mercoledì 3 novembre 2021

SETTIMANA 43 2021 - PRIMO POST

SCARLETT - 04/09
Scarlett voltò lo sguardo su Fenryr quando propose di entrare a Mayraberd da fuori, dato che Kelly era ben accetta, portando con sé un prigioniero, cioè Issus.
"Col cazzo." le uscì prima ancora di pensarlo, mentre Kreena interveniva dicendo che di cunicoli ne avevano avuto a sufficienza, e poi chiedeva se nel villaggio ci fosse un mercato.
La Rossa approfittò del momento per prendere un paio di respiri più che profondi prima di aprire di nuovo bocca.
"Ben inteso: il punto non è che io non mi fidi delle capacità di Issus o di quelle di Kelly, né penso che tu abbia proposto questo piano a caso, non sei il tipo." esordì fissando intensamente l'elfo, "Ma sinceramente non so se puà funzionare. Poniamo anche il caso che facciano entrare Kelly senza storie e che la riconoscano senza tanto romperle le scatole -  sempre che la marmaglia che sta con Raxxla non abbia un ricambio così elevato - non potrebbe poi rimanere con Issus, finirebbe che per non destare sospetti debba consegnarlo ai carcerieri se non direttamente nelle mani di Raxxla." la vide deglutire, reprimendo a forza un tremito, ma il lampo che la passò nelle iridi non riuscì a nasconderlo.  "E noi nel frattempo come entriamo? Come suoi mercenari? A parte che non siamo molto credibili, ma mettiamo sempre che la suddetta marmaglia non sia così sveglia: noi non potremmo seguirla se fossimo i suoi tirapiedi certo, magari loro entrano e poi ci aspettano da qualche parte, ma noi dovremmo riuscire comunque ad entrare con la forza o meno e trovarli, prima che quello che gira là dentro li trovi. E per quanto loro due siano indubbiamente bravi in quel che fanno, a Mayraberd ci sono cose pericolose, magari avrebbero ragione di alcune di quelle creature, ma da quello che mi ha raccontato Issus, in confronto gli sgherri che lavoravano per lei, i ragni e Grot erano acqua fresca."
Scarlett inspirò e poi lasciò andare un pesante sospiro. "Non lascerò entrare Issus là dentro senza di me: è stato il suo inferno e ci dovrà tornare, e già così non so quanti lo farebbero. Lui è forte, lo so, ma non posso..."
C'era una pacata fermezza nella sua voce, segno che avrebbero dovuto fornirle dei più che validi  motivi per farle cambiare idea...se mai fosse stato possibile farlo. Lei aveva visto solo un'ombra del dolore che Issus aveva dovuto patire per mano di Raxxla e dei suoi tirapiedi, e già solo quello sarebbe bastato a spezzare qualcuno con una tempra diversa da quella del suo uomo, era praticamente impossibile che gli permettesse di tornare là dentro senza essere al suo fianco, soprattutto quando avrebbero rivisto certe creature.

JEAN - 04/09
Aveva assistito all’assoluzione di Kel-Hatril senza particolare trasporto emotivo. Non avrebbe saputo spiegare il perché, ma le accorate orazioni difensive ricevute dal resto del gruppo l’avevano reso più diffidente nei confronti dell’elfa scura. Scrollò leggermente le spalle, accettando semplicemente la decisione che Tionisla aveva deciso di prendere.
Il suo atteggiamento disinteressato cambiò però in modo radicale quando la mezz’orca spiegò il modo in cui era riuscita ad entrare nel villaggio di Mayraberd….
Non appena Scarlett ebbe espresso il proprio disappunto per il piano alternativo esposto da Fenryr, si accodò:
“Esatto. Col cazzo. Non avrei saputo sintetizzarlo meglio!”
Immediatamente però si rese conto che la Rossa avversava l’idea della traversata in superficie, quindi virò di quarantacinque gradi abbondanti:
“Col cazzo o senza il cazzo, io in un altro pluridannato cunicolo a farmi grattare la cucuzza dalle stalattiti non ci vado. Il bagno di ieri sera a fatica ha iniziato a portare qualche piccolo beneficio e, se capisco bene, questa grotta dovrebbe essere anche più umida di quel buco da cui siamo fuoriusciti l’altro giorno. Con tutto il rispetto Kel-Hatril, ma abitavi veramente in un posto di merda e se come credo si tratta comunque di un passo avanti rispetto a Menzoberranzan o della tua città natale, beh, sicuramente questo non contribuisce a farla entrare nella lista dei posti che mi piacerebbe visitare prima di morire."

