martedì 18 gennaio 2022

SETTIMANA 02 - 2022

DUNGEON MASTER - 05/09
La mattina successiva il gruppo si rimise in cammino, completamente riposato, rifocillato, curato e riequipaggiato di ogni cosa consumata nel percorso di andata, come frecce o razioni alimentari. Le montagne che chiudevano la valle in cui si trovava la residenza di Tionisla erano troppo scoscese per poterle valicare senza correre grossi rischi, quindi
per andare incontro al seguito della missione non c'era altra scelta che ripercorrere in discesa il percorso già seguito all'andata e poi riprendere il cammino verso la regione dei laghi risalendo la valle che conduceva a La Soglia e oltre.

Quasi senza bisogno di parlarne per mettersi d'accordo, tutti si diressero senza incertezze verso il luogo in cui abitava Scortum: tuttavia, tanto quel misero rifugio era parso accogliente all'andata, dopo la lunga permanenza nella miniera, quanto parve disagevole agli occhi di tutti dopo le comodità del palazzo sotterraneo di Tionisla.

Il peggio, tuttavia, fu la sorpresa che li accolse nel raggiungere lo spiazzo antistante la caverna della chierica: l'intera area pareva essere stata calpestata da una mandria di bisonti in fuga. In ogni caso Scortum era ancora là, ma malconcia, seduta per terra, con gli occhi
sgranati per la paura e senza alcuna traccia della vivacità di cui aveva dato prova durante il loro primo incontro.

La grassa chierica non era sola, infatti: alle sue spalle e chino su di lei stava in piedi un uomo, che con una mano le teneva stretti in pugno i capelli per costringerla a tenere la testa all'indietro e lasciare scoperta la gola al filo della spada che il suo aguzzino reggeva nell'altra mano, pronto ad uccidere la poveretta al minimo accenno di azione da parte del gruppo che non gli fosse andata a genio.

«Era ora che vi faceste vedere», sbottò l'uomo a mo' di saluto. «Come avrete già capito, qua al momento comando io e, se non volete che sgozzi questa scrofa, farete meglio a fare ciò che vi dico». Sogghignò con espressione cattiva. «Se lo farete, non avrete nulla da temere. Se non lo farete... zzac!». Fece un altro sogghigno. «Ah, a proposito: non sono mica solo, neh!». A queste parole altri due uomini si fecero avanti, insieme a due mezzorchi ed ad una decina di coboldi. Tutti debitamente armati, ovviamente.

«Comunque, quello che voglio da voi è facile facile», aggiunse quasi ghignando per la soddisfazione. «Voi ci date quella sgualdrina della mia ex padrona, così le diamo l'ultima ripassata prima di squartare quel suo corpicino rachitico, e voi ve ne andate in pace, sicuri di aver fatto la cosa giusta».

«Eh sì, Faccia Grigia, è proprio con te che ce l'abbiamo!», confermò uno dei suoi compari, un umano mal rasato e dalla faccia malvagia, facendosi avanti. «Tu che ci hai trascinati in questo posto di merda, non ci hai mai pagato nemmeno una monetina di rame e poi te la sei squagliata lasciandoci a guardia di una porta dove dietro non c'era più niente che valesse la pena e con davanti un'orda scatenata di schifosi coboldi che si stavano massacrando a vicenda. Pah! Non so nemmeno io come abbiamo fatto a sfangarla tutti e cinque, dannata drow di merda!». Sputò sprezzante. «E adesso è ora che paghi per tutto quanto».

[NdG] AGPG di tutti, prego! Poi giovedì vedrò di far evolvere la situazione alla luce delle vostre scelte… o, in mancanza delle vostre scelte, delle mie, naturalmente...  ^____________________________^

FENRYR - 05/09
NdG
Poi scrivo, nel frattempo, un paio di domande:
- come sono armati i nostri aspiranti suicidi? ^___-
- come sono disposti rispetto al gruppo? Non serve una mappa, a me basta sapere se sono tutti più o meno dallo stesso lato, tipo a semicerchio attorno a Scortum, se sono divisi/ci circondano, ...

