono fare anche in flashback o privato, se serve.

Ne convengo: se volete giocarvi la visita dal sarto o altro, facciamolo a parte. Direi che, se nessuno si fa vivo prima, domani, magari verso sera, faccio avanzare le cose.

GHINO - BOGNUS - 09/09
Ghino era stato contento di partire dalla dimora di Scortum e tutto sommato di come erano finite le cose. Si sorprese a fischiettare in alcune parti della lunga camminata e, entrando a Verge, gli sembrò di arrivare in una grande città.
Rimase impressionato dal silenzioso Morgon che aveva risolto il problema dell'alloggio per le due drow, vedendolo sotto una luce diversa.
Scosse la testa all'ennesima stranezza di Kreena, poi si avvicinò al locandiere con discrezione.
"Salve buon uomo, anche a me piacerebbe un bel bagno caldo, una porzione generosa di quello stufato di cui si parla in tutta Verge, e forse anche due, ovviamente annaffiate da buona birra... poi magari un massaggio, una buona compagnia, insomma ci siamo capiti." Terminò con un sorriso e un'occhiolino, aspettando la risposta.

Bognus stava sempre vicino a Gymla e Parrywimple. Entrava sempre più in confidenza e sorprese il resto del gruppo diverse volte con la sua risata tonante. Stava bene tutto sommato, ma si stancò molto durante l'avvicinamento a Verge e arrivò un po' affannato alla locanda.
Quando Haza gli propose di dividere una stanza, gli affibbiò una manata sulla spalla con un sorriso.
"Ma certo vecchio mio, prima birra, cena e poi a dormire. Ne ho proprio bisogno... questo villaggio sembra tranquillo, non c'è bisogno che tenga sott'occhio la ragazza" continuò indicando Gymla "che poi sa difendersi benissimo da sola... Forse stasera ci godremo anche la storia del bardo. È tanto che non ascolto uno spettacolo..."

Ndg: anche per me possiamo andare avanti, magari i miei vorranno comprare qualcosa in flashback

DUNGEON MASTER - 09/09
[Ghino] "Salve buon uomo, anche a me piacerebbe un bel bagno caldo, una porzione generosa di quello stufato di cui si parla in tutta Verge, e forse anche due, ovviamente annaffiate da buona birra... poi magari un massaggio, una buona compagnia, insomma ci siamo capiti." Terminò con un sorriso e un'occhiolino, aspettando la risposta.

«Per il bagno caldo, amico, mettiti d'accordo con le ragazze: prima tu, o prima loro, o anche tutti insieme, a me che me frega?», replicò il locandiere. «Per lo stufato, se davvero ne parlano in tutta Verge c'è da preoccuparsi: qua la gente non parla e, quando apre la bocca, è solo per sparlare di tutto ciò che non ci va a genio. Soprattutto del tempo: se non piove è perché non piove, se piove è perché piove troppo e, se la pioggia non è troppa, allora è perché non è del tipo giusto. Contadini...», commentò sbuffando con disprezzo. «Ma comunque lo stufato c'è e la birra pure, che non è neanche malaccio». Poi cambiò di colpo
espressione alla terza richiesta. «Amico, questa è una casa seria», replicò in tono sostenuto, «e qui di quel tipo di servizi non ce ne trovi. Anzi, ti suggerisco pure di stare alla larga dalle mie cameriere, che tra l'altro sono pure le mie nipoti. Quindi bada a come ti muovi». Poi si arrestò un attimo, come se stesse ponderando su una decisione da prendere. «Però, ora che ci penso, qui in paese c'è una vedova… poveraccio, suo marito l'ha fatto fuori un toro infuriato qualche anno fa... che per sbarcare il lunario da allora fa... beh, fa servizi come quelli che intendi tu». Fece un vago cenno con la mano indicando più o meno la possibile direzione. «Basta che esci di qua, prendi a destra, alla seconda prendi ancora a destra e vai avanti fino a trovare una piccola casa con la porta verde e una quantità di piante di cavolo
davanti: prova a bussare e, se è a corto di soldi, magari un po' di compagnia te la fa».