FENRYR - 04/09
Fenryr sostenne lo sguardo della rossa senza batter ciglio, attendendo immobile che terminasse il discorso.
"Scendere in un abisso. Superare cunicoli misteriosi. Attraversare una fortezza piena di nemici. Trovare lo stregone, bucare la sua bolla magica e ucciderlo"
Una pausa, significativa.
" Più o meno come tagliar la testa al re dei Thursi" - aggiunse, nello stesso tono neutro, citando le sue precedenti parole.
Proseguì subito, con parole affilate come lame di ghiaccio.
"In guerra servono tre cose" - scandì, enumerando con le dita - "Conoscenza di sè, conoscenza del nemico, conoscenza del campo di battaglia. E un piano per usarle al meglio. Senza, è come strappare il Sole dalle fauci della Notte"
Di nuovo una pausa, gelida.
"I sentimenti non contano. Le debolezze nemmeno. Se lui non se la sente, meglio che non venga. Lo stesso vale per te"

NdG
E riecco Fenryr nella sua veste migliore... ^__________________^

SCARLETT - 04/09
Scarlett sorrise quando Jean le diede manforte sul bocciare il piano di Fenryr, però poi, come previsto, lo spadaccino bocciò anche l'idea di andare per cunicoli.
Fenryr intervenne e lo sguardo che gli restituì Scarlett non aveva nulla da invidiare ad un incendio, eppure era chiaro che non ci fosse rabbia.
"Quando avrei detto che non ce la sentiamo?" ribatté, "Se non se la sentisse non sarebbe venuto con noi, dato che sapeva perfettamente dove stavamo andando. Idem la sottoscritta, visto che sono stata io a raccogliere la sua testimonianza, a vedere quello che gli è stato fatto da Raxxla, quindi se avessi voluto mi sarebbe bastato dare le informazioni a loro" - accennò con la testa al resto del gruppo - "e poi andarmene per la mia strada." l'espressione le divenne decisa. "E hai detto bene: servono proprio quelle tre cose e un piano per usarle al meglio. Il fatto che io preferisca entrare con lui non l'ho detto a caso e non è certo per un mero capriccio, ma perché ho già avuto a che fare con gli effetti di quel che gli è stato fatto. Magari non avrà più ricadute, e io me lo auguro con tutto il cuore dato che non ne ha più avute, ma se così non fosse io forse posso aiutarlo come ho già fatto, altri non lo so. Quindi rientra perfettamente nella casistica del conoscere se stessi per agire al meglio."
Gli occhi della maga si puntarono in quelli di gelidi dell'elfo, sostenendo senza problemi il suo sguardo. "Siamo esseri viventi, i sentimenti, che ti piaccia o meno, li abbiamo tutti e non starò qui a dirti che ci metteremo a seppellirli. Mi pare comunque che sia da Kel-hatril che fuori, io ed Issus abbiamo sempre dato il nostro contributo al meglio delle nostre possibilità, e ti ricordo che lui doveva essere l'ostaggio che sarebbe andato con Kelly, quindi direi che il sentimento che ci lega non è certo un problema per la missione." specificò con il tono che sapeva da discorso chiuso.
Un sorriso breve come un lampo le passò sulle labbra. "Se poi mi tiri fuori un piano in cui abbia senso lasciarlo entrare da solo, possiamo discuterne. Ma il mandare dentro lui e Kel-hatril da soli sa tanto di suicidio."
La Rossa scrollò brevemente le spalle. "Non è certo semplice nemmeno la strada attraverso i cunicoli detta da Tionisla, ma al momento l'ipotesi di farsi aprire la porta ed entrare tranquillamente non mi pare tanto meglio o più sicura, anzi."
Fece una pausa e voltò lo sguardo su Jean. "Credimi che nemmeno io faccio i salti di gioia all'idea di infilarmi di nuovo sottoterra, contando anche che c'è pure un bel salto nel buio da fare..." gli disse alzando per un attimo gli occhi al soffitto e spostandoli poi su Fenryr. "Ma siamo qui apposta, no? Dobbiamo decidere come entrare là dentro, valutando pro e contro di ogni alternativa..."
Scarlett iniziò a tamburellare con le dita sull'avambraccio, sembrò concentrarsi su qualcosa, poi fece un cenno indicando Issus. "Lui e Fesses erano entrati scalando la parete esterna della fortezza, ma direi che per noi questa strada è infattibile, sia perchè siamo tanti, sia perchè siamo in pochi a poterlo fare. Però giustamente Issus mi aveva fatto notare che ci sono probabilmente più accessi, perchè le bande di predoni escono ma non passano dall'ingresso principale, perchè quello è controllato giorno e notte dalle truppe del Generale Dunfield..." si interruppe di colpo, voltandosi verso Kel-hatril. "Avevi detto di aver avuto un unico incontro con lui, per caso eri andata tu a Mayraberd? Ricordi da dove eri entrata?"

