lunedì 26 luglio 2021

SETTIMANA 29 2021

DUNGEON MASTER - 03/09
[Scarlett] "Va tutto bene, amore?"

«Sai che non lo so?», rispose Issus dopo un istante di riflessione. «Anch'io, come tutti, non conoscevo Artemis di persona, quindi non avevo idea che il sicario e la brunetta fossero la stessa persona. Cioè... lo stesso essere. Ovviamente Artemis non mi piaceva, ma non era solo rivalità professionale: è che non mi andava giù il suo modo di agire. C'è poco da vantarsi nel mestiere di sicario professionista, ma io ho sempre curato di fare meno danno possibile: solo la vittima designata e con il minimo della sofferenza. Lui, invece... o lei che fosse...sembrava considerare un marchio di fabbrica lasciarsi dietro un mezzo macello, spesso con parecchi danni collaterali. Eravamo ugualmente efficaci, ma nell'ambiente io ero considerato il migliore proprio in virtù di questa differenza. La brunetta invece mi era simpatica. Era simpatica a tutti: vivace, spigliata, civettava con tutti ma si diceva che non la desse mai a nessuno». Ridacchiò ironicamente. «Già, e come avrebbe potuto? Io, poi, te l'avevo detto come ero con le donne, no? Solo professioniste e solo quando ero quasi arrivato al punto di aver voglia di trombarmi una pecora. Lei, poi, nessuno sapeva il suo vero
nome e nemmeno di che vivesse, ma tutti erano concordi nel dire che non era una che faceva la vita: era carina, vivace, spigliata... e misteriosa». Si strinse nelle spalle. «Insomma, avrei voglia di brindare per la morte di Artemis ma allo stesso tempo mi sento triste per la
morte della brunetta».

Intanto che Issus spiegava il suo stato d'animo a Scarlett, tutti e due stavano risalendo il pendio per tornare da Scortum. Arrivarono su per ultimi, in tempo per vedere la grassa chierica impegnatissima a congedarsi dal gruppo di avventurieri elargendo a tutti con equanimità baci, abbracci e fiumi di lacrime. Quanto meno, a tutti quelli che non cercavano di starle fuori tiro. «Grazie per aver portato una giornata diversa dal solito a questa povera chierica solitaria», era il suo tema preferito.

Finiti i convenevoli gli avventurieri ripresero il cammino, ma ebbero subito un buon motivo per fermarsi: nel caso qualcuno si fosse chiesto cosa mai potesse essere successo al vero Vixiar, la risposta comparve ai loro piedi (letteralmente) a poca distanza dal campo, quando svoltarono dietro un masso un po' più grosso degli altri: il cadavere del mago in nero era là, steso scompostamente al suolo con la gola squarciata da un orecchio all'altro. In quale circostanza fosse stato colto così palesemente di sorpresa non era difficile immaginare: la tunica sollevata fino alla vita e le brache calate lasciavano pochi dubbi su cosa potesse essere accaduto nella notte precedente.

Il resto della giornata trascorse tranquilla, scarpinando in fila indiana su per il sentiero senza vedere nulla di anomalo, tranne alcuni arcieri che dall'inizio del pomeriggio avevano preso a tenerli d'occhio a turno, senza mai farsi vedere più d'uno alla volta, seguendo un percorso parallelo al loro e muovendosi agilmente fuori sentiero con la sicurezza di chi si sta muovendo su un terreno familiare. «Guardie di Tionisla», aveva detto quasi subito Argenta. «Non c'è da preoccuparsi».

Era quasi giunta l'ora di cena quando il gruppo giunse a destinazione: dopo una curva il sentiero proseguiva ancora per un breve tratto e poi terminava improvvisamente in uno slargo, lungo una ventina e largo una decina di passi, che a destra ed a sinistra si apriva su un dirupo alto una decina di metri e che aveva l'aria di essere stato, chissà quando, almeno in parte modificato artificialmente. Il lato opposto al punto di arrivo del sentiero era costituito dalla parete stessa della montagna ed al centro si apriva un grande portale di quercia rinforzata da grosse bande metalliche.

Il battente del portale era socchiuso ed un gruppo di armati era evidentemente in attesa del gruppo di avventurieri. Nessuno dei presenti aveva però le armi in pugno, anche se l'atteggiamento rendeva chiaro che si trattava di professionisti che avrebbero potuto passare all'azione in un solo istante. Quasi al centro dello spiazzo era in attesa un uomo, che dalle insegne pareva essere il comandante della squadra.

«Attendete qui», disse Filth quando lo vide. «Argenta, tu invece vieni con me».

Il chierico e l'elfa si fecero avanti fino a fermarsi di fronte all'uomo, che nel vederli chinò brevemente la testa in segno di saluto, prima verso Filth e poi verso Argenta.

«Mastro Filth, sono onorato di rivedervi», esordì.

«Amico Erdem, è un piacere anche per me», replicò il chierico.

L'uomo però già non gli stava prestando più attenzione: «Solcan e gli altri?», chiese bruscamente ad Argenta.

