Ghino era stato in allerta durante tutto lo scontro, pronto a intervenire in ogni momento.
Aveva tirato un sospiro di sollievo quando era finito e ora era impaziente di andare avanti. Sentiva una certa inquietudine da quando erano entrati in quella stanza.
Di fermò solo ad esaminare rapidamente i due condotti con le ragnatele "Secondo voi queste creature vengono da lì? Mi sembra strano che gli Ettercap passino in mezzo alle ragnatele. Comunque non cambia nulla, secondo me dobbiamo andare giù per il condotto libero. Forza, continuiamo!"
Quindi riprese il suo posto a metà gruppo, pronto a ripartire.
«I ragni stanno facendo la guardia a quelle ragnatele. A meno che la loro nuova 'Amica' non sia in grado di chiedere loro di condurci da Mama Cap, dobbiamo cercarla noi, e questa strada è buona quanto le altre».
Haza era pronto a proseguire.
«L'unica cosa di cui terrei conto è che di qua è passato un essere senziente in grado di scrivere nella nostra lingua. Prigioniero o carnefice, potremmo scoprirlo presto».
Kreena si voltò un attimo a guardare la compagna.
"Credo anch'io sia la strada giusta"
Poi fece un sorrisetto.
"Comunque grazie, anche il tuo non è male"
NdG
Avanti tutta! ^___^
Jean non condivideva la tranquillità del resto del gruppo, ma allo stesso tempo era piuttosto convinto che andare al cuore del problema nel minor tempo possibile fosse assolutamente la scelta giusta:
“E del mio di culo nessuno ne parla? Anni ed anni di allenamento a scappare dalle guardie cittadine, percorrendo Darokin in lungo ed in largo, per ottenere questo risultato… - fletté i muscoli del gluteo mentre si sforzava di osservarsi da sopra la spalla - Me lo diceva sempre il mio amico Alzo, che avrei avuto una vita di frustrazioni ad aspettarmi i complimenti delle donne.”
Scosse la testa sconsolato:
“Proseguiamo, però attenta… Difficilmente qualcuno si mette a scrivere roba del genere senza che ce ne sia un motivo valido. Ed aggiungerei che non penso proprio l’abbia scritto un ragno oppure un ettercap…”
[NdG] Se non ho contato male, mancherebbe solo l'opinione di Morgon e quindi, dato che la maggioranza vince... e dato che comunque Morgon andrebbe dova va Tabitha, la quale a sua volta andrebbe dova va Scarlett, vi faccio procedere nella direzione "fuggite, sciocchi".
[GdR]
Con tutte le cautele del caso il gruppo si inoltrò per il tunnel in discesa, trovandosi ad andare sempre più in basso all'interno della montagna. Il percorso non sembrava porre particolari difficoltà anche se il tunnel non aveva un andamento troppo regolare: a volte più largo, a volte più stretto, a volte con il fondo più liscio ed a volte più accidentato. Poche e corte le diramazioni, nessuna delle quali degna di interesse.
«Beh, magari non sarà bello come il mio vecchio palazzo sotterraneo, ma se non altro pare meno pericoloso per chi ci entra senza invito» osservò Kel-hatril dopo una buona mezz'ora di marcia nell'oscurità. Accortasi della gaffe cercò di ritoccare l'uscita non troppo felice: «Ahem... cioè... ammetto che ve ne avevo fatte passare di cotte e di crude là dentro, ma... cioè, mi dispiace per quello che ho fatto e... insomma, adesso sono contenta di avervi incontrati, ecco... cioè, forse andare via di là è stata la cosa migliore che abbia mai fatto dopo aver lasciato Al-bairath con la mia sorellina.» La voce le si spense in un silenzio imbarazzato, salvo poi aggiungere a bassa voce: «Forse farei meglio a parlare d'altro, sì...» Sbuffò. e poi brontolò: «E poi dicono che i maghi sono intelligenti. Beh, non io, almeno stavolta...»