DUNGEON MASTER - 05/09
NDG
Armatura di cuoio borchiato e spada lunga per gli umani, armatura di cuoio borchiato ed ascia per i mezzorchi, armatura di cuoio e spada corta per i coboldi. Quattro coboldi hanno anche un arco corto.

Gli umani ed i mezzorchi sono più o meno a semicerchio attorno a Scortum, con la caverna alle spalle, mentre i coboldi sono sparpagliati un po' a destra ed un po' a sinistra rispetto a Scortum ed hanno le spalle protette dalle rocce (non si sa quanto volutamente, peraltro,
visto il ben noto acume dei coboldi). A proposito, la caverna è più che altro un riparo dalle intemperie, profonda appena alcuni metri e non sembra inoltrarsi di più nella montagna.

JEAN - 05/09
La marcia fino alla spelonca di Scortum era andata liscia come l’olio e Jean si era goduto ogni momento. Nonostante le comodità del palazzo di Tionisla fossero ad un livello più che accettabile per i suoi gusti, la padrona di casa non aveva precisamente conquistato le sue simpatie… Il momento di tornare sottoterra pareva piuttosto lontano nel tempo e, quindi, il buonumore non faceva difetto al darokiniano. Neppure l’arrivo e la visione della grassa chierica in ginocchio e pronta a divenire una vittima sacrificale riuscirono a spegnere il suo sorrisetto:
“Ben trovata Scortum! L’ultima volta l’accoglienza era stata più piacevole…"
Prese a parlare ignorando completamente il carceriere ed i suoi compari, cui concesse uno sguardo non più lungo del battito di ciglia necessario per contare il numero di avversari che di lì a poco sarebbero probabilmente morti:
“Mi dispiacerebbe vederti trapassare, ma ho la netta sensazione che la richiesta dei tuoi nuovi amici sia piuttosto lontana dal poter essere accolta…"
Le mani di Jean erano già sulle spade.

HAZA - 05/09
Strana richiesta, strane convinzioni, pessimi individui.
Cosi' distanti.
Haza fremette ma attese senza dire nulla.

NDG: agpg inviato

FENRYR- 05/09
Fenryr guardò l'altro con un brutto sogghigno.
"Ho un'altra idea" - mormorò, sollevando la spada.
"Tu uccidi lei. Noi uccidiamo loro" - scandì, indicando prima Scortum, poi il resto della feccia.
"Li facciamo a pezzi. E te li facciamo mangiare, finchè non muori"

^__________________^

DUNGEON MASTER - 05/09
[Fenryr] "Tu uccidi lei. Noi uccidiamo loro" - scandì, indicando prima Scortum, poi il resto della feccia.

Il tizio con la spada sogghignò. «Pensavi che non me lo aspettassi che della trippona in fondo non ve ne fregasse una mazza?», rispose sarcastico. «Allora ti racconterò una cosa... una cosa bella, di quando ero bambino». La sua voce prese una curiosa sfumatura quasi sognante. «Sai, elfo? Da piccolo avevo una passione per i botti, le esplosioni, gli incendi... cose così... rumorose e divertenti. Dai e dai, avevo imparato a fare cose interessanti e, guarda un po', mica che me le sono dimenticate col passare del tempo». Stirò le labbra in un gran sorriso soddisfatto. «Lo sai che posso creare un vero inferno di fuoco, se voglio? Per esempio, posso farne uno nell'accampamento dei cari, piccoli coboldi: tutto legna e tela, là dentro. Il fuoco attacca benissimo. Voi ci entrate, sembra tutto a posto e poi, quando ci siete proprio in mezzo, fate scattare una delle simpatiche trappole che ci ho piazzato e vi ritrovate in un bel cerchio di fuoco grande grande». Il sorriso gli si allargò ancora. «Pensa un po', elfo: senza uno straccio di via d'uscita. Oppure voi ci date la drow, noi ce la portiamo via e ci
facciamo quello che ci pare, voi ve ne state qui a riposare per una giornata e poi ripartite tranquilli e felici per aver salvato la vita alla trippona». Sogghignò. «Ovviamente le ventiquattr'ore ci servono per dare il fatto suo alla drow, togliere le trappole dall'accampamento e poi mettere una giusta distanza fra noi e voi, così non capiterà più di
vederci in faccia. Che te ne pare?».

