martedì 26 settembre 2023

SETTIMANA 38 - 2023

DUNGEON MASTER - 13/09
[Haza] "La tizia che ci ha fatto questa 'promessa' non sembrava il tipo <<da fiatare senza fare>>, come si dice da noi. Siamo stati lieti di constatare l'effettiva efficienza delle Guardie di Lasoglia, avendo avuto rassicurazione che nulla fosse scomparso dai depositi."

«A parte che comincia ad infastidirmi questa storiella del vostro equipaggiamento che avrebbe potuto sparire dal magazzino» replicò con irritazione il comandante delle guardie, «perché, caso non lo sapeste, noi andiamo fieri della nostra proverbiale efficienza... adesso mi piacerebbe saperne di più su questa "tizia": si tratta per caso di una certa Edra?»

«Esatto, amcio mio» confermò Filth. «Per ragioni che sarebbero troppo lunghe da spiegare, ieri ci aveva fatto un'offerta improponibile e da allora i suoi uomini ci stanno sulle costole: non fanno nulla, in realtà, ma nessuno di noi può fare un passo senza avere uno di quei
Mantelli Grigi alle calcagna. La sua offerta era del tipo "o fate come diciamo noi o ci saranno conseguenze", per cui credo che quella continua presenza serva a ricordarci costantemente che le conseguenze ci pioveranno addosso non appena fuori vista dalle mura cittadine.»

«Intuisco che non mi verrà dato sapere nulla su quelle ragioni, dico bene, Maestro?» insistette il comandante.

«Non c'è un vero e proprio segreto, in realtà, ma abbiamo una missione delicata da compiere e meno gente ne sarà al corrente, meno ci sarà il rischio che qualcuno possa tentare di ostacolarci» spiegò Filth. «Ovviamente, affinché il Canto non abbia mai fine.»

«Qualcuno come quella Edra, chiaramente: d'altronde, non fa troppo mistero di essere un membro della cosiddetta Confraternita... e noi sappiamo bene di che tipo di gente si tratti» rifletté il comandante. «Finora la conoscevo come una rompiscatole,  visto che da quando è qui sembra voler fare un po' troppo di testa sua senza preoccuparsi granché dell'opinione di noi guardie cittadine, ma non si è mai spinta realmente al di là delle nostre leggi per cui potevo solo tollerare lei e i suoi.» Ammiccò. «Tuttavia, se vi occorresse una mano per impedirle di mettervi i bastoni fra le ruote, non credo che ci dispiacerà renderci utili... né
a me, né ai miei uomini.»

SCARLETT - TABITHA - 13/09
Per poco Scarlett non fece un infarto quando Kreena spuntò all'improvviso.
"E eccola qui il nostro uragano preferito!" la accolse con un gran sorriso, avvicinandosi a lei. "No, tranquilla Kreena, è stato a dire il vero molto gentile e disponibile, ci ha mostrato tutto quello che gli abbiamo chiesto a cifre più che ragionevoli visto e considerato che è roba particolare, non la si trova ovunque." 
Occhiata rapida al mercante per dirgli di prendere la taglia del completo che volevano regalarle, regolandosi anche in base ad un raffronto fisico tra lei e l'amica se ne avesse avuto bisogno.
"Io ho preso questo!" le disse mostrandole il completo nero che aveva preso per sè.

Anche Tabitha si era avvicinata, forse intuendo un po' le intenzioni della Rossa di intrattenere un attimo Kreena per dare il tempo al mercante di prendere quel che serviva.
"Io questi...cioè...me li ha mostrati Scarlett e devo dire che mi piacciono molto.." sorrise un po' timidamente aprendo le scatole per mostrarle il completo i ntimo e la camicia da notte senza sbandierarli ai quattro venti, "Kel-hatril ha voluto regalarmeli." sorrideva, si vedeva che era molto contenta.
Quindi le indicò anche i completi che aveva scelto prima, quelli che si era provata. "E poi ho scelto questi...ma hai pagato tu? Non serviva, cioè, se mi dici quanto ti devo..."

A quel punto Scarlett prese la scatola che il mercante era riuscito a recuperare (NdG: spero sia così, se no master cambia pure ovviamente ^_^'') e la allungò a Kreena. "Questo invece lo abbiamo scelto per te. Un piccolo pensiero da parte nostra." un bel sorriso le illuminava il viso e gli occhi, si capiva che era felice di quel gesto nei confronti dell'amica. "Speriamo ti piaccia, in caso altrimenti credo che ci si possa accordare con questo signore gentilissimo perchè te lo cambi." le passò la scatola, facendole un cenno di aprirla. Il completo nero con lacci e pezzi in simil pelle troneggiava nel mezzo della carta protettiva.
Scarlett le strizzò l'occhio e sorrise. "Credo che potresti trovarne un buon uso."

