Haza si guardò intorno. L'assenza di un pulsante e la presenza della ciotola e della donna sembravano strani almeno quanto l'assenza di qualunque cosa nella stanza nera. E non sembravano aiutare a trovare il bandolo della matassa.
Tornò ad osservare la donna, e finalmente ricordò l'educazione ricevuta.
«Salve, piacere di incontrarla. Aspettava noi?».
«Oh, io sono a disposizione di chiunque abbia bisogno del mio aiuto» replicò la donna in tono dolce e materno. «Sei costipato, per caso? Ho giusto qui la soluzione al tuo problema» aggiunse poi in tono speranzoso mostrando l'aggeggio che teneva in mano.
Il nano istintivamente strinse le natiche e si impettì.
«No, io in persona non ho quel genere di problema».
Sbirciò alle proprie spalle, senza voltare il corpo, per cercare Fenryr tra i compagni alle sue spalle.
«Temo che chi avrebbe bisogno di questo genere di somministrazione sia rimasto fuori dalla torre. Peccato».
Fece spallucce, poi tornò a sorridere alla donna.
«Però un aiuto ci servirebbe, un aiuto per capire come lasciare questo labirinto. Sarebbe molto gradito. Potrebbe essere che si tratti di indovinare la giusta sequenza in cui attraversare le porte, ma fino ad ora non abbiamo trovato indizi, o non siamo stati in grado di vederli e riconoscerli».
Guardò la porta nera.
«Fino a un attimo fa brancolavamo letteralmente nel buio, ma anche adesso non è diverso, se consideriamo la metafora».
La stanza dopo, come avevano previsto, si rivelò essere quella bianca. Scarlett sbattè ripetutamente le palpebre mentre vi entrava, per riabituarsi alla luce..e perchè non si aspettava di trovarci dentro già qualcuno, men che meno una specie di infermiera.
Lasciò fare ad Haza i primi convenevoli, mentre lei studiava la stanza girando lo sguardo a destra e sinistra, ma non differiva dalle altre se non per la presenza imponente della donna e l'assenza della semisfera.
C'era sicuramente un qualcosa che collegava il tutto, una chiave per uscire da quel posto e risolvere il gioco del mago, ma le sfuggiva, e la cosa la stava irritando.
Lasciò che la donna rispondesse ad Haza, quindi si voltò ad osservarla. "É qui da molto lei?"
Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...




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