martedì 14 febbraio 2023

SETTIMANA 06 - 2023

FENRYR - 12/09
L'elfo dei ghiacci fissò il locandiere per alcuni istanti, quindi si scostò dal bancone.
"Bene. Faremo domattina" - annuì, tornando al tavolo dai compagni.

TABITHA - 12/09
Tabitha stava sorridendo a Morgon, palesemente orgogliosa di come aveva risolto anche la questione con il bardo, quando Kreena aveva agguantato Jean trascinandoselo dietro.
L'elfa li aveva osservati per un istante senza ben capire cosa si stesse inventando quella volta la mora poi, finalmente, aveva realizzato. Ed era arrossita sebbene lei non centrasse proprio niente. Però subito dopo aveva sorriso: era contenta per Kreena, di vederla così entusiasta e felice, con quegli occhi sfavillanti. Meritava un po' di felicità quella ragazza, perchè non si tirava mai indietro quando si trattava di aiutare gli altri, e Kreena l'aveva aiutata tantissimo solo qualche sera prima da Tionisla.
E a proposito... ora con chi avrebbe dormito lei? Aveva fatto un po' conto che avrebbe diviso ancora la stanza con Kreena, ma evidentemente ora non se ne parlava proprio, e non aveva nessuna intenzione di andare a disturbare i due. 

[Haza]
"Morgon, attendere per attendere, potresti andare ad occupare l'altra camera. Noi altri ci arrangiamo."
E alzò il boccale, come per fare un brindisi.

Tabitha si voltò verso Haza, occhi e bocca spalancati, mentre arrossiva e non riusciva a tirare fuori un filo di fiato, figurarsi parlare. 
Che poi, il nano si era rivolto a Morgon, perchè doveva sentirsi presa in causa? Eh... appunto, chissà perchè...
L'elfa spostò lo sguardo sul pavimento, fissandolo come a volerlo convincere di inghiottirla istantaneamente. 
Che poi, insomma, da quando erano ripartiti da Tionisla lei aveva sempre dormito vicino a Morgon, spesso tenendogli la mano, quindi cosa cambiava se al posto che dormire sul freddo terreno dormiva con lui in una camera? 
Haza però non stava parlando esattamente di dormire...
Per poco non le venne un altro colpo. E non sapeva nemmeno lei capirne il motivo... cioè, aveva paura - normale visti i suoi trascorsi - ma dall'altro si fidava ciecamente di Morgon... combattuta, ecco cos'era.
Gli occhi viola di Tabitha si risollevarono, incrociando quelli di Scarlett che le sorrise gentile. La maga non disse nulla, ma le fece un breve cenno con il capo, come a dirle che doveva fare quello che sentiva, ma di stare tranquilla: l'importante era che fosse qualcosa che le andava bene. E Tabitha era certa che Morgon non avrebbe mai fatto nulla per farle del male. Mai.
Un timido sorriso fece capolino sulle sue labbra mentre spostava gli occhi su Morgon. Non disse nulla, ma lo sguardo sembrava proprio dirgli se potevano parlarne in privato.

SCARLETT - 12/09
Scarlett seguì con lo sguardo Fenryr che si dirigeva dal locandiere a richiedere provviste e cavalli e, come previsto, la risposta fu che dovevano attendere la mattina dopo. 
La Rossa si stiracchiò alzando le braccia e allungando le gambe sotto al tavolo, quindi spostò lo sguardo su Morgon e Tabitha.
Sorrise all'elfa facendole un brevissimo cenno con il capo, come a dirle di stare tranquilla, quindi spostò gli occhi su Morgon, gettandogli un'occhiata eloquente. 
*Sono sicura che la tratterai bene e come merita...*
Quindi Scarlett sorrise ad Haza. Forse aveva messo in imbarazzo i due, ma una spintarella non poteva far male, no?
"Bhe, se prima Morgon vuoi chiedere a Bardell se è disposto a venire con noi...altrimenti vado a chiedergli io. Forse perde un po' il senso dell'aver fatto tutto un po' in sordina come diceva Jean, ma pazienza, non è un problema per me."

