martedì 28 giugno 2022

SETTIMANA 25 - 2022

GHINO - BOGNUS - 10-11/09

Ghino dormiva di un sonno agitato. 

Aveva fatto il primo turno di guardia dopo l'attacco: gli altri gli avevano raccontato cosa fosse successo e in qualche modo era riuscito a razionalizzare il terrore che aveva provato, poi si era riaddormentato.

All'improvviso nel sogno comparve la stessa voce, sentì le stesse parole. Fu come ricadere nell'acqua gelata, una seconda volta.

Come prima si ritrovò tremante e disperato in un angolo, incapace di muoversi e reagire.

Bognus aveva fissato brevemente Gymla dopo quell'unico bacio ma non avevano potuto fare nient'altro che uscire, parlare con gli altri, cercare di riorganizzarsi.

Un po' contrariato, aveva subito la decisione di restare lì per il resto della notte anche se il nemico era stato sconfitto.

Poi successe di nuovo, proprio come prima: questa volta resistette in qualche modo all'attacco mentale scrollarsi la testa per restare lucido. Balzò in piedi così com'era, corse fuori come una furia, l'ascia in mano.

"Dobbiamo distrarlo, dare modo agli altri di attaccare! Presto!" Urlò ai pochi che come lui sembravano attivi.


SCARLETT - 10-11/09

Scarlett era tornata a dormire sdraiandosi accanto ad Issus. Era normale per lei riposare rimanendo a contatto con il corpo del suo compagno, e in quel frangente sentiva di averne particolarmente bisogno, perchè anche se la sensazione di terrore si era dissipata, le aveva lasciato addosso una traccia che forse se ne sarebbe andata solo una volta che fossero usciti da quel posto alla luce del sole. 

Aveva faticato un poco a prendere sonno, ma alla fine era crollata.

"Ho fameee..."

La voce risuonò di nuovo nella sua testa, strappandola da sonno con ferocia, scaraventandola di nuovo in un oceano di oscuro terrore in cui due occhi di brace si lanciavano su di lei, mani fatte di tenebra la ghermivano trascinandola sotto l'ampio mantello, divorando ogni brandello della sua carne e della sua anima.

Con un grido strozzato, Scarlett arretrò fino a trovarsi con le spalle al muro. Tremava fuori controllo e gli occhi le saettavano nella stanza alla ricerca di quella creatura orribile. 

Non sarebbe uscita, non questa volta, perchè lui era là fuori e pronto ad assalirla....


HAZA - 10-11/09

l nano era rientrato in casa, scosso da quanto aveva appena subito.

Il fascio di luce azzurra che gli aveva risucchiato le energie aveva acceso delle braci sopite, un antico ricordo, un lampo nero. Per diverso tempo era stato lui stesso a consentire a una spada di rubargli le forze per colpire i nemici, trascinato dal desiderio di vendetta e dalla necessità di portare a termine l'impresa di uccidere un lich.

Ora quell'arma era distrutta ma il ricordo più vivido di quanto pensasse.

Il nuovo urlo risuonò nella sua mente già provata.

"No, non di nuovo. L'ho visto distrutto!".

A occhi sgranati e puntati verso la porta, indietreggiò cercando il conforto di un muro contro le spalle.


TABITHA - 10-11/09

Tabitha era riuscita a tornare a dormire anche se non si sentiva del tutto tranquilla. Aveva capito che quel terrore era causato dalla creatura vista dai compagni fuori dalla casa, però questo non le impediva di rabbrividire ancora sporadicamente. Si era raggomitolata vicino a Morgon, tenendo la sua mano come se fosse la sua ancora alla realtà, ed era così riuscita a riaddormentarsi sprofondando in un sonno senza sogni.

La voce era però arrivata di nuovo a strapparla dal riposo. 

"No...ti prego..." aveva piagnucolato l'elfa scattando dietro il primo nascondiglio a disposizione, coprendosi la testa con le braccia come se quello potesse in qualche modo proteggerla da quella creatura. "Lasciami in pace... per favore..."


