martedì 14 marzo 2023

SETTIMANA 10 - 2023

FENRYR - KREENA - 13/09
"Thurs'ael ghamar'lath aelh"
A parole tutti sono giganti del gelo, decifrò chi capiva l'elfico, per gli altri le parole di Fenryr vibrarono solo di disprezzo.

Kreena lo guardò un istante, quindi tornò a rivolgersi a Edra.
"Morirete tuuutti!" - mimò, agitando le mani davanti al volto, le dita aperte ad artiglio.
"Molto d'effetto, certo, anche se dovresti lavorare sull'intonazione: magari coi villici funziona, a noi, come vedi, fa solo venir voglia di buttarti fuori a calci..."
Sorrise.
"La proposta è come te: stupida e arrogante. Parli e non ascolti. Guardi ma non vedi. E per questo, non hai capito niente"
Fissò uno a uno i compagni, così unici, così diversi uno dall'altro. Poi si sporse verso di lei attraverso il tavolo.
"Ti suggerisco di guardarci ancora: magari capirai perchè non puoi andare sola e perché serviamo esattamente noi, invece..."
Sospirò.
"Non ci sono alternative: o mandi noi o vieni con noi oppure ci ammazzi e torni a casa a mani vuote"


NdG
Scusate il ritardo, periodo un po' intenso per lavori a casa, ora dovrei avere finito, per fortuna... ^___-
Per far capire meglio: Kree sottolinea la grande varietà del gruppo (elfi dei ghiacci, drow, nani, hin e classi di ogni sorta) per spacciarla come fondamentale per la missione.


JEAN - 13/09
Jean ascoltò la risposta di Edra. Quella donna non le andava particolarmente a genio… Certo, poteva avere le potenzialità per mettere in atto le proprie minacce, ma la cosa più probabile secondo lui era che qualcuno li avrebbe seguiti. Probabilmente avrebbero voluto spaventarli, ma poi li avrebbero semplicemente seguiti.
Nel frattempo il suo stomaco brontolò rumorosamente, il darokiniano diventò prima rosa, poi decisamente rosso, la sua faccia si contrasse in una smorfia ed infine si rilassò di colpo insieme al suo sfintere, che lasciò partire una poderosa scoreggia.
“Pardon!” Esclamò gioviale.
“Mi hanno spiegato che quest’espressione si utilizza a Glantri… Quei plurifottuti maghi si danno un sacco di arie, ma poi di aria ne fanno un po’ come tutti. La producono in pancia e la buttano fuori dal culo. Nulla di diverso da uno stalliere qualunque, insomma. Per mantenere il proprio tono sopra le righe usano questa parola forbita e pare sia buona per scusare qualunque cosa, nel principato. Perché non anche nel Granducato, dico io?”
Si strinse nelle spalle e sventolò l’aria lontano da sé con nonchalance, quindi si rivolse nuovamente a Edra:
“Non prenderla come una risposta eh? Non avevo intenzione di essere scortese. Mi accodo all’opinione di Kreena, però.”


KREENA - 13/09
Kreena gli mollò uno scappellotto senza neanche guardarlo.
"Maiale" - mormorò, ma i suoi occhi ridevano.


BOGNUS - 13/09
Bognus scese dal piano delle camere all'improvviso, mano nella mano con Gymla.
Aveva un'espressione grave, decisa. Attese un attimo di silenzio nella conversazione fra il gruppo e Edra, quindi si fece avanti.
"Gentile Edra, ho bisogno di parlare con i miei compagni da solo. Ti chiedo la gentilezza di lasciarci qualche minuto, poi riceverai la tua risposta."
Attese che Edra si spostasse a un altro tavolo, poi guardò tutti a uno a uno, fissò Gymla per ultima e parlò.
"Ragazzi, vi devo ringraziare per avermi accettato fra voi, mi avete portato via da quella casa che era diventata anche la mia prigione. Un posto che da solo non avrei mai lasciato, dove sentivo che la follia era proprio dietro l'angolo e bastava allungare una mano per raggiungerla. Mi avete fatto tornare giovane per un po', ma ora è il momento di prendere strade diverse. Io e Gymla abbiamo deciso di restare in questa città. Ci ricostruiremo una vita qui, e io tornerò a fare l'artigiano. Qualcuno mi ha detto che altrimenti il mio talento migliore andrebbe sprecato..."
Su queste parole guardò la nana con gli occhi lucidi.
"Quando Edra tornerà qui, le dirò che sarò l'ostaggio che cerca, così sarete liberi di continuare la vostra missione che ho condiviso per un po', ma di sicuro non è la mia. Non vi dovete preoccupare per noi. Ne abbiamo viste abbastanza per riuscire a gestire questa Confraternita da quattro soldi, e comunque non ho intenzione di muovermi per un po' di tempo."
Guardò ancora Gymla, quindi attese le reazioni dei compagni.


