martedì 1 novembre 2022

SETTIMANA 43 - 2022

SCARLETT - 12/09
[Kel-hatril] 
Kel-hatril si volse verso Scarlett, sorrise e le disse: «Non lo conoscevi questo incantesimo? È molto utile in situazioni del genere. Se vuoi lo faccio anche sul tuo. Poi magari stasera te lo insegno.»
 
Scarlett si esibì in un sorriso di pura riconoscenza. "Oh, sì, se tu potessi farlo anche al mio te ne sarei grata!" accettò di buon grado, passandole il bastone prima di consegnarlo alle guardie.
Osservava sempre con molta attenzione quel che faceva l'elfa perchè era inutile nascondersi dietro ad un dito: Kelly era una maga diversi gradini sopra di lei e aveva solo che da imparare.
"Se poi davvero tu volessi insegnarmi questo incantesimo, ne sarei ovviamente molto felice, e ti sarei molto riconoscente!" le scappò una lieve risata, "Inoltre così non dovrei ogni volta romperti le scatole in queste situazioni."

SCARLETT - 12/09
Scarlett osservò Kreena che si presentava come Principessa, nascondendo qualunque espressione divertita o di stupore, dietro il boccale di birra. Di quel passo prima o poi si sarebbe presentata come divinità o imparentata con qualcuna di esse. Bhe, sicuramente Kreena non era carente di autostima, quello era poco ma sicuro.
Nonostante la stesse ovviamente ascoltando, Scarlett si fece più attenta quando capì che Edra aveva riconosciuto Issus. 
Ora, indubbiamente il suo uomo non aveva bisogno di essere difeso - non certo da una sciacquetta che credeva di avere il mondo ai suoi piedi perchè la sua organizzazione aveva i soldi ma che, evidentemente, non era in grado di portare a termine certi lavori al suo interno nonostante le mille risorse di cui andava vantandosi -, ma lo spadaccino sapeva perfettamente di essersi messo con una che rispecchiava bene il suo nome ed il suo aspetto. 
Guardò Edra con un sorriso. "Bhe, mia cara, nel letto si è in due, un uomo bisogna anche saperlo soddisfare per ottenere altrettanto." aveva il tono di una che sapeva esattamente quel che stava dicendo, e che probabilmente nemmeno si aspettava una risposta.
Non credeva nemmeno di doverle specificare che poteva scordarsi una seconda possibilità con Issus, perchè non aveva il minimo pensiero che potesse accadere una cosa del genere.
Lasciò che Edra tornasse ad illustrare cosa volesse da loro, anche se le era abbastanza chiaro già da prima che iniziasse a parlare.
"Quindi riassumiamo: voi siete un'organizzazione con ampie risorse sia economiche che di personale, tutti professionisti determinati, abili in quel che fanno, ma avete avuto bisogno di una persona esterna per portare a termine un lavoretto tempo fa e non avete la più pallida idea del perchè noi stiamo facendo un giro strano per raggiungere Mayraberd. Più che sapere tutto, vi concedo che siete bravi osservatori, e non è certo una cattiva qualità, tutt'altro..."
Scarlett posò il boccale di birra. Non c'era strafottenza né intenzione di sminuire la sua interlocutrice nel suo tono, del resto stava facendo il suo lavoro che era evidentemente quello di recuperare le informazioni.
"Ma ripeto che, a mio modo di vedere, state dando per scontate troppe cose: che il giro che stiamo facendo noi sia strettamente legato a qualcosa che riguarda Mayraberd, che effettivamente noi sappiamo qualcosa e non che invece magari stiamo provando a trovare informazioni, che noi siamo per forza pochi per questa missione e indubbiamente meno professionisti e determinati di voi, e che siamo mossi esclusivamente dal denaro. E temo che quest'ultimo punto sia piuttosto rilevante."

JEAN - 12/09
Degnò appena di un’occhiata gli stivali della donna. Erano roba costosa, ma non abbastanza da impressionarlo. Né gli sfuggì l’occhiataccia con la quale Kreena chiedeva - o per meglio dire comandava - la sua collaborazione… Un metodo piuttosto grezzo, invero, di organizzare una messinscena. Nella sua vita precedente era stato abituato a cenni e sotterfugi, gesti concordati nei minimi particolari che nessun osservatore, neppure il più attento, avrebbero mai potuto ricondurre ad una qualsivoglia forma di comunicazione. Quello per la “fandonia”, uno dei maggiormente utilizzati, era un leggero e particolare arricciamento delle labbra. 
 
In un attimo, i pensieri di Jean si persero, avvolti da una cascata di capelli ramati. 
 
[Flashback] Era un ragazzino magro, poco avvenente e senza alcun talento particolare se non una lingua bella affilata e le estremità piuttosto rapide. Le sue giornate avevano l’unico scopo di mettere qualcosa sotto i denti per non crepare dalla fame, le sue notti quello di riaprire gli occhi la mattina successiva senza dover scoprire di essere stato privato di qualcosa che nasceva saldamente attaccato al suo corpo. Non aveva amici, solo qualche compare di strada buono per guardarsi le spalle a vicenda fintanto che tutti rimanevano sullo stesso, merdosissimo piano: non possedere nulla. O almeno nulla per cui valesse la pena trovarsi i reni sforacchiati da uno stiletto, ed in quel curioso ecosistema che erano i vicoli di Darokin, avere in tasca più di una manciata di monete di rame ti elevava immediatamente al rango di un ricco mercante con già accantonata la dote per la figlia in cerca di nobil marito… 
Era proprio alla figlia di un mercante, che l’aveva associata quel primo giorno. Lui aveva 15 anni - o almeno così gli avevano raccontato - cadeva il primo giorno di Kaldmont e girovagava con Worm alla ricerca di qualche gonzo tanto attento alle fanciulle da non esserlo a sufficienza con il proprio borsellino. Non aveva mai capito cosa frullasse per la testa di certi gentiluomini: bastava che passasse una donna con più di un etto di mammelle e quelli perdevano completamente il contatto con la realtà per minimo dieci secondi. A lui, per alleggerirli dei loro averi, ne erano sufficienti un paio. Non l’aveva mai capito, fin quando vide lei ed il gonzo divenne lui… [To Be continued…]
 