DUNGEON MASTER - 12-13/09
«Amici miei, non credete che ora faremmo meglio a ritirarci per la notte?», chiese infine Filth. «Ormai ritengo che tutto quello che potevamo fare oggi l'abbiamo fatto, quindi, visto che domani avremo da rimetterci in cammino, una buona nottata di sonno non potrà che farci del bene». Si alzò, con il chiaro intento di dare il buon esempio. Poi però aggiunse: «Comunque, a ciascuno la scelta che preferisce: sapete che io non sono tipo da imporre agli altri le mie decisioni... beh, tranne quando è necessario. Quindi io adesso me ne vado in branda e consiglio a tutti di fare lo stesso, ma, se qualcuno preferisce regolarsi diversamente, beh, sono fatti suoi». Sorrise con falso candore. «Comunque adesso darò disposizione all'amico Vovelovì di mandare un servitore a svegliarci tutti fra... diciamo... nove ore da adesso, così i nostri amici maghi avranno tutto il tempo per preparare le loro meraviglie per la giornata che ci attende». Si rabbuiò un istante e poi aggiunse: «Non dimenticate la nostra comune amica Edra: credo di poter intuire che, se non acconsentiremo alla sua proposta, si trasformerà in una probabile nemica e... beh, non voglio parlare male a
priori di nessuno, quindi non dico altro... ma ci siamo capiti, nevvero?»

La notte trascorse tranquilla, come d'altronde era da aspettarsi in un luogo in cui i perturbatori della pubblica quiete correvano il serio rischio di ritrovarsi appesi per il collo per direttissima, quindi la mattina dopo tutti si ritrovarono più o meno alla stessa ora attorno
allo stesso tavolo della sera precedente per consumare una classica colazione da avventurieri in procinto di partire.

Dopo aver consumato la sua solita colazione da canarino, Filth prese la parola: «Amici miei, ho una spiacevole notizia da darvi: tre di noi, per vari motivi personali, mi hanno comunicato la loro decisione di fermarsi qui da Vovelovì: non so quali piani abbiano per il futuro, ma di certo, se vorranno in seguito riunirsi alla nostra impresa, non credo proprio che diremo loro di no, giusto? Quindi, cari amici Aryn, Elwing e Sorcius, non mi resta che augurarvi ogni possibile fortuna, con la speranza di rivedervi presto fra noi. E, ovviamente, grazie per tutto
ciò che fin qui ci avete dato».

Il tempo di finire questo discorso e, inesorabile come l'esattore delle tasse, arrivò la visita di Edra e dei suoi due taciturni guardaspalle. 

«Allora, potenziali eroi, avete passato una buona nottata?», esordì la donna prendendo disinvoltamente posto non invitata al tavolo del gruppo ed allungando una mano per servirsi di un piatto di carne salata e di un boccale di birra. «Spero che un buon riposo vi abbia portato consiglio...»

Dopo aver dedicato qualche tempo a ruminare un pezzo di carne ed averlo spinto giù verso lo stomaco con l'aiuto di un buon sorso di birra, Edra incalzò: «Ebbene? Che ne dite della mia proposta?»

MORGON - 12/09
Flashback
Ascoltò le parole di Haza e si ammutolì. Si fece serio. Sorrise. Tornò serio. Tossì. Bevve un sorso di birra dal boccale. In realtà non sapeva di chi fosse il boccale che aveva preso. Guardò Haza. Si voltò verso Tabitha. Guardò il tavolo. Incrociò lo sguardo di Scarlett. Sentiva che Scarlett gli stava dicendo qualcosa, ma non riusciva a capire cosa gli stesse dicendo.
Le sorrise, ebete.
La sua mente iniziò a volare. Voli pindarici per lo più.
Si voltò ancora una volta verso Tabitha.
La guardò e tutto il vociare intorno si spense all'improvviso.
Gli occhi viola lo stavano guardando e lo stavano invitando a qualcosa. Stava sorridendo.
Cosa voleva dire? Cosa volevano dire quei suoi occhi? Morgon era in totale momento di panico.

Fece un respiro. Cercò di calmarsi. Pian piano i rumori tornarono a popolare il suo mondo.

"Parliamo?" sussurrò a Tabitha. Quelle parole fecero molta fatica ad uscire.

Addocchiò un tavolo libero e lo indicò alla bella drow. Rosso in volto rimase in attesa.

NDG
Morgon non ha sentito le parole di Scarlett che lo invitavano a domandare a Bardell

TABITHA - 12/09
[Morgon] 
"Parliamo?" sussurrò a Tabitha. Quelle parole fecero molta fatica ad uscire.

Addocchiò un tavolo libero e lo indicò alla bella drow. Rosso in volto rimase in attesa.

