sabato 20 febbraio 2021

TABITHA - 30/08

In qualche modo la discussione con Vixiar non era degenerata anche grazie all'intervento di Filth, poi però il mago si era infilato nella fessura di una parete, e dietro l'avevano seguito Kreena, Ghino, Jean, Indevar e pure sua sorella.
Tabitha li fissò per un istante, perplessa nel vedere così tanta gente andare ad infilarsi in un buco, poi sospirò. "Sapranno quello che fanno..." mormorò tra sé e sé, mentre Morgon informava il gruppo che loro due invece rimanevano in retroguardia, scusandosi immediatamente dopo per aver parlato anche a nome suo.
La drow scosse la testa con un sorriso. "Non hai sbagliato a parlare, visto che io non ho intenzione di lasciarti qui da solo."
Detta così suonava quasi come se fosse una questione di compagnia, che non per il compito che dovevano svolgere, e l'elfa se ne rese conto. Arrossì affrettandosi a cercare di correggere il tiro. "Sì, insomma, è anche il mio compito di controllare le retrovie, ed è meglio essere in due, si sa mai."
Ma se Tabitha non aveva ancora imparato una cosa, era che non serviva precisare certe cose, anche perchè finiva sempre per poi dire più di quello che, probabilmente, avrebbe voluto. "E poi non mi interessa andare ad infilarmi in un buco nella roccia, preferisco in ogni caso rimanere in tua compagnia." divenne viola, fece per aprire bocca per aggiungere qualcosa, ma si fermò immediatamente prima che la sua lingua dicesse altro senza l'avallo del cervello.
Molto meglio lasciar cadere il discorso. Decisamente.
Passò qualche istante in cui la drow rimase zitta ad osservare l'oscurità da cui erano venuti, lasciando scemare il rossore che le aveva imporporato le guance, poi si voltò nuovamente verso Morgon.
"Stai bene? Cioè, scusa, non è la domanda più giusta, voglio dire..." sembrò cercare le parole, come se effettivamente non sapesse bene nemmeno lei come e cosa chiedere. Scosse piano la testa, facendo oscillare i lunghi capelli. "Immagino che tu sia stanco di stare sottoterra cioè, non vedo l'ora di uscire io, che di base ci sono nata, quindi non oso immaginare voi...tu. In questo senso era la mia domanda..." fece una piccola smorfia accompagnata da un sorriso.
"Spero domani sia davvero il giorno che usciremo." l'idea doveva proprio piacerle, perchè sembrò quasi illuminarsi. "Spero ci sia il sole, e il cielo limpido e azzurro...sempre che non sbuchiamo in un posto dove non si vede il cielo..." aggrottò la fronte per un brevissimo istante, ma poi tornò a guardare Morgon con un entusiasmo e ottimismo invidiabili. "Bhe, prima o poi si vedrà, e a quel punto spero proprio nel bel tempo... "
Si zittì e, per diversi istanti, rimase ad osservare il bardo come se lo stesse studiando, o stesse riflettendo su qualcosa che doveva riguardarlo, poi si rese conto di cosa stava facendo, e arrossì affrettandosi a distogliere lo sguardo. "Ecco...era per dire... sarei felice anche se fosse notte e piovesse, mi basta tornare all'aperto..." mormorò pregando con tutta se stessa che lui non si fosse reso conto che lo stava praticamente fissando.

Nessun commento:

Posta un commento