Dopo qualche minuto Kel-hatril parve essersi ripresa dallo stato confusionale ed osservò: «Una cosa però mi pare certa: visto tutto il cammino che abbiamo fatto, questa NON È la via per arrivare da Mama Cap. Non ha senso abitare in una tana così profonda. A questo punto ci tocca scegliere: o torniamo indietro e controlliamo gli altri due tunnel, o proseguiamo e al diavolo i goblin: in fondo, due dei tre figli della ettercap li abbiamo eliminati, oltre a parecchi ragni, e quindi resta solo un ettercap e la sua mamma, che a quanto pare non esce mai dalla caverna. Direi che tutto sommato una bella mano ai goblin l'abbiamo già data ed al resto possono anche pensarci da soli, per cui io sarei per proseguire, altrimenti rischiamo di metteci troppo tempo per arrivare dal bardo cieco. Sempre ammesso che continuando a seguire questo tunnel si possa arrivare ad un'uscita, ovviamente.»
NdG: sì sì Tabitha ovviamente prosegue con tutti XD
[Kreena]
"Comunque grazie, anche il tuo non è male"
Scarlett trattenne una risata ma strizzò l'occhio alla compagna. "Oh, grazie Kreena. Fa sempre piacere vedere riconosciute le proprie doti."
[Jean]
“E del mio di culo nessuno ne parla?..."
Questa volta la Rossa non trattenne una leggera risata. "Tranquillo Jean, penso proprio che a Kreena il tuo culo piaccia.", quindi si voltò a gettare un'occhiata a Issus, dandogli al contempo una leggera pacca sulla natica. "Io ce l'ho già un bel culo da ammirare."
[Kel-hatril]
«Ahem... cioè... ammetto che ve ne avevo fatte passare di cotte e di crude là dentro, ma... cioè, mi dispiace per quello che ho fatto e... insomma, adesso sono contenta di avervi incontrati, ecco... cioè, forse andare via di là è stata la cosa migliore che abbia mai fatto dopo aver lasciato Al-bairath con la mia sorellina.»
Scarlett sorrise comprensiva a Kelly, allungandosi per stringerle brevemente la mano. "Tranquilla, sappiamo che sei pentita di quello che hai fatto. Non sei più quella persona e stai lavorando per migliorarti." quindi Scarlett fece un cenno rapido ad indicare l'ambiente circostante. "E poi è palese che questo posto non sia bello come quello e, almeno al momento, pare anche meno pericoloso." le sorrise di nuovo. "Non hai detto nulla di male, dai." provò a rassicurarla e a tirarle su il morale.
Kelly poi osservò che quella non doveva proprio essere la via per Mama Cap. "No, infatti, concordo che stiamo andando troppo giù per essere la tana di un ettercap che si fa portare cibo... anche se, a questo punto, non capisco quella scritta sulla parete. Ma potrebbe effettivamente essere un avviso perchè qua sotto c'è pure di peggio." Scarlett scrollò le spalle. "Io tornerei indietro. A parte aiutare i goblin: abbiamo detto che lo avremmo fatto e lo faremo, ma non possiamo avere la certezza che questo tunnel porti fuori dove stiamo andando noi...magari sì, magari no, e noi non possiamo permetterci di perdere tempo a sperare in un'uscita che sia dove serve a noi e non dalla parte opposta."
Scarlett indicò con un cenno la strada da cui erano arrivati. "Diamo un occhio ai due tunnel con il supporto dei due ragni rimasti. Se troviamo Mama Cap, bene. Altrimenti valuteremo di andarcene."
NdG: per Scarlett è meglio tornare indietro.
Tabitha aveva percorso il tunnel a fianco di Morgon, i sensi all'erta pronti a captare la presenza di aracnidi ed ettercap, che però non arrivarono mai, fino a che non divenne abbastanza certo che quella non poteva essere la strada per la tana di Mama Cap.
