martedì 31 gennaio 2023

SETTIMANA 04 - 2023

KREENA - 12/09
[Morgon]
"Quando sarà il plenilunio?"

Kreena sembrò spegnersi a quelle parole.
Qualcuno rispose, ma il suono le giunse ovattato e disorto, come attraverso acque profonde.
Abbassò lo sguardo sulle mani, le voltò, le rivoltò nella tenue luce sotto al tavolo.
Le ombre sembrarono seguire il movimento, scivolando sulla pelle, giocando tra le dita.
La ladra inspirò, espirò, sorrise. Un sorriso impacciato, prosciugato di tutta l'energia di prima.
"Sì...manca poco...non più di 2 o 3 giorni..."


SCARLETT - 12/09
Scarlett annuì quando Issus disse che magari potevano trovare una soluzione diversa da quella di spaccare il naso di Jean. Già, effettivamente non era una gran bella cosa se poteva esserci un'opzione diversa.
Kel-hatril buttò lì l'idea di usare l'incantesimo che aveva utilizzato nella grotta per fermare Vixiar, ma a quel punto Scarlett storse leggermente il naso. "Se riuscissimo ad ottenere l'informazione senza ricorrere a incantesimi forse sarebbe meglio..." commentò a mezza voce soppesando il presunto bardo, stringendo leggermente gli occhi per poi scrollare le spalle. "Non lo so, ma ha più l'aria di uno che era bravo a menare le mani, quindi proverei un approccio più tranquillo... magari appunto Morgon può avere la risposta senza farci tanti problemi."
Scarlett lanciò un sorriso al mezzelfo. "Sei stato bravo prima Morgon." aggiunse per rassicurarlo. 
A quanto pareva però il plenilunio era troppo vicino per poter raggiungere Kan-Thor in tempo.
"Bhe, in realtà avere tempo non è un male tenendo conto che non sappiamo quanto sia  effettivamente distante la nostra meta..."
Gli occhi della maga si puntarono su Kreena, qualcosa legato al plenilunio l'aveva letteralmente spenta. E non era da Kreena. Scarlett la osservò per un poco, attendendo pazientemente che la mora alzasse lo sguardo la guardasse, quindi inclinò leggermente il capo con un sorriso gentile. Non disse nulla, ma era chiara la domanda: tutto bene, Kreena? Posso aiutarti?


TABITHA - 12/09
Tabitha era rimasta al tavolo per tutto il tempo, ascoltando quello che gli avventori erano andati a raccontare a Morgon. Gli sorrideva quando capitava che lui la guardasse, annuendo piano per fargli capire che stava facendo un bel lavoro... così era rimasta di sasso quando Kreena l'aveva apostrofato come se non avesse fatto nulla di rilevante.
L'elfa aveva guardato la compagna con un lieve disappunto dipinto sul bel viso, poi aveva sospirato con un breve sorriso. Era Kreena, no? Non l'aveva detto con cattiveria, ne era sicura.
Tabitha aveva ricambiato lo sguardo di Morgon, quindi aveva spostato un po' la sedia per andargli più vicino e prendergli una mano che aveva stretto. Gli aveva sorriso, avvicinandosi un po' per parlargli a bassa voce. "Sei stato bravissimo prima, e sono certa che anche Kreena lo pensa, altrimenti non avrebbe chiesto di nuovo che vada tu a parlare con quel bardo."
Un'altra stretta alla mano. "É Kreena, no? Sappiamo come è fatta..." 
Altro sorriso, con la seconda mano che andava ad unirsi alla prima per chiudere tra le sue quella di Morgon. "Solo un poco... finchè non devi andare da quel tizio..." aggiunse a bassa voce, guardando poi verso il gruppo.
"Bhe concordo che possiamo provare a chiedergli, vediamo se ci dà l'informazione su questa Ulna, altrimenti come dice Issus alla fin fine pare proprio una tizia particolare, quindi sarà conosciuta in quella zona... presumo." Tabitha scrollò piano le spalle. "Bisogna vedere quanto frequenta la civiltà e se magari non ha modo di mascherare il fatto che non ci vede...però insomma, se questo bardo non parla, troveremo qualcun altro che potrebbe saperne penso."

KREENA - 12/09
Kreena sollevò lo sguardo, incrociando quello preoccupato dell'amica.
Scosse appena il capo, annuì e le sorrise di rimando.
Poi si accorse di Morgon. Stava lì, mogio mogio, l'occhio spento, un po' rosso in faccia come se avesse bevuto.
Tabby, accanto, lo consolava di qualcosa. Parlavano di lei, si accorse. Di qualcosa che l'aveva offeso.
La ladra sgranò gli occhi, senza capire.
Fece per dire qualcosa. Si guardò ancora le mani. E restò zitta.