Ricevuta in poche parole la notizia, Erdem storse amaramente la bocca, commentò: «Maledetta Kel-hatril!», poi aggiunse seccamente: «Venite: la padrona vi attende». Detto questo, senza aggiungere altro fece dietrofront e si avviò a passo deciso verso il portone mentre i suoi uomini provvedevano a spalancarlo per lasciare passare il gruppo.

[NdG] Per non farla troppo lunga mi fermo qui: se volete ruolare qualcosa, ogni momento è buono. Aspetterò un giorno, o al massimo due, e poi posterò l'incontro con Tionisla.

INDEVAR - 03/09
Indevar localizzò immediatamente la Drow, fece un passo verso di lei.
Sussurrò"Qualsiasi cosa succeda conta sul mio appoggio"
Il capitano non doveva aver fatto caso al colore della pelle dei membri del gruppo, ma la sera non avrebbe celato per molto le sembianze delle due sorelle.

 

 

 

DUNGEON MASTER - 03/09
Colta di sorpresa, Kel-hatril volse la testa, forse fin troppo bruscamente per non farsi scoprire, in direzione di chi le aveva parlato. Da sotto il cappuccio grigio accuratamente tirato sulla testa Indevar poté scorgere il lieve bagliore degli occhi della maga ma soprattutto l'inaspettato e del tutto spontaneo sorriso che per qualche istante illuminò i lineamenti smorti del suo volto. «Non hai idea di quanto significhi per me ciò che hai detto», sussurrò e poi aggiunse semplicemente: «Grazie».

Kel-hatril tornò a chinare la testa nascondendola completamente all'interno del cappuccio, dalle cui profondità dopo qualche secondo provenne un sospiro seguito dal suono sommesso della voce di Trilly: «Sta diventando sempre più duro accettare di morire adesso...».

«...ma dobbiamo affrontare questa prova», completò la voce di Kelly, ugualmente sommessa.

«Abbiamo paura di morire?», chiese Trilly, un po' timidamente.

«Un po', forse, ma è della perdita di ciò che abbiamo appena trovato che abbiamo davvero paura», corresse Kelly.

«Ma andremo avanti lo stesso?», chiese Trilly in tono spaventato.

«Fino in fondo», confermò Kelly. «Lo dobbiamo a tutti coloro che hanno subito dei torti da noi e lo dobbiamo anche a noi stesse».

Kel-hatril sospirò nuovamente ed infine tacque.

JEAN - 03/09
Il rumore di un ramoscello spezzato. Artemis si era tradita. Eccola lì, a pochi passi da lui. Era una donna, adesso, una bella ragazza con i capelli bruni… Esitò. Abbastanza da muovere un passo falso a propria volta. Non esitarono gli altri, invece. Un dardo di luce la trafisse, subito dopo la spada di Issus e tutto finì, senza una vera e propria lotta. A Jean si torsero spiacevolmente le budella ben prima che Artemis abbandonasse il mondo dei più recuperando quelle che dovevano essere le proprie sembianze reali e il darokiniano si incupì: doveva trattarsi di una creatura ben triste, alla fine dei conti. Il suo aspetto non l’avrebbe resa accettabile in nulla di diverso da una corte dei miracoli… Rinfoderò le spade, in silenzio e girò i tacchi tornando alla caverna di Scortum.
Fu di pessimo umore per tutta la durata del viaggio fino a quella che era la residenza di Tionisla e la presenza costante di arcieri non aiutò affatto in tal senso. Non c’era da preoccuparsi, come aveva sottolineato Argenta, ma le sensazioni gradevoli erano una cosa diversa… Solo il breve scambio di battute tra Kel-Hatril ed Indevar gli riportò un minimo di serenità. Aveva la netta sensazione che la negoziazione non sarebbe stata una cosa semplice, ma avrebbe speso tutto lo spendibile in prima persona perché portasse ad una soluzione pacifica.

KREENA - FENRYR- 03/09
Kreena imporporò, sentendo l'imprecazione del guardiano. Gonfiò il petto, fece un passo, ma una mano rude la trattenne.

 

 

 

 

 

L'elfo dei ghiacci scambiò uno sguardo significativo con la giovane, quindi la superò, raggiungendo Erdem nel varco.
"La drow e sua sorella sono con noi" - disse nel solito tono basso, in apparenza incolore.
Fissò l'uomo e i suoi compagni coi suoi occhi glaciali, con intensità, come a esser certo non ci fossero fraintendimenti.
"Nessuno farà loro del male"

 

 