Scosse la testa appena, sorrise affabilmente ad Edra ed annuì con convinzione alla proposta di lei:
“Come no, madamigella. Non avete nemmeno cinquemila pezzi d’oro da offrirmi e vorreste ingaggiarmi nella vostra organizzazione… - sorrise apertamente e terminò con condiscendenza dopo aver sentito la risposta di Scarlett - ad ogni buon conto il denaro che non muove la Rossa, può tranquillamente essere dirottato nelle mie umili tasche. Trovo che non sia mai sufficiente per tutti i vezzi ed i sollazzi che la società ha da offrire.”
Si stiracchiò voluttuosamente, intrecciando le dita sopra la testa e sbadigliando mentre faceva scrocchiare il collo piegando la testa di lato. - CROCK - 
“Ahia. Cazzo. Non mi abituerò mai a questi dolori. L’età… sai… Come accennavo poco fa, ad ogni buon conto, qua non vige la democrazia. Concetto sopravvalutato secondo molti. Io dico che ai deportati di Luln un po’ di sana democrazia non dispiacerebbe, ma chi sono io per pensare di sovvertire l’ordine costituito?” 
Raccolse nuovamente il calice di vino, placido e sornione, in attesa dell’evolversi della conversazione.

KREENA - 12/09
"Fine, molto fine davvero..." - bofonchiò Kreena all'uscita della donna su Issus.
D'altronde, uno stivale non fa il monaco, come diceva sempre sua nonna...e di certo, neanche una gran dama...
Sbuffò.
"Ne convengo, calzature invidiabili..." - proseguì poi, sventagliando la mano destra davanti al viso - "Ma quei vestiti, cara, devo dirtelo, non si possono guardare...il grigio svilisce, va bene per nascondere quei rotolini...ma è un disastro per i capelli bianchi...e con il tuo incarnato, poi, per gli dei dell'Ombra, sembri una morta che cammina..."
Scosse con rassegnazione il capo e rimase ad ascoltare lo sproloquio apparentemente infinito dell'altra, muovendo il capo e roteando gli occhi con impazienza crescente.
"Sì sì, va bene...voi siete bravissimi, bellissimi, ricchissimi...e bella anche la storia, con panettieri, capelloni esotici, Marie barbute, probabilmente naniche e generali accampati da qualche parte al buio...ma credo ci sia stato un disdicevole errore, se pensi che noi ne sappiamo qualcosa..."
Si fermò un istante, grattandosi la testa.
"Tra l'altro, è così improbabile che temo non ci crederebbe nessuno...come quando raccontavo che ho trovato una porta d'oro, sono finita diecimila anni nel passato a combattere i nani-demone e tutti ridevano..."
Scosse le spalle, per poi sorridere alla donna in modo disarmante.
"In ogni caso, vedi? Avremmo potuto raccontarne una altrettanto fantasiosa noi...tipo che stiamo cercando il Grande Sigillo del Caos, l'unico in grado di ricacciare il Male nel suo Regno Immondo...che abbiamo una mappa, una chiave incantata, le risposte agli indovinelli...tutto quello, insomma, che serve in queste occasioni...ve le davamo, ci prendevamo le ottomila monete e via, tutti amici come prima..."
Sospirò.
"Purtroppo, come ho detto, il vile denaro ci interessa poco. E tutto siamo tranne degli imbroglioni"
E su queste parole strizzò l'occhio.
 
NdG
Immagino che la donna non si nè in carne nè cadaverica: quella è solo fantasia di Kree, giusto per prender le distanze... ^___________-

INDEVAR - 12/09
Il chierico era rimasto stordito dagli avvenimenti del Terrore.
Ascoltava e seguiva il gruppo.
Lasciare le sue, poche, armi alle guardie, non lo aveva preoccupato,
erano le sue evocazioni che lo rassicuravano.
Il simbolo del suo Dio, era sempre a contatto, cosi che lo sentisse.
Adesso l'idea di dover affrontare un manipolatore di menti era più preoccupante.

DUNGEON MASTER -12/09
[Scarlett] "Se poi davvero tu volessi insegnarmi questo incantesimo, ne sarei ovviamente molto felice, e ti sarei molto riconoscente!" le scappò una lieve risata, "Inoltre così non dovrei ogni volta romperti le scatole in queste situazioni."

Kel-hatril ripeté pari pari l'incantesimo sul bastone di Scarlett e poi si avviò nella direzione della locanda. Attese di essersi allontanata a sufficienza dalle guardie per non essere udita, poi ridacchiò con l'aria soddisfatta di chi ha appena messo a segno una marachella ben riuscita e rispose: «Oh, beh, si tratta di un incantesimo un po' speciale: si chiama "Suggestione", o anche "Faccia di Tolla" e consiste nell'indurre dei profani a credere che sia stato messo su un oggetto un tremendo incantesimo in grado di scattare non appena qualcuno volesse fare qualcosa che non si vuole che accada. Per fortuna noi maghi abbiamo la reputazione di possedere un potere illimitato e questo in certi giochetti ci aiuta un bel po'». Un lampo di puro divertimento le accese lo sguardo e poi aggiunse. «Piaciuta l'idea?»
 

Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!


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