Kreena si agitò ulteriormente.
"Quindi ci lasceresti morire di fame e sete solo per un tuo...importante esperimento magico?" - esclamò la giovane, alterado la voce nel finale per simulare il tono del mago.
"Oltre a non lasciarci dormire, intendo, visto che era quello che stavamo per fare quando ci hai rapito..."
Annuì con decisione.
"Sì, giusto, rapimento, anche quello va nella lista...sai, quando usciremo di qui...perchè usciremo di qui, stanne certo...i nostri amici non saranno affatto contenti del tuo operato...o no, no davvero...e non sono comprensivi come noi, quelli passano subito alle mani: penso verranno proprio qui e questa torre la butteranno nel burrone con te dentro...spero nel frattempo avrai imparato a volare, mio caro..."
Fece un sorrisetto.
"Sempre che non la butti giù prima l'altro nostro amico, quello che hai lasciato fuori...anche lui ha un pessimo, ma davvero pessimo carattere..."
“Attendi un attimo, Ghino, e anche tu Haza… per favore”
“Non separiamoci, o se proprio dobbiamo farlo, proporrei di non dividerci in più di due gruppi… saremo più rapidi, ma non così deboli. Che ne pensate?”
Morgon guardò prima Tabitha, poi Kreena, poi Ghino per vedere se si era fermato, poi gli altri compagni per sapere cosa ne pensassero. Effettivamente le parole di Kreena avevano fatto ricordare a Morgon che l'ora del riposo era prossima e lui iniziava ad avere fame e sonno. Che cosa strana, fino a quel momento non ci aveva fatto caso.
Scarlett sorrise ad Haza. "Probabilmente non sarà nulla di mortale, ma anche se si trattasse banalmente di indovinelli, abbiamo più probabilità di trovare la risposta pensandoci insieme."
La maga spostò per un istante l'attenzione su Ghino intento ad aprire un'altra porta che rivelò un'altra zona buia, quindi annuì rivolta a Morgon.
"Ha ragione ragazzi, meglio non dividerci, a maggior ragione visto che entrambe le porte danno su nient'altro che buio. Al massimo possiamo fare che una parte di noi entra in una stanza, e l'altra parte può restare qui in attesa." propose dando un'occhiata ad una Kreena sempre più infastidita. "Ma opterei per una porta per volta."
Dopo aver trovato un altro muro di buio magico, Ghino non fece nessuna mossa di entrare nella porta bianca, anzi ascoltò con attenzione lo scambio fra i compagni.
"Sono d'accordo con voi, ragazzi. Meglio stare tutti insieme o al massimo dividerci in due gruppi. Inoltre secondo me ha ragione Haza: meglio iniziare dalla porta rossa. Ma prima sempre meglio non lasciare indietro elementi inesplorati. Io le aprirei tutte..."
Detto fatto, si avvicinò alla porta nera e con la stessa cautela la aprì, come aveva fatto con la bianca.
Agpg: se il contenuto della porta nera è lo stesso, Ghino apre anche le porte rimanenti, continuando in senso orario dopo la porta nera.
Il nano fece spallucce.
«Ho scelto la porta rossa perché rosso era il colore nominato da Scarlett. Non ho altro motivo per scegliere questa piuttosto che un'altra. Immagino che il buio sia dietro tutte le porte, se il suo scopo è di non farci sbirciare il dilemma prima di entrare per provare a risolverlo. Sarebbe bastata una tenda, ma ad un mago deve sembrare una soluzione troppo banale».
Pronto ad entrare, Haza attese che Ghino facesse il suo giro di verifiche.
[Ghino]
Agpg: se il contenuto della porta nera è lo stesso, Ghino apre anche le porte rimanenti, continuando in senso orario dopo la porta nera.
Confermo: dietro ognuna delle porte Ghino trova il buio più totale.
[Haza]
Immagino che il buio sia dietro tutte le porte, se il suo scopo è di non farci sbirciare il dilemma prima di entrare per provare a risolverlo. Sarebbe bastata una tenda, ma ad un mago deve sembrare una soluzione troppo banale».
«Oh, ma allora qui abbiamo un nano che, pur apparendo come un guerriero, in realtà è un esperto di magia» commentò Thargon in tono ironico. «Hai detto una cosa giusta, cioè che il buio è dietro tutte le porte, e due sbagliate, cioè che le porte servano solo per non farvi sbirciare e che quindi una tenda sarebbe bastata. Ma, d'altronde, cosa ne può sapere un mago come me di portali e di tunnel magici? Molto meglio seguire il parere di un esperto nano, che con una tenda riesce a contenere un tunnel magico... ed io che mi sono fatto truffare pagando profumatamente il mio collega esperto di portali quando un pezzo di stoffa sarebbe bastato...»
«Comunque non fatevi spaventare» aggiunse poi in tono più normale, «i tunnel che collegano le varie stanze non sono affatto pericolosi... basta chiedere al mio maggiordomo per averne conferma... si entra di qua e si esce di là, poi si esce di là e si va da un'altra parte, e poi si esce di nuovo e magari si torna proprio qua: è solo un gioco, che potrebbe anche risultare divertente se riusciste a coglierne il senso.» Una pausa e poi: «Su, allora, che porta volete scegliere? Su, su, che il tempo passa...»
