Ghino
continuava a bersagliare di frecce uno dei più grossi bugbear ma senza
esito: quello continuava a menare colpi anche con la sua freccia
piantata e un terzo tiro aveva trovato solo le foglie secche della
foresta ad arrestarlo.
L'halfling
valutò di aggirare il gruppo delle femmine apparse dalla foresta per
attaccarle da dietro, ma la seconda illusione del fuoco cambiò
radicalmente i movimenti sul campo.
Ghino
si fermò ad osservare: nonostante la confusione, le bestie si stavano
schierando, pronte ad organizzarsi. Valutò anche che i maghi avevano già
usato molte delle loro risorse e che il resto dello scontro sarebbe
stato un irriducibile corpo a corpo.
Allora gli venne un'idea, e gridò, sperando che i bugbear non capissero.
"Presto
correte, smettete di combattere e andiamocene. È inutile prendersela
con questi. Venite verso di noi e andiamocene finché sono raggruppati.
Vi copriremo noi la ritirata..."
Ripetè il suo appello un paio di volte, sperando che gli altri seguissero il suo consiglio.
Intanto attese, una freccia incoccata ma senza tirare, mirando minacciosamente e in modo plateale il gruppo dei bugbear.
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