SCARLETT - 03/09
Scarlett ascoltò Issus mentre percorrevano il tragitto per tornare da Scortum. Poteva capire i sentimenti contrastanti del suo compagno.
"Credo che Artemis fosse una creatura molto complessa, mentalmente parlando. Degli umani le interessava poco o nulla, però ha imparato a vivere tra loro, comportarsi come loro, e alla fine da te voleva essere ricordata con quello che, ormai, credo considerasse il suo aspetto umano." anche Scarlett sospirò stringendo lievemente le spalle. "Comprendo che tu sia combattuto tra la gioia di aver liberato il mondo da Artemis, e la tristezza di sapere che era, in realtà, anche una persona che ti era simpatica." gli sorrise gentilmente dandogli un'ultima stretta alla mano, prima di dedicarsi inevitabilmente al raccogliere le sue ultime cose per la partenza.
Stava per mettersi in spalla lo zaino, quando lo sguardo le cadde dove Artemis si era seduta cercando di imitare il modo di studiare di un mago: il libro di incantesimi di Vixiar giaceva a terra dove la mutaforma l'aveva lasciato. La Rossa lo raccolse, rigirandoselo tra le mani, mostrandolo poi ai compagni.
"Questo temo che non servirà più al suo proprietario. Lo tengo io, ma è a disposizione di qualunque fruitore di magia del gruppo."
Come ultima cosa Scarlett di diresse da Scortum, abbracciandola calorosamente per ringraziarla dell'ospitalità, quindi si misero in marcia.
A non molta distanza trovarono il cadavere di Vixiar. La maga lo osservò per un istante senza dire nulla, un velo di tristezza negli occhi. Se solo quello stupido fosse stato meno orgoglioso e avesse ascoltato le loro raccomandazioni, probabilmente sarebbe stato ancora vivo.

A metà pomeriggio degli arcieri iniziarono a seguirli lungo il percorso, tenendoli d'occhio fino a che non arrivarono ad uno slargo ai piedi di un dirupo.
Un uomo si fece avanti parlando con Filth ed Argenta, imprecò contro Kel-hatril alla notizia della morte dei compagni di Argenta, quindi disse che erano attesi e si avviò verso il portone.
Scarlett gettò un'occhiata a Kel-hatril e Tabitha, entrambe ben coperte, preparandosi alla sicura discussione che sarebbe scaturita non appena avessero spiegato a Tionisla chi c'era con loro. Voleva solo sperare che la maga fosse di vedute aperte e che concepisse il dare seconde possibilità a chi dimostrava di voler cambiare.
Poi però ci pensò Fenryr a mandare completamente all'aria qualunque possibilità di introdurre la questione in modo pacato e, soprattutto, in primis a Tionisla. Era lei a comandare lì, quindi non era affatto una buona idea dire subito a quei soldati che Kel-hatril era nel gruppo, soprattutto tenendo conto che chissà quanti dei loro compagni erano morti per intervento più o meno diretto della drow.
Scarlett si irrigidì. "Ma che cazzo!" sbottò a denti stretti. Come se poi fosse il caso di mettersi a dettare legge in casa di altri appena arrivati, senza manco sapere con quanti e chi avessero a che fare, contando anche che non erano lì per fare brutto a nessuno.
Rapidamente la maga si spostò mettendo in mostra le mani aperte in modo che fosse chiaro che non voleva intraprendere nessuna azione offensiva. "Vi prego, prima di trarre conclusioni affrettate, dateci modo di parlare con voi e con Tionisla. Le drow non sono qui con intenzioni ostili, ci hanno anche aiutato... quindi, vi prego, parliamo."

MORGON - 03/09
- Ma brutto pezzo di elfo... - pensò tra sè e sè Morgon alle parole di Fenryr.
- Ma perchè? Ma perchè? -
Poi volse lo sguardo a Tabitha e provò a mettersi nei suoi panni. Sarebbe stato parecchio impaurito. Provò a fare un respiro e guardandola le sorrise.

"Andrà tutto bene..." disse il giovane mezzelfo cercando di essere il più rassicurante possibile. Ad aiutare le parole del bardo seguirono subito le parole di Scarlett in direzione delle guardie di Tionisla.
Morgon sentì un moto salirgli dentro e parlò ad alta voce anche lui.
"Sì è vero... non sono qui per recare offesa... lo posso confermare..." come se le sue parole potessero mai essere di una qualche utilità a rafforzare quanto già detto dalla maga, ma si sà che a volte la spontaneità ha il sopravvento sulla razionalità.
Detto questo cercò di essere il più serio possibile guardando una ad una le guardie.

GHINO - BOGNUS - 03/09
Ghino era corso giù con l'idea di tagliare la strada ad Artemis. Si era mosso forse troppo in fretta, in modo goffo. Non aveva portato nessun contributo, Issus e qualcuno fra i maghi avevano chiuso la partita prima che potesse fare qualsiasi cosa.
Sbuffò d'impazienza mentre partivano dalla caverna di Scortum, degnò appena di uno sguardo il cadavere scomposto di Vixiar. Era irritabile, non parlò con nessuno per tutto il viaggio, finché non arrivarono senza altri intoppi alla dimora di Tonisla.
Non fece neanche in tempo a porsi il problema di come indorare la pillola della presenza di Kel-athril, che Fenryr aveva già spiattellato tutto col suo modo di fare ottuso.
"Pezzo di cretino..." biascicò fra i denti senza farsi sentire.
A seguire le parole di Morgon e Scarlett, sollevò subito le mani per apparire il più inoffensivo possibile. Quindi attese, il fiato corto.