[NdG] La faccenda della pioggia "non del tipo giusto" non è una mia invenzione: me la disse davvero un tizio (contadino in pensione, ovviamente) alla fine di un periodo di siccità, per potersi lamentare, se non dell'asciutto, almeno del bagnato…

DUNGEON MASTER - 09/09
La mattina seguente il gruppo si trovò pronto alla partenza. Dopo aver saldato i conti con l'oste, ovviamente...

«Hmmm... siete in diciassette... allora fanno...», si mise a calcolare il taverniere, «diciassette pezzi d'oro per la notte, diciassette volte cinque d'argento per la cena... che fanno ottantacinque... facciamo due pinte di birra ciascuno, chi più, chi meno, che fanno altri
trentaquattro pezzi d'argento... tolta la moneta di platino di caparra... vabbé, poche storie, diciamo che restano dodici monete d'oro e siamo pari: come dire che cena e birre sono omaggio della casa. Poi naturalmente io devo dare al bardo quattro monete d'oro per il suo
spettacolo di ieri sera». Sogghignò. «Ah, e naturalmente quando vi capita di ripassare da Verge ricordate che qui siete stati trattati bene. Anzi, magari passate pure parola ai vostri colleghi, già che ci siete...».

[NdG] Chi di dovere si segni nella scheda gli importi corrispondenti, sia quelli in entrata (Morgon) che quelli in uscita.

Saldati i conti, gli avventurieri ripresero il cammino alla volta di La Soglia, con la prospettiva di impiegare due o tre giorni per raggiungere quell'ultimo borgo conosciuto prima di mettersi alla ricerca del fantomatico Lago Garada. Tuttavia, alla luce del fatto che il tempo pareva aver deciso di ostacolare il cammino con una giornata di pioggia fine ma insistente, probabilmente il passo di marcia ne avrebbe risentito.

Pioggia a parte, nulla però intervenne a complicare la giornata per i viandanti e, giunta l'ora di accamparsi per la notte senza aver trovato uno straccio di locanda ove mettersi al riparo, fu chiaro a tutti che la scelta sarebbe stata fra rifugiarsi in una specie di ampia rientranza
naturale ai piedi di un roccione poco discosto dalla strada dove, se non altro, ci sarebbe stato un riparo sufficiente per dormire abbastanza all'asciutto e per accendere un buon fuoco, oppure tentare di proseguire ancora, malgrado la luce stesse ormai iniziando a scemare, nella speranza di trovare qualche riparo più avanti, come magari un edificio abbandonato o addirittura una locanda isolata.

[NdG] A voi la scelta se fermarvi in quella specie di caverna o tentare di proseguire ancora un po'. In ogni caso, sarebbe bene che intanto concordaste i nuovi turni di guardia, alla luce del fatto che ora al gruppo si sono aggiunti alcuni membri. Attendo indicazioni su entrambe
le cose.

[NdG] Di nuovo sulla strada, eh?!?  ^__-    Ammettetelo che vi mancava un po' di vita all'addiaccio... ^_____________________________^

JEAN - 09/09
Un breve ma piacevole soggiorno, pieno di vita sociale. Esattamente quello che voleva Jean, che si era visto e sentito poco o nulla, ma che adesso sfoggiava un gran sorriso sogghignante. Era di nuovo pronto per il viaggio ed aveva decisamente riacquistato il proprio buonumore, perso nelle profondità della miniera di Kel-Hatril. Nonostante la pioggia, pareva proprio che il darokiniano fosse tornato quello di molti giorni addietro…

SCARLETT - 09/09
La mattina seguente erano tutti pronti per ripartire.
Quando Scarlett si era alzata dal letto aveva gettato un'occhiata fuori dalla finestra, constatando che, probabilmente, il tempo non sarebbe stato clemente con loro per quella giornata, quindi aveva optato per raccogliere i capelli in una stretta treccia nel tentativo di preservarli il più possibile dall'umidità che li avrebbe resi indomabili.