«Mi sa che sugli esplosivi dice la verità», confermò a bassa voce Kel-hatril, mimetizzata in mezzo ai compagni. «Gramorn in effetti mi disse di aver ingaggiato anche un esperto di quelle cose "perché non si può mai sapere quando serviranno", come mi spiegò per convincermi. Non sapevo chi fosse l'esperto in quella masnada di manigoldi, ma non posso
affatto escludere che sia lui». Sospirò. «Forse la cosa più semplice sarebbe di fare come dice: non è che mi piaccia la prospettiva di venire violentata e uccisa, ma tutto sommato me lo meriterei anche. E poi così salverei la vita a Scortum: non voglio avere anche lei sulla coscienza».
Il tono di voce però pareva sottintendere "sono disposta a sacrificarmi, se necessario, ma se troviamo una soluzione diversa da quella di Fenryr sono molto più contenta"...

GHINO - BOGNUS - 05/09
Ghino si trovava nelle retrovie quando arrivarono da Scortum ed ebbero la sorpresa dei manigoldi che minacciavano la chierica.
Ascoltò lo scambio di battute fra l'uomo che la minacciava e i compagni, sorrise, poi seguì l'idea che gli era venuta, passando davanti agli altri. Tenne le mani vuote, ben in vista e fece svolazzare appena il mantello multicolore.
"Mi presento, il mio nome è Ghino. Del clan Frecciarapida, per servirvi, Signori! Mi sembra che non ci sia bisogno di arrivare a uccisioni o esplosioni. Avete detto che volevate la vostra ricompensa, richiesta quanto mai legittima. Credo che non sia un problema: potremo metterci d'accordo se lasciate la ragazza. Vi assicuro che non vorreste avere la drow sola con voi. Evitiamo problemi: voi venite pagati, nessuno si fa male."


Bognus si mise davanti a Gymla non appena incontrarono i banditi. Li fissò con sguardo duro, senza parlare.

 

 

 

 

 

SCARLETT - 05/09
La mattina dopo Scarlett aveva abbandonato l'abito lungo del giorno precedente per tornare ad indossare pantaloni e corsetto, indubbiamente più adatti al viaggio che li aspettava.
Si sentiva fresca e riposata, così aveva affrontato la camminata con il sorriso sulle labbra, scambiando qualche parola con i compagni vicini, Il sorriso però se ne era andato all'istante non appena erano arrivati da Scortum: la chierica era tenuta in ostaggio da un tizio e dai suoi compari, che minacciavano di ucciderla se non avessero consegnato loro Kel-hatril.
L'espressione della Rossa si indurì: ovviamente, almeno per quanto la riguardava, era da escludere il consegnare Kelly, certo era che nemmeno voleva che Scortum morisse.
Doveva pensare a qualcosa...
Fu Ghino a farsi avanti e, quando lo sentì parlare, ci fu un lievissimo cambiamento sul viso della maga: non sorrise né dimostrò apertamente la sua approvazione per la sua proposta e per come stava intervenendo anche Kreena, ma si fece attenta in modo leggermente diverso.
*Bravo Ghino... ottima idea...*
Decise di rimanere al suo posto, ferma, in una posizione del tutto innocua con le mani lontane dai pugnali e rilassate, tenendosi però pronta ad intervenire se la situazione fosse degenerata. Al momento quella in pericolo e da proteggere era Scortum, Kelly era in mezzo a loro e forse nemmeno l'avevano individuata, senza contare che per prendersela avrebbero dovuto attaccarli e quindi fine delle trattative.
La saggezza avrebbe dovuto far accettare loro la proposta di pagamento, ma vista la risma di quei soggetti bhe... non escludeva nemmeno che fossero capaci di accettare e poi cercare comunque di farli saltare in aria, oppure, più semplicemente, declinare la loro gentile offerta e fare qualcosa di molto stupido, tipo far del male a Scortum, cosa che gli avrebbe garantito un biglietto di sola andata per l'oltretomba.
Scarlett prese un respiro...e attese.