Bognus era rimasto concentrato a difendere il suo lato. Fu contento che fosse finito tutto in fretta, l'idea di avere una spia fra di loro lo inquietava. Non temeva combattere nemici a viso aperto, ma un impostore era tutta un altra storia. Da quando aveva conosciuto Gymla la cosa era ancora più difficile da gestire, diventando un pensiero fisso.
Quindi la camminata che segui fu piacevole, era tranquillo e parlava con lei del paesaggio, della piccola valle dove viveva.
All'arrivo da Tionisla era ancora di buon umore, cancellato in un secondo dalle parole imprudenti di Fenryr. Si mise in guardia, ma facendo ben attenzione a non mostrarsi minaccioso.

TABITHA - 03/09
Artemis era stata fermata, avevano salutato Scortum e poi erano ripartiti alla volta della dimora di quella Tionisla. Ogni passo in più verso la loro meta rendeva Tabitha sempre più nervosa, perchè credeva che non sarebbe stata una passeggiata convincere quella maga che sua sorella voleva davvero cambiare vita. Sarebbe stato più facile per Kel-hatril scappare, ma non era la cosa giusta: se voleva dimostrare il suo impegno e determinazione a non essere più la drow di prima, doveva affrontare Tionisla, con tutti i rischi del caso.
Quando Filth e Argenta andarono a parlare con l'uomo e questi inveì contro Kelly, Tabitha si ritrasse ancora di più nel cappuccio, respirando il più piano possibile, come se così facendo potesse diventare di colpo invisibile.
Sentì le poche parole di Indevar dirette a Kel-hatril e si tranquillizzò un poco. Doveva confidare nel gruppo, le avevano aiutate fino a quel momento, ed era certa che non le avrebbero abbandonate ora.
Poi però arrivò una doccia gelata, che le bloccò il respiro e le fece defluire tutto il sangue dal viso. Fenryr aveva detto a quel tizio che sembrava avercela a morte con Kelly, che le due drow erano lì con il gruppo. Certo, aveva anche detto che nessuno avrebbe fatto loro del male, ma era difficile pensare che tutte quelle guardie decidessero di accontentarlo, del resto chi era lui per dire loro cosa fare?
O forse lui li conosceva e lei non lo sapeva...
Ma quella flebile speranza si infranse non appena udì qualche imprecazione arrivare da svariati membri del gruppo.
Tabitha deglutì a vuoto, non sapendo nemmeno lei cosa fare... da un lato avrebbe voluto essere forte, affrontare il problema mostrandosi, dall'altro però tutti quegli uomini armati, palesemente adirati con Kelly...difficilmente avrebbero fatto differenze tra loro due, erano due drow dopotutto, quindi certamente sarebbero state giudicate colpevoli a prescindere. Si ritrasse ancora di più, avvicinandosi di un passo a Morgon che era al suo fianco.
Si aggrappò alle parole del bardo, cercando di scacciare il panico che le stava attanagliando la gola, e si rese conto che aveva sì paura di essere ferita...ma era ancora più terrorizzata all'idea che la toccassero.
Stava per cedere alla paura, ma si costrinse a prendere dei respiri e a calmarsi. Doveva rimanere lucida, non poteva crollare, per lei e, soprattutto, per Kelly.
Sperava solo che Scarlett e Morgon venissero ascoltati, che quelle guardie dessero loro il tempo di spiegare...

HAZA - 03/09
Haza aveva tenuto stretta la balestra a due dardi fin da quando l'aveva impugnata per dare il suo contributo contro il mutaforma, quell'Artemis che si era rivelato una fanciulla ma anche un umanoide dalla pelle grigia.
Lungo la strada aveva continuato ad impugnarla per rispondere agli arcieri, se fosse iniziata una battaglia, nonostante le rassicurazioni di Argenta sulla fedeltà di quegli uomini a Tionisla.
Solo giunti al cospetto del Capitano del luogo ripose finalmente il tutto, ascoltando senza impugnare armi.

Le parole del Capitano lasciavano nessun margine a qualsiasi trattativa. Era troppo tempo che da queste parti avevano in odio le drow rintanatesi fra i coboldi. Redimerle agli occhi loro e del resto del mondo era un lavoro lungo e non era Haza che si era assunto questo onere.
Lasciò che gli eventi seguissero il loro corso, convinto che Tionisla non avrebbe consentito una lapidazione senza giusto processo.


ARGENTA - 03/09
"Attento Fenrir, in questo luogo la magia offensiva no è tollerata, la pietra stessa punisce chi la usa"

 

 

 

 

DUNGEON MASTER - 03/09
Erdem si bloccò di colpo quando Fenryr gli sbarrò la strada: «Chi ti credi di essere, elfo? Qui solo la Padrona, i suoi assistenti e in subordine io abbiamo facoltà di decidere se, quando e chi farà del male a chi», ringhiò minaccioso mentre all'istante tutte le guardie presenti si preparavano al combattimento e creavano un fronte compatto poco oltre il punto raggiunto da Fenryr: dalla silenziosa efficienza e dall'atteggiamento determinato era chiaro che si trattava di professionisti di prim'ordine.