MORGON - 12/09
Morgon guardò Tabitha e le sussurrò "Grazie! Ora farò il mio dovere."
Si alzò dal tavolo e senza dire nulla si avvicinò al tavolo dove era seduto il bardo locale.

Cercò di sorridere mentre si avvicinava al tavolo e quando fu nei pressi si arrestò ad una distanza che ritenne non invasiva ma che dava l'idea di essere interessato a sedersi.

"Chiedo scusa per il disturbo, posso sedermi per scambiare due parole tra colleghi?"
 

martedì 24 gennaio 2023

SETTIMANA 03 - 2023

JEAN - 12/09
Jean raggiunse gli altri al tavolo proprio mentre Filth proponeva di andare a letto. Lo spadaccino sbuffò:
“Già stanchi? Le notti nelle città non sono quelle nelle pluridannate caverne. Qua ci sono attrazioni, discreto alcool, un cibo passabile… Si può sempre fare meglio, ma rispetto all’ultimo periodo possiamo dire che il cambiamento è simile a quello che potrebbe ottenere una puttana di Orchiburgo che venga presa in sposa da un emiro di Ylaruam. L’esclusività della relazione non sarebbe tra le sue priorità, se capite cosa voglio dire…”
Si strinse nelle spalle, lanciò una vaga occhiata intorno a sé per essere sicuro che nessuno stesse prestando particolare attenzione alle sue parole [NDG per DM: se Jean notasse che qualcuno è in ascolto non tenete conto della restante parte di mail] e riprese, lasciandosi cadere sulla panchina e stirando voluttuosamente le gambe prima di accavallarle, distese, l’una sull’altra facendo scricchiolare appena gli stivali:
“Nulla di urgente da parte mia, comunque. Ho fatto un paio di bevute con il bardo del posto, tale Bardell, e scambiato quattro parole. Ho dovuto insistere un po’ per farmi canticchiare qualcosa di locale, perché il tipo non deve avere problemi di soldi. Magari di giorno lavora all’ufficio del connestabile, oppure del Podestà o di chiunque maneggi i forzieri delle tasse in questo cazzo di posto. Fatto sta che l’unica cosa che sono riuscito a capire è che lui ha imparato a cantare da una tipa stramba, cieca per giunta, di nome Ulna.”
Si fece pensieroso:
“Strano chiamarsi come un osso… O forse ricordo male e quello è l’urna? - Si osservò l'avambraccio - Ammetto che le lezioni di anatomia di Catena le trovavo tremendamente noiose, che io sia fottuto con una picca e mezzo se mi era possibile rimanere sveglio in quelle ore interminabili…”
Scosse la testa, sbattendo le palpebre ed arricciando le labbra al ricordo:
“Ad ogni modo, la signora in questione deve essere una specie di santona. Pare che ami combattere a mani nude… Io trovo difficile che si possa avere ragione di una spada così, ma mi sembrerebbe ancora più complicato poter combattere senza vederci un cazzo, quindi non è la parte più curiosa della storia.”
Sospirò ed appuntò lo sguardo su Filth:
“A meno che qualcuno non ne sappia di più a proposito di questa donna, direi che le informazioni non sono urgenti…”

DUNGEON MASTER - 12/09
[Jean] “Strano chiamarsi come un osso… O forse ricordo male e quello è l’urna?

Che c'è di strano? Anche Omero si chiamava come un osso o no? D'altronde, il nome Radio non mi sembrava molto adatto e allora ho scelto Ulna e quindi il bardo cieco è diventato femmina...  ^_________________________^


KREENA - 12/09
Kreena fissò Jean. Si portò l'indice al mento. Poi guardò in alto, a sinistra, corrugò la fronte, spostò il dito avanti, indietro e di nuovo avanti, infine esplose.
"Sei un genio!" - esclamò, balzando quasi in grembo all'altro.
Si bloccò però a metà slancio.
"Cioè...no, non hai capito niente come sempre...malgrado questo, hai risolto il caso!" - disse, riprendendo le distanze e un tono più modesto, nonostante continuasse a esser super-agitata.
"Questa Urna...Urca...Urla...che dici...è lei...il cieco della storia!"
Guardò di nuovo Jean e sbuffò.
"Il lago...l'isola...la missione...mica vorrai davvero andare a caccia di puzzosi troll morti da tempo sotto qualche ponte, vero?"
Scosse il capo. Sospirò.
"Almeno, sai dove vive?"
Attese un istante.
"La cieca, non il troll, per esser chiari..."

