martedì 21 marzo 2023

SETTIMANA 11 - 2023

BOGNUS - 13/09
Bognus rimase impietrito di fronte alle reazioni dei compagni.
Solo in quel momento comprese l'errore che stava per fare. Si era immaginato finalmente tranquillo, a passare le giornate che gli rimanevano costruendo e riparando, al fianco di quella donna che lo faceva sentire giovane.
Invece per un attimo si vide legato e imbavagliato insieme a lei, chiusi in fondo a una cantina umida. Il posto dove probabilmente sarebbe finito se avesse accettato la richiesta di Edra.
"D...dovete...dovete scusarmi. Soprattutto tu, cara Gymla. Non so cosa mi abbia preso, avete ragione. Assolutamente ragione. Non possiamo cedere alle loro richieste senza garanzie. Haza, il sacro martello di Moradin è in buone mani, non ti devi preoccupare. Grazie per avermelo ricordato."
Parlava veloce, in maniera confusa. Quindi guardò Gymla e si rivolse solo a lei, come se gli altri non fossero neanche presenti.
"Non vorrei mai che ti facessero del male, non me lo potrei perdonare. E scusami ancora, quando abbiamo parlato prima avevo in mente questa idea per aiutare loro a ripartire, ma era vaga, troppo semplice. Vedi perché ho bisogno di ritirarmi: faccio errori di valutazione pesanti, pericolosi. Non prenderei mai una decisione di questo tipo senza consultarti e chiedere il tuo parere..." Preso dalla confusione e dallo sforzo di aver parlato cosi a lungo, gli occhi si inumidirono. Tacque, senza sapere che altro dire.


DUNGEON MASTER - 13/09
«Tempo scaduto» annunciò Edra tornando al tavolo con un'espressione piuttosto irritata dipinta sul volto. «Tutti i vostri cincischiamenti mi stanno facendo capire una cosa: non avete capito un accidente del guaio nel quale vi state allegramente cacciando». Scrollò le spalle con aria rassegnata. «E vabbé, peggio per voi: basta che non vi mettiate a frignare quando io e la mia squadra vi faremo a striscioline. Tutti meno due, ovviamente... Ah, già, non vi avevo ancora detto del cambiamento di programma: siete troppo inaffidabili, per non dire cialtroni, per cui ho deciso che nel vostro caso farò meglio ad applicare il "metodo Joel": in
pratica, interrogherò i due superstiti della vostra comitiva separatamente e, se le risposte non coincideranno, entrambi ci lasceranno le penne. Se le risposte saranno identiche, invece, i due fortunati, nonché sinceri, sopravvissuti saranno liberi di andarsene per
i fatti loro. Privati ovviamente di ogni tipo di arma in loro possesso.»

«Comunque, non voglio che possiate dire che non sono generosa» aggiunse, «per cui vi lascerò ancora un filo di possibilità di uscirne bene: adesso conterò fino a dieci, lentamente, ed avrete tempo fino allo zero per cominciare a dirmi ciò che voglio sapere. Però, a conteggio finito, me ne andrò e la parola passerà alle armi... in un luogo e tempo di mia
scelta, ovviamente.»

«Uuno... duue... treee...»