HAZA - 13/09
[Comandante]
«A parte che comincia ad infastidirmi questa storiella del vostro equipaggiamento che avrebbe potuto sparire dal magazzino» replicò con irritazione il comandante delle guardie, «perché, caso non lo sapeste, noi andiamo fieri della nostra proverbiale efficienza... adesso mi piacerebbe saperne di più su questa "tizia": si tratta per caso di una certa Edra?»

Haza si trattenne dal sottolineare che a una domanda ripetuta si poteva dare sempre e solo la stessa risposta, senza alcuna ragione per irritarsi.
Ma si rendeva conto per istinto che sarebbe stato ancora più irritante per il Capitano rispondere.
C'era Filth adesso, l'onere di rispondere toccava a lui.

Haza lasciò che fosse Filth a ringraziare e accettare o meno l'aiuto delle Guardie.
Gli interessava sapere invece come l'arrivo del chierico avesse condizionato la propria posizione di 'ospite forzato' della Caserma.
"Ora che tutto è chiarito, noi due possiamo salutare e tornare alle nostre occupazioni? Vorrei evitare di essere ulteriormente d'intralcio alle attività delle Guardie di Lasoglia, come questa mattina siamo involontariamente stati. Vi ringrazio per la comprensione e la solerte vigilanza dei nostri averi e della cittadina."

MORGON - 13/09
[Dungeon Master]
Fu la voce di Kel-hatril a farsi sentire: non la solita voce, tuttavia, ma un po' sommessa, incerta, come se temesse un diniego. «Taby, sorellina... ehm... accetteresti se te li regalassi io?» Si schiarì la voce e riprese: «Non è un grande gesto, lo so, ma sarebbe simbolico: mi
piacerebbe pensare di essere io ad offrirti qualcosa che potrebbe aiutarti a trovare un compagno, cioè, quello giusto... voglio dire...» Il grigio spento della pelle del viso di Kel-hatril si era ormai trasformato in un colore indefinibile, un misto fra il rosso e il cadaverico, mentre si sforzava di sfuggire lo sguardo della sorella e cercava invece di vedere la reazione di Morgon.

Per dare modo a Tabitha di sentirsi meno imbarazzata Morgon si era allontanato e si era voltato, dando le spalle alle ragazze intente nei loro acquisti. Stringeva tra le mani il pacchetto con la sciarpa che aveva preso e si stava passando l'oggetto da una mano all'altra quando si rese conto che tutto quell' armeggiare avrebbe potuto rovinare il regalo. Spostò lo zaino dalla schiena al petto ed iniziò a sfilarne i legacci per aprirlo e mettere al sicuro il suo piccolo tesoro. Aveva distolto lo sguardo, ma non poteva anche tapparsi le orecchie, ecco perchè colse le parole di Kel-Hatril in merito al trovare un compagno, qualcosa di giusto, etc. Morgon sapeva in cuor suo che le cose stavano andando in quella direzione, non era ingenuo, ma la cosa lo imbarazzava. Era una cosa più forte di lui. 
S'irrigidì con la schiena. Divenne rosso a partire dalla punta delle orecchie. Iniziò a sudare sudori freddi. Si costrinse a non girarsi. Rimase lì. Se in quel momento un nuovo avventore fosse passato accanto al bardo lo avrebbe scambiato per una statua... una statua sudatissima, ma comunque una statua.

Quando le ragazze continuarono a parlare, si costrinse a respirare e fece due ulteriori passi per allontanarsi ancora un poco.
Si calmò. Tornò ad un colore normale. I sudori freddi iniziarono a passare.
Ripose lo zaino sulle spalle non appena riuscì, con non poca fatica a riporre il pacchetto al suo interno ed iniziò a guardarsi intorno.

NdG
Morgon nota nulla? Manti grigi? Altro?

DUNGEON MASTER - 13/09
[Ufficiale delle Guardie] «Tuttavia, se vi occorresse una mano per impedirle di mettervi i bastoni fra le ruote, non credo che ci dispiacerà renderci utili... né a me, né ai miei uomini.»

«Grazie, amico mio» rispose Filth. «Una volta riuniti tutti nuovamente da Vovelovì ne parlerò con i miei compagni e, se ci verrà in mente qualche idea, ve la proporremo.»

[Haza] "Ora che tutto è chiarito, noi due possiamo salutare e tornare alle nostre occupazioni? Vorrei evitare di essere ulteriormente d'intralcio alle attività delle Guardie di Lasoglia, come questa mattina siamo involontariamente stati. Vi ringrazio per la comprensione e la solerte vigilanza dei nostri averi e della cittadina."