NdG
E riecco Fenryr nella sua veste migliore... ^__________________^

NdG: dopo che aveva """salutato""" un mio pg dicendo "le donne del gruppo muoiono", direi che sono immune alla sua ben nota simpatia ^______________________^

FENRYR - 04/09
Fenryr annuì.
"Due gruppi" - scandì, come se dettasse a una bambina zuccona - "Uno entra con Kel-hatril e Issus, guardie e prigionieri. L'altro fa da diversivo e attira quanti più nemici possibile. Il primo uccide lo stregone, il secondo resiste fino alla fine"
Serrò appena la mascella.
"Niente dubbi. Niente segreti" - disse, guardando ora Scarlett ora il suo uomo - "Se cede o il nemico lo controlla, moriremo, qualunque sia il piano"
Si voltò verso Tionisla e il tono si ammorbidì un poco.
"Lo stesso vale per lo stregone: come lo uccidiamo?"

 

SCARLETT - 04/09
Scarlett guardò Fenryr con tanto d'occhi, poi prese un respiro. "Io sono più per l'unione fa la forza, perchè se il gruppo che deve fare il diversivo incontra problemi, fine dei diversivi e fine della libertà di movimento anche per il primo gruppo, idem se il primo gruppo che deve far fuori Raxxla ha degli intoppi: il secondo gruppo non lo sa e si sfinirebbe senza sapere che non c'è più nessuno a cercar di far fuori il nemico."
A quel punto la maga lo fissò intensamente. "Riguardo Issus, quello che gli ha fatto Raxxla, non l'ha fatto per ricavare qualcosa da lui, ma per il puro e semplice gusto di fargli del male, gliel'ha proprio detto, e anche Bradda, che Tionisla conosce e sa che non è proprio una qualunque, è arrivata a quella conclusione." lo informò per chiarire comunque quel punto.
"In ogni caso il tuo piano prevede che Kel-hatril possa entrare senza problemi, ma su questo punto può risponderci lei direttamente penso, perchè se non può farlo stiamo parlando del niente. Diversamente, se è fattibile, possiamo vagliare le possibilità che abbiamo. Mentre per quanto riguarda come uccidere Raxxla rientra nel punto che dovremo analizzare con Tionisla per capire come togliergli quella bolla protettiva." La Rossa storse lievemente  il naso. "Temo che senza far quello avremo ben poche possibilità anche solo di torcergli un capello."

DUNGEON MASTER - 04/09
[Fenryr] "Due gruppi" - scandì, come se dettasse a una bambina zuccona - "Uno entra con Kel-hatril e Issus, guardie e prigionieri. L'altro fa da diversivo e attira quanti più nemici possibile. Il primo uccide lo stregone, il secondo resiste fino alla fine"

«Ma chi comanda in questo gruppo?», chiese Tionisla a Filth, in tono fra il sorpreso, il diffidente e l'inquisitivo.

«Io, naturalmente», rispose senza esitazione il chierico, «ma sai come sono fatto, no? Lascio le briglie sempre molto lasche, a meno che di tanto in tanto non occorra dare una tiratina. Quanto all'amico Fenryr, lascialo parlare: gli piace sentire il suono della sua voce mentre impartisce ordini, ma non è cattivo, ha solo un carattere un pochino spigoloso. E poi, non è che gli altri facciano sempre come dice lui, tutt'altro, e quindi a me va bene così. Piuttosto, mi pare che il piano così espresso faccia parecchio acqua, soprattutto perché si basa su presupposti tutti da verificare: amica Kel-hatril, non è che potresti spiegarci qualcosa di più sulla tua visita da Raxxla? Ed anche tu, amico Issus, potresti aggiungere qualcosa a quanto ci hai detto finora?».

