martedì 17 gennaio 2023

SETTIMANA 02 - 2023

GHINO - 12/09
Dopo l'intervento di Kreena l'espressione di Ghino  cambiò. Non replicò, diventò rosso e cominciò ad agitarsi, sollevando il bicchiere come se volesse spaccarlo sul tavolo.
Però si fermo col boccale a mezz'aria quando la persona con cui stavano parlando spiegò in modo semplice dove portavano le strade in uscita da La Soglia, ascoltando con attenzione.
Infine fece un gran sorriso.
"Un giro di birra per il nostro amico e la... ehm... principessa. Offro io."
Attese che tutti bevessero,  poi fece un'altra domanda.
"E dimmi, che cosa si sa di questa pestilenza attorno al lago? Quando è avvenuta? Non sarà forse stata opera del troll del ponte?"
Guardo Kreena velocemente, lanciandole un occhiolino senza farsi notare. Il nervosismo di poco prima sembrava passato.
 
KREENA - 12/09
La giovane ascoltò con attenzione la spiegazione del paesano, annuendo più volte mentre lui indicava luoghi e direzioni.
Quindi sospirò, portandosi la destra alla fronte.
"Oh sì, una storia davvero drammatica come dite..."
Inspirò a fondo.
"Tutto iniziò a Vyalia, giù a sud, dove nacqui anni e anni fa... " - disse, accennando a un punto remoto fuori dal foglio.
Si fermò, strizzando l'occhio all'interlocutore.
"L'età di una signora come sapete non si dice...è anche maleducato chiederlo...ma sì, lo so, dimostro moooolti meno anni di quelli che ho...pensandoci, ne sono trascorsi almeno diecimila dall'ultimo viaggio che ho fatto qui..."
Scosse le spalle.
"Comunque...Vyalia era un regno carino, con un bel lago, il fiume e una lussureggiante foresta proprio dietro il castello...un po' troppo lussureggiante, a guardarla bene...e anche il simbolo della città avrebbe dovuto allarmarmi, ma sì sa, da giovani non si bada a queste cose..."
Sospirò di nuovo.
"Insomma...cos'è cosa non è, salta fuori che nel folto bitava un drago...con 7 teste, per di più...idra credo si chiami...sì, l'Idra di Smeraldo...la stessa raffigurata su ogni scudo e bandiera del reame...ce l'avevo persino stampata su fasce e mutandine, pensate un po'..."
Scosse il capo.
"Anche questo avrebbe dovuto insospettirmi...così come la tradizione di mandare ogni mese una giovane nel bosco, da sola, vestita tutta di nero...giovani che poi, guarda caso, scappavano tutte con un qualche giramondo di passaggio...sfacciate, mi dicevo e un po' le invidiavo, perchè, detto tra noi, bello il fiume, bellissimo il lago, ma la vita di corte, in un regno grande come una nocciola, era di una noia mortale!"
Bevve un bel sorso di birra.
"In ogni caso, non avevo capito niente...il primo sospetto lo ebbi quando, svegliandomi, vidi un completino nero notte sulla poltrona di velluto, invece del mio preferito rosa e lilla..."
Appoggiò il boccale con una pausa drammatica.
"Eh sì, avete capito, si vede che siete uomo svelto di mente: la ruota aveva girato ed ero saltata fuori io...l'intera città piangeva...che dico, tutto il reame, perchè, bella e simpatica come sono, mi amavano davvero tutti...un fornaio portò pure due sue figlie, piangendo e strillando Prendete loro, prendete me! ma niente, principessa o non principessa, nessuna eccezione: venni condotta nel bosco per esser data in pasto al drago!"
Deglutì, lasciando tempo ai presenti di digerire la situazione.
"Il drago però non mi mangiò...era furbo quello...e poi, ammettiamolo, ero davvero un bel bocconcino...oh no no, non da mangiare, nell'altro senso..."
Si fermò un attimo, poi fissò il paesano, inarcando un sopracciglio.
"No, neanche in quel senso...sempre un solo pensiero avete in testa voi maschi...meno male che l'idra era femmina e molto furba, come ho detto...avendo tra le mani una principessa...e che principessa...voglio dire, con tutte le sue cosine a posto...ecco, dunque che elaborò un piano..."
Si passò le mani sul mantello.
"MI tenne lì, prigioniera e fece girare la voce, così da attirare tutti gli eroi e i principi e i duchi e i cavalieri del circondario...e quelli vennero, vennero a decine, perché il re, mio padre, aveva promesso la mia mano e centomila corone per chi mi avesse salvata..."
Meditò per qualche istante, mordicchiandosi il labbro.
"Venne di tutto a dir la verità...anche bifolchi con la zappa e il forcone e certi ceffi da brigante da metter paura...ma l'idra non si spaventò e szic e szac, se li mangiò tutti e chi non mangiò, bruciò e poi disperse le ceneri...tenendo solo armi e ammennicoli per il suo tesoro..."
Scosse il capo con tristezza.
"Dopo un anno, capite, morivo di noia peggio che al castello...e poi, essendo donna, sono anch'io modestamente furba e avevo notato una cosa...così una notte mi stufai e, mentre l'idra dormiva, gonfia di un paladino e del suo destriero, sgattaiolai fuori dal letto, presi una delle spade - ce ne erano un sacco attorno, anzi, dovevi star attenta a non tagliarti, se andavi alla latrina col buio - e..."
SZACC!
Strillò la ladra, menando un gran colpo sul tavolo col taglio della mano.
"Sette in un colpo! Tutte le teste le tagliai, di netto...quello era il trucco e l'idra si rivoltò come un ragno infilzato e lì rimase stecchita!"
Sorrise per un attimo, per poi tornare mogia.
"Purtroppo, una goccia del suo sanguaccio venefico schizzò sul mio viso..." - disse, scostando i capelli per mostrare la guancia bruciata - "ed ecco qua, la mia bellezza verginale svanita..."
Sospirò in modo esagerato.
"Mio padre ovviamente mi ripudiò...chi mai avrebbe sposato più una principessa sfregiata e che, per di più, si era salvata da sola...così mi bandirono e da allora niente più trine e merletti, solo vesti nere, spade e vita d'avventuriera..."
Si fermò per finire la birra con un sorso sonoro.
"Che non è poi tanto male, a dire il vero...si vedono cose, s'incontra gente, la birra è buona e ogni giorno è diverso dall'altro, non ci si annoia mai..."
Sorrise di nuovo, stavolta a tutto viso, uno dei suoi sorrisi radiosi e disarmanti.
"Ora, ad esempio, andremo a caccia di troll..." - concluse, strizzando l'occhio al paesano.
 
