«Beh, se ti basta quello per riuscire a passare posso accontentarti facilmente, vecchia carcassa», replicò Gymla, fra il maligno e il divertito. «Sono certa che fra me e Haza riusciremmo a portarti di là anche appeso come una salsiccia gigante. Poi, due sberle per risvegliarti e proseguiamo...». Di colpo cambiò espressione, sorrise... cosa rara per lei... ed accennò a sfiorare con le punte delle dita il braccio del vecchio nano. «Dai, scherzo! Sono una nana e nemmeno a me piace penzolare sul vuoto o camminare su un ponte magico senza poter posare i piedi su solida roccia, ma che possiamo farci? Sarei disposta anche a trasformarmi in un elfo maschio pur di uscire al più presto da qui sotto. Quindi, se posso riuscirci io, puoi riuscirci anche tu». Di colpo fece la faccia seria e puntando un indice minaccioso sotto il naso di Bognus aggiunse: «E non brontolare!».
Piuttosto inaspettatamente intervenne anche Kel-hatril: «E se proprio non ce la puoi fare, posso sempre farti passare per una porta dimensionale che ti depositi dall'altra parte», propose. «Non credo che l'esperienza di passare per un diverso piano di esistenza ti piacerebbe molto, ma sta a te scegliere». Scrollò le spalle. «Io più di questo non posso fare... e direi che è già molto... tzk... bruciare un incantesimo per le paturnie di un nano... ma per la serie "in fondo, molto in fondo, Kel-hatril può anche essere una brava ragazza", beh, diciamo che ci può stare».
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