«Qui sei ospite e sta solo a te far sì di risultare un ospite gradito», aggiunse Erdem in tono non meno minaccioso di prima. «Sei già partito con il piede sbagliato, quindi d'ora in poi riga dritto e se ti viene la cattiva idea di parlare piuttosto morditi la lingua. E tieni anche le mani ben lontane da quello spiedo che ti porti appresso, se vuoi evitarti grossi guai». Poi si rivolse ad alcune delle sue guardie: «Tu, tu, tu e tu: finché questa gente resterà qua voi terrete d'occhio quest'elfo giorno e notte». I quattro scattarono sull'attenti, risposero all'unisono: «Signorsì, signore!» e si affrettarono a disporsi in quadrato attorno a Fenryr, mantenendo tuttavia una distanza tale da non far apparire l'elfo come un prigioniero.

Erdem si volse poi verso Filth per esporre la situazione, anche se evidentemente il discorso era rivolto all'intero gruppo: «La minaccia di Raxxla è concreta anche qui, quindi per precauzione da qualche tempo la Padrona ha deciso di introdurre qualche misura di sicurezza in più. Prima di tutto e come ha appena detto la signora Argenta, le magie offensive sono vietate all'interno della residenza ed un estraneo che tenti di farne ricorso farebbe scattare le difese magiche predisposte dalla Padrona. La magia difensiva è tollerata ma sconsigliata: il suo uso potrebbe portare ad un interrogatorio sul motivo che l'avesse resa
necessaria. Non ci sono invece limiti per la magia non connessa con il combattimento. È sottinteso che anche le armi convenzionali sono vietate: non ve le toglieremo per rispetto nei confronti soprattutto di Messer Filth, ma vi sconsiglio vivamente di impugnarle». Il cenno in
direzione di alcuni dei suoi uomini fu più che significativo: mettere mano alle armi sarebbe stato molto rischioso per chiunque. «Mi dispiace se vi possiamo apparire inospitali, ma siamo in guerra».

«E adesso, prima di condurvi alla presenza della Padrona, ordino alla maga drow Kel-hatril di farsi riconoscere», aggiunse Erdem.

Il capo delle guardie aveva appena finito di dire queste parole che Kel-hatril già si stava facendo avanti fino a fermarsi di fronte a lui: la sua sagoma minuta la faceva parere una ragazzina inerme di fronte al massiccio guerriero. «Kel-hatril sono io», disse con voce ferma
abbassando il cappuccio della sua veste grigia: solo il colorito un po' più malsano del solito tradiva in qualche modo la paura che di certo stava provando.

Di certo non appariva in nulla la solita Kel-hatril che i membri del gruppo avevano imparato a riconoscere: a piedi nudi, a capo scoperto, vestita solo della sua tunica grigia, senza bastone né protezioni magiche, i lineamenti del viso contratti dalla tensione, tutto poteva emanare dalla sua figura tranne che un senso di potere. Tuttavia, anche se appariva come uno scricciolo indifeso di fronte ad un grosso gatto, il suo sguardo fermo in quello del capo delle guardie diceva tutto sulla dignità con la quale intendeva affrontare il proprio destino, quale che
si fosse rivelato. «Io sono Kel-hatril», ripeté, «e sono qui per sottopormi al giudizio di Tionisla: ti prego di condurmi da lei senza indugio».

FENRYR - 03/09
L'elfo dei ghiacci rimase impassibile, nè mosse un muscolo mentre le guardie lo circondavano.
"Non era una minaccia" - disse in tono roco "Solo un chiarimento. In guerra è sempre meglio conoscere chi si ha davanti"
Contò in silenzio i soldati attorno a lui, spostando lo sguardo da uno all'altro.
"E tu mi hai giudicato bene" - aggiunse con un mezzo, freddo, sorriso.
Quindi rimase a osservare la drow avanzare e mostrarsi, attendendo eventuali reazioni.

mercoledì 21 luglio 2021

SETTIMANA 28 2021

HAZA - 03/09

"Bognus, è lei!"

gridò Haza, scaricando la balestra nel tentativo di colpire la donna

sconosciuta che aveva appena lanciato qualcosa contro Issus.


 

 

 

 

 

 

DUNGEON MASTER - 03/09

Terzo round di caccia ad Artemis.


Tutti i PG e PNG sopra il roccione sono visibili. L'unico a poter tentare Nascondersi è Jean (dato che tutti gli altri nell'AGPG avevano dichiarato di voler compiere azioni) ma fallisce, per cui è visibile in AT24.


Di seguito le azioni dei PG/PNG in ordine di Iniziativa:

Issus: si sposta in AS21 e attacca Artemis con la spada: critico, 10pf totali

Scarlett: Dardo Incantato su Artemis: 4pf, Artemis muore.

Ovviamente tutte le altre azioni previste diventano superflue.



[GdR]

Colpita a morte dal dardo incantato, Artemis lentamente iniziò ad accasciarsi al suolo, ma Issus con un gesto istintivo la raccolse fra le braccia per adagiarla più delicatamente a terra.

La mutaforma passò una mano sul ventre squarciato dalla spada di Issus, guardò le dita sporche del proprio sangue, poi stirò le labbra in un sorriso sforzato: «Uccisa proprio da te... che strano destino...», sospirò, quasi con rammarico. «Avremmo fatto una coppia magnifica... noi due... se solo... se solo... avessimo unito... le nostre abilità», riuscì a dire a fatica.

