Niente era andato come aveva pianificato nella sua testa.
Non
avrebbe voluto usare il Giglio di ghiaccio. Eppure questo aveva reagito
all'azione di Gruttag creando intorno al mago un'aurea glaciale che
aveva congelato i cardini della porta d'ingresso. Sembrava che il Giglio
avesse preso decisioni proprie. Non guidate e non volute da lui.
Proprio come era già successo due volte per il teletrasporto. Samael in
quelle due occasioni aveva avvertito come se il Giglio fosse in
competizione con il Cuore della Fenice di Gruttag.
Ma questa volta era stato diverso. Era come se il Giglio avesse voluto proteggersi.
Vide
poi materializzarsi un dardo ghiacciato. Lo osservò formarsi. Lo
osservò crearsi dal nulla. Come se l'aria stessa venisse raffreddata a
tal punto da congelare e formare la saetta.
Lo osservò
lanciarsi contro il bersaglio. Ne colse una deformazione nella forma
poco prima di colpire. Come se il dardo di fosse fatto d'improvviso più
acuminato.
C'era qualcosa che non andava. Era vero che
Samael aveva avuto poco tempo per fare esperienza con quell'artefatto.
Era vero che non sempre la mente di Samael era stata lucida. Ora però
doveva capire perchè. Che fosse quel luogo? O forse che fosse la
Pietrastella? L'idea che l'altro artefatto fosse in mano a qualcuno
dell'altro gruppo non riusciva ad abbandonarlo.
Si guardò intorno per cercare delle risposte.
Poi vide gli scheletri.
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