JEAN - 12/09
Jean sorrise in tralice:
“Beh, sì. Potrebbe essere il bardo cieco e no, non so dove abiti. Non l’ho chiesto, perché dato che stiamo provando ad essere discreti, ho ritenuto opportuno trovare prima una scusa valida per ottenere l’informazione senza destare eccessivi sospetti. Già che ci siamo mi preme sottolineare che per i miei gusti, al momento, siamo riusciti a passare inosservati quanto ci riuscì la figlia del Barone Mellara presentandosi a colazione con la veste bianca subito dopo aver perso la verginità nel sottoscala del dannatissimo dongione, ma ormai è cosa fatta.”
Si voltò appena a controllare che il bardo fosse ancora al suo posto, impegnato con la bevuta che gli aveva lasciato pagata:
“Se qualcuno volesse essere così gentile da controllare che il mio amico Bardell resti al suo posto ancora per una quindicina di minuti scarsi, avrei idea di uscire un attimo dalla locanda con Issus o chi per lui, farmi volontariamente spaccare il naso nel primo vicolo buio che troviamo e rientrare grondante sangue a mendicare dal bardo di comunicarmi dove io possa trovare una maestra di arti marziali abbastanza brava da non farmi pestare ogni volta che mando a fare in culo qualche brutto ceffo da locanda. Il che, invero, succede piuttosto di frequente.”
Si esibì in accenno di riverenza ed appuntò lo sguardo su Issus…

SCARLETT - 12/09
Scarlett era tornata al tavolo giusto in tempo per sentire tutto il racconto di Kreena, quindi si era messa comoda appoggiandosi ad Issus, in attesa che anche gli altri li raggiungessero. E Jean, a quanto pareva, aveva trovato informazioni proprio sul fantomatico bardo cieco. Che era una donna.
Scarlett quindi soppesò per un attimo il piano di Jean per farsi spaccare il naso da Issus. "Bhe, controllarlo possiamo controllarlo, e tenerlo al bancone un altro po' se volesse proprio andarsene..." poi scrollò piano le spalle. "Per spaccarti il naso, chiunque lo debba fare, è meglio se uscite e rientrate separatamente. Altrimenti che diamine, in due contro uno e solo tu le prendi? Oppure se Issus vuole aiutarti a farti male, potresti  uscire tu, poi usciremo io e lui con la scusa di una passeggiata prima di dormire - una signora va sempre accompagnata, no? -, ti pesta, tu rientri, e noi torneremo tra un po'. Così io controllo che nessuno vi veda o, alla peggio se dovesse comparire un possibile testimone, mi dirai qualcosa di molto sconveniente e Issus ti pesterà con un motivo."

KREENA - 12/09
[Jean]
“Già che ci siamo mi preme sottolineare che per i miei gusti, al momento, siamo riusciti a passare inosservati quanto ci riuscì la figlia del Barone Mellara presentandosi a colazione con la veste bianca subito dopo aver perso la verginità nel sottoscala del dannatissimo dongione, ma ormai è cosa fatta.”
 
Kreena abbassò involontariamente lo sguardo tra le gambe.
"Eh già, cosa fatta ormai..." - disse allargando le braccia con pacata rassegnazione.
Rialzò di scatto il capo.
"Tu comunque sei un porco" - affermò indicando il compagno con un mezzo sorriso.
"E tu, invece? Tu dov'eri, nel mentre?" - aggiunse verso Morgon - "Trovare notizie era il tuo compito, non lanciarti in un concorso canterino..."
Sbuffò.
"Comunque...siamo sicuri che sia davvero un bardo?"
Si grattò la nuca.
"No, non tu..." - disse liquidando Morgon con un cenno della mano - "L'amico del tuo amico porco..."
"Insomma...non canta, non suona, non racconta storie e neanche si è lamentato quando gli hai rubato il palco...dalle mie parti, per quello, un bardo perbene ti avrebbe almeno rotto il naso..."
Fece una smorfia perplessa, poi sorrise a Jean in modo ambiguo.
"A te, invece, caro, se ci tieni tanto, a romperlo posso pensarci io..."

NdG
Magari me lo sono perso, ma dov'è e che aspetto ha il bardo con cui ha parlato Jean?

DUNGEON MASTER - 12/09
Il bardo in questione si trova nella sala, in un posto stranamente defilato per un bardo, e sta bevendo da solo il vino offertogli da Jean stesso, con l'aria scontenta di uno con qualche problema esistenziale o qualcosa del genere. Di aspetto è un uomo più vicino ai cinquanta che ai quaranta, ha l'espressione dura dell'avventuriero esperto ed in effetti dà più o meno l'impressione di potersi trovare più a suo agio con una spada in mano anziché con un liuto, al punto che il suo abbigliamento è in pratica un'armatura di cuoio borchiato con un po' di leziosaggini da bardo aggiunte qua e là, tipo colletto e polsini ricamati ma tenuti con poca cura.