FENRYR - 05/09
Il ghigno di Fenryr rimase lo stesso.
"Penso che sfideremo la sorte" - mormorò, gelido, tenendo la punta della spada in avanti.
Sulla lama affilatissima iniziò a formarsi un sottile strato di brina...

 

 

 

 

KREENA - 05/09
Kreena sentì una vampata d'odio salirle dal ventre, nel vedere Scortum prigioniera, nel sentire le parole del bruto che la minacciava.
Il primo impulso fu di ucciderlo, lì, sui due piedi, incurante di tutto. Poi ricordò cosa questo aveva causato, laggiù nel sotterraneo. Deglutì. Inspirò. E le parole di Ghino la ispirarono.
"Giusto. Un lavoro va sempre pagato" - esclamò, avanzando in prima fila.
Frugò un attimo nello zaino.
"Sono la Tesoriera. Se ve ne andate buoni e tranquilli, potete avere questo" - proseguì, sollevando il braccio sinistro per mostrare a tutti un grosso rubino scintillante.
"Così potete andarvene da questo postaccio e pagare tutte le donne che vi servono..." - concluse, fissando il bruto con intensità - "Fidati, non avrete opzione migliore"
E accennò a Fenryr, la cui spada mandò un'inquietante bagliore di ghiaccio.

TABITHA - 05/09
Tabitha si alzò di ottimo umore quella mattina, aveva preparato tutte le sue cose riponendole ordinatamente nello zaino, si era vestita e, contrariamente alla mattina precedente, aveva scelto senza tanti ripensamenti di legarsi i capelli in una bella coda alta che le ricadeva lungo la schiena in morbide e lucenti onde. Si era messa l'armatura poco prima di lasciare la dimora di Tionisla e, come ormai era abituata, aveva preso la sua posizione in coda a fianco di Morgon a cui regalò un sorriso allegro.
"Hai dormito bene?" gli chiese mentre arrivavano tutti i componenti del gruppo, decidendo di stringergli per un attimo la mano prima che si mettessero in marcia.

Quando arrivarono da Scortum, Tabitha gelò sul posto. Credeva che non avrebbe più rivisto nessuno dei tirapiedi che erano stati al servizio di sua sorella, e invece eccone lì altri cinque.
Istintivamente si rintanò nel cappuccio del suo mantello, pregando che non la notassero. Ovviamente non avrebbe mai e poi mai spinto Kelly tra le loro fauci, nemmeno per salvare se stessa, ma non smaniava all'idea di farsi vedere e scatenare chissà quali commenti sconci...
Che schifo. Per un attimo sentì lo stomaco contorcersi e l'acido risalirle in gola, ma si sforzò di mandarlo giù e prendere un bel respiro per calmarsi.
Non l'avrebbero toccata e lei doveva assolutamente restare lucida per poter essere d'aiuto se la situazione fosse degenerata... cosa che sperava non accadesse, ma che visti i soggetti non si sentiva di escludere.

MORGON - 05/09
Dormì benissimo quella notte. Era felice. Sognò Tabitha.
La mattina non vedeva l'ora di vederla e quando lei gli sorrise rispose con gioia "Sì, proprio bene, mi ci voleva...".

Ma durò poco, sembrava che i guai li aspettassero ad ogni svolta.
Sentì Tabitha tendersi al suo fianco, non era difficile immaginarne il motivo. Le si fece più vicino e le sussurrò "Non temere, nessuno di loro alzerà la mano su te o tua sorella, te lo prometto...".

Detto questo portò la mano proprio al bastone dello sciamano bugbear i cui poteri erano stati identificati proprio la sera prima da Tionisla, ed in particolare alla pietra nera in grado di bloccare una persona... sarebbe stato l'ideale per quell'energumeno che stava minacciando Scortum... pensò anche agli effetti negativi nell'uso del bastone che aveva prospettato Tionisla... impulsi da Bugbear...

Fece due passi per allontanarsi da Tabitha.

NDG
Segue AGPG

Nessun commento:

Posta un commento