[Kreena] si agitò ulteriormente.
Per la prima volta la voce di Thargon assunse un tono spazientito. «Avete fra voi maghi e chierici, che assumo siano dotati di una certa intelligenza, e lasciate parlare una bamboccia stizzosa e sciocca? Mi deludete, francamente mi deludete.» Dopo un istante di pausa riprese con un marcato tono didattico: «Comunque, ragazzina, renditi conto che in primo luogo nessuno ha rapito nessuno: voi siete entrati nella mia proprietà di vostra libera scelta e se vi siete fatti fuorviare da un banale trucco, talmente banale che voi stessi eravate già dubbiosi sulla reale esistenza di quella 'pooovera bambina disperaaata', dovete semmai prendervela solo con voi stessi. Punto due: minacce sciocche come sbandierare l'arrivo di fantomatici amici per nulla comprensivi o che il vostro socio qui fuori potrebbe tirare giù una massiccia torre grazie al suo spadone ed al suo pessimo carattere, ebbene, sono entrambe le tipiche minacce che si scambiano i bambini quando bisticciano: 'guarda che adesso viene il mio fratello più grande e ti concia di botte'» aggiunse scimmiottando la voce di un bambino petulante.
Poi, tirato un sospiro per riprendere la calma, aggiunse: «Ti dirò io invece cosa accadrà: quando avrò esaurito la pazienza... che ne ho tanta ma che prima o poi si esaurisce... sia tu che quell'idiota di fuori riceverete la visita di qualcuno dei miei famigli ed allora vedremo chi finisce nel burrone.» Breve pausa. «No, mi correggo: non è da me né fare minacce prive di senso, né nuocere a qualcuno per cause così futili. Semplicemente, l'elfo con lo spadone se la farà a piedi da qui a dove gli pare meglio andare, mentre tu... beh, non ti guasterò la sorpresa, ma posso assicurarti su due cose: non subirai alcun danno permanente, ma nemmeno ti divertirai granché.»
«Quindi, da brava bambina, smettila di fare la rompiscatole che stai solo facendo perdere tempo ai tuoi amici.»
«Comunque» riprese dopo una breve esitazione, «e questo vale per tutti voi: se la mia proposta non vi va non dovete fare altro che dirlo: vi faccio uscire, ve ne tornate a dormire nelle vostre coperte attorno al fuoco, domani mattina vi levate dalle palle ma, ovviamente, non aspettatevi alcun aiuto da parte mia per accelerare il vostro cammino. O qualsiasi altra ricompensa sulla quale avreste potuto contare in alternativa, è chiaro. Né vi aiuterò, né vi ostacolerò. Peggio per voi. Parlate ora o datevi una mossa.»
Jean se ne stava seduto accanto a Kreena, un po’ annoiato dalla situazione, doveva ammetterlo. Sbadigliò rumorosamente, poi ascoltò l’ultima risposta di Thargon…
“Sul fatto che non subirà danni permanenti siamo perfettamente d’accordo Nonno. Sono anche d’accordo sul nomignolo che ti hanno affibbiato, è piuttosto chiaro che un po’ matto devi esserlo, anche se preferisci eccentrico.”
Si alzò in piedi, massaggiandosi ostentatamente il didietro:
“La pietra del tuo castello non è un cazzo comoda, lo sai? D’altronde l’ospitalità non sembra il tuo forte.”
Sospirò guardandosi intorno ed osservando i compagni lentamente:
“Mettiamola così: tu vuoi giocare, noi vogliamo perdere meno tempo possibile. Se vuoi aiutarci non è una cosa da disdegnare, nonostante io non sia un patito della magia, per dirla in un modo tanto raffinato che neppure mi si confà. Dato che le nostre esigenze non collimano particolarmente che ne diresti di questa proposta? Gioca chi ha voglia di farlo, se riusciamo aiuti tutti, incluso il nostro amico di Rivombrosa, qua fuori. Se perdiamo… Beh, che cazzo ne so. Il gioco è il tuo.”
Haza sorrise, provocare il mago aveva avuto un esito positivo.
«Dunque sono portali? Bene, un'informazione in più».
Si voltò verso gli altri.
«Già che una vale l'altra, comincio da questa».
E si mosse per attraversare la porta rossa.
Kreena guardò il soffitto, poi Jean, poi di nuovo il soffitto o comunque il punto da cui riteneva venisse la voce incorporea.
E sorrise.
"Molto bene, caro il mio mago pazzo, allora io e lui usciamo" - disse, dando di gomito proprio a Jean.
"E' stato un piacere"- concluse, facendo una reverenza.
Ghino aprì tutte le porte trovando la stessa situazione. Segui anche la conversazione con il padrone di casa, che aiutò in qualche modo a mettere insieme qualche pezzo del puzzle.
Fece un cenno d'intesa a Haza e si preparò a seguirlo nel caso avesse varcato la porta rossa.
Indeciso sull'atteggiamento migliore, si limitò a mettere una mano sull'elsa della spada, senza estrarla.
Agpg: Ghino segue Haza.
Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...