SCARLETT - 13/09
Scarlett aveva osservato in silenzio l'evolversi della discussione tra Edra e i compagni, cercando di mantenere un'espressione il più neutra possibile. Se quella stronza pensava di poter venire lì e dettare legge al loro tavolo si sbagliava di grosso, ma non era esattamente quello il momento di dirle in faccia cosa pensava di lei e della sua proposta, cosa che sarebbe stata tutto fuorché un'affermazione diplomatica.
Così aveva lasciato fare a Kreena e Jean, che doveva ammettere se la stavano cavando alla grande.
Quando aveva parlato Fenryr gli aveva lanciato un'occhiata corredata da un sorrisetto, che poi si era allargato vedendo la risposta di Kreena. Le aveva sorriso con un cenno impercettibile quando l'aveva guardata, quindi alla fine gli occhi di Scarlett si erano posati su Edra. "Io concordo con la mia amica."
L'intervento di Bognus lasciò per un attimo perplessa la maga. Lo guardò in silenzio mentre parlava, poi sorrise, per lui e Gymla, e tornò maledettamente seria alla sua proposta di essere l'ostaggio. "Non se ne parla, Bognus. Non le darei in mano nemmeno un pupazzo." ribattè Scarlett senza mezzi termini. "A loro interessa unicamente denaro e potere, la loro parola vale meno del fango che mi incrosta le suole degli stivali, quindi non sarai il suo ostaggio. Non metto in dubbio il tuo valore o la tua capacità di difenderti, ma no." il tono della voce era basso ma non sembrava per nulla disposta a scendere a compromessi di quel genere. "Nulla le impedirebbe di prendersi le informazioni, tenersi i soldi e far fuori te, a prescindere che noi fossimo sinceri o meno, soprattutto visto che a noi darebbe uno dei suoi di cui palesemente non gliene frega niente. Questa è la considerazione che hanno tra compagni della stessa fazione, figurati che trattamento può riservare a qualcuno che non ne fa parte."


GAME MASTER - 13/09
Durante tutta la prima parte del discorso Gymla, con aria tra l'altro piuttosto soddisfatta, si era lasciata tenere per mano da Bognus ed aveva lasciato il vecchio nano libero di spiegare la situazione a modo suo, ma quando il discorso passò sull'idea di offrirsi come ostaggio
liberò di scatto la mano, rabbiosamente, e si volse verso il compagno per fronteggiarlo alla sua maniera.

«COSA!?!», sbraitò. «Ma ti sei fuso il cervello? E di brutto, anche! Cioè, pensi di decidere le cose per conto tuo, così, senza consultarmi?  Guarda che sei del tutto fuori strada! Davvero pensi che questi stronzi della Confraternita se ne starebbero qui, a fare la guardia a noi, quando è chiaro che non appena avranno avuto le nostre informazioni se ne andranno il prima possibile per dare la caccia a Raxxla. E noi dovremmo andare appresso a loro come ostaggi? Se io ho accettato la tua proposta è stato, primo, per indurti a fermarti in un posto decente per fare la cosa che sai fare meglio, cioè l'artigiano, secondo, perché finora con me ti eri comportato con rispetto, facendomi credere che avrei potuto essere la tua compagna e non un oggetto da tirarsi appresso dietro a decisioni prese solo da te e... terzo... crederci o no, perché ti amo abbastanza da fare una scelta del genere. Però amare qualcuno non vuol dire avere le fette di salame sugli occhi e quindi, come ho accettato, allo stesso modo posso cambiare idea: ora come ora, mi sento piuttosto propensa a farlo. Sta a te farmene passare la voglia». Si fermò a riprendere fiato, poi sbuffò con rabbia e riprese: «Bada bene che io, al contrario di te, non intendo importi nulla: se tu vuoi insistere su questa boiata del fare l'ostaggio, padronissimo; in questo caso io, però, resterò nella compagnia.»

«Ancora una cosa», aggiunse dopo un istante dedicato a sbollire un po' di collera. «Quando dico compagna, io intendo Compagna, con la "c" maiuscola. In tutto e per tutto. Compagna: non serva; non bagaglio al seguito; non giocattolo per la notte. Il che comporta anche che, se vorrai avere accesso al mio letto, dovrai prima avere ottenuto la benedizione dei nostri dei: o mi sposi come si deve, o per me puoi anche andare con quella Edra, o tornartene dai tuoi scarafaggi, o qualsiasi altra cosa che ti vada di fare. Ma ricordati bene che, se sposi me,
sposi anche le mie padelle: un'altra cazzata come questa e ti spadello a dovere, è chiaro?»


HAZA - 13/09
Il nano fu sorpreso dalle parole di Bognus, per qualche istante incapace di credere a quel che avevo udito.
Prima il proposito di fermarsi con Gymla, per il quale a malincuore per sé ma felice per loro avrebbe risposto con i suoi migliori auguri, poi invece l'idea del tutto opposta di concedersi come ostaggio. 
Gymla non si fece mancare la voce, in proposito.
"Penso che bastino le sue padellate, ma se lei non ci fosse sarei io a prenderti a schiaffi!" 
Indicò l'arma posseduta da Bognus e da loro recuperata nelle miniere abitate dalle drow.
"Pensi che facendo l'ostaggio quell'arma riusciresti a riconsegnarla come ti sei impegnato a fare? Vuoi tradire la parola data ai defunti?"


KREENA - FENRYR - 13/09
Kreena fissò Bognus a occhi strabuzzati, guardò Gimla, levò lo sguardo al cielo e scosse la testa, come a trasmetterle grande comprensione: quindi fece un brusco dietro front verso il tavolo di Edra.


Anche Fenryr scosse il capo.
"Non staranno qui, vi porteranno dietro come ostaggi. Poi vi uccideranno"
Si voltò a mezzo.
"Ascolta la cuoca, è meglio. Che il gelo non morda il vostro cuore"
Poi seguì la ladra.

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