In pratica dà a colpo d'occhio l'impressione di aver adottato il mestiere da bardo non per vocazione ma come ripiego per tirarsi fuori dalla vita di strada.

MORGON - 12/09
[Kreena]
"E tu, invece? Tu dov'eri, nel mentre?" - aggiunse verso Morgon - "Trovare notizie era il tuo compito, non lanciarti in un concorso canterino..."

Morgon fu molto colpito da quella affermazione di Kreena, all'inizio si risentì proprio.
"HO SOLO FATTO..." niente. Fece una significativa pausa. Proprio non ce la faceva ad urlare contro qualcuno, non a Kreena almeno. Un po' perchè aveva paura in un taglio netto della gola, un po' perchè era una sua amica e con gli amici proprio non riusciva ad urlare.
"...ho cercato di fare del mio meglio...".
Iniziò a guardare il tavolo, poi, per uscire dall'imbarazzo prese il boccale e sorseggio della birra.
Cercò conforto negli occhi di Tabitha verso cui si esibì in un sorriso imbarazzato. Molto imbarazzato.

Ascoltò il piano di Jean, le parole di Scarlett. Nel frattempo si voltò a guardare il bardo locale ed in maniera inconsapevole iniziò a bisbigliare le parole trovate nel libro grazie a Tionisla.

"Con cuore saldo l'eroe la soglia varcherà,
al lago con due isole alfine giungerà...

...Nel plenilunio ciò che esiste è rivelato,
il sacro monte altrimenti è occultato.
Il custode crudele non perdonerà
chi di passar oltre senza merito oserà."

Ridestandosi da quel momento di quasi trance e dall'imbarazzo, il mezz'elfo domandò a bassa voce.

"Quando sarà il plenilunio?"

DUNGEON MASTER - 12/09
[Jean] Si esibì in accenno di riverenza ed appuntò lo sguardo su Issus…

Lo sguardo che Issus rivolse di ritorno a Jean fu a tutta prima di sorpresa, ben presto però mutata in contrarietà. «Non mi piace l'idea di mettere le mani addosso ad un compagno», obiettò, «quand'anche fosse per raggiungere uno scopo altrimenti irraggiungibile. In questo caso, poi, non credo che non si potrebbe trovare qualche altra soluzione, per cui mi riservo di dare seguito a questa idea solo se proprio non riuscissimo a trovare altro e se tutti si trovassero d'accordo».

«Io una soluzione differente da proporre ce l'avrei», si fece sentire a quel punto Kel-hatril, «solo che non sono del tutto certa che a tutti piacerebbe. Beh, in fondo però non sarebbe neanche tanto una novità: è un incantesimo che mi avevate già visto usare su quell'imbecille di Vixiar quando cercò di aggredire Issus, nella caverna del mio lago privato». Si fece di colpo pensosa per osservare: «Accidenti, mi pare passato un secolo da allora». Poi riprese, in tono tornato normale: «Insomma, potrei indurre quel bardo a sentirsi molto ben disposto nei miei confronti e quindi anche a rispondere alle mie domande senza stare nemmeno a chiedersi il perché gliele rivolgo. Se non vi fidate, posso anche promettere che non sfrutterei l'incantesimo per altri fini se non quello di ottenere l'informazione che ci serve. Se vi va, questa è la mia proposta».

«Tuttavia, siamo davvero certi che si tratti di un'informazione indispensabile?», intervenne ancora Issus. «Questa Ulna ha tutta l'aria di essere un personaggio talmente particolare da dover essere conosciuta da chiunque nei dintorni di dove abita. La zona in cui trovarla ormai la conosciamo e, malgrado la pestilenza di anni fa, non è rimasta del tutto spopolata: basterebbe andare nella prima taverna che incontriamo e chiedere al taverniere per riuscire a scoprire dove abita quella donna».

«Avrei anche un'altra soluzione», riprese ancora Kel-hatril. «Il nostro bardo Morgon potrebbe andare dal bardo seduto laggiù... a proposito, com'è che si chiama?... per chiedergli se sa dove trovare un terzo bardo, una certa Ulna, di cui ha sentito parlare. Insomma, una faccenda fra bardi: dubito che la cosa potrebbe suonare sospetta, non credete?».

