martedì 22 giugno 2021

SETTIMANA 24

TABITHA - 03/09

Per Tabitha il tempo trascorso fuori dalla miniera era passato come se fosse immersa in un sogno: non smetteva un attimo di guardarsi attorno, di annusare l'aria, chiudere gli occhi quando la brezza le accarezzava il viso, ammirare ogni albero, ogni fiore e ogni più piccolo animale come se fosse la prima volta che li vedeva. E ogni tanto si mordeva le labbra, o stringeva i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi, verificando così che non stava immaginando tutto: lei era viva, ed era libera.

Quando erano arrivati da Scortum, la drow si era messa istintivamente un po' più defilata, come se non volesse attirare l'attenzione per non causare problemi al gruppo, ma poi aveva scoperto che la chierica non sembrava provare astio nemmeno nei confronti di sua sorella, così si era rilassata ed era riuscita a godersi la serata, il fuoco, le chiacchiere dei compagni e la vicinanza di Morgon.

Era stata più volte sul punto di chiedergli se gli andava di parlarle di alcune storie o ballate, magari qualcosa che aveva composto lui, ma ogni volta poi si bloccava temendo di risultare inopportuna o, peggio, un'impicciona, così si era limitata a restare vicino a lui, ridendo piano se qualche compagno faceva una battuta particolarmente divertente o rispondendo se veniva interpellata.

Al momento di coricarsi Tabitha si era alzata e si era guardata attorno cercando un posto dove sistemarsi, finendo, come al solito, a non troppa distanza da Morgon, gli aveva sorriso e poi  augurato una notte serena.


La mattina seguente sarebbe stata perfetta se non fosse stato per l'atteggiamento di Vixiar. Certo, era molto più simpatico del solito, ma questo non era affatto un bene visto che non sembrava nemmeno lui e, a quanto pareva, c'era un mutaforma che aspettava solo il momento buono per spedire Brom nella terra dei morti. Forse al mago aveva fatto bene l'aria aperta, ma Tabitha non era così certa che i problemi caratteriali di Vixiar derivassero tutti da una mancanza di sole e natura.

La drow preparò il suo zaino cercando di non pensarci più di tanto, ma finiva inevitabilmente per lanciare al mago occhiate preoccupate.

Quando Morgon le si avvicinò, Tabitha cercò di cancellare la tensione dal volto e tirò fuori un sorriso, ma per poco non si strozzò quando lui le si avvicinò parlandole all'orecchio . 

Lo sguardo le si incupì leggermente mentre annuiva. "Va bene, ma anche tu stai attento..." mormorò gettando l'ennesima occhiata in direzione del mago. "Non convince nemmeno me."

Gli occhi viola della drow tornarono quindi a posarsi su Morgon che le stava sorridendo e si trovò ad osservarlo per la prima volta da vicino alla luce del sole. Aveva i capelli davvero neri, e anche gli occhi erano altrettanto scuri, mentre la pelle era chiara. Praticamente era il suo opposto, si trovò a pensare.

La drow arrossì quando si rese conto che lo stava fissando, ma riuscì a sorridergli senza abbassare lo sguardo come suo solito.

"Sì, ho dormito bene, anche se ci ho messo un po' ad addormentarmi. Sai, era talmente tanto che non vedevo le stelle che è un po' come se fosse la prima volta. Tu invece? Le ferite vanno un po' meglio?" 

Aveva fatto appena in tempo a dimenticarsi di Vixiar, almeno per quei pochi momenti, che la questione divenne nuovamente imminente. Issus l'aveva sfidato, poi Fenryr aveva provato a colpirlo e il mago si era rivelato proprio non essere lui anzi, quell'Artemis era pure una donna.

"Accidenti..." 

La drow non era armata in quel momento, era impegnata in ben altro e l'arco non era certo tra le cose che le serviva avere tra le mani mentre parlava con Morgon, quindi si chinò a raccoglierlo cercando di incoccare il più rapidamente possibile una freccia…


FENRYR - KREENA - 03/09

La spada di Fenryr calo' di piatto, con violenza appena trattenuta: fu sufficiente perché il mutaforma - perché questo era davvero - riuscisse a schivare con una destrezza sorprendente. Sulle labbra del l'elfo baleno' un sogghigno, quindi sfruttando il movimento, ruoto' su sé stesso, per portare l'arma dritta in avanti, mentre la lama si copriva di cristalli di ghiaccio micidiali.


 

 

 

 

Kreena sobbalzo' nel vedere Vixiar saltar via e mutare sotto i suoi occhi. Ma in fondo lo sapeva: la rabbia l'aveva accecata per un attimo, ma nessuno poteva cambiare così, dalla sera alla mattina, senza una ragione. Cosi strinse gli occhi, reagì, scegliendo l'unica opzione disponibile, non avendo armi a portata di mano...

 

 

 

 

 

DUNGEON MASTER - 03/09

Perché "mutare"? Artemis ha ancora l'aspetto di Vixiar: la mutazione di un doppelganger è abbastanza rapida, ma non è istantanea.


