domenica 22 agosto 2021

SETTIMANA 32 2021

SCARLETT - 03/09
Quando fu il momento per Kel-hatril di farsi avanti, Scarlett la seguì con lo sguardo lanciandole un'occhiata significativa: erano dalla sua parte, forse non sarebbe stato facile, ma non solo la Rossa si sarebbe spesa per aiutarla, di questo era certa.
La drow era appena arrivata davanti a Tionisla che un armigero saltò in piedi per inveirle contro, seguito subito dalle voci dei compagni a sostenerlo, ma le urla vennero zittite un istante dopo da un poderoso pugno sul tavolo della padrona di casa. Tionisla era da ammirare e i motivi erano davanti a loro: comandava in modo esemplare, imponendo regole ed esigendo che tutti le rispettassero ma senza instaurare un clima di terrore, e trattava equamente anche quella che fino a pochi giorni prima era una sua nemica, una maga che aveva ucciso diversi suoi compagni. Non pochi umani in posizioni di comando avrebbero avuto che solo da imparare da lei.
Scarlett ascoltò con attenzione tutto il discorso di Kel-hatril, non doveva essere facile per la drow dover ripetere a voce alta tutto quello che aveva fatto, ma anche quello faceva parte del suo percorso per riscattarsi, e Kel-hatril lo stava affrontando in modo egregio.
Poi arrivò il momento degli esperimenti che aveva commissionato a quei due scarti umani, e poi abbassò di scatto le braccia stringendosi l'addome prima di svenire.
La Rossa scattò in piedi in contemporanea a Tionisla, allontanando la sedia ma fermandosi prima di muoversi per raggiungere la drow.
"Kel-hatril!" esclamò preoccupata, mentre la mezzorca stava già dando ordini per prendere Kel-hatril e spostarsi nel suo studio privato per continuare senza ulteriore pubblico.
Scarlett afferrò prontamente i suoi averi e quello che Kel-hatril le aveva affidato, ritenendo fondamentale assicurarsi che nulla della maga fosse toccato senza il suo permesso, quindi si preparò a seguire Tionisla ovunque li avesse condotti.
Probabilmente Kelly era solo svenuta per la tensione, o almeno lo sperava, ma certamente Filth ed Indevar sapevano cosa fare.
Avrebbe voluto esprimere a Tionisla le buone impressioni che le aveva fatto, o anche solo offrirsi se avesse avuto bisogno d'aiuto, ma certamente se l'avesse voluto la mezzorca gliel'avrebbe chiesto senza tanti pensieri, e comunque quello non era il momento delle chiacchiere, per quelle ci sarebbe stato tempo dopo, quindi Scarlett si accodò alla maga senza perdere altro tempo.

TABITHA - 03/09
Tabitha non sapeva se sentirsi sollevata dal non essere stata chiamata a sua volta dalle guardie. Da un lato avrebbe voluto dare il suo supporto a Kelly, ma dall'altro aveva tirato un sospiro di sollievo quando aveva capito di poter rimanere al suo posto.
Durante il tragitto si era guardata attorno, affascinata da quell'ambiente grezzo ma al contempo tanto peculiare, ma la tensione per il destino di sua sorella le impediva di godersi appieno quel momento, e anche la cena l'aveva passata in silenzio, scambiando solo poche parole con Morgon e mangiando poco, non perché il cibo non le piacesse, ma perchè le si era chiuso lo stomaco.
Quando Kelly si era alzata andando davanti a Tionisla, la drow si era trovata con la bocca asciutta. "Ho paura..." aveva mormorato a voce bassissima, mentre quell'uomo saltava in piedi chiedendo che Kel-hatril venisse giustiziata senza processo.
Tabitha sbiancò, oscillando lievemente sulla sedia, colta da un capogiro, ed istintivamente allungò una mano afferrando il braccio del bardo per cercare sostegno. Riuscì a non svenire per fortuna, e grazie al cielo Tionisla non era della stessa idea dei suoi uomini riguardo a sua sorella.
Poi Kel-hatril cominciò a parlare, e quando si voltò a guardarla per un istante, dicendo che il male che le aveva fatto era una delle sue maggiori colpe, Tabitha staccò la mano dal braccio di Morgon per afferrargli la mano. Era difficile riascoltare quello che avevano vissuto ad Al-bairath, vero che ormai era passato, ma ricordare quando l'avevano rinchiusa per essere trasformata in drider, la fuga, la paura che arrivassero a prenderla, le provocava ancora dei brividi di puro terrore, perchè un conto era lasciarlo nei recessi della sua memoria, un altro era rievocarlo con tutte quelle sensazioni.
Kelly nel frattempo era giunta agli esperimenti che aveva fatto compiere a quegli scienziati, e Tabitha si rese immediatamente conto che stava facendo sempre più fatica a proseguire, fino a che emise un singulto e si accasciò al suolo.
La drow schizzò in piedi facendo così ribaltare la sedia, mosse un paio di passi tirando Morgon, per poi lasciargli la mano. "Scusa, scusa..." farfugliò sperando di non avergli fatto male, per poi cercare di aggirare tavolo e compagni per raggiungere Kelly, anche se Tionisla aveva già dato disposizione per prenderla e spostarsi tutti nel suo studio privato.
"Kelly, Kelly mi senti?" provò a chiamarla sfiorandogli piano la fronte, affiancandosi a chi l'avrebbe presa in braccio per trasportarla.

MORGON - 03/09
Il sospiro che Morgon fece quando venne chiamata solo Kel-Hatril, fu forse fin troppo forte ed il bardo se ne rese conto. Tabitha al momento era al sicuro.
Il mezzelfo rimase nuovamente colpito dalla storia raccontata. Quando si arrivò agli esperimenti il ricordo di quello che aveva visto ancora gli fecero salire conati di vomito.
Poi la mano di Tabitha gli afferrò il braccio e quel gesto lo riportò al presente. Forse Tabitha aveva detto qualcosa, ma lui non aveva sentito.
Quando Kel-Hatril svenne e Tabitha partì di corsa trascinandoselo dietro, tirandolo per la mano, Morgon non oppose resistenza. La seguì. Non l'avrebbe lasciata sola un solo istante. Quando arrivò fece un passo indietro per evitare di fare confusione. Quando Tabitha si alzò, lasciando spazio affinchè sua sorella potesse essere sollevata, gli venne naturale poggiare le mani sulle spalle di lei e rassicurarla con un banale "Andrà tutto bene!".

INDEVAR - 03/09
Indevar era vicino a Kel, quando la vide svenire scattò in piedi.
Le parole di Tionisla lo avevano trovato pronto.
Lasciò che altri la prendessero in collo, lui stava spulciando mentalmente le possibili cause dello svenimento, non era sicuro di voler dire a voce alta:
“Che nessuno tocchi il piatto della Drow!” Ma le parole erano uscite da sole, con un tono secco ed imperioso.
“Nella padrona di casa ho piena fiducia, ma mi sembra che qualche cane sciolto ci sia!’’
Poi si girò verso la Rossa, “Sono sicuro che potresti dare un occhiata tu a quel cibo”
Rivolgendosi a Tionisla “Fateci strada signora, che sia emozione o peggio, meglio essere rapidi.”

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