JEAN - 12/09
Jean annuì impercettibilmente alle parole di Scarlett. Aveva senso. Passò di nuovo rapidamente lo sguardo su Issus, quindi lo appuntò su Kreena. Per un istante la sua espressione fu qualcosa di più che seria, come se stesse valutando le parole della ragazza ad un livello diverso. Poi la consueta malizia tornò a brillargli negli occhi mentre le rispondeva:
“Non ho chiaro chi sarebbe il porco: io oppure Morgon? Perché non mi pare di aver fatto nulla per essere accostato al nobile animale che citi. Poi detto da una che non vedrebbe l’ora di finire in un vicolo buio con me… Per spaccarmi il naso. Certo, certo… Ne ho sentite di scuse di questo tipo, però di solito erano gli uomini ad utilizzarle. Sai, la faccenda della collezione di denti di goblin, eccetera. Mai capito perché qualcuno dovesse trovarla attraente, per inciso.”
Sedette ed acavallò le gambe, scuotendo la testa divertito:
“No, no signorina. Mi spiace, ma preferisco non rischiare con te. Del resto come dicono giustamente Issus e Kel - proseguì dopo aver ascoltato anche la loro opinione - tutto sommato non pare così necessario che io mi faccia mettere le mani addosso in quel particolare, ahhh, senso. Sì. Fingiamo che io non abbia fatto questa proposta ed iniziamo a convogliare i nostri pensieri verso il letto…..”
Si abbandonò ad un leggero sorrise in tralice, subito prima di nasconderlo dentro al bicchiere di vino che ormai era quasi vuoto.

KREENA - 12/09
Kreena lanciò una dubbiosa occhiata verso il bardo e storse il naso.
"Un bel ceffo davvero, degnissimo compare..." - mormorò, in apparenza diretta a nessuno.
Poi si volse e ammiccò a Jean, che proprio allora iniziò a parlare.

[Jean]
“No, no signorina. Mi spiace, ma preferisco non rischiare con te. Del resto come dicono giustamente Issus e Kel - proseguì dopo aver ascoltato anche la loro opinione - tutto sommato non pare così necessario che io mi faccia mettere le mani addosso in quel particolare, ahhh, senso. Sì. Fingiamo che io non abbia fatto questa proposta ed iniziamo a convogliare i nostri pensieri verso il letto…..”

Kreena lo fissò, piegò appena il capo, quindi scoppiò in una deliziosa risata.
"Certo, certo, verso il letto, come no..." - scherzò, sfiorandogli il petto con l'indice - "Nei tuoi sogni da maniaco, magari..."
Sempre ridendo si voltò verso Morgon.
"E tu? Su su, che aspetti? Vai a parlare con quel tipo" - lo sollecitò, accennando allo strano bardo dall'aria marziale.
"Dai che è tardi...qui c'è gente che vuole andare a dormire..." - concluse, con una maliziosa strizzatina d'occhi verso Jean.

martedì 17 gennaio 2023

SETTIMANA 02 - 2023

GHINO - 12/09
Dopo l'intervento di Kreena l'espressione di Ghino  cambiò. Non replicò, diventò rosso e cominciò ad agitarsi, sollevando il bicchiere come se volesse spaccarlo sul tavolo.
Però si fermo col boccale a mezz'aria quando la persona con cui stavano parlando spiegò in modo semplice dove portavano le strade in uscita da La Soglia, ascoltando con attenzione.
Infine fece un gran sorriso.
"Un giro di birra per il nostro amico e la... ehm... principessa. Offro io."
Attese che tutti bevessero,  poi fece un'altra domanda.
"E dimmi, che cosa si sa di questa pestilenza attorno al lago? Quando è avvenuta? Non sarà forse stata opera del troll del ponte?"
Guardo Kreena velocemente, lanciandole un occhiolino senza farsi notare. Il nervosismo di poco prima sembrava passato.
 
