martedì 22 novembre 2022

SETTIMANA 46 - 2022

SCARLETT - 12/09
Scarlett ascoltò le idee dei compagni e la risposta di Filth, quindi annuì. "La vostra idea di fare domande su cose vere e meno vere per depistare possibili ascoltatori, è buona." quindi si voltò verso Kreena con un sorriso. "Non posso dire che anche l'idea di vendere informazioni false  e intascarci i soldi, non lo sia, va costruita bene la menzogna... e comunque, alla fine, noi potremmo avere sì informazioni, ma niente le assicura che siano corrette."
Spostò poi la sua attenzione su Jean, alzando un sopracciglio come a dirgli sicuro di volerti portare a letto quella?
 
[Issus]
«... ma quando una ha un atteggiamento così freddo farebbe passare la voglia anche ad un centauro in calore... non so se mi spiego...»
 
"Io l'ho detto che si è in due nel letto..." commentò Scarlett con naturalezza, manco stesse parlando del tempo. "Ha fatto tanto la splendida, manco fosse la regina del sesso, ma a quanto pare non è dotata di tutta sta bravura." le labbra di Scarlett si piegarono in un sorriso assolutamente sfacciato. "E comunque può anche essere messa bene a tette e culo, ma bisogna saperlo usare il corpo che si ha."
Issus le strinse la mano, e la Rossa ricambiò la stretta con un sorriso. "Non avevo dubbi..." gli sussurrò, poi si chinò più vicino a lui per un attimo prima di tornare a dedicare l'attenzione ai compagni.
Guardò Morgon e annuì. "Anche la tua idea non è male volendo!"

TABITHA - 12/09
Tabitha una cosa l'aveva decisa: quella Edra non le piaceva. E non le piaceva nemmeno quella Confraternita per cui lavorava.
Lei personalmente non se la sentiva molto di fare domande in giro, però trovava buona l'idea del provare a depistare. 
Si voltò verso Morgon quando si offrì di esibirsi per facilitare chi poteva chiedere informazioni, e quando la guardò stringendole la mano, gli sorrise ricambiando la stretta senza poi però allentarla.
"Trovo possa essere una buona idea." disse guardando i compagni. "Io però...cioè...non so se posso aiutarvi a fare domande, non sono molto brava a rapportarmi alla gente..." mormorò con aria sinceramente dispiaciuta.

DUNGEON MASTER - 12/09
Un riassunto come da richiesta...

Durante la riunione nello studio di Tionisla sono state scoperte o chiarite alcune cose:
1) Dopo aver fatto una ricerca fra i suoi libri Tionisla si è convinta che la bolla protettiva che circonda Raxxla sia l'effetto di un manufatto creato molto tempo prima da un mago, un certo Arloth, per difendersi dalle cattive intenzioni del proprio fratello, di nome Bodrak ed a sua volta mago; per riuscire a superare la barriera di Arloth e riuscire ad ucciderlo Bodrak creò un secondo manufatto, con il quale in effetti riuscì nell'intento. Tionisla ritiene che il manufatto di Bodrak sia indispensabile per riuscire a superare la protezione di Raxxla e poterlo sconfiggere. Il problema è che Tionisla non è riuscita a trovare indizi sull'attuale ubicazione del manufatto, ma ritiene che Eudana, la migliore studiosa fra i Cantori, possa essere d'aiuto in tal senso.
2) Per proteggere le sue ricerche dagli adepti di Raxxla Eudana si trova a Kan-Thor, la magica isola che i Cantori usano come rifugio per i propri adepti quando si stanno occupando di cose di particolare delicatezza o pericolosità. Il problema è che l'ubicazione dell'isola è tenuta segreta anche ai Cantori stessi, tranne che in caso di necessità. Tuttavia tempo addietro Morgon era entrato in possesso di un libro (o forse era stata la magia di Kan-Thor stessa a far capitare il volume nelle mani giuste) nel quale, protette da incantesimi, si trovano le istruzioni per raggiungere Kan-Thor. Superate le protezioni del libro sotto la guida di Tionisla, tali istruzioni sono risultate essere un disegno e una poesia:


"Con cuore saldo l'eroe la soglia varcherà,
al lago con due isole alfine giungerà.
Nel borgo antico il bardo cieco siede,
sapiente guida per chi in lui ha fede.
Non sempre chi ha la vista sa vedere,
ma talvolta anche il cieco può vedere:
del Nord il libro il bardo leggerà
e dall'antiche pagine il dovere suo saprà:
con passo sicuro la guida diverrà
di chi al sacro monte accedere dovrà.
Di infinite gocce è la natura del mare,
di granelli di sabbia il deserto appare:
l'occhio inganna e la mente scherma,
il passo è sicuro se la fede è ferma.
Nel plenilunio ciò che esiste è rivelato,
il sacro monte altrimenti è occultato.
Il custode crudele non perdonerà
chi di passar oltre senza merito oserà."

3) Avete poi cercato di interpretare il senso nascosto nei versi della poesia ed avete messo insieme alcuni indizi, almeno per iniziare la ricerca:
a) in tutta Karameikos c'è un unico lago nel quale si trovano due isole: il Lago Garada, che si trova nella regione dei laghi ubicata ad alcuni giorni di cammino più o meno a nord di La Soglia
b) in uno dei borghi che si trovano sulle rive del lago dovrebbe abitare un bardo cieco al quale dovreste affidarvi per guidarvi verso Kan-Thor
c) Kan-Thor è protetta anche da un custode, il cui compito è di lasciar passare solo chi reputa degno, ma che, a detta di Tionisla, si limita a fermare chi non ha il permesso di salire e non costituisce un pericolo tranne che in caso di disubbidienza.



Al momento voi vi trovate a La Soglia e vi occorre scoprire quale sia la via che da lì vi condurrà alla regione dei laghi. In alternativa, non volendo fare domande che potrebbero raggiungere orecchie indiscrete, potrete tentare di prendere a caso una delle tre strade che da La Soglia conducono in direzione nord: per l'esattezza, una sola strada lascia la cittadina da quella parte ma, una volta oltrepassato il Lago Ventoso, ha due diramazioni, una verso sinistra ed una verso destra, che conducono verso altrettanti valichi che superano le catene montuose che costeggiano la valle e conducono verso due valli più o meno parallele ad essa. Purtroppo, di mappe decenti dei dintorni di La Soglia il Conte Bryosk non ne aveva... o quanto meno non aveva pensato che vi potessero servire...

KREENA - 12/09
NdG
Grazie Guido, fondamentale, almeno per me! ^__________^
 
GdR
Kreena rimase pensosa parecchio tempo, limitandosi ai borbottii e ai gesti automatici di quando la sua mente era al lavoro.
"Trovato!" - esclamò infine, battendo i palmi aperti sul tavolo, proprio quando gli altri ormai stavano dimenticandosi di lei.
Lanciò occhiate scrupolose a destra, a sinistra, sopra e perfino sotto al tavolo: poi fece cenno ai compagni di raccogliersi.
"Non sappiamo bene dove andare, quindi per prima cosa ci serve una mappa..." - sussurrò, obbligandoli ad avvicinarsi ancora, fino a formare quasi un capannello attorno al tavolo - "...e, per sicurezza, le prenderemo tutte: nord, sud, est, ovest...tutti i dintorni di La Soglia...e magari anche qualcuna in più...a questo penso io...adoro le mappe...sono così....evocative...e tutto lì, in piccolo e ti vien voglia di esplorarle tutte, anche quei posti con sopra i draghi o i democani a sedici teste...anzi, soprattutto quelle..."
Sorrise.
"Tu, invece" - proseguì indicando Morgon - "Tu raccoglierai notizie su tutte le leggende dei dintorni, non importa quali...sei un bardo, diamine, ti servono, no, materiali per le tue ballate?"
Strizzò l'occhio.
"Qualcosa magari salta fuori...e, magari puoi anche buttar lì che hai sentito parlare di un bardo...molto bravo, che vorresti ti insegnasse il mestiere...perchè diciamolo, bravino sei bravino, ma potresti fare di più, se ti impegnassi davvero..."
Fece un sorriso sornione.
"Invece di stare sempre a sospirare dietro Tabby, intendo..."
 
