[Tabitha]
Passò qualche istante in cui la drow rimase zitta ad osservare l'oscurità da cui erano venuti, lasciando scemare il rossore che le aveva imporporato le guance, poi si voltò nuovamente verso Morgon."Stai bene? Cioè, scusa, non è la domanda più giusta, voglio dire..." sembrò cercare le parole, come se effettivamente non sapesse bene nemmeno lei come e cosa chiedere. Scosse piano la testa, facendo oscillare i lunghi capelli. "Immagino che tu sia stanco di stare sottoterra cioè, non vedo l'ora di uscire io, che di base ci sono nata, quindi non oso immaginare voi...tu. In questo senso era la mia domanda..." fece una piccola smorfia accompagnata da un sorriso. "Spero domani sia davvero il giorno che usciremo." l'idea doveva proprio piacerle, perchè sembrò quasi illuminarsi. "Spero ci sia il sole, e il cielo limpido e azzurro...sempre che non sbuchiamo in un posto dove non si vede il cielo..." aggrottò la fronte per un brevissimo istante, ma poi tornò a guardare Morgon con un entusiasmo e ottimismo invidiabili. "Bhe, prima o poi si vedrà, e a quel punto spero proprio nel bel tempo... "Si zittì e, per diversi istanti, rimase ad osservare il bardo come se lo stesse studiando, o stesse riflettendo su qualcosa che doveva riguardarlo, poi si rese conto di cosa stava facendo, e arrossì affrettandosi a distogliere lo sguardo. "Ecco...era per dire... sarei felice anche se fosse notte e piovesse, mi basta tornare all'aperto..." mormorò pregando con tutta se stessa che lui non si fosse reso conto che lo stava praticamente fissando.
Morgon stava guardando un poco per terra ed un poco in direzione del passaggio. La domanda "Stai bene?" lo fece ridestare."ummm... si sì tutto bene, ti ring..."Lasciò che la drow finisse il suo pensiero.Sorrise."Ho proprio voglia di uscire all'aperto. Sì. Di respirare l'aria fresca e tante altre cose. Ho voglia di dormire sotto le stelle. Ah che meraviglia. Ho voglia di passare la mano contro un tronco di pino ed imbrattarla di resina per poi sentirne il profumo." sorrise e si voltò verso di lei.Lei lo stava guardando e lui per un solo piccolo istante cercò di ricambiare la cosa, ma i suoi occhi viola risultarono troppo, dovette abbassare lo sguardo."Suono troppo smielato, vero? Però è la verità!""Spero si possa uscire davvero domani."Silenzio."Sei davvero speciale sai?"
Non attese una risposta a quella sua domanda retorica ed inizio a canticchiare tra sè e sè.
"Occhi profondi nel cielo notturno,luce e tepore del sole di giorno,voce degli alberi mossi dal vento,profumi di bosco, di prati e di fiori,ronzio di api, rumore di passi,vola farfalla, vola lontano.Ridi ruscelloche scendi la valle,gratta il pino e il profumo si spande,canta fanciulla danzando sull'erbacon piedi discalzi e cadi per terra,rotola rotola e urla felice..."
S'interruppe.
Si voltò verso di lei e sorrise per poi tornare a guardare per terra.
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