SCARLETT - 13/09
Scarlett fu sollevata nel sentire che Bognus aveva capito quanto fosse pericolosa la sua idea, e in ogni caso Gymla gli avrebbe fatto passare istantaneamente ogni malsana idea a suon di padellate. Un vero peccato non averla più con loro, le sarebbe mancato il suo spirito combattivo... e le sue cene. Ma era davvero molto contenta per lei e Bognus.
La voce irritante di Edra tornò ovviamente a torturarle i sensi: ma perchè i maghi rompicoglioni dovevano sempre arrivare da loro? Pace all'anima di Vixiar, ma due in meno di un mese era davvero troppo!
"E le tue parole mi stanno facendo capire che, come diceva la mia amica, non osservi e non ascolti." ribatté Scarlett bevendo un sorso di sidro. 
"Te l'abbiamo detto e anche piuttosto chiaramente: guardaci. E dovresti capire, o almeno me lo auguro, del perchè serviamo noi. C'è un motivo se gruppi di soldati o individui singoli hanno fallito. Non lo vuoi capire? A una certa non siamo noi a non voler dare le risposte, ma tu a non volerle ascoltare."
La Rossa storse lievemente le labbra. "E non è con un'escalation di grezza violenza che ci convincerai che mantieni la parola, visto che, come hai detto, hai appena fatto un cambio di programma. Chissà quanti altri ne faresti."
Del tipo che Scarlett credeva al fatto che avrebbe liberato i due interrogati, tanto quanto credeva agli asini volanti.
Non era certo una buona cosa avere contro Edra e la sua stramaledetta Confraternita, soprattutto senza sapere quando e come sarebbe andata a rompere loro le scatole, ma con una così non si poteva scendere a patti. Lei non li avrebbe mantenuti, era evidente. Non che Scarlett avesse dubbi in merito.
Ma avevano già avuto alle calcagna qualcuno che voleva far loro la pelle: Artemis. Ed era forse peggio visto che poteva mutare forma, lei invece era Edra e si muoveva con tutto il suo bel seguito, non esattamente qualcosa di silenzioso e poco visibile. Ma dandole anche il beneficio del dubbio che avesse mezzi e capacità per passare inosservata, sarebbero stati pronti. 
E rimaneva un punto fondamentale: loro sapevano dove andare, lei no. Loro erano un gruppo unito, lei e la sua Confraternita? Proprio no. 
Era da vedere chi avrebbe cantato vittoria.


KREENA - 13/09
[Edra]
«Uuno... duue... treee...»


Kreena fece un sorrisetto.
"Non capisco se sei più stupida che arrogante o più arrogante che stupida..." - disse come tra sé, poi sospirò.
"In ogni caso, sei tu che ci perdi. Noi eravamo interessati ai soldi e ad aiutarti, ma non alle tue ridicole condizioni..."
Strinse le spalle.
"Peccato. Vorrà dire che, quando ci rivedremo, prenderemo direttamente l'oro dal tuo cadavere"
Le strizzò l'occhio e si alzò.
"Ah...puoi smettere di contare, peraltro..."


INDEVAR - 13/09
Il chierico fece un rumoroso sospiro...
Poi da sotto il cappuccio disse con tono serio: "Ma che nome stupido è Edra?" fece una pausa per prendere un bel respiro "A volte il nome di una creatura la descrive più di quanto sembri" altra pausa, poi finì portandosi una mano al mento(ovviamente sotto al cappuccio) "Conoscevo una Nanna delle Fosse che si chiamava Edra..."


DUNGEON MASTER - 13/09
[Indevar] "Ma che nome stupido è Edra?"

Edra fece una faccia sinceramente stupita. «Fammi capire» chiese in tono abbastanza sconcertato, «tu su tutta questa faccenda l'unica cosa che hai da dire è che il mio nome suona stupido?» Il suo tono di voce passò al beffardo. «Senza dubbio il nostro comune nemico starà tremando al pensiero di quali menti sopraffine gli stanno dando la caccia...»

«Quanto al guardarvi» aggiunse poi rivolgendosi a Scarlett, «credimi, l'ho fatto, così come vi ho ascoltato con la necessaria attenzione. Il risultato? Ho visto un'accozzaglia di cani sciolti e ho sentito frasi colme di acume come quella sulla bruttezza del mio nome o come il tentativo di fregarmi un po' di soldi spacciandomi panzane più o meno fantasiose. Francamente, devo ammettere che fatico a prendervi sul serio. Una cosa però mi è chiara: dietro di voi ci dev'essere qualcuno che vi guida, altrimenti per come siete messi sarebbe stato già un miracolo essere arrivati fin qui tutti interi. Mi piacerebbe anche scoprire di chi potrebbe trattarsi, ma non sto nemmeno a chiedervelo: finireste solo per tentare di inventarvi chissà quale altra scempiaggine nella speranza di darmela a bere.»

«Beh, detto questo, penso che non rimanga altro da dire», concluse voltandosi e facendo ciao ciao con la mano. «A presto rivedervi, allegra banda di eroi...»

Detto questo, si avviò verso l'uscita, come sempre scortata dai suoi due guardaspalle.
 

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