Avevano pagato il conto al locandiere e prima di uscire la maga gli aveva assicurato che gli avrebbe fatto un'ottima pubblicità, oltre che - ovviamente - se fosse ricapitata a Verge avrebbe soggiornato nuovamente da lui.
Poi, come previsto, camminarono per tutta la giornata sotto una pioggia fine ma insistente. Certo, indubbiamente c'era ben di peggio che la pioggia, come ad esempio fare incontri poco graditi, ma sicuramente era meno pesante affrontare gli spostamenti con il bel tempo. Se non altro perchè camminare sotto l'acqua portava comunque a rallentare almeno un po' il passo.
La luce stava iniziando a calare quando arrivarono ad una sorta di riparo naturale ai piedi di un roccione. La maga vi gettò un'occhiata quindi alzò leggermente le spalle.
"Non so voi, ma per me possiamo anche fermarci qui." commentò valutando che tutti sarebbero stati abbastanza riparati e asciutti. "Certo, sarebbe meglio trovare una locanda o anche solo qualcosa che ci assomiglia, però non so se valga la pena proseguire rischiando di non trovare nulla."
Scarlett allargò le mani spostando lo sguardo sugli altri compagni. "Ma mi rimetto alla vostra decisione, se volete provare a controllare facciamo pure."


[NdG] A voi la scelta se fermarvi in quella specie di caverna o tentare di proseguire ancora un po'. In ogni caso, sarebbe bene che intanto concordaste i nuovi turni di guardia, alla luce del fatto che ora al
gruppo si sono aggiunti alcuni membri. Attendo indicazioni su entrambe le cose.

NdG: lo anticipo così, poi lo metterò nella mail relativa, comunque Tabitha si offre per fare anche lei turno di guardia ^_^ si adegua a quello che le viene chiesto di coprire, non ha esigenze particolare, ha anche l'infravisione, quindi per lei non è un problema fare un turno in piena notte ^_^

TABITHA - 09/09
Nonostante il clima non esattamente clemente, Tabitha si sentiva felice. Felice per le persone con cui era, per la serata passata in locanda e anche per la pioggia. Bhe, non che fosse  esattamente contenta alla prospettiva di trovarsi zuppa, ma la pioggia le ricordava tanto quanto il sole che non era più prigioniera della sua vecchia vita, che ora era libera.
...E fradicia, ma quella era decisamente una cosa di poco conto a confronto.
Lo disse anche a Morgon, mentre gli camminava a fianco come sempre nella retroguardia, e gli sorrise accennando alle nubi. "A te piace la pioggia?" gli domandò rendendosi conto che non sapeva tante cose di lui... compresa quella.

Si fermarono quando la luce iniziò a scemare in un punto dove c'era una rientranza abbastanza ampia per permettere a tutti di riposare più o meno all'asciutto.
"Io mi adeguo a quello che ritenete meglio." disse facendo poi qualche passo avanti. "Ma in ogni caso, volevo dirvi che posso fare anche io un turno di guardia...insomma, se per voi non è un problema, posso aiutare ecco..." arrossì lievemente, abbassando lo sguardo per un istante prima di riportarlo sul gruppo. "Vi ringrazio che fino ad ora mi abbiate esonerata, ma credo sia giusto che io lo faccia, non sono una maga, non ho bisogno di dormire come loro, quindi se me lo permettete vorrei contribuire."
Si rese conto che non stava facendo poi molta fatica a mantenere la voce ferma e ad  un tono normale, per quanto non fosse pienamente a suo agio quando tutti la guardavano, e la cosa era chiaramente visibile dal colorito vivace delle sue guance. "Il turno che preferite ovviamente, non ho problemi nemmeno a fare quello in piena notte... e ci vedo al buio...bhe, sì, questo lo sapete..." farfugliò alla fine.

MORGON - 10/09
[Scarlett]
Detto questo la maga si staccò dal bancone e si diresse da Morgon. "Bravissimo, non credo di dover aggiungere altro." si complimentò con un ampio sorriso, palesemente davvero contenta per come aveva gestito la situazione e, soprattutto, per il successo che aveva riscosso con il locandiere.
Il sorriso della Rossa prese quindi una nota diversa, più furba, e per certi versi anche più dolce. "Sono sicura che anche una certa elfa ha apprezzato moltissimo quel che hai fatto..." aggiunse a voce più bassa strizzandogli l'occhio prima di voltarsi e raggiungere Issus.