NdG
Quindi il suo piano è: trovare mappe della zona (e in mezzo anche una di dettaglio per arrivare ai laghi) e raccogliere info sulla zona, in modo molto generico. Per partire potrebbe bastare, soprattutto senza dare troppo nell'occhio. Ulteriori contributi sono ovviamente ben accetti: occhio che se la lasciate fare, poi Kree si convince davvero di essere il capo del gruppo! ^____-

DUNGEON MASTER - 12/09
[Scarlett] "Se poi preferisci evitare le manifestazioni di affetto, basta che me lo dici, non devi certo sentirti obbligata a subirle se non ti fanno piacere."

«Evitare le manifestazioni d'affetto, dici?», fece eco Kel-hatril. 
«Sarebbe come dire ad uno che esce dal deserto di evitare di bere acqua», aggiunse con una breve risata amara. «L'affetto è merce rara fra i drow ed anche io, idiota che sono, che ne avrei avuto la possibilità grazie a Taby, ho finito per farne cattivo uso a causa di... beh, lo
sappiamo già a causa di cosa, no?». Sospirò piano. «Adesso però, che non voglio più essere una drow e sono diventata... o sto diventando… un'elfa scura, una fesseria del genere non la farò più». Ridacchiò dando di gomito a Scarlett. «Quindi, ogni volta che ti andasse di abbracciarmi fino a farmi scricchiolare le ossa, procedi pure liberamente, d'accordo?»

MORGON - 12/09
NDG
Grazie Guido, molto utile il riassunto.

GDR
Morgon avvampò di rosso e sorrise in direzione di Kreena.
Quella ragazza riusciva a coglierlo di sorpresa in una maniera davvero tutta sua.
In qualche modo però le sue parole fecero breccia ed andarono a stuzzicare qualcosa nel profondo dell'animo del bardo, qualcosa che potremmo chiamare orgoglio.

Morgon volse lo sguardo a Tabitha, le lasciò la mano per poter poggiare entrambe le sue sul tavolo e spingendo con le braccia si tirò su. Rimanendo chino sul tavolo, con le braccia ben piantate su di esso, fece un sorriso e strizzando l'occhio in direzione di Kreena disse "Come la mia signora comanda, farò la mia parte!". L'atteggiamento quasi sicuro con cui lasciò il tavolo era in netto contrasto con il colore del suo volto, ancora decisamente tendente al rosso.

Il mezzelfo si guardò bene intorno per individuare dove potesse trovare il locandiere. Ovviamente il retro del bancone fu un luogo, diciamo, scontato. Lo approcciò con fare sicuro, sperando nel mentre che il viso tornasse ad un colore più naturale. "Mio signore, permettete una parola?" disse rivolgendosi al locandiere accompagnando alle parole un gesto con la mano. "Il mio nome è Bard..." Tutto quel parlare con Edra aveva fatto scaturire a Morgon l'idea che era meglio non rivelare il proprio nome. "...ed il destino ha voluto che intraprendessi la misera carriera del bardo girovago. Mi diletto a girare di taverna in taverna a raccontare storie per vivere ed a raccogliere storie e leggende per passione. Mi domandavo se potessi esibirmi in questa vostra rinomata locanda, senza chiedere nulla a voi in cambio, senza compenso. Lascerò che siano gli avventori a giudicare la mia eventuale bravura.".
Fece una pausa per studiare la reazione dell'uomo e poi lo incalzò. "Mio signore, acconsentite alla mia esibizione?".
[NDG: ipotizzo che il simpatico e bonario locandiere acconsenta alla richiesta di Morgon, altrimenti il povero bardo si prende un due di picche e se torna a sedere al tavolo, nel qual caso ignorate la parte sottostante]

Morgon sorrise rivolto in direzione dell'uomo e si allontanò dal bancone con un balzo, atterrando a qualche metro di distanza, sorridendo ad un cameriera che aveva quasi travolto.