«Certamente» rispose l'ufficiale, «non siete né prigionieri, né sotto custodia: andate pure quando e dove vi pare. Sempre posto che rispettiate le regole che valgono qui in città, ovviamente.»

[NdG] È quasi superfluo sottolinearlo, ma non sarò io a produrre proposte su come sfruttare l'aiuto offerto dal comandante delle guardie: tornati tutti da Vovelovì, Filth si limiterà ad esporre la possibilità, ma sarete voi giocatori a dovervi far venire qualche idea, ovviamente
sempre che vogliate sfruttare la cosa.

DUNGEON MASTER - 13/09
[Scarlett] "Mi sembrava semplicemente un possibile diminutivo di Kel-hatril. Ma dato che io effettivamente non ho diminutivi del mio nome, anche se a volte mi chiamano Rossa, se preferisci userò il tuo nome completo."

«No, no, Kelly va benissimo» replicò Kel-hatril. «È solo che mi suona così strano avere un diminutivo, ma non è un problema, tutt'altro.» Ridacchiò. «E poi, sempre meglio che venire chiamata Faccia Grigia, non credi?»

[Scarlett] "La ringrazio per lo sconto, anche se mi pareva costasse meno quando l'ha proposto a Kel-hatril."

Ancora con le monete in mano, il mercante strubuzzò gli occhi ed arrossì visibilmente. «Davvero, mia signora? Giuro che non era mia intenzione imbrogliarvi: temo che sia stata la vostra amica, con tutta la confusione ed il contrattare che ha fatto, che mi ha indotto in errore. Ma ditemi: fa sempre così o è oggi che è particolarmente in vena? Comunque sia, ditemi quanto avevo chiesto alla dama drow... ehm, cioè... senza offesa, nevvero?... Io sono un commerciante, dopotutto, e non faccio distinzioni... cioè, non che faccia affari anche con i goblin, intendo, ma... insomma, voi mi capite, vero?» Il mercante sembrava sulla via di impappinarsi del tutto, ma ebbe abbastanza buon senso da affrettarsi a cambiar discorso: «Insomma, voi ditemi quanto avevo chiesto alla vostra amica e vi sconterò da quello un'altra moneta d'oro: a costo di rischiare di perderci, ma non voglio che si pensi male di me.»

 [Tabitha] "Kel-Kel-ha-" balbettò quasi facendo cadere le due scatole che reggeva. Tossicchiò cercando di schiarirsi la voce e riprendersi. "Kel-hatril non..." stava per dirle di no, che non serviva, e poi che discorso era che voleva aiutarla a trovare un compagno? Con quella roba? Sì, era bella, ma non la stava prendendo per cercare un compagno, non le serviva trovarlo, perchè era già lì la persona con cui stava bene. Poi però si bloccò. Quella non era la Kel-hatril della miniera, o meglio: era sempre sua sorella, ma era palese che ora fosse diversa, che davvero stesse cercando di fare del suo meglio per essere migliore. E stava per altro guardando Morgon, quindi aveva solo scelto un po' male le parole.

«Ecco, lo sapevamo: abbiamo di nuovo sbagliato le parole» commentò sconsolata la voce di Trilly. «Sciocche che siamo...»

«È vero, non siamo un granché quanto a diplomazia» convenne Kelly, «ma non è l'intenzione quella che conta?»

«Sì e no: anche evitare di ferire le persone è importante» puntualizzò Trilly. «Specie "quella" particolare persona.»

«È vero... e ci dispiace» confermò Kelly. «Certo che non è facile, adesso: una volta potevamo comportarci come ci pareva e anzi a volte era anche divertente vedere le facce delle persone quando le maltrattavamo o le minacciavamo. Adesso, invece...»

«...adesso, invece, abbiamo scoperto di avere una coscienza ed anche il desiderio di non nuocere agli altri senza motivo, specia a quelli a cui vogliamo bene» ribatté in tono severo Trilly «e... dobbiamo dire... stiamo molto meglio adesso di allora, non è così?»

«È vero» confermò Kelly e, così dicendo, Kel-hatril sorrise con aria sollevata.

[Tabitha] "Va bene, Kal-hatril. Se ci tieni, lo accetto."

«Sì, ci terrei moltissimo» confermò Kel-hatril. «Non hai idea di quanto. E... scusami se sono stata così goffa in ciò che ti ho detto.» Sospirò. «Io... insomma... credo di avere da fare ancora parecchia strada nei rapporti con le persone...»
 



Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!


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