giovedì 13 novembre 2025

SeTTiMaNa 45 - 2025

 
HAZA - 15/09
«Bene. Scarlett, sono sulla parete opposta. Non ho incontrato nulla. Adesso teniamo tesa la corda, io mi muoverò lungo la parete, verso la mia destra. Se la stanza è circolare, dovrei tornare da voi e se in mezzo alla stanza c'è qualcosa, lo sentiremo come intralcio alla corda. Intanto palperò il muro per verificare che le porte ci siano anche qui, e quante sono. Se torno da voi senza incontrare nulla, tornerò indietro e farò anche l'altra metà della stanza allo stesso modo».  
Il nano attese conferma che Scarlett avesse sentito, poi si mosse come aveva indicato.


SCARLETT - 15/09
"Perfetto, Haza. La tua mi pare un'ottima idea." rispose Scarlett parlando all'oscurità, mentre teneva saldamente la corda in modo da tenderla come le aveva chiesto. "Sono pronta, quando vuoi vai pure."


DUNGEON MASTER - 15/09
Completatto tutto il giro, la stanza risulta ottagonale, come tutte le altre già visitate. In mezzo alla stanza non sembra esserci nulla ad intralciare il movimento della corda (che assumo sia tenuta abbastanza bassa da poter individuare anche oggetti relativamente piccoli). Le porte ci sono tutte e sette (contando anche quella da cui siete entrati) e quindi risulta vuota una delle pareti, quella a destra rispetto a dove siete entrati.


Ora come volete procedere?


HAZA - 15/09
«Quindi in questa stanza non c'è nulla. Ci siamo solo noi e il buio. Apriamo la prima porta di fianco a quella da cui siamo entrati?».
Haza si grattò la testa, sorprendendosi del rumore prodotto, che con la luce non avrebbe mai notato.


MORGON - 15/09
Era tutto così strano. Quel dungeon era davvero strano, diverso da ogni cosa avesse esplorato o di cui aveva letto Morgon. Sembrava davvero solo un passatempo. 
Per prima cosa Morgon chiese ai compagni di fare silenzio. Voleva capire, se quel buio fosse lì solo per un capriccio del mago o fosse lì per celare alla vista qualcosa che l'udito, per esempio, avrebbe potuto rivelare.
Si mise così all'ascolto.

Poi chiamò Scarlett, che lui riteneva essere brillante e molto intelligente, forse la più intelligente del gruppo, e provò a condividere con lei un pensiero che gli era balenato nella testa.

"Al momento stiamo passando da una stanza all'altra e stiamo toccando la semisfera uno alla volta. Ho come l'impressione che questa tattica ci porterà a stare qui dentro un'eternità. Questo posto non sembra essere un vero dungeon, sempre essere l'idea di un dungeon, una sua rappresentazione ideale, non so se mi spiego. Se le cose fossero così, come faremmo per uscire da un vero dungeon dovremo fare le cose insieme, non singolarmente. Qualora trovassimo una nuova semisfera penso dovremmo toccarla tutti insieme, a simulare la nostra collaborazione, il nostro essere uniti per uscire da qui"

"Forse è un'idea strampalata..."




Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!


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