[Kayne]
"Dici che ci riusciamo ad entrare prima dell'ora di pranzo? Non vorrei perdermi lo spettacolo..."
"Spero di si" rispose con un mezzo ghigno Elendithas, osservando dall'alto i tentativi poi riusciti di aprire il passaggio segreto.
Una volta che il varco fu aperto, il mago si mantenne fra le prime file, curioso di verificare cosa celasse quella traccia.
Lentamente, con circospezione e timore verso tutto e tutti, lo strano gruppo che si era formato si mosse all'interno del cunicolo, che terminava con una sala dal pavimento di pietra e illuminata da torce appese alle dure pareti in roccia. Era abbastanza grande da ospitare tutto il gruppo, sebbene non a sufficienza per permettere un libero movimento a tutti.. Le pareti erano spoglie, eccezion fatta per i bracci in metallo che sorreggevano le torce accese. Vi era solo una porta, in legno, robusto e ben tenuto. I cardini erano oliati, e sembrava sprangata dall'interno. Al centro della porta vi era uno spioncino aperto, un quadrato di circa una decina di centimetri per lato, protetto da tre robuste sbarre metalliche.
Oltre lo spioncino, si vedeva solo il buio.
"Dici che ci riusciamo ad entrare prima dell'ora di pranzo? Non vorrei perdermi lo spettacolo..."
"Spero di si" rispose con un mezzo ghigno Elendithas, osservando dall'alto i tentativi poi riusciti di aprire il passaggio segreto.
Una volta che il varco fu aperto, il mago si mantenne fra le prime file, curioso di verificare cosa celasse quella traccia.
Lentamente, con circospezione e timore verso tutto e tutti, lo strano gruppo che si era formato si mosse all'interno del cunicolo, che terminava con una sala dal pavimento di pietra e illuminata da torce appese alle dure pareti in roccia. Era abbastanza grande da ospitare tutto il gruppo, sebbene non a sufficienza per permettere un libero movimento a tutti.. Le pareti erano spoglie, eccezion fatta per i bracci in metallo che sorreggevano le torce accese. Vi era solo una porta, in legno, robusto e ben tenuto. I cardini erano oliati, e sembrava sprangata dall'interno. Al centro della porta vi era uno spioncino aperto, un quadrato di circa una decina di centimetri per lato, protetto da tre robuste sbarre metalliche.
Oltre lo spioncino, si vedeva solo il buio.
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