sabato 30 aprile 2016

GHINO - LISTA 03 - 15/08

Ghino stava fissando il bicchiere, mentre con un dito cancellava le gocce che si erano formate sul tavolo dopo la consegna dell'ultima birra.
Ascoltava distrattamente la conversazione stanca dei suoi compagni di bevuta.
Non poteva chiamarli amici, o compagni.
Forse il Paladino, o magari Kreena, che da quando erano arrivati in città sembrava punzecchiarlo un po' meno. Degli altri tre, il nano era con lui da tempo, ma lo giudicava pericoloso. Gli altri due stavano con loro da troppo poco tempo per potersi fidare.
Poi c'era il mezzelfo al bancone. Quello parlava poco, gli ricordava un po' quello spilungone di Panamon, sempre nervoso e pronto a dire che erano tutti dei pivelli.
Gli altri gli mancavano terribilmente.
Golfalon, Grog, Samael e il suo animaletto inesistente, Ghenna, Gruttag...tutti gli altri. Se n'erano andati, ognuno per la sua strada. Fregandosene del cammino che avevano fatto insieme.



Ma in fondo sapeva cosa gli mancava veramente.
Il Potere.
Quello gli mancava.
La sua parte razionale sapeva che era meglio così, ma aver assaggiato quelle sensazioni gli lasciava una malinconia che non lo aveva più abbandonato, da quando aveva ceduto il talismano a Gruttag.
Ghino sospirò, alzando lo sguardo.
Un sorriso gli attraversò il volto come un lampo, mentre lo stomaco emetteva un basso brontolio. Le locande gli erano sempre piaciute da morire, lì si mangiava un ottimo stufato di cinghiale e la biondina al tavolo d'angolo gli aveva appena sorriso.
Le strizzò l'occhio e chiamò il cameriere.
- Uno stufato per me e un altro boccale per Miss Sorriso laggiù... A proposito, quelle camere che affittavate al primo piano....non è che ne avete una libera per stasera? Devi chiedere al capo? Va bene, chiedi pure, digli che è Ghino che glielo chiede. -

In quel momento vide entrare la strana coppia.
Lo sguardo corse istantaneamente a verificare lo stato degli eventuali borsellini di pelle appesi alle loro cinture. Ma poi si rese conto che i due venivano verso di loro.
Con fare noncurante si accese la pipa e ascoltò, con le orecchie ben aperte, senza commentare. A tratti lanciava uno sguardo agli altri e notò con disappunto segni di interesse sui loro volti.
Alla fine non si accorse neanche degli sguardi insistenti della biondina, mentre lo stufato arrivato dopo pochi minuti era diventato irrimediabilmente freddo di fronte a lui.
Non appena i due se ne furono andati si voltò verso gli altri con fare scocciato.
- Macchecca%#$£o!!! Qui passiamo da voler salvare il mondo perchè una vecchia bacucca ci racconta una storia a dover ammazzare uno che nemmeno conosciamo. Ma siamo diventati matti? Io non ci sto, piuttosto mi imbarco o torno dagli zingari...ma roba da matti. Invece vi vedo, a voi, che volete farlo. Basta sventolarvi davanti un po' d'oro che diventate sporchi mercenari come metà dei bassifondi di questa lurida città. - mentre parlava si era alzato in piedi sulla panca in modo da poterli vedere in faccia
Istintivamente aveva alzato la voce, mentre la mano destra era scivolata sul pomolo della spada.
Già diverse persone guardavano dalla loro parte.
Quindi Ghino tacque, in attesa della risposta, uno sguardo di sfida sul volto.


Ghino è un halfling di mezza età con la carnagione scura, il volto è solcato da diverse rughe. Ha gli occhi castani, capelli lunghi dello stesso colore ma con diversi capelli bianchi, soprattutto sulle tempie. In questo momento li porta raccolti in una coda.
Sfoggia due orecchini, alla narice destra e all'orecchio destro.
Indossa una camicia verde semiaperta sul torace muscoloso e pantaloni di pelle che arrivano appena sotto il ginocchio. Vicino a lui è appoggiato un mantello formato di pezze di stoffa multicolori.
Porta al fianco una spada corta di buona fattura.

NDG x Guido: assumo che il gruppo sia sistemato ad alloggiare da qualche parte, quindi Ghino non ha con sè in questo momento il resto del suo equipaggiamento.

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