"EH SIA DUNQUE, CHE LA MAGIA DELLE STORIE POSSA DONARE A TUTTI LA SERENITA' ANCHE SOLO PER UNA SERA!"
"Amici di La Soglia, ospiti di questa prestigiosa locanda, permettete che mi presenti, il mio è Bard e questa sera, per gentile concessione del nostro ospite..." disse indicando il locandiere dietro il bancone.
Vedendo che nessuno faceva partire un applauso dapprima sussurrò "Pubblico difficile..." e poi ad alta voce "Coraggio amici, un bel applauso per il nostro ospite!" e fece partire lui un battere di mani.
"Dicevo... per gentile concessione del nostro ospite, vorrei intrattenervi per raccontarvi una storia, dovete sapere che le storie sono la mia specialità e la mia passione, per poi coinvolgere tutti quelli di voi che vorranno in un piccolo gioco, niente di che, credetemi, ma come ogni gioco richiede, al termine di esso sarà decretato tra di voi un vincitore, che si porterà a casa un piccolo premio in denaro...".
Dicendo le ultime parole Morgon estrasse dalla tasca due monete d'oro e le porse al locandiere, facendo bene attenzione affinchè tutti, nella sala le vedessero.
"Dunque dicevano, prima la storia che vi devo, e poi il gioco e se percaso apprezzerete tutto questo, bè vedrete voi come fare per dimostrarlo"

Fece una pausa per assicurarsi di avere l'attenzione di tutta la sala e guardò i compagni. Sorrise ed iniziò lo spettacolo.

"Amici, la storia che sto per raccontarvi s'intitola -La caduta di Molten Core- e ci porterà in una cittadina lontana da qui, in una terra lontana, ma non dissimile dalla vostra, una ridente cittadina tra i monti sui quali in anni passati, a causa di guerre tra regni confinanti, furono costruite alcune fortezze difensive, al fondo della Valle del Core, c'era la fortezza principale, Molten Core, all'inizio della valle una fortezza secondaria Molten Kraz. Le fortezze erano abbandonate da secoli, erano dei ruderi."
Morgon si muoveva tra i tavoli per attirare ancora di più l'attenzione degli avventori.
"La nostra storia inizia una mattina di fine estate, inizio autunno. Immaginate la stagione che viviamo noi ora, le stesse temperature, gli stessi odori, gli stessi colori."
"I cacciatori della città uscirono di prima mattina per svolgere il loro lavoro e portare a casa qualcosa da mangiare, ma quel giorno, ahimè, non avrebbero portato a casa nulla.
Mentre erano sulle tracce di un branco di cinghiali furono letteralmente investiti da un branco di cervi, che spuntarono dalla foresta come apparsi dal nulla, che correvano in direzione della loro cittadina come se alle loro spalle ci fosse un diavolo ad inseguirli. Immaginatevi il loro stupore. Alcuni figuratevi che rimasero feriti. Ma l'episodio non rimase isolato. Mentre il gruppo rientrava per portare a casa i feriti, avvistarono il branco di cinghiali, anch'esso in fuga. E poi i piccoli animali, gli scoiattoli, i topi di montagna, i tassi, pure i lupi delle regioni montuose furono avvistati. Tutti in fuga, Tutti stavano lasciando le zone a nord di Veil, la loro cittadina. Era come se l'intera area a nord, che comprendeva la Valle del Core, fosse stata abbandonata da tutti gli animali."