«Non credo proprio», fu la fredda risposta di Issus. «Io facevo il mio sporco mestiere e basta, mentre tu sembravi provare piacere a lasciarti dietro una scia di cadaveri».

«Erano solo umani...», replicò a fatica la doppelganger.

«Erano solo persone che non c'entravano niente», ribatté aspramente Issus.

«Comunque... per essere un umano... a me... piacevi...», aggiunse Artemis, sempre più a fatica. «Ti prego... sto per morire... manca poco... non mi guardare più... ricordami... con questo... aspetto...».

Detto questo, mentre Issus volgeva lo sguardo in un'altra direzione, Artemis diede l'ultimo respiro. Poi, nel giro di pochi secondi, la graziosa ragazza dai capelli bruni si trasformò in un'informe massa grigiastra dal vago aspetto umanoide.


La subdola Artemis ha incontrato il suo destino ed è ora di riprendere il cammino.


Per la prima delle due cose segnate 200px ai vostri PG.


Per la seconda penso di attendere un giorno, o massimo due, per darvi tempo per scrivere in lista, nel caso qualcuno volesse postare riguardo alla vicenda appena conclusa, e poi vi farò riprendere il cammino.


INDEVAR - 03/09

Indevar senti dei fruscii e un'altra serie di rumori, troppi per essere un omicidio di massa, quindi, ne dedusse, che Artemis fosse statta cattuara o uccisa.


 

 

 

 

 

 

 

SCARLETT - 03/09

Scarlett era tesa come una corda di violino, si teneva pronta a castare il suo incantesimo non appena avesse visto Artemis... pregando che la stessa non decidesse di prendere le sembianze di uno degli inseguitori.

Le pareva trascorso un secolo da quando la mutaforma si era lanciata di sotto, ogni secondo dilatato dalla tensione e dalla preoccupazione per Issus e gli altri. Si fidava delle capacità del suo compagno, ma non era così sciocca da prendere sotto gamba le capacità di Artemis.

Poi all'improvviso eccola: aveva le sembianze di una brunetta, che a quanto pareva Issus aveva già incontrato.

Scarlett impiegò il tempo di un respiro per richiamare il suo potere, plasmandolo poi con le parole dell'incantesimo ottenendo un dardo di pura energia che scagliò verso la ragazza, mentre questa veniva raggiunta da un colpo di spada di Issus.

Artemis si accasciò, sorretta dallo spadaccino che, nonostante tutto, aveva avuto la gentilezza di prenderla e non farla crollare di schianto, accontentandola anche quando lei gli chiese di non guardarla per non vedere il suo aspetto reale... e per l'ennesima volta la Rossa ebbe la riprova di quanto Issus fosse molto più di quello che la maggior parte delle persone credeva che fosse.

Quando la mutaforma spirò, Scarlett si voltò e si diresse il più rapidamente possibile verso il pendio per raggiungere Issus. Avrebbe voluto correre, ma visto che non poteva vantare una grande abilità nello spostarsi su terreni scoscesi e sconnessi, onde evitare di arrivare diretta a valle di testa, optò per l'andatura più rapida che poteva permettersi senza rischiare l'osso del collo.

Quando arrivò dallo spadaccino gli si affiancò  guardandolo negli occhi, rimanendo in silenzio, come a volergli dire semplicemente che lei era lì, per lui e con lui. Dopo un attimo gli afferrò la mano e gliela strinse, sorridendogli gentilmente.

"Va tutto bene, amore?"


FENRYR - KREENA - 03/09

Fenryr attendeva sul ciglio del burrone, la spada puntata, pronto a scagliare il dardo di gelo.

La lama ronzava, vibrava nella sua stretta, come impaziente di scaricare tutta la sua potenza.

Non fu necessario: la mutaforma comparve d'improvviso, più vicina ai compagni di quanto si aspettasse. Il tempo di ricalibrare l'area d'esplosione e tutto fu finito: un pugnale scagliato, un affondo di spada, il lampo di un altro incantesimo e la creatura si accasciò davanti a Issus, colpita a morte. L'elfo dei ghiacci lasciò defluire la tensione e la lama si quietò con lui, tornando a essere gelido acciaio, appena più livido e pallido del normale. Dopo un ultimo sguardo al pianoro, Fenryr si voltò, per tornare al campo.


Il cuore di Kree batteva fuorioso. Ogni passo sembrava la mossa su una scacchiera, come quelle dei nobili, con tutti quei pezzi strani. Solo che stavolta c'era lei nel mezzo, i suoi compagni e quella creatura che poteva prendere l'aspetto di chiunque, anche dell'amico più caro. Avanzò con cautela, seguendo lo schema di Jean: poi d'improvviso eccola, lì davanti, sbucata quasi dal nulla con un altro aspetto, proprio di fronte a loro.

La ladra quasi sobbalzò, mentre la mutaforma scagliava il pugnale. Poi, d'istinto, richiamò il potere dell'armatura: per fermarla, rallentarla, accecare quell'essere dannato. Non servì: Issus fu più veloce, la trafisse e, nel giro di pochi istanti, quel che restò di Artemis fu un mucchio informe grigiastro.

