[Scarlett] "É qui da molto lei?"
«Io?» rispose la donna, come colta di sorpresa dalla domanda. «Hmmm… beh, sì... da sempre, direi». Poi parve riconsiderare la domanda. «O forse da qualche attimo appena, giusto il tempo per voi di giungere qui». Scrollò le spalle. «Boh, di preciso non saprei». Sorrise. «Voi cosa preferireste? Da sempre o appena un attimo fa?».
[Haza] «Però un aiuto ci servirebbe, un aiuto per capire come lasciare questo labirinto. Sarebbe molto gradito. Potrebbe essere che si tratti di indovinare la giusta sequenza in cui attraversare le porte, ma fino ad ora non abbiamo trovato indizi, o non siamo stati in grado di vederli e riconoscerli».
«La giusta sequenza?» fece eco la donna. «Fuochino... fuochino... ma non posso dirvi di più!» Sorrise. «Però mi sembrate dei tipi simpatici. Beneducati, anche. Quindi forse un aiutino ancora potrei anche azzardarmi ad offrirvelo senza indispettire il padrone: secondo me, se come prima cosa completaste il giro delle stanze... non so... magari questo potrebbe far accadere qualcosa». Esitò, poi si mordicchiò pensosamente il labbro inferiore ed aggiunse: «Mica è detto che sia così, però...»
«Allora, nessuno di voi ha bisogno del mio aiuto? Un piccolo clistere? O un buon salasso, magari? Una pastiglietta?» concluse poi in tono speranzoso.
Scarlett sorrise con gentilezza alla donna: che fosse reale o meno, era cordiale nei loro confronti e stava provando ad aiutarli per quanto le era concesso, quindi meritava di essere ricambiata con la stessa cortesia. "Non si preoccupi, la mia era una semplice curiosità, ma non poi così rilevante."
A quanto pareva l'idea di entrare nelle porte in una certa sequenza non era lontana dalla soluzione - bene - ed inoltre anche la loro idea iniziale di fare prima un giro di tutte le stanze per avere una panoramica era corretta.
La Rossa scambiò uno sguardo con Haza. "Direi che allora il completare il giro serve come avevamo pensato.", poi sorrise di nuovo alla donna. "Lei è davvero molto gentile a preoccuparsi della nostra salute, ma penso che al momento nessuno di noi necessiti di un trattamento così importante come un salasso."
Il dubbio che dovessero fare qualcosa con lei però era abbastanza elevato. "Se dovessimo passare alla porta successiva e poi tornassimo qui, nell'eventualità di aver bisogno del suo aiuto, la troveremmo ancora?"
Haza sorrise.
«Perché no? Un buon tonico non ha mai fatto male a nessuno, giusto? Chi più chi meno abbiamo tutti almeno qualche ferita da bendare. Se può farmi stare meglio, evitando procedure 'invasive', gradirei volentieri il suo intervento».