Fece una pausa. Si avvicinò al proprio tavolo e bevve un sorso dal boccale.

"Scusate, raccontare storie fa venire sete."

"Dove eravamo rimasti? Ah sì. Vi lascerò ancora un poco in sospeso sulla causa di questo strano fenomeno, ci arriveremo tra poco... sempre che vogliate conoscerla..." L'ultima affermazione era stata buttata lì per capire quanto la storia stesse interessando il pubblico.

"Amici, il signorotto locale, visto lo strano fenomeno assoldò un manipolo di avventurieri, composto anche da alcuni fedeli e coraggiosi cittadini, di cui, cittadine   come La Soglia sono sempre provviste... permettetemi di fare un brindisi a voi coraggiosi cittadini di La Soglia prima di proseguire." Tornò ancora una volta al tavolo. Sollevò il boccale ed urlò "AI CORAGGIOSI!" e poi bevve.
"Gli avventurieri partirono e muovendosi in un silenzio irreale, dove nemmeno gli uccelli erano più presenti, raggiunsero l'imboccatura della Valle del Core. Immaginate una piatta e lunga valle con il fiume Core che vi scorre nel mezzo. Alla destra della valle una piccola fortezza, o almeno quello che ne rimaneva ed a pochi chilometri di distanza, i ruderi di Molten Core, la fortezza. Il gruppo puntò dritto alla fortezza principale. Non c'era anima viva in giro. Tutto sembrava in sospeso. Solo l'acqua del fiume scorreva. Fu mentre stavano per uscire da un boschetto che videro e scoprirono la causa dello strano fenomeno sulle cui cause erano stati chiamati ad indagare."

"Erano ormai in prossimità di Molten Core, il boschetto concedeva loro opportuno riparo. Quello che videro li atterò di paura. Il terrore li colse e li pietrificò sul posto."

"Dall'interno dei ruderi della fortezza di Molten Core era appena uscita una figura immensa, nera come la notte, che aprì le possenti ali nere e prese il volo. Anchalagon, il flagello del Nord, la Bestia Nera, L'Ombra. Il più grande Drago Nero che la storia ricordi. Il drago aveva designato la fortezza come sua nuova tana."

Fece una pausa.

La storia proseguì poi con il racconto di come gli avventurieri riuscirono, passando da Molten Kraz a trovare un cunicolo ancora percorribile che collegava le due fortezze e riuscì a cacciare Anchalagon. Per farlo però l'intera fortezza venne completamente distrutta e polverizzata. 

"...e questa era... La caduta di Molter Core!".

Finita la storia, Morgon fece un inchino.

"Spero che la storia sia stata di vostro gradimento, ma come promesso, ora inizia il gioco e ci sono le due monete che ho messo in palio da vincere."
"Il gioco è molto semplice, come ho accennato prima le storie sono la mia passione, le leggende sono la mia vita, per cui sono sempre alla ricerca di nuove storie, di nuove leggende. Ora mi siederò al mio tavolo ed ascolterò tutte le storie che ognuno di voi vorrà raccontarmi. Dovranno essere storie locali, della vostra terra, della vostra cittadina e dei suoi dintorni, o leggende locali. Giudicherò quella che riterrò la più bella ed al suo narratore andranno le due monete d'oro."

"Cosa ne pensate?"
"C'è qualcuno che vuole provare?"
"Coraggio, mi troverete al mio tavolo!"

Detto questo Morgon si congedò e si sedette al tavolo dei suoi amici, pregando di riservare un posto per chiunque avrebbe voluto partecipare al gioco.


NDG
Se e quando qualcuno si siederà  per raccontare qualcosa, Morgon farà passare l'informazione che ha sentito parlare di un bardo molto rinomato che vive in quelle contrade è che forse, ma secondo lui sono solo voci, sarebbe anche cieco. Le voci che ha sentito lo dipingono come molto bravo, e Morgon sarebbe molto felice di poterlo incontrare per imparare nuove storie.
 

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