KREENA - 12/09
La giovane ascoltò con attenzione la spiegazione del paesano, annuendo più volte mentre lui indicava luoghi e direzioni.
Quindi sospirò, portandosi la destra alla fronte.
"Oh sì, una storia davvero drammatica come dite..."
Inspirò a fondo.
"Tutto iniziò a Vyalia, giù a sud, dove nacqui anni e anni fa... " - disse, accennando a un punto remoto fuori dal foglio.
Si fermò, strizzando l'occhio all'interlocutore.
"L'età di una signora come sapete non si dice...è anche maleducato chiederlo...ma sì, lo so, dimostro moooolti meno anni di quelli che ho...pensandoci, ne sono trascorsi almeno diecimila dall'ultimo viaggio che ho fatto qui..."
Scosse le spalle.
"Comunque...Vyalia era un regno carino, con un bel lago, il fiume e una lussureggiante foresta proprio dietro il castello...un po' troppo lussureggiante, a guardarla bene...e anche il simbolo della città avrebbe dovuto allarmarmi, ma sì sa, da giovani non si bada a queste cose..."
Sospirò di nuovo.
"Insomma...cos'è cosa non è, salta fuori che nel folto bitava un drago...con 7 teste, per di più...idra credo si chiami...sì, l'Idra di Smeraldo...la stessa raffigurata su ogni scudo e bandiera del reame...ce l'avevo persino stampata su fasce e mutandine, pensate un po'..."
Scosse il capo.
"Anche questo avrebbe dovuto insospettirmi...così come la tradizione di mandare ogni mese una giovane nel bosco, da sola, vestita tutta di nero...giovani che poi, guarda caso, scappavano tutte con un qualche giramondo di passaggio...sfacciate, mi dicevo e un po' le invidiavo, perchè, detto tra noi, bello il fiume, bellissimo il lago, ma la vita di corte, in un regno grande come una nocciola, era di una noia mortale!"
Bevve un bel sorso di birra.
"In ogni caso, non avevo capito niente...il primo sospetto lo ebbi quando, svegliandomi, vidi un completino nero notte sulla poltrona di velluto, invece del mio preferito rosa e lilla..."
Appoggiò il boccale con una pausa drammatica.
"Eh sì, avete capito, si vede che siete uomo svelto di mente: la ruota aveva girato ed ero saltata fuori io...l'intera città piangeva...che dico, tutto il reame, perchè, bella e simpatica come sono, mi amavano davvero tutti...un fornaio portò pure due sue figlie, piangendo e strillando Prendete loro, prendete me! ma niente, principessa o non principessa, nessuna eccezione: venni condotta nel bosco per esser data in pasto al drago!"
Deglutì, lasciando tempo ai presenti di digerire la situazione.
"Il drago però non mi mangiò...era furbo quello...e poi, ammettiamolo, ero davvero un bel bocconcino...oh no no, non da mangiare, nell'altro senso..."
Si fermò un attimo, poi fissò il paesano, inarcando un sopracciglio.
"No, neanche in quel senso...sempre un solo pensiero avete in testa voi maschi...meno male che l'idra era femmina e molto furba, come ho detto...avendo tra le mani una principessa...e che principessa...voglio dire, con tutte le sue cosine a posto...ecco, dunque che elaborò un piano..."
Si passò le mani sul mantello.
"MI tenne lì, prigioniera e fece girare la voce, così da attirare tutti gli eroi e i principi e i duchi e i cavalieri del circondario...e quelli vennero, vennero a decine, perché il re, mio padre, aveva promesso la mia mano e centomila corone per chi mi avesse salvata..."
Meditò per qualche istante, mordicchiandosi il labbro.
"Venne di tutto a dir la verità...anche bifolchi con la zappa e il forcone e certi ceffi da brigante da metter paura...ma l'idra non si spaventò e szic e szac, se li mangiò tutti e chi non mangiò, bruciò e poi disperse le ceneri...tenendo solo armi e ammennicoli per il suo tesoro..."
Scosse il capo con tristezza.
"Dopo un anno, capite, morivo di noia peggio che al castello...e poi, essendo donna, sono anch'io modestamente furba e avevo notato una cosa...così una notte mi stufai e, mentre l'idra dormiva, gonfia di un paladino e del suo destriero, sgattaiolai fuori dal letto, presi una delle spade - ce ne erano un sacco attorno, anzi, dovevi star attenta a non tagliarti, se andavi alla latrina col buio - e..."
SZACC!
Strillò la ladra, menando un gran colpo sul tavolo col taglio della mano.
"Sette in un colpo! Tutte le teste le tagliai, di netto...quello era il trucco e l'idra si rivoltò come un ragno infilzato e lì rimase stecchita!"
Sorrise per un attimo, per poi tornare mogia.
"Purtroppo, una goccia del suo sanguaccio venefico schizzò sul mio viso..." - disse, scostando i capelli per mostrare la guancia bruciata - "ed ecco qua, la mia bellezza verginale svanita..."
Sospirò in modo esagerato.
"Mio padre ovviamente mi ripudiò...chi mai avrebbe sposato più una principessa sfregiata e che, per di più, si era salvata da sola...così mi bandirono e da allora niente più trine e merletti, solo vesti nere, spade e vita d'avventuriera..."
Si fermò per finire la birra con un sorso sonoro.
"Che non è poi tanto male, a dire il vero...si vedono cose, s'incontra gente, la birra è buona e ogni giorno è diverso dall'altro, non ci si annoia mai..."
Sorrise di nuovo, stavolta a tutto viso, uno dei suoi sorrisi radiosi e disarmanti.
"Ora, ad esempio, andremo a caccia di troll..." - concluse, strizzando l'occhio al paesano.
 
NdG
Perdonate la lunghezza: luoghi liberamente ispirati a questa mappa delle città trovata per caso sul web...spero il DM mi conceda licenza poetica! :)
 


DUNGEON MASTER - 12/09
[Kreena] "Ora, ad esempio, andremo a caccia di troll..." - concluse, strizzando l'occhio al paesano.
 
