sabato 13 febbraio 2021

JEAN TANNEN - 30/08

 Jean non stava partecipando granché alla vita del gruppo. Una sorta di apatia lo pervadeva e il darokiniano non sembrava stranamente in grado di liberarsene.
Alle parole di Fenryr, però, sollevò un sopracciglio speranzoso... Appoggiava con convinzione l’idea di provare subito la traversata dell’ennesimo pozzo. Purtroppo la risposta di Argenta e l’appunto di Issus, spensero sul nascere ogni possibile velleità. A quanto pareva, gli sarebbe toccato un altro giorno sotto terra:
“Non sarà mai troppo presto Fenryr. Non sarà mai troppo presto... Che il Tredicesimo senza Nome possa seccarmi le palle se mai metterò di nuovo piede in una pluridannata miniera! Ero scettico già prima di scendere quaggiù e se c’è una volta in cui avrei voluto non aver ragione è senza dubbio questa. Beh, mi pare chiaro che non riusciremo a passare tutti per tempo, perciò prepariamo il solito stramaledetto accampamento, mettiamo gli usuali turni di guardia e speriamo che da quei buchi di merda non venga fuori nulla che attardi ulteriormente l’uscita all’aperto.”
Senza aggiungere altro che meritasse di essere ascoltato o che necessitasse di una risposta, lasciò scivolare a terra lo zaino, calciò una pietruzza che si trovava a terra, seguendone la traiettoria con lo sguardo e, tra vari improperi mormorati tra i denti, si preparò a trascorrere le ennesime ore nel sottosuolo...

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