"Bleah..." - sbuffò la giovane, scaricando la tensione.

Fece un passo in avanti, vide Scarlett accorrere, si fermò, quindi scosse le spalle e si voltò per tornare dagli altri.

venerdì 16 luglio 2021

SETTIMANA 27 2021

DUNGEON MASTER - 03/09

Questo è il primo round di azione nella caccia ad Artemis.

Tutti i PG e PNG sopra il roccione sono visibili. Ghino e Issus hanno fallito il tiro su Nascondersi per cui sono visibili per alcuni secondi nelle posizioni riportate nella mappa allegata. Artemis, Jean e Kreena hanno passato il tiro su Nascondersi per cui non sono visibili né da quelli sopra il roccione, né da quelli sul pendio.

Al momento non sembrano esserci stati incontri, né fra amici, né fra nemici.

Vi allego la mappa aggiornata. Le nuove posizioni di Kreena e Jean le passerò con mail private agli interessati.





DUNGEON MASTER - 03/09

Secondo round di caccia ad Artemis.

Tutti i PG e PNG sopra il roccione sono visibili. Ghino e Issus hanno fallito il tiro su Nascondersi per cui sono visibili per alcuni secondi nelle posizioni riportate nella mappa allegata. Jean e Kreena hanno
passato il tiro su Nascondersi per cui non sono visibili né da quelli sopra il roccione, né da quelli sul pendio.

In AS21 compare per alcuni secondi una ragazza dai lunghi capelli bruni e lisci e dal fisico snello e agile.

[GdR]
Non appena la vide Issus sbottò: «Alena!?! Era così che ti facevi vedere, allora, dannazione a te!». La ragazza replicò con una risata beffarda.
«Quella che civettava con tutti e non la dava a nessuno, ti chiamavano, e adesso capisco perché, mutaforme della malora», insistette Issus, al che di nuovo la ragazza rispose con una risata.
«Comunque ricordati di ridarmi il mio pugnale, dopo che sarai morta», aggiunse Issus.
«Te lo ridò anche subito», ribatté Artemis torcendo un braccio dietro la schiena per strapparsi di dosso il pugnale e scagliarlo in un unico movimento verso Issus: non avendo nemmeno preso la mira, mancò di un buon metro il bersaglio. Non sfuggì neppure un gemito dalle sue labbra, ma fu tradita dalla smorfia di dolore che non riuscì a soffocare.  La questione fra i due era chiaramente diventata un fatto personale: uno dei due sarebbe morto lì quel giorno. O forse entrambi.

[NdG]
Vi allego la mappa aggiornata. Le nuove posizioni di Kreena e Jean le passerò con mail private agli interessati.




martedì 6 luglio 2021

SETTIMANA 26 2021

DUNGEON MASTER - 03/09
Ciao a tutti,
come promesso, ecco il materiale necessario per dare la caccia ad Artemis.

In primo luogo la mappa allegata. Nella parte bassa si trova il piccolo pianoro su cui si apre la sontuosa residenza di Scortum; su di esso si trova la maggior parte dei PG e PNG (la posizione iniziale di Artemis ovviamente non è indicata! A proposito, quando e se comparirà, la sua sigla sarà "Mu", per Mutaforma). L'orlo del pianoro è indicato dalla riga più spessa, mentre le righe più o meno perpendicolari ad essa rappresentano la scarpata da un punto della quale è saltata giù Artemis. A sinistra e a destra del bordo del pianoro ci sono i due pendii ripidi che portano verso la base del salto: Issus, Kreena e Jean sono scesi da quello a destra (per ora li vedete, ma una volta partita l'azione spariranno dalla mappa tranne che quando falliranno il tiro Nascondersi). La parte centrale della mappa rappresenta il pendio sul
quale si svolgerà la maggior parte della caccia: non ho riportato massi e arbusti per non rendere illeggibile la mappa ma ce ne sono dappertutto, per cui ogni quadretto è buono per nascondersi. La zona di sagome più o meno circolari rappresenta il boschetto che costeggia il sentiero in quel tratto e la striscia grigia rappresenta il sentiero. A proposito: la salita è da destra a sinistra, per cui la residenza di Tionisla è verso sinistra, cioè verso nord.


Ora le regole (un po' diverse dal solito).