NdG
Perdonate la lunghezza: luoghi liberamente ispirati a questa mappa delle città trovata per caso sul web...spero il DM mi conceda licenza poetica! :)
 


DUNGEON MASTER - 12/09
[Kreena] "Ora, ad esempio, andremo a caccia di troll..." - concluse, strizzando l'occhio al paesano.
 
«Ecco, questa è proprio una cosa che sarò lieto di lasciare fare a voi» commentò il paesano con un sogghigno. «Anzi, visto che si sta facendo tardi e che domani ci sarà come sempre da lavorare, permettetemi di ringraziarvi per l'affascinante narrazione delle vostre peripezie,
Vostra Altezza, e di augurarvi la buonanotte». Detto questo l'uomo si alzò, si esibì in un inchino non troppo goffo e si allontanò, in breve seguito dagli altri paesani che avevano preso parte alla conversazione.
 
«Bene, amici miei» commentò Filth dopo che tutti gli estranei al gruppo si furono allontanati, «sembra che a questo punto abbiamo una meta da raggiungere ed un'indicazione su come arrivarci. Direi che domani mattina potremmo rimetterci in cammino, d'accordo? Quindi suggerirei a tutti di trasferirci nelle camere per una buona notte di sonno, per una volta senza bisogno di turni di guardia.» Rivolse poi lo sguardo verso Jean che si stava avvicinando. «A meno che il nostro amico non abbia qualcosa di urgente da riferirci...» aggiunse infine.
 

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