"Mandiamo i ragni, li seguiamo e eliminiamo cosa resta"
Intervenne Fenryr, freddo e caustico come sempre.
"Giusto. Li arrostiamo. Li spiediamo. Portiamo i pezzi ai goblin e ce ne andiamo da questo buco" - aggiunse Kree con uno sbuffo.
Quindi lanciò un'occhiataccia a Jean.
"E tu, mio caro, finito di fissare quel posto? Sai, è come avere una vespa che ronza lì attorno e non sai mai quando ti pungerà il culo"
Sorrise il suo solito, incantevole sorrisetto. Strizzò l'occhio e gli diede una pacca sul didietro.
"Forza, dai, basta smielaggini: ora andiamo"
“Concordo - fece eco Jean, senza accennare a seguire il suggerimento di Kreena - sapete che uscire dal sottosuolo rimane la mia priorità. Potrebbe terminare in ex aequo giusto con un’altra cosetta…”
Sorrise in tralice. Era pronto a proseguire.
Tante teste, altrettante proposte, e Haza purtroppo non si sentiva in grado di aiutare a scegliere quella migliore. Ribadì invece un'informazione che poteva essere utile.
«Poiché i colpi sono velenosi, sono d'accordo nell'evitare la battaglia corpo a corpo. Io ho la balestra per attaccare da lontano, così possiamo anche risparmiare i dardi magici e usarli in altro modo».
Sollevò la balestra, che poteva caricare e tirare due frecce alla volta, sopra la testa per mostrarla agli altri, quindi la impugnò normalmente, pronto a usarla.
Sperò che potessero decidere come dare il via allo scontro al più presto, trovando un accordo.
[Fenryr] "Mandiamo i ragni, li seguiamo e eliminiamo cosa resta"
«Temo che non sia così semplice» obiettò Kel-hatril. «Il fatto è che i ragni non possiedono un vero e proprio linguaggio: sono troppo elementari per poterlo fare. Quei suoni che io avevo emesso non erano "parole" nel senso che noi intendiamo: erano vibrazioni atte a suscitare in loro delle percezioni, più o meno equivalenti a se avessi detto loro "io sono un'elfa scura e comando i ragni, io sono superiore a voi e quindi mi dovete rispettare", il che aveva provocato accettazione da parte di alcuni di essi e rifiuto da parte di altri, da cui per diretta conseguenza lo scontro fra quelli che mi avevano accettato come "padrona" e quelli che mi avevano rifiutata». Allargò le braccia. «In altre parole, io non ho modo di ordinare ai due ragni rimasti di andare a uccidere quello che Morgon ha visto: al limite posso cercare di
influenzare anche quest'ultimo e l'ettercap che sta con lui e, nel caso il tentativo fallisse e questi mi attaccassero, allora i due che sto già controllando si sentirebbero in dovere di intervenire per difendere "l'elfa scura che comanda i ragni". In alternativa, possiamo sempre
usare un approccio più tradizionale, tipo una bella palla di fuoco o cose del genere... naturalmente...».
[Kel-hatril]
«In altre parole, io non ho modo di ordinare ai due ragni rimasti di andare a uccidere quello che Morgon ha visto: al limite posso cercare di influenzare anche quest'ultimo e l'ettercap che sta con lui e, nel caso il tentativo fallisse e questi mi attaccassero, allora i due che sto già controllando si sentirebbero in dovere di intervenire per difendere "l'elfa scura che comanda i ragni".
"Facciamo così allora" - tagliò corto Fenryr - "Ma pronti a intervenire"
La lama della sua spada mandò un bagliore gelido.
"E se le cose vanno male, scateniamo l'inferno!" - concluse la ladra con un sorrisetto.
L'elfo dei ghiacci annuì.
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