Tutti i personaggi che usano furtività (Artemis inclusa) hanno a disposizione 5 punti di movimento per turno: il movimento su un quadretto adiacente lungo il lato vale 1 punto, mentre il movimento in diagonale vale 1,5 punti.
Ad ogni round tutti i personaggi che usano Furtività fanno un tiro di Nascondersi: se fallisce restano visibili per il tempo appena necessario per venire colpiti a distanza, oppure per subire un attacco (eventualmente furtivo) da un personaggio che si trovi a portata. Ovviamente gli attacchi ad area funzionano come sempre, coinvolgendo eventualmente chiunque si trovasse nella zona di effetto. Chi si muove sulla mappa senza usare Furtività è sempre visibile da tutti ed ha i normali punti movimento validi per le fasi di combattimento (ossia pari a un terzo di quelli riportati in scheda). Chi si trova sopra il roccione è visibile da sotto solo se si trova su uno dei quadretti adiacenti al bordo. Chi si trova nel bosco non è in ogni caso visibile da chi si trova sul roccione. Se due personaggi nemici fra loro che usano Furtività entrano nello stesso quadretto o in quadretti adiacenti avendo superato la prova di Nascondersi, il primo ad arrivare è *il secondo* in ordine di Iniziativa e quindi subisce lo svantaggio di Iniziativa (viene "scoperto" dal secondo). In caso di uno scontro del genere, un nuovo tiro di Nascondersi viene fatto e chi lo fallisse verrebbe visto dagli altri fare movimenti di combattimento, senza però che anche l'altro diventi necessariamente visibile.
Dato che due personaggi non possono condividere lo stesso quadretto se non in combattimento, se due personaggi amici fra loro entrano nello stesso quadretto il primo ad entrare ha il diritto di restare sul quadretto. Il secondo, se ha terminato i punti movimento, si fermerà nel quadretto precedentemente raggiunto.

Spero che sia tutto chiaro e, soprattutto, tutto coerente: se vi occorrono delucidazioni, o se trovate qualche evidente incongruenza, fatemelo sapere: prima è, meglio è. Per le posizioni iniziali sulla mappa, se qualcuno la volesse differente per il proprio PG non deve far altro che dirmelo.

AGPG di tutti, ovviamente! Conto di darvi tempo due o tre giorni prima di far muovere il primo round.


GHINO - BOGNUS - 03/09
Ghino si affacciò veloce sul bordo della scarpata, appena in tempo per vedere Artemis scomparire dietro ai massi.
Rimase un attimo fermo mentre fissava gli altri tre scendere a destra.
Poi prese la sua decisione: afferrò il più vicino dei compagni e disse: "io scendo di là, state attenti!"
In pochi secondi, arrivò in fondo alla discesa,  arco in mano pronto all'uso.

 

 

 

Bognus rimase alquanto interdetto dalla scoperta e dalla fuga di Artemis, ma si riscosse presto.
"Haza, io difendo la discesa a sinistra, tu pensa a quella a destra!" Disse mentre prendeva posizione.


INDEVAR - 30/09
Indevar rimase interdetto, non aveva potuto fare altro che esprimere i suoi dubbi a Jean.
Vedere la mutaforma saltare giù dal terrapieno e molti che lo seguivano di corsa non lo trovava d’accordo…
Secondo la sua esperienza teorica, la tattica migliore in quel caso sarebbe sta lasciarla andare.
Il gruppo aveva il vantaggio di sapere che la mutaforma voleva sostituirsi ad uno di loro. Sarebbe bastato organizzare un metodo di riconoscimento, parole cifrate o gesti particolari, visto che l’unica cosa certa, quando Artemis aveva fatto il salto, era che il mutaforma non fosse fra di loro, una soluzione come la sua, avrebbe fatto risparmiare tutta una serie di sospetti che si non sarebbero mai fugati fino alla consegna del corpo esanime della mutaforma.
Da quel momento si sarebbe potuto fidare solo dei compagni rimasti con lui.
“Ascoltate un attimo” disse ai restanti “ dobbiamo trovare un modo per riconoscerci!” Guardò chi lo ascoltava “ chiunque risalga, d’ora in poi, potrebbe essere il nostro nemico” guardando la Rossa “ Maga, tu cosa proponi?” la saggezza di Scarlet gli dava fiducia.


SCARLETT - 03/09
Artemis era scomparsa tra massi e cespugli, e Scarlett non riuscì a trattenere una mezza imprecazione a denti stretti: non sarebbe stato facile per loro individuarla e colpirla, del resto era indubbiamente brava a nascondersi.
C'era solo da sperare che non decidesse di perdere tempo per trasformarsi in qualcuno o qualcosa d'altro.
Ghino li avvertì che scendeva anche lui dalla parte opposta, poi la voce di Indevar si fece sentire alle loro spalle. Era ovvio quello che stava dicendo...purtroppo.
Gli occhi della Rossa di staccarono per un istante dal pendio per lanciargli un'occhiata, era evidentemente preoccupata. "Faremo delle domande riguardo a situazioni di cui abbiamo la certezza che Artemis non fosse presente." tornò a tener d'occhio la situazione, abbassando la voce ad un tono udibile solo dai presenti. "Tutto quello accaduto nella miniera direi che Artemis non può saperlo, visto che infatti, prima, alla mia richiesta di avere un'informazione mi ha detto una cosa accaduta fuori, quando avevo specificato ieri di usare fatti accaduti dentro. E per qualcuno sicuramente ci sono fatti che solo quello vero può conoscere e che qualcuno di noi può confermare, ad esempio solo l'Issus vero può sapere cosa è accaduto a casa sua la notte che sono andata da lui per farmi dare le informazioni su Mayraberd."

HAZA - 03/09
Haza fece un cenno d'assenso.
Avrebbe fatto del proprio meglio.