Aggiungo un piccolo chiarimento: se un mutaforma, nell'assumere le  sembianze di qualcuno, non ne assume tuttavia le abilità (e quindi Artemis non può castare incantesimi), non significa tuttavia che perda le proprie. In altre parole, quello che avete davanti è un "Vixiar" con tutte le doti di un killer di un certo livello: agilità, rapidità,  abilità nell'uso delle armi, furtività, eccetera. Insomma, tutto l'opposto del vero Vixiar.


GHINO - BOGNUS - 03/09

Ghino si rilassò solo quando capi che Filth conosceva davvero Scortum.

Non le aveva creduto, sentendo che in qualche modo doveva verificare le sue parole e per questo era voluto tornare dal gruppo.

Dormi tranquillo in quella strana bolla di pace, sentendosi rinfrancato al risveglio, forse anche per il fatto di essere finalmente all'esterno.

Quando gli altri si accanirono con Vixiar, segui più attento la conversazione, sentendo d'istinto che qualcosa stava per succedere.

Quando Artemis fu smascherata, cercò di muoversi, veloce.


 

Bognus si accodò agli altri stando come sempre vicino a Gymla. L'incontro con Scortum lo lasciò abbastanza indifferente, anche se si sentì meglio al risveglio.

Nel momento in cui Artemis/Vixiar tentò di fuggire, si alzò in piedi rapido, ponendosi a difesa della nana, ma senza fare nulla per fermarla.


 

 

 

 

SCARLETT - 03/09

Scarlett si era voltata quando aveva sentito la voce di Issus che si rivolgeva a Vixiar, più che altro perchè non si aspettava decidesse così di punto in bianco di sfidarlo. Poi aveva notato Fenryr che si avvicinava di soppiatto, e aveva trovato la risposta.

Anche al dubbio, che per lei era quasi certezza, che quello non fosse il vero Vixiar.

Doveva ammettere che Artemis non era stato malaccio nell'interpretazione, tenendo conto che non conosceva bene il mago e che aveva corretto il tiro parlando con loro, peccato che avesse mancato, e di parecchio, la profonda e radicata stronzaggine condita di altezzosità di Vixiar. Se fosse stato zitto con ogni probabilità non l'avrebbero notato, perchè nessuno di loro sarebbe andato a chiacchierare per puro diletto con il mago. Fortuna che Artemis, invece, era in vena di chiacchiere. Del resto c'era un motivo se era il numero due e non il numero uno.

E poi, sorpresa delle sorprese, Artemis era donna, non un uomo come lei stupidamente aveva dato per scontato! Non che cambiasse qualcosa, dovevano fermarla e subito.

Scarlett richiamò istantaneamente la magia, iniziando a formulare un incantesimo. Un semplice dardo, ma non aveva il tempo per niente che non fosse istintivo tanto quando il fendente di una spada già in pugno...


DUNGEON MASTER - 03/09

Almeno per ora non ho tirato l'iniziativa, perché siete solo voi in azione mentre Artemis si limita a fuggire.


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Jean Tannen lancia il proprio zaino per far inciampare Artemis: riesce a prenderle le caviglie, Artemis incespica ma non cade, lo zaino si apre ed il contenuto si sparpaglia intorno.

Ghino: si lancia per tentare di placcare Artemis, o almeno di colpirle le gambe per farla inciampare: riesce a toccarla ma non abbastanza, Artemis incespica di nuovo ma non cade.

Scarlett casta Dardo Incantato: 4pf di danno.

Kel-hatril casta Dardo Incantato: lancia 3 dardi per 6pf totali di danno (non un granché...).

Kreena: protende un braccio verso Artemis con la mano stretta a pugno, come a rivolgere verso la mutaforma un anello che porta al dito, ma non succede niente.

Morgon casta Dardo Incantato: 4pf di danno.

Issus lancia uno dei due pugnali che aveva estratto per minacciare "Vixiar": colpisce Artemis alla schiena e causa 3pf di danno.


Malgrado tutti i colpi subiti Artemis riesce a raggiungere il bordo del pianoro e a saltare di sotto.


Una volta sparita Artemis oltre il ciglio del roccione, Fenryr si porta al bordo del terrazzamento tenendo sempre lo spadone pronto a scagliare il suo dardo di ghiaccio.

Issus invece corre lateralmente fino a dove termina il pianoro e poi sparisce giù per la discesa: tutto nel suo atteggiamento tradisce una furia che non gli è abituale, come se fosse impaziente di saldare una volta per tutte i conti con un vecchio nemico; continua a tenere in mano il secondo pugnale e mentre corre sguaina la spada.


Nota bene: ditemi voi chi volete che si metta in cima al roccione con Fenryr, chi intende seguire Issus e chi vuole fare altro.


KREENA - 03/09

Kreena imprecò tra i denti, anche se in fondo in fondo sapeva che non avrebbe funzionato.

Vide Artemis saltare di sotto, nonostante gli attacchi ripetuti dei compagni e Issus seguirla di corsa, il volto tirato in un'espressione di furia.

Rapida afferrò le armi e lo seguì, senza indugio.




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