«Ecco, questa è proprio una cosa che sarò lieto di lasciare fare a voi» commentò il paesano con un sogghigno. «Anzi, visto che si sta facendo tardi e che domani ci sarà come sempre da lavorare, permettetemi di ringraziarvi per l'affascinante narrazione delle vostre peripezie,
Vostra Altezza, e di augurarvi la buonanotte». Detto questo l'uomo si alzò, si esibì in un inchino non troppo goffo e si allontanò, in breve seguito dagli altri paesani che avevano preso parte alla conversazione.
 
«Bene, amici miei» commentò Filth dopo che tutti gli estranei al gruppo si furono allontanati, «sembra che a questo punto abbiamo una meta da raggiungere ed un'indicazione su come arrivarci. Direi che domani mattina potremmo rimetterci in cammino, d'accordo? Quindi suggerirei a tutti di trasferirci nelle camere per una buona notte di sonno, per una volta senza bisogno di turni di guardia.» Rivolse poi lo sguardo verso Jean che si stava avvicinando. «A meno che il nostro amico non abbia qualcosa di urgente da riferirci...» aggiunse infine.
 

martedì 10 gennaio 2023

SETTIMANA 01 - 2023

KREENA - 12/09
Meta? Garada?
Kreena si morse la lingua, sopprimendo l'insano desiderio di scagliare fulmini dagli occhi, dritti a incenerire i due malaugurati compagni.
Sempre così. Bastava distrarsi un attimo e szacc...tipico dei buzzurri!
Inspirò, assumendo l'aria di una madre severa.
"Orazio! Smettila d'importunare gli ospiti!" - esclamò, incuneandosi tra Ghino e l'avventore - "Il signore ha già detto che laggiù ci sono solo appestati, pecore morte e latte di castagne. Ci interessa il troll, non prender una malattia!"
Scosse il capo, poi fissò il paesano con aria accondiscendente.
"Perdonate i miei servi..." - iniziò, abbassando la voce - "Sono fedeli ma senza cervello...cadono sempre dalla culla da bambini...una botta in testa e via, poveretti...le cose poi le fanno anche, per carità, ma per lo più dormono, bevono o straparlano, ecco...e soprattutto non reggono l'acool..."
Fece un sorriso triste.
"Questo è il destino di una principessa perduta, purtroppo..."
Sospirò. Quindi sembrò rianimarsi.
"Perchè sono una principessa, sapete?" - disse con aria d'intesa - "Forse non sembra, ma è così...e se volete una storia, ecco, questa è bella davvero!"
 
DUNGEON MASTER - 12/09
[Kreena] "Orazio! Smettila d'importunare gli ospiti!" - esclamò, incuneandosi tra Ghino e l'avventore - "Il signore ha già detto che laggiù ci sono solo appestati, pecore morte e latte di castagne. Ci interessa il troll, non prender una malattia!"
 
Il beninformato avventore elargì a Kreena un'occhiata abbastanza eloquente, del tipo 'se tu sei una principessa io sono un elefante', ma si limitò a commentare: «Sì, ha tutta l'aria di poter essere una storia molto interessante, Vostra Altezza, e non mi dispiacerebbe ascoltarla anche subito, ma prima consentitemi di dire un paio di cose: la prima, che vivendo in un posto come questo potrei forse passare per più sciocco di quanto realmente sia, la seconda, che a me interessa meno di zero dei fatti vostri e di dove abbiate in programma di andare. Viste queste premesse, voglio dirvi come si va in entrambi quei posti di cui abbiamo
parlato, così potrete avere le informazioni che ovviamente state cercando senza tradire quale sia quella di cui davvero vi importa». Sorrise con aria vagamente complice. «In realtà è facile trovare la strada: chiunque qui saprebbe spiegarvela. Basta uscire dalla città dalla porta nord, seguire la strada che costeggia il lago finché, poco dopo averlo superato, si arriva ad un quadrivio: la strada che prosegue verso nord conduce alle malghe in cima a questa valle e finisce lì; la strada verso ovest scavalca le montagne e conduce al ponte del troll; la strada verso est scavalca le montagne dalla parte opposta e conduce al ponte dell'angelo e da lì a Garada. Semplice, no?» 
 
Sorrise ancora ed aggiunse: «Ed ora, Vostra Altezza, che ne direste di raccontarci gli eventi drammatici che vi costrinsero ad abbandonare gli agi della vita da nobildonna per affrontare le difficoltà di quella da avventuriera?»
 

martedì 3 gennaio 2023

SETTIMANA 52 - 2022

DUNGEON MASTER - 12/09
[Haza] "Mi sa che queste resteranno delle belle storie. Non abbiamo mica tempo per gironzolare tra i monti. Abbiamo una meta e non ce ne andremo a caccia di Troll o di ponti o di epidemie. Soprattutto di epidemie."
 
