Kayne si stava per muovere
lungo il muro di sinistra del tempio quando l'insolito attacco che lo
colpì, giunse del tutto inaspettato.
Due
delle quattro statue esplosero improvvisamente in una pioggia di
lapilli infuocati e ghiacciati e uno di essi, rovente come l'inferno, lo
colpì alla sprovvista. Kayne si ritrovò bloccato contro il muro, col
fianco destro in preda a un'ardente agonia. Non gridò, perché mai
avrebbe mostrato una simile debolezza, ma ci andò molto vicino. Tendendo
ogni muscolo e ignorando il bruciante dolore di quelli lacerati e
sanguinanti, Kayne si tolse rapidamente la camicia e il mantello che
avevano iniziato a prendere fuoco. Quando vide cos'era accaduto, non
ebbe esitazioni nel dare un nome ai due imbecilli che avevano avuto
quella grande idea, considerato che avevano usato i loro poteri già
nello scontro precedente. E se prima reputava quel gruppo altamente
inaffidabile, da quel momento la stima per i suoi membri scese a valori
infinitesimali. Chiunque mettesse a repentaglio la vita di altri solo
per dar dimostrazione delle proprie abilità, non meritava di certo il
suo rispetto o il suo aiuto. Solo il fatto che in mezzo a loro c'era il
mago che l'aveva ingaggiato, lo spinse a muoversi nuovamente...
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