Subito Morgon le sorrise a bocca chiusa, accompagnando il gesto con un lieve cenno del capo. Era molto emozionato da quello che aveva fatto ed era contento che la cosa avesse sortito l'effetto desiderato.
Alla seconda frase il sorriso si allargò e lo sguardo si spostò sulla drow, un leggero rossore tinse le guance del mezz'elfo.
Guardò la giovane maga voltarsi e poi tornò a guardare Tabitha sorridendo.

[Kreena]
"Bravo, bravo!" - esclamò Kreena con un certo mal dissimulato orgoglio - "Impari in fretta...si vede che frequenti le giuste compagnie..."
Gli strizzò l'occhio, accennando a Tabby, in ombra, poco distante.
Quindi abbassò il tono, avvicinando il viso al suo in modo imbarazzante.
"Chissà quanti piatti dovrai lavare, per pagare le bevute a questi buzzurroni..."
Sorrise. Poi lo afferrò per il braccio, trascinandolo quasi di peso fino al bancone.
"Oste! Una pinta per me e una per il mio amico!"

"Eh eh" disse sorridendo Morgon, portandosi una mano dietro la testa. "Frequendo le migliori compagnie che si potrebbero desiderare..."
Sorrise a Kreena, vulvanica come sempre e quando si trovò la bancone con lei afferrò la pinta e si scoprì con la gola letteralmente secca.
Bevve tutto d'un fianto per poi accompagnare il gesto di riporre il contenitore sul bancone con un "ahhhhhhh...".
Sorrise.
"Mi ci voleva proprio... grazie, grazie davvero!"

[Dungeon Master]
«Comunque, che ci avete da pagare l'ho visto», aggiunse accennando al mucchietto di roba accumulato da Kreena sul bancone. «Facciamo così: per adesso mi piglio una di quelle monete di platino come anticipo, poi si fanno i conti domattina, quando sapremo quante birre vi sarete scolate. Te, invece, ti pago a parte», concluse rivolgendosi verso Morgon.
[NdG] I dadi hanno parlato: il passaparola in paese farà affluire alla locanda per l'esibizione di Morgon 40 persone, il che porterà nelle tasche del bardo 4 monete d'oro.

In qualche modo Morgon fu felice di esibirsi quella sera, ed in qualche modo coinvolse i suoi compagni di viaggio.
"Signore e signori, amiche ed amici, permettetemi di sottolineare quanto siate fortunati ad essere qui questa sera, e non perchè potete ascoltare il sottoscritto, che è ben poca cosa, ma perchè potrete ascoltare di una storia, che ben presto sarà leggenda e potrete ascoltarla dai diretti interessati, dai protagonisti, dagli stessi eroi che l'hanno portata a compimento. Sarete voi stessi a poter fare le domande a coloro che saranno ricordati come gli eroi della miniera, gli ammazzastreghe, le ombre del crespuscolo, le saette celesti o come amano chiamarsi loro, i Kreena and the friends.
Fece una pausa... bevve un sorso dal boccale e continuò.
"Dunque iniziamo la nostra storia..."

Il raccondo si sviluppò in cose dette e non dette, in cose parzialmente inventate e parzialmente vere. Di tanto in tanto chiedeva ad uno dei compagni di alzarsi, visto che la parte del racconto lo coinvolgeva in prima persona. Chi più chi meno i compagni stettero al gioco.

Tutto sembrò andare bene. Si scoprì felice. Non lo avrebbe mai detto.

[Tabitha]
Alla fine Morgon ce l'aveva fatta: aveva convinto il locandiere ad ospitare anche lei e sua sorella.
Le si erano inumiditi gli occhi e, un istante dopo, era volata letteralmente dal bardo. Gli aveva afferrato la mano, stringendola tra le sue. "Grazie..." mormorò, poi gli sorrise, felice come non mai. "Sei stato...bravissimo. Non vedo l'ora di ascoltarti di nuovo questa sera!" esclamò con entusiasmo, abbassando poi per un attimo lo sguardo sulle sue braccia.
Gli sfiorò uno dei segni scuri che gli risalivano lungo gli avambracci, quindi sollevò di nuovo gli occhi ad incrociare quelli di lui, riportando la mano vicino all'altra. "Sono molto belli, non sapevo che li avessi..." commentò arrossendo subito dopo. "Bhe, sì, non è che dovevi dirmelo...voglio dire...ti ho sempre visto con le braccia coperte, quindi non sapevo..." farfugliò sentendosi decisamente stupida, per poi scrollare veementemente il capo. "Lascia stare... ho visto che sono scritte elfiche, ma non li ho letti... poi...posso?"
Se possibile arrossì ancora di più. "Cioè, mi incuriosiscono, non ho mai visto molti tatuaggi e se te li sei fatti immagino per te siano importanti, però magari non vuoi...eh...appunto... insomma, non sentirti obbligato ecco..." deglutì rendendosi conto che stava parlando quasi a caso, quindi si zittì con un sospiro e un sorriso di scusa. "Meglio se sto zitta, eh?" commentò ridendo lievemente, quindi gli strinse un'ultima volta la mano prima di lasciare la presa. "Vado a ringraziare anche Scarlett, è stata molto gentile anche lei..." gli disse raggiungendo la Rossa ancora vicino al bancone.

