Sharayah stava sforzando la vista oltre ogni misura per cercare di
vedere qualcosa nel buio non appena la magia si fosse dissolta, così
quasi rimase accecata dall'improvvisa esplosione di luce oltre la porta.
Sbatté ripetutamente gli occhi nel tentativo di mettere a fuoco
l'ambiente, e quando ci riuscì vide una ventina di persone che, a quanto
pareva, stavano aspettando visite. Elendithas, Kayne, Gruttag e Morgon
furono colpiti in pieno da una selva di dardi magici, in quanto a lei
riuscì semplicemente a impugnare saldamente il martello e pensare di
passare come stava gridando di fare Aryn, ma prima ancora che riuscisse a
farlo, si sentì afferrare per un polso e trascinare in avanti.
Dopo
la frase di poco prima e in una situazione meno concitata nonché
pericolosa, avrebbe puntato i piedi sfidando Kayne a spostarla, ma in
quel momento, con già la sua gamba a mezz'aria per muoversi e l'ordine
di Aryn di sbrigarsi, riuscì solamente ad evitare di inciampare nei suoi
stessi piedi per la sorpresa. "Ma che dia..." le sfuggì cercando di
capire dove volesse spostarsi Kayne, giusto per evitare che uno
spostamento brusco dell'uomo in una direzione piuttosto che in un'altra
la mandasse lunga e distesa sul pavimento.
E mentre cercava
da un lato di non spalmarsi al suolo, dall'altro prese a osservare
rapidamente la posizione dei nemici e soprattutto i compagni. Se
qualcuno avesse avuto necessità delle sue cure avrebbe trovato il modo
di raggiungerlo, altrimenti avrebbe provato a fare del suo meglio per
aiutare nel combattimento.
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