giovedì 20 novembre 2025

SeTTiMaNa 46 - 2025

SCARLETT - 15/09
Haza completò il giro senza incappare in alcun ostacolo, e le porte erano esattamente dove si aspettavano che fossero. non potevano verificarne il colore, ma teoricamente l'ordine doveva essere mantenuto, e comunque questo l'avrebbero verificato non appena avessero varcato la prossima.
Scarlett annuì alla domanda del nano, anche se nessuno poteva vederla. "Sì, direi di passare alla prossima, mantenendo lo schema, quindi passiamo a quella a lato. Resta comunque la scelta migliore perchè sapremo quale avremo imboccato anche nel buio più totale."
In quel momento Morgon la chiamò per esternare la sua idea.
"Nessuna idea è mai strampalata a priori anzi, a volte le idee strampalate sono quelle che risolvono le situazioni più intricate." commentò la maga sorridendo, e anche se l'espressione era celata, si percepiva dal tono che lo stesse facendo. "E comunque non la trovo nemmeno così assurda come idea. Effettivamente non abbiamo provato, quindi direi che alla prossima sfera faremo come suggerisci tu, Morgon."

NdG: per me possiamo proseguire con la porta subito a fianco.


DUNGEON MASTER - 15/09
[NdG] All’esterno
I rumori appena al di fuori del cerchio illuminato dal fuoco continuavano, ora di qua, ora di là, ora più vicini, ora più lontani, come se quel qualcosa che si stava aggirando nei pressi fosse alla ricerca di una preda, o forse di qualche altra cosa.

Poi, all'improvviso, un coniglio, o forse una lepre, difficle a dirsi nella luce incerta e nei pochi istanti in cui si rese visibile, sbucò nella zona illuminata e poi ne uscì con il tipico movimento a balzi della sua specie. Un istante dopo una piccola vampa di fuoco comparve dal nulla, subito seguita da un odore misto di pietra rovente, erba bruciata e coniglio alla brace. Per parecchi secondi si poté poi udire un suono di carne ed ossa masticate ed infine tornò il silenzio.


GHINO - 15/09
Dopo la seconda stanza, Ghino sentiva tutta l'inutilità di esplorare quel posto assurdo: da un lato era annoiato, e quando succedeva si limitava a seguire gli altri in silenzio, dall'altro si innervosiva a pensare che sarebbero arrivati troppo tardi alla loro meta per essere di alcuna utilità.
La stanza buia gli diede il colpo di grazia. Non vedere lo gettava nell'incertezza piu totale,  desiderava solo una cosa: andarsene al piu presto.
"Facciamo come ha detto Scarlett, ragazzi. Questo posto non mi piace per nulla." Il suo tono tradiva una forte inquietudine.


DUNGEON MASTER - 15/09
Cercando a tastoni la porta seguente il gruppo si trova quindi in una nuova stanza: naturalmente nessuno poteva vederla a priori, ma la porta scelta è quella bianca.

Nel complesso la stanza somiglia alle altre: è ottagonale, con sette porte, una per parete (nell'ordine grigia, rosa, gialla, verde, rossa, azzurra e nera, dalla quale siete appena entrati), una parete vuota e un tavolino al centro. Ci sono però alcune differenze: sul tavolino non c'è la solita semisfera ma c'è solo la ciotola e, soprattutto, nella stanza c'è qualcuno: si tratta di una donna di mezza età, alquanto giunonica e dall'aria materna, che dall'abbigliamento potrebbe essere una specie di dama di carità o forse un'infermiera. In una mano tiene un grosso cilindro di ottone, del diametro di cinque o sei centimetri e lungo una
trentina, ad un'estremità del quale c'è un ugello piuttosto lungo al quale corrisponde dall'altra parte una specie di stantuffo, lungo abbastanza, se premuto, da poter far uscire dall'ugello tutto il contenuto del cilindro. Insomma, una specie di clisterone d'antani.

Che volete fare? Qualcuno vuole offrirsi volontario?



Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!



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