"Grazie mi fa davvero molto piacere il tuo apprezzamento..." sorride davvero felice.
"oh questi dici?" disse Morgon sollevando ancora di più la manica della camicia.
"Non devi mai stare zitta! Hai delle cose molto intelligenti da dire e ricorda che nessuno può mettere Tabitha in un angolo (citazione)."
"Di questi..." disse Morgon passando la mano su uno dei tatuaggi "...si tratta di una storia vecchia ed in qualche modo semplice... magari appena avremo un momento te la racconterò... ora se ho ben capito, quelle due stanno organizzando un'uscita per sole fanciulle..."

Quando rientrarono dal loro giro di acquisti e si sedettero al tavolo, Morgon le raccontò dei tatuaggi.
"Ero giovane, impulsivo ed ero appena andato via da casa per iniziare a scoprire il mondo. Pensavo che dei tanti libri che avevo letto e leggevo non volevo perdere quelle belle frasi e così, inizia a scrivermele... sul corpo, come un rito per interiorizzarle. Non ho solo le braccia pieno di scritte, ma anche il petto e la schiena... So che suona un poco stupido, ma allora pensavo che fosse l'unico modo per averle sempre con me, come degli insegnamenti da non dimenticare. Paradossalmente ho capito solo unendomi a questo gruppo che le cose importanti che non passano, non sono quelle scritte nei libri, per quanto imporanti, ma quelle che ti rimangono nel cuore."
Le strinse la mano.
"Ecco questa è la storia dei miei tatuaggi... da quando mi sono unito a tutti loro, non ne ho più fatto uno..."

[Tabitha]
Lo disse anche a Morgon, mentre gli camminava a fianco come sempre nella retroguardia, e gli sorrise accennando alle nubi. "A te piace la pioggia?" gli domandò rendendosi conto che non sapeva tante cose di lui... compresa quella.

"Adoro camminare sotto la pioggia!" esclamò il giovane mezz'elfo.
"Non so perchè, ma è una cosa che trovo liberatoria. Non mi piace la pioggia battente, ma adoro poter fare lunghe passeggiate nella pioggerellina come questa."
Sorrise alla giovane drow.

TABITHA - 10/09
[Morgon]
Quando rientrarono dal loro giro di acquisti e si sedettero al tavolo, Morgon le raccontò dei tatuaggi.
"Ero giovane, impulsivo ed ero appena andato via da casa per iniziare a scoprire il mondo. Pensavo che dei tanti libri che avevo letto e leggevo non volevo perdere quelle belle frasi e così, inizia a scrivermele... sul corpo, come un rito per interiorizzarle. Non ho solo le braccia pieno di scritte, ma anche il petto e la schiena... So che suona un poco stupido, ma allora pensavo che fosse l'unico modo per averle sempre con me, come degli insegnamenti da non dimenticare. Paradossalmente ho capito solo unendomi a questo gruppo che le cose importanti che non passano, non sono quelle scritte nei libri, per quanto imporanti, ma quelle che ti rimangono nel cuore."
Le strinse la mano.
"Ecco questa è la storia dei miei tatuaggi... da quando mi sono unito a tutti loro, non ne ho più fatto uno..."

