giovedì 7 settembre 2023

SETTIMANA 35 - 2023

DUNGEON MASTER - 13/09
[Kel-hatril] Ci mise un po' a ricomporsi, poi, tornata seria, commentò: «È anche vero che, in un tempo nemmeno poi troppo lontano, roba così non avrebbe sfigurato nel mio guardaroba, ma il passato è passato, è ormai dietro le spalle e non credo proprio che mi verrà mai in mente di tornare indietro» ammise.

Kel-hatril rimase per qualche momento con lo sguardo fisso sui capi di biancheria maliziosa che aveva trovato, con il volto che andava facendosi via via più serio per poi distendersi nell'espressione di chi ha raggiunto una decisione definitiva. «No, questa roba non fa più per
me» concluse con fermezza. «Anzi, nemmeno mi interessa più: fa parte di un passato ormai concluso e che adesso voglio considerare morto e sepolto». Frugò brevemente ancora nel mucchio di indumenti alla rinfusa borbottando: «Eppure c'era. L'avevo visto poco fa... ah, eccolo!» Si rivolse al mercante reggendo fra le mani un semplicissimo completo bianco da adolescente. «Così, ad occhio e croce, direi che per la mia taglia dovrebbe andare benissimo. Quanto volete per questo, buon uomo?»

Il mercante gettò un'occhiata scontenta al sicuramente poco costoso completo scelto, sbuffò lievemente e replicò: «Bah... per quella roba da bambina posso accontentarmi di una moneta d'oro.» Scosse la testa ed aggiunse: «Ma siete certa della vostra scelta? Siete adulta, non una ragazzina e, lo vedrebbe un cieco, siete una gran signora e sicuramente
anche una maga potente: credetemi, non fa per voi della biancheria così. Ma forse temete che possa essere un problema di taglia? Non dovete preoccuparvi: ho roba di classe e di qualità anche per sagome minute come la vostra.»

«Ho detto che voglio questa» ribatté Kel-hatril in tono definitivo mentre frugava nella scarsella per estrarne una moneta d'oro che lanciò al mercante. «Per voi è un problema?»

«No, no, che diamine» borbottò di ritorno l'uomo acchiappando con destrezza al volo la moneta. «In fondo, il cliente ha sempre ragione, no?»


DUNGEON MASTER - 13/09
[Morgon] ...si spostò verso l'ingresso della bottega.

Giusto un dettaglio, ma forse è colpa mia che non l'ho descritto con sufficiente chiarezza: come vari altri presenti nella piazza del mercato, il mercante non è uno stanziale di La Soglia ma un itinerante, che quindi non ha una bottega ma una esposizione costituita da una serie di tavoli protetti da un ampio tendone e con un paio di cabine di tela per provare i vestiti. L'uscita posteriore usata da Kreena e Jean è un semplice varco seminascosto fra i carri usati per il trasporto e le casse di merce accatastate nel retro dell'esposizione.


DUNGEON MASTER - 13/09
[Ghino] "Quelli non riescono a fare un passo senza combinare casini… Senti messer Filth, sarà quella suonata di Kreena. Andiamo avanti, se la caverà da sola. Bussa alla porta, dai. Sono proprio curioso di conoscere questo mago."

Filth sorrise per l'impazienza di Ghino e poi rispose: «Mi dispiace, amico mio, ma temo che la tua curiosità dovrà aspettare: il fatto è che in questa città le guardie sono solite usare espressioni cortesi, ma è solo una facciata: se l'amico armigero qui presente ci ha detto "il mio comandante vorrebbe urgentemente vedervi", quello che intendeva in realtà era "il mio comandante vi ordina di raggiungerlo immediatamente". Mi dispiace, ma da Ashenden andremo più tardi: dobbiamo solo sperare che il nostro amico mago non decida di morire proprio nel frattempo» concluse facendo l'occhiolino. Poi, rivolto alla guardia, aggiunse:
«Facci strada, amico mio, così non rischieremo di sbagliare percorso e fare tardi.»


DUNGEON MASTER - 13/09
[Kreena] "Ora andiamo, in fretta, prima che vengano le guardie"

Lasciando perdere il Manto Grigio in fuga, Kreena, a quel punto apertamente accompagnata da Jean, continuò ad inoltrarsi nei vicoli fino a raggiungere uno slargo, troppo piccolo per essere realmente definito una piazzetta, circondato da piccole case dall'aria anonima e di certo non opulenta. Facente angolo con il vicolo che proseguiva oltre lo slargo nella stessa direzione seguita dai due c'era...

...il rudere carbonizzato di una delle case, completamente distrutta da un incendio che, a giudicare dall'odore di bruciato ormai molto tenue, doveva essere andata a fuoco parecchio tempo prima. Anche la casa adiacente aveva subito danni, ma non in misura tale da renderla inabitabile, forse anche perché, a differenza degli altri edifici tutti addossati gli uni agli altri, fra la casa distrutta e quella che si era salvata c'era lo spazio di un piccolo giardino, ormai completamente pieno di macerie lasciate lì dai soccorritori, che aveva contribuito a
limitare il propagarsi delle fiamme.

Alla finestra a pianterreno della casa adiacente era affacciata una donna anziana trasandata e dall'aria scontrosa che, notando lo sguardo perplesso dei due (specie di Kreena) nel vedere la loro meta ridotta in cenere, senza nemmeno venir interpellata sbottò: «E ben gli sta, a quel farabutto! Era il disonore di tutto il quartiere, con quel viavai di facce losche che arrivavano a tutte le ore... perfino a notte fonda!... per sbrigare chissà che sporchi affari.» Sbuffò con irritazione e poi aggiunse: «Peccato solo che quel farabutto fosse riuscito a
squagliarsela in tempo prima di finire arrosto, dico io!»

Detto questo, la vecchia rivolse ai due uno sguardo poco amichevole e si ritirò in casa.
 

Nessun commento:

Posta un commento