Il loquace avventore rivolse un'occhiata sorpresa verso il nano: «Ma certo che sono delle belle storie», replicò. «E direi anche delle storie interessanti: che c'è di male a chiacchierare un po' attorno a qualche bicchiere, la sera alla taverna? Comunque, credimi, sono storie vere, potessi restarci qui secco all'istante se stessi inventandomi cose tanto per farmi bello. Ma piuttosto, direi che ora tocca a voi: hai detto che tu e i tuoi amici avete una meta, no? Ebbene, che ne direste di dirci qualcosa di più: potrebbe venirne una storia interessante e poi, chissà, magari noialtri, qui, potremmo anche avere qualche buon suggerimento da
darvi su che strada prendere.»
 
«Ecco, sì, giusto!» si intromise prontamente un altro avventore, subito spalleggiato da altri due o tre. «Tocca a voi raccontare adesso: di certo di avventure interessanti ne avrete passate parecchie, dico bene?».
 
[NdG] Tutti i personaggi con i quali state interagendo, a giudicare dall'abbigliamento, dall'accento e dal modo di fare, vi appaiono come persone del posto.
 
 
MORGON - 12/09
Morgon intuì che forse Haza aveva instillato in quegli avventori un pò troppa curiosità sui loro affari. Data la natura della loro missione forse andare in giro a raccontare i loro affari non era buona cosa, soprattutto visto quella che era successo poco prima, con quella tizia piuttosto spocchiosa.
 
Morgon allora si intromise, andando a battere una bella manata sul tavolo a cui erano seduti.
 
"Ehi ehi, ma quanta fretta. Ma allora non interessa a nessuno la ricompensa messa in palio dal sottoscritto, per la migliore storia del luogo? Attendete solo alcuni istanti".
 
Con fare solenne si alzò dal tavolo e si avvicinò al bancone e rivolgendosi al locandiere chiese le due monete d'oro che aveva lasciato in custodia e che erano il premio per la sfida che aveva lanciato poco prima al termine della sua esibizione.
 
Tornò al tavolo e comunicò alla tavolata ed a coloro che stavano ascoltando che il vincitore della sfida che il bardo aveva lanciato poco prima era... chiese il nome all'avventore che aveva raccontato loro la storia del ponte e del troll... lo ringraziò, gli fece i complimenti, lo fece salire sulla panca dove erano seduti e consegnò il premio in denaro. Poi per creare ancora maggiore distrazione invitò il vincitore al bancone per offrirgli da bere.
 
NON GDR
L'intento di Morgon è quello di creare un poco di scompiglio e sviare l'attenzione dalle domande sulla loro missione.


GHINO - BOGNUS - 12/09
Ghino si era limitato a seguire gli altri nella locanda, aveva ordinato da bere e mangiare, poi gli era venuto un colpo di sonno.
Si trovava in un limbo nebbioso fra i fumi della digestione e il piacevole caldo del locale, finché qualcuno non aveva pronunciato una parola: Garada.
All'improvviso si era svegliato ed era diventato attentissimo, seguendo i discorsi dei locali sul ponte del troll e su altri argomenti di poca importanza. 
Per non dare nell'occhio si alzò, ordinò un giro di birre e le portò di persona ai cittadini che stavano parlando con loro, mettendosi vicino alla persona che aveva nominato il lago. Cominciò a parlare come se niente fosse e poi buttò lì una frase.
"E come si fa a raggiungere quel lago di cui parlavi? Garada hai detto, se non sbaglio. Me ne hanno parlato altri, qui a La Soglia, e vorrei davvero andarci. Deve essere un posto molto bello."
 
Bognus sedeva come sempre a fianco di Gymla. Aveva mangiato in modo parco e si era messo zitto: come sempre stare in posti affollati lo rendeva nervoso, ma ciò non gli aveva impedito di godersi lo spettacolo di Morgon. 
Ora ascoltava i discorsi al tavolo senza partecipare.
 

INDEVAR - 12/09
L’immagine del Troll seduto ad interrogarsi sulla mancanza di viandanti da spellare, fece spuntare sulla faccia di Indevar una smorfia, era un bel po’ che non sorrideva.
La loro tattica di procacciarti informazioni, stava portando molte informazioni di ogni genere.
La sua mente analitica stava vagliando quelle storie di ogni genere.
Come al solito si lasciava guidare dalla maggioranza del gruppo, ma iniziava ad avere una sua teoria sul modo migliore per procedere.
 

HAZA - 12/09
Haza era pronto a rispondere con una panzana alle domande sulla missione del gruppo poste dagli avventori curiosi, ma Morgon riprese la parola e riportò il discorso sulla gara che si era inventato per raccogliere informazioni.
Non aver bisogno di proferire altre parole non gli dispiaceva affatto. Lasciò fare ai chiacchieroni e ritornò ad interessarsi del pasto.