Tabitha aveva preso posto sulla sedia a fianco a quella di Morgon, e mentre lui parlava raccontandole del perchè avesse quei tatuaggi, aveva finito per ruotare sulla seduta girandosi completamente verso di lui per poterlo guardare.
Gli stava dedicando tutta la sua attenzione, la testa sostenuta da una mano e con un sorriso a piegarle le labbra, che poi venne in parte sostituito da un'espressione di stupore nello scoprire che aveva anche petto e schiena coperti da quelle scritte...
*Forse una di queste frasi gli risale dal braccio fin sul petto... saranno sempre disposte in verticale? Oppure le ha fatte scrivere magari seguendo i muscoli-*
Fu un attimo, il tempo di un battito di ciglia, ma Tabitha si accorse che per quell'istante aveva abbassato lo sguardo sul petto di lui, fissandolo piuttosto intensamente. Arrossì di botto, tornando a guardare Morgon negli occhi con un sorriso, sperando che lui non si fosse accorto del suo attento esame... per altro piuttosto superfluo dato che, ovviamente, aveva addosso la camicia.
Ricambiò la stretta del bardo, chiudendo la mano di lui tra le sue. "Non suona stupido." lo rassicurò con l'ennesimo sorriso. "Avevi un motivo per fartele, ci credevi davvero, quindi non è stupido... e poi sono belli..." e ne sembrava davvero convinta mentre lo diceva.
Tabitha lasciò la presa di una mano solo il tempo di afferrare il suo boccale di birra e berne un sorso, poi tornò a guardare Morgon. "Magari un domani vorrai tatuarti altro, magari non la frase di un libro, ma qualcosa che ti ha segnato...o ti è rimasto nel cuore..." commentò accarezzandogli piano la mano, poi tornò a guardarlo e assunse un'espressione curiosa e dubbiosa al tempo stesso. "Fa male?" chiese di punto in bianco, "Voglio dire, fare un tatuaggio... mi dà l'idea di sì, ma magari sbaglio... non che io voglia farmene uno, ma...così, sono curiosa..." arrossì lievemente, attendendo pazientemente la sua risposta.
Gli stava ancora accarezzando piano la mano, poi l'aveva voltata in modo da guardargli il polso. Aveva sfiorato con un dito il segno nero che partiva da lì, quindi aveva alzato gli occhi ad incrociare quelli di lui. "Posso?" aveva chiesto a bassa voce, lasciando sottintendere che si riferiva al guardare e leggere quella frase.
 
[Morgon]
"Adoro camminare sotto la pioggia!" esclamò il giovane mezz'elfo.
"Non so perchè, ma è una cosa che trovo liberatoria. Non mi piace la pioggia battente, ma adoro poter fare lunghe passeggiate nella pioggerellina come questa."
Sorrise alla giovane drow.

Tabitha gli sorrise in risposta.
"Ho imparato ad amare la pioggia la prima volta che ho vissuto in superficie, dopo che Kelly mi ha salvata..." confidò alzando per un attimo il volto al cielo plumbeo, "Camminarci, o anche solo guardarla cadere da un riparo... mi ha sempre calmato e, non so, mi fa sempre sentire in pace, come se lavasse via ogni cosa..."
Poi rise piano, scostando una ciocca dei capelli che era sfuggita all'acconciatura e al cappuccio e ormai era zuppa. "Certo, indubbiamente poi è più bella se si ha anche la possibilità di asciugarsi e riscaldarsi davanti ad un fuoco, ma è una cosa su cui posso tranquillamente soprassedere visto che anche passeggiare sotto la pioggia rientra tra le molte, moltissime, cose che una volta non avrei mai nemmeno potuto sognarmi di fare."

