martedì 29 giugno 2021

SETTIMANA 25

MORGON - 03/09

Stava per rispondere a Tabitha quando tutto successe rapidamente.


Richiamò rapido due parole e nella sua mente immaginò le terribili frecce del popolo elfico ed i suoi ancora più temuti arcieri. Condensò il potere magico che sentì emergere rapido come un dardo e lo rilasciò immediatamente.


Seguì la scia del bolide di energia e sorrise all'impatto che questo ebbe con Artemis. Un nulla di fatto però. L'assassina saltò giù, inseguita da Issus.


Morgon si avviò di corsa fino al bordo, rendendosi conto, solo in quel  momento, che al suo fianco c'era Fenryr.


Guardò in basso e tentò di preparare l'arco ed una freccia nel caso la cosa fosse stata di qualche aiuto.


SCARLETT - 03/09

Tutti i compagni lì attorno si mossero per cercare di fermare Artemis, purtroppo senza riuscire ad impedirle di saltare. Il dardo di Scarlett era arrivato a segno assieme ad altri quattro - probabilmente di Kel-hatril e Morgon - e a un pugnale lanciato da Issus, che subito dopo si era lanciato all'inseguimento del nemico.

Alla Rossa era bastata un'occhiata per notare che il suo compagno era preda di una furia che non gli era per nulla abituale, e prima ancora di pensarlo, aveva mosso il primo passo per seguirlo, ma poi si era fermata. 

*Ragiona, Scarlett!*

Aveva stretto i pugni e si era poi lanciata verso il bordo del terrazzamento dove c'erano Fenryr e Morgon.

L'istinto l'avrebbe fatta lanciare a rotta di collo sulla scia del suo uomo, ma non gli sarebbe stata di alcun aiuto anzi, potenzialmente poteva diventare un grossissimo problema se Artemis l'avesse notata e avesse deciso di usarla contro Issus, visto che la mutaforma sapeva che era la sua compagna. Senza contare che in quel momento non doveva permettere che Issus si preoccupasse anche della sua incolumità, doveva pensare solo e soltanto a combattere al meglio. 

Lo avrebbe aiutato dall'alto come poteva…


HAZA - 03/09

Ad Haza non piaceva avere torto, ma detestava avere ragione e aver pensato di avere torto.

Letteralmente odiava se stesso per aver messo via l'arma una volta tranquillizzato dalle parole dei compagni e irriso da Jean.


Vixiar/Artemis con la sua sorprendente agilità era già lontana prima ancora che riuscisse a capire come reagire.


Si ritrovò ad osservare alcuni compagni ammassarsi sul bordo del dirupo ed altri lanciarsi all'inseguimento. Riprese l'ascia e urlò agli inseguitori "Non vi separate! Tornate con il suo corpo o dovremo sottoporvi a una prova!"

Se Artemis avesse colto isolato uno di loro avrebbe avuto vita facile per guadagnarsi una nuova identità con cui fuggire o tornare indietro.

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