martedì 16 febbraio 2021

DUNGEON MASTER - 30/08

Filth osservò con divertimento misto ad un pizzico di inquietudine la scenetta fra Jean Tannen e Vixiar: la cosa in sé era piuttosto buffa, ma lo rendeva perplesso l'inaspettata arrendevolezza del mago...

...e infatti...

...appena colse un movimento sospetto l'allampanato chierico balzò in avanti, si frappose fra Jean e la direzione che questi stava prendendo ed allo stesso tempo andò a serrare con fermezza una mano sul polso di Vixiar.

«Ora basta così! Tutti e due!», intimò con un tono di voce mai sentito prima da nessuno nel gruppo. «Amico Jean, per cortesia, rimetti con i piedi a terra l'amico Vixiar. Quanto a te, amico mago, ti prego di allontanare subito la mano dal tuo pugnale: lascia che resti nel fodero, dove non può far male a nessuno». Le parole dicevano "amico", "per cortesia" e "ti prego", ma il tono diceva tutt'altro.

«Ma io...», aveva già iniziato ad obiettare Vixiar prima ancora che Jean avesse finito di rimetterlo a terra.

«Chiudi il becco!», esplose Filth.

«...io avevo ragione e loro...», provò a insistere il mago.

Filth non aggiunse nulla: si limitò a fare un secco gesto con la mano e subito si udì un basso tuono sordo, percepibile più dallo stomaco che dalle orecchie e tale da lasciare tutti i presenti rintronati per
parecchi secondi. «Questo non sono stato io a farlo: è lo sdegno del mio dio senza nome», spiegò il chierico. «Io ho solo richiesto la sua opinione e, come forse avrete intuito, egli è molto irritato». Lasciò
andare il polso di Vixiar ma, più che limitarsi ad allentare la presa, praticamente spinse bruscamente il mago via da sé. «Non vi consiglio di mettere ulteriormente a dura prova la sua pazienza», ammonì.

«Ma...», azzardò ancora Vixiar.

«Ma sei sordo o cosa?!?», lo zittì seccamente Filth. Poi riprese, questa volta rivolgendosi a tutti i presenti: «A me non piace imporre la mia volontà e preferisco che ciascuno si comporti secondo coscienza, ma sia ben chiara una cosa: anche se vi lascio a briglia sciolta, io sono il responsabile di questa missione e, nei rari casi in cui decida di dare un ordine, *è* un ordine. Nessuna discussione. Vale in particolare per te in questa occasione, amico mago, ma vale anche per tutti voi: basta beghe, litigi, ripicche e quant'altro. E nemmeno voglio più sentire "è stato lui" o "è stata lei", va bene? Meno unità ci sarà nel gruppo, più facile sarà per Raxxla sbarazzarsi di noi».

«Ancora una cosa», aggiunse Filth dopo un istante di pausa. «Amica Kel-hatril, so bene cosa avevi fatto per tentare di tenere sotto controllo l'amico Vixiar, ma sappi che sono contrario a soluzioni del genere: ogni essere vivente ha il diritto di agire senza costrizioni ed il dovere di prendersi la responsabilità delle proprie azioni, quindi ti invito a liberare il tuo giovane collega dall'incantesimo che hai posto su di lui».

Kel-hatril scoccò da sotto in su un'occhiata rovente a Filth, esitò un istante, poi stirò le labbra sottili in un sorriso perfido e rispose: «Agli ordini, amico chierico...». Detto questo si avvicinò a Vixiar, parve caricare le proprie esigue forze tutte in una sola mano... e fece partire un ceffone terrificante sulla guancia del collega, che barcollò all'indietro e riuscì a restare in piedi per puro miracolo. «Ecco fatto:
ora sei libero», annunciò con un sogghigno. «Libero e responsabile dei tuoi errori, come ha detto il capo».

Sconvolto, Vixiar portò una mano alla guancia rovente, scoccò uno sguardo di puro odio alla drow ma non osò né dire né fare nulla: per un attimo parve incerto sul da farsi, poi si volse di scatto e corse via,
sempre con la mano sulla guancia, fino ad andare praticamente a sbattere contro la parete rocciosa. Per puro caso, proprio in quel punto parve aver trovato una fenditura nella quale infilarsi, poiché dopo un istante di esitazione vi si insinuò dentro e scomparve.

Nessun commento:

Posta un commento