KREENA - FENRYR - 10/09
Kreena era tornata dal giro di compere alquanto mogia.
Trovare il negozio non era stato complicato, nonostante i villici scantonassero prima d'incrociarle, sputando e borbottando come rospi gonfi di fagioli. Doveva essere la dieta, si era detta: rape, cavoli e birra scadente, poi per forza impallidivi e ti riempivi di dolori.
La bottega era stata deludente: quattro assi inchiodate male e un'insegna mezza arrugginita, con dipinto su una specie di ratto trafitto di spilli.
Il proprietario era giallognolo come gli altri, con occhi spiritati che sembravano dover saltare fuori dal cranio. Aveva sbarrato la porta invece di aprirla, tanto che per entrare aveva dovuto scassinarla. Quello era corso via strillando, si era sentito un tonfo nel retro e poi più nulla.
La ladra tastò il tessuto ruvido che aveva sotto braccio e sospirò.
Visto che il tizio non tornava, si erano servite, ma era stata una ben magra spesa: pantaloni e giubba di un grigio-verde topo, forse quello stesso rancido scuoiato dell'insegna. Non aveva badato a cosa avessero preso le altre, ma almeno Tabby sembrava contenta: così aveva lasciato un pugno di monete sul banco, felice di tornare alla locanda.
"Beh dai ragazze, ci rifaremo a La Soglia" - esclamò, gettandosi a sedere su una panca in modo scomposto - "Oste, birra per tutte!"
Sorrise. Per lo meno non sarebbe dovuta andare in giro nuda, nel caso si fosse sporcata sgozzando qualcuno con troppa veemenza.

Fenryr rientrò poco dopo di loro e, come sempre, si tenne in silenzio e in disparte.
Fissò Kreena. Aveva fatto bene a seguirla. Era completamente matta e una vera calamita per i guai.
Il sarto si sarebbe svegliato con un gran mal di testa, ma non poteva lasciarlo strillare.
Scrocchiò il collo. Con lei e le drow sarebbero stati come un drago rosso nella neve. E non sempre un pugno in testa e un po' d'oro sarebbero bastati a cancellare traccia del loro passaggio...

NdG
Evito di aggiungere altro sulla serata: Kree, ovviamente, partecipa attivamente alla narrazione dei fatti, in cui alla fine diventa Regina dei Coboldi (avendo avuto il futuro Re come schiavo personale) ^______^

KREENA - FENRYR - 09/09
Kreena fissò lo sperone di roccia e storse il naso.
"Bella la vita dell'avventuriero. Tutto il giorno sotto la pioggia, vestiti di stracci e ora una spelonca umida!"
Sospirò teatralmente.
"Almeno speriamo che non ci sia l'orso..." - aggiunse, muovendosi con circospezione verso il riparo.


NdG
Per Kree e Fenryr ok per fermarsi qui a dormire. Kreena prima fa un giro d'ispezione, cerca tracce di animali o di recente passaggio di qualcuno (tipo resti di bivacchi, impronte, ...). Controlla un po' tutto il perimetro circostante, non solo la grotta.
Per i turni di guardia: Kree preferisce uno serale, Fenryr il classico turno del lupo e suggerisce che Kelly, Tabby e Gimla facciano il turno in aggiunta agli altri, se vogliono farlo (quindi se siamo in 17, contiamo 7 turni da 2 + loro tre).

GHINO - BOGNUS - 10/09
Ghino era stato un po' con gli altri, ma circa a metà della rappresentazione di Morgon era sgattaiolato fuori senza farsi notare.
La vedova consigliata dall'oste gli fece passare qualche ora piacevole, un buon bagno caldo e massaggi all'olio profumato.
L'halfling ritorno di buon umore, con un sorriso che gli rimase sul volto anche mentre comprava qualcosa al mercato e camminava sotto la pioggia il giorno dopo.
Quando arrrivarono al riparo naturale, commentò con voce allegra "Meglio fermarsi qui che in un accampamento di coboldi o una miniera piena di schifi ostili, ehm, con tutto il rispetto..." aggiunse all'indirizzo di Kel-athril.
In un angolo asciutto, estrasse una delle sue pentole e preparò zuppa per tutti, con quello che aveva comprato la mattina.

Bognus passò una serata piacevole al caldo, in buona compagnia e con vari boccali di birra fra le mani, godendosi davvero lo spettacolo di Morgon.
Ci pensò a lungo, parlandone con Gymla durante il viaggio e anche la sera dopo mentre le giunture gli dolevano per la lunga camminata e l'umidità. Brontolò un po' alla decisione di fermarsi lì, ma non voleva spostarsi ancora con l'incertezza di non trovare niente di meglio.

Ndg: Ghino e Bognus ci sono per ogni turno di guardia. Per l'ordine di marcia, Ghino come sempre davanti in esplorazione e Bognus a chiudere il gruppo, vicino a Gymla.