DUNGEON MASTER - 10-11/09

Non sono certo che sia necessaria questa nota di chiarimento, ma meglio una nota inutile in più che una utile in meno.

I PG che nel primo scontro sono andati all'aperto hanno visto due eventi colpire il Terrore Notturno: la Palla di Fuoco scagliata da Kel-hatril, con i tipici effetti di una Palla di Fuoco, e lo Scacciare Non Morti effettuato da Brom. In quest'ultimo caso l'effetto visibile non è stato

di tipo distruttivo proprio perché il non morto non è stato distrutto ma scacciato (ci vuole ben di più che un Brom o un Aryn per distruggere quel tipo di non morto): in termini di effetto visivo, è stato più come se il Terrore Notturno fosse stato colpito da una forte folata di vento e scagliato via fino a scomparire.

Il che spiega anche come mai possa essere ricomparso due ore dopo...

A titolo di aiutino, in pratica ci sono cinque modi per liberarsi dal Terrore Notturno, di cui tre definitivi e due temporanei con effetto più o meno lungo. Due dei definitivi ovviamente sono sconfiggerlo in combattimento o uno Scacciare Non Morti eseguito da un chierico di livello suffcientemente elevato. Ovviamente però non vi dico quali sono gli altri tre modi. ^________________________________^


INDEVAR - 10-11/09

come in un dejavù, Indevar si scosse dalla sonnolenza impugno scudo e simbolo sacro e si apprestò a provare a scacciare il Terrore.



MORGON - 10-11/09

Aveva ancora il fiatone quando la mano di Tabitha si strinse alla sua e si misero a dormire vicini. Morgon era convinto che tutto fosse ormai tranquillo quando il suo bel sogno, che contemplava un prato pieno di fiori, una passeggiata mano nella mano ed una bella sensazione di calore interiore, virò all'improvviso come in un temporale estivo. Il cielo nel sogno si fece nero come la notte, una figura dai contorni non meglio definiti comparve all'improvviso, gigante, minacciosa, opprimente. 

Una voce "Ho fameeee...".

Morgon cacciò un urlo ed aprì gli occhi.

"Ho fameeee...".

Voleva mangiarlo. Tabitha era fuggita, ma questo non gli importava. Sentì il terrore crescere in lui e si ricordò di una storia che aveva letto tempo fa, quando era ancora piccolo. Parlava di una mamma goblin che raccontava al piccolo goblin come la vita potesse essere come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita. La storia oltre a questo importante insegnamento terminava con un insegnamento ancora più importante. Il piccolo Forresh, così si chiamava il goblin, diceva "La mamma me lo dice sempre, quando non so più cosa fare, devo correrre... - Corri Forresh, corri! - Così mi dice sempre la mamma".

Quel ricordo lo colse all'improvviso... e corse. Morgon corse. Di nuovo. Come Forresh. Uscì di corsa dalla casa e corse via pur di allontanarsi dal pericolo di quella voce minacciosa.


FENRYR - KREENA - 10-11/09

Ancora. Di nuovo quella voce.

Immagini passarono per un istante nella mente del guerriero del Nord. Vento, gelido e sferzante, che diventava ululato e infine risata canzonatoria, mentre tra la neve ondeggiavano vesti bianche e spietati occhi malvagi.

Fenryr questa volta serrò i denti, svegliandosi all'istante. La mano era già sulla spada e lui corse fuori, verso il nemico, la lama che si copriva di brina a ogni passo.

 

Ancora, di nuovo.

"Jean, smettila, sono fidanzata" - borbottò la ladra nel sonno, poi un brivido la scosse, come se una gelida mano morta l'avesse sfiorata, senza riuscire a toccarla. Non era Jean, era quella cosa. Di nuovo.

Stavolta spalancò gli occhi e agì d'impulso: prese l'arco, una delle frecce speciali e corse fuori, insieme a Fenryr, pronta a dare battaglia.


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