Tabitha guardò Morgon negli occhi. Era certa che il viso le stesse andando a fuoco, ma ormai doveva essere abituato a vederla in quelle condizioni. Magari nel tempo le sarebbe passata... forse... anche se aveva dei grossi dubbi.
L'elfa annuì piano seguendo il cenno del bardo che le indicava un tavolo libero. 
Sì, era molto meglio se parlavano loro due in privato, alla fin fine erano fatti loro, no? E poi parlare davanti agli altri...no, non poteva assolutamente farcela. Già era difficile farlo con lui, figurarsi con un pubblico, sarebbe morta sul colpo, poco ma sicuro.
Ma doveva tirare fuori il coraggio, no? Fenryr glielo aveva fatto capire giorni prima, ed era proprio il caso che mettesse in pratica quel consiglio. Anche se era difficile. Ma nessuno aveva detto che doveva essere facile.
Pregando che le gambe non le tremassero - o che almeno la cosa non si notasse - Tabitha si alzò dalla sedia e con un sorriso un po' incerto rivolto in generale a tutti i presenti, si allontanò seguendo Morgon verso l'altro tavolo.
 
NDG
Morgon non ha sentito le parole di Scarlett che lo invitavano a domandare a Bardell

NdG: Scarlett capisce più che bene perchè non le ha sentite XD 

SCARLETT - 12/09
Scarlett osservò Morgon per un lungo istante: non aveva sentito mezza parola di quello che gli aveva detto, né probabilmente aveva colto il suo messaggio nello sguardo che gli aveva lanciato. Ma per quel secondo punto in ogni casa non era preoccupata, se c'era una cosa di cui era certa, era che Morgon si sarebbe comportato in maniera impeccabile con Tabitha.
Lo guardò sussurrare qualcosa a Tabitha ed indicarle un tavolo, per poi attendere la reazione di lei che non tardò ad arrivare. 
Scarlett sorrise nuovamente, bevve un sorso di birra mentre i due si allontanavano, quindi spostò l'attenzione sui compagni al tavolo. "Bene, lasciamoli tranquilli, Morgon ha già fatto ampiamente la sua parte questa sera." commentò con un breve cenno in direzione di Bardell. "Se volete vado a parlarci io, non ci sono problemi. Gli chiedo se è disposto a farci da guida, va bene?"

HAZA - 12/09
Haza staccò gli occhi dal boccale rimasto vuoto da parecchio.
"Per me va bene. Tenerlo con noi potrebbe anche evitare che riferisca le stesse cose ad altri e faccia per loro da guida. Non mi viene in mente nessuno fra noi che possa convincerlo meglio di te a parole. A meno di non ricorrere alla magia, ma quello lo eviterei."

HAZA - 12-13/09
Haza seguì il consiglio di Filth, d'altra parte non aveva senso tirar tardi. 
Li aspettava una lunga scarpinata, e più lungo era il percorso, più occasioni avrebbero avuto di incappare in guai.

Cercò di non fare troppo caso ai rumori che provenivano dalle altre camere, 
per sua fortuna era abbastanza sazio e affaticato da cadere presto in un sonno ristoratore.

La mattina seguente i guai cominciarono prima dell'atteso, venendoli a trovare direttamente in Locanda. Prima sotto forma di compagni che abbandonavano il gruppo, poi in veste di avventuriera esagitata e minacciosa.
Le due cose lo avrebbero indispettito anche separatamente, ma insieme gli rovinarono l'umore, disteso dalla buona nottata. Meno compagni e più nemici, l'ideale per fare una brutta fine.
Cercò con lo sguardo Kreena, era lei la 'principessa' del gruppo, e lui l'avrebbe volentieri delegata a rispondere per le rime anche a nome suo.

SCARLETT - 12/09
Scarlett sorrise con un cenno di ringraziamento in direzione di Haza. "Un bel complimento il tuo, ti ringrazio." la maga svuotò l'ultimo sorso di birra rimasto nel boccale, e lo posò prima di alzarsi. "Concordo sull'evitare il ricorrere alla magia per questa cosa. Vediamo un po' cosa mi dice e come si pone, magari non vorrà venire ma potrebbe acconsentire a non dare queste informazioni ad altri... soprattutto a quella simpaticona di Edra, il che comunque sarebbe meglio che niente."
Con un ultimo sorriso, Scarlett si allontanò dal tavolo e raggiunse Bardell.

INDEVAR - 12/09
Tutto quello che aveva ascoltato da Vovelovi, aveva lasciato in Chierico in una riflessione continua, il loro viaggio era in continua evoluzione, i personaggi più chiassosi del gruppo tenevano viva la conversazione e si rendevano molto utili, una punta d'invidia lo colpiva, avrebbe voluto essere più spigliato e partecipe, ma le vecchie abitudini e l'istinto lo tenevano sempre in disparte. La partenza si avvicinava e l'occasione di agire anche. Il viaggio che li aspettava non era di sicuro facile, ma cosa lo era stato fino a quel momento. Indevar bevve tutto d'un sorso quello che aveva di fronte e continuò ad ascoltare.
 

Nessun commento:

Posta un commento