"Penso che abbiate ragione." disse guardando la sorella e poi Scarlett. "Forse è meglio se torniamo indietro. Vero che il tunnel potrebbe portare dal bardo cieco...ma se così non fosse? Rimarremmo qui sotto per chissà quanto."
Si voltò quindi alla ricerca di Bardell. "Tu non hai mai sentito di tunnel che portavano là, giusto?"
«Quella scritta all'ingresso ancora non ha spiegazione. Ma non è per quella che siamo qui. A questo punto, dobbiamo augurarci di riuscire a tornare indietro e finire quel che ci siamo ripromessi in uno degli altri due cunicoli».
Il nano attese che testa e coda del gruppo si invertissero di posto, lanciando occhiate al corridoio che stavano lasciando inesplorato.
«Mio nonno narrava che suo padre aveva trovato il primo diamante tirando una sola picconata, contro il fondo di una galleria la cui vena era stata dichiarata esaurita solo il giorno prima. Ma raccontava anche che, ringalluzzito da tanta fortuna, era andato a dare picconate a tutte le altre gallerie 'esaurite', convinto che sarebbe stato premiato ancora grazie alla sua testardaggine nello scavare. Ha smesso dopo mesi, senza aver trovato nient'altro».
Si grattò la testa.
«Tutto per dire che bisogna capire quando è meglio rinunciare perché lo sforzo non vale l'impresa».
[Tabitha] Si voltò quindi alla ricerca di Bardell. "Tu non hai mai sentito di tunnel che portavano là, giusto?"
«Beh, no, di tunnel che portino dritto dalla mia maestra ovviamente non ce ne sono» ammise Bardell, «ma da queste parti girano parecchie voci su certe antiche miniere abbandonate nel profondo di queste montagne. Però, dal momento che girano anche strane voci su cosa ci sia al loro interno, nessuno si è mai preso veramente la briga di andare ad esplorarle e quindi in questo momento potremmo davvero trovarci all'interno di una di
esse.» Sorrise. «Immagino che adesso qualcuno di voi mi chiederà cosa intendevo con "strane voci", giusto? Ebbene, sono proprio come ho detto: strane voci. Alquanto discordanti, anche. C'è chi parla di demoni più o meno potenti. O forse di orde di orchi, goblin e quant'altro che ne hanno fatto la loro tana. C'è chi sostiene che un vecchio mago, o
sapiente, o stregone, o chissà che cosa, viva in queste profondità per portare avanti misteriosi esperimenti. C'è anche chi si spinge più avanti e sostiene che, sì, il mago c'è davvero ed i suoi esperimenti sono rivolti a conquistare il dominio del mondo. Insomma, come al solito ce n'è per tutti i gusti... e poi forse in realtà non c'è un bel niente, tranne forse attrezzi da lavoro abbandonati da minatori chissà quanto antichi.» Si strinse nelle spalle. «Di abbastanza certo posso solo dire che in queste montagne ci sono vari buchi su entrambi i versanti, quindi non posso escludere che vi siano anche tunnel che le passino da parte a
parte.»
Morgon guardò Tabitha e poi Bardell. Ascoltò bene le parole del bardo. Poi iniziò ad osservare bene le pareti del tunnel che stavano percorrendo. Nella sua testa si stava formando l'immagine di un enorme vermone che percorreva quei tunnel... l'immagine gli era nata dal ricordo di un libro che aveva letto dove si parlava di un pianeta di sabbia, dove, al di sotto della grandi dune vivevano enormi vermi che venivano attratti dalle vibrazioni sulla superficie.
Guardando le pareti del tunnel stava cercando di capire se erano particolarmente lisce, levigate o se presentassero un qualsiasi segno del passaggio di qualche creatura.
Iniziò allora a girarsi spesso indietro.
Ndg
Nessun segno di sfregamento da parte di grossi corpi, tipo vermi di Dune o simili, sulle pareti del tunnel: sono scabre come quelle già viste in precedenza.
Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!