Poi, all'improvviso, si sentì strano. Era al suolo, coperto da lividi e taglietti, che baciava il pavimento con le guance! Non capiva. Si levò in piedi con un salto degno d'un acrobata. Si guardò attorno.
Erano in battaglia, poco prima, e lui era decisamente pronto. Almeno, ricordava di essere stato pronto a tutto, con la magica scimitarra in mano. Di fatti, l'arma appartenuta al compagno di Sharayah gli era di fianco, estratta dal suo fodero, e quindi i ricordi non dovevano essere troppo errati. Solo, non riusciva a spiegarsi come poteva essersi _addormentato_ a quel modo. Poi ebbe un lampo di genio... uno dei suoi.
Erano in battaglia, poco prima, e lui era decisamente pronto. Almeno, ricordava di essere stato pronto a tutto, con la magica scimitarra in mano. Di fatti, l'arma appartenuta al compagno di Sharayah gli era di fianco, estratta dal suo fodero, e quindi i ricordi non dovevano essere troppo errati. Solo, non riusciva a spiegarsi come poteva essersi _addormentato_ a quel modo. Poi ebbe un lampo di genio... uno dei suoi.
"ATTENTI! DEVE ESSERCI UN MAGO POTENTE DA QUESTE PARTI!"
urlò, per avvertire tutti, ed evitare che altri cadessero vittime dell'incantesimo del sonno.
Raccolse di nuovo la scimitarra e, come niente fosse, si rimise in posizione per proteggere la chierica di Gea.
Raccolse di nuovo la scimitarra e, come niente fosse, si rimise in posizione per proteggere la chierica di Gea.
"Non mi farò più sorprendere. Non si preoccupi!" le disse, ammicando e sorridendole imbarazzato per la recente défaillance.
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