«In effetti l'idea così com'è non può funzionare», confermò Kel-hatril, «proprio perché si basa sul presupposto che io sia ben accetta a Mayraberd... solo che non c'è nulla di più sbagliato, purtroppo. Il fatto è che io non venni affatto accolta da benvoluta alleata di Raxxla, quanto piuttosto da servitrice di dubbia fedeltà da tenere sott'occhio: in effetti non fui io ad offrire a Raxxla il mio aiuto, ma venni contattata da un suo emissario con la proposta che già conoscete: trovare il modo di bloccare Tionisla nella sua valle in cambio di un bel po' di denaro per i miei esperimenti. Come quel tizio, o anche Raxxla, fosse a conoscenza dei miei piani non saprei dirvelo. Io venni quindi convocata a Mayraberd e, quando mi presentai lì, ovviamente senza Taby, venni circondata senza tante cerimonie da un picchetto di guardie che mi condussero all'interno più come una prigioniera che come un'ospite.
Quindi non c'è da illudersi che il mio nome da quelle parti sia in grado di far aprire le porte. Inoltre, non è affatto detto che chi mi vide là dentro a suo tempo sia ancora vivo per ricordarsi di me: c'è in corso una guerra, in fondo. Infine, se nel tempo che ci metteremo per arrivare
a Mayraberd capiterà che Raxxla venisse a scoprire del mio voltafaccia, allora sarei tutt'altro che la benvenuta là dentro. Ovviamente, lo stesso varrebbe anche per chi fosse con me... non che questo sia un problema, visto che ci metteremmo comunque un attimo per farci
riconoscere per ciò che siamo».

«Non c'è solo questo», intervenne Issus. «Intanto c'è da tenere in considerazione la struttura stessa di Mayraberd, che è una grande fortezza collocata a coprire completamente la sommità di una collina rocciosa: il suo unico ingresso si trova poco sopra la piana che
circonda la collina e si raggiunge con un tratto di strada in salita allo scoperto, poi all'interno c'è una serie di cortili, ciascuno più in alto del precedente, divisi da rampe o da scalinate che servono per superare livelli successivi di mura interne; inutile dire che i cortili sono separati l'uno dall'altro da portoni, tenuti normalmente aperti da quanto ebbi modo di vedere, ma che di sicuro potrebbero essere chiusi rapidamente in caso di necessità. In cima, ovviamente, c'è il mastio. Per quelli fra voi che avevano visto il modello che facevo e disfacevo al monastero con i mattoncini di legno, ebbene, quello dava solo una vaga idea della realtà». Issus fece una pausa e poi riprese: «Un'altra cosa: non è il caso di pensare di potersi spacciare facilmente per membri della banda di... beh, del padrone di quel posto. Da quello che avevo potuto notare, tutte le squadre che avevo potuto vedere erano costituite almeno da una quindicina di guerrieri di razze inferiori, coboldi, goblin o simili, guidati da alcuni personaggi di razze più evolute, umani, nani, elfi, anche orchi. Pochissimi si facevano vedere
in giro da soli e, da come si muovevano sia loro che coloro che li incontravano, erano ben conosciuti e rispettati come capi indiscussi. Infine, sarà meglio che abbiamo chiaro in testa che non entreremo in un luogo deserto: entrando apertamente verremmo certamente individuati molto presto». Issus a questo punto tacque, con aria affaticata e tergendosi il sudore dal volto. «Scusate, il rievocare quel luogo mi viene ancora piuttosto pesante. Anzi, Tionisla, prima riuscirai a togliermi questa porcheria dalla testa, qualunque cosa sia, meglio sarà».

«Aggiungerei un sospetto. Anzi: due», intervenne ancora Filth. «Il primo è che ho idea che prima di essere pronti per affrontare quella fortezza  avremo avuto tutto il tempo per superare il ricordo dell'accogliente dimora della nostra amica Kel-hatril. Il secondo è che ogni tentativo di appurare qualcosa su Raxxla, la sua razza, il suo aspetto, di che poteri possa disporre, la natura di quella strana bolla protettiva, non farà altro che aumentare la probabilità che lui si possa rendere conto di noi. Non dubito che lui sia perfettamente consapevole del fatto che ci
sono gruppi come il nostro che stanno perseguendo lo stesso obiettivo, ma che io sappia noi siamo di gran lunga i meglio dotati di tutti. Il che metterà il nostro nemico in allarme».

HAZA - 04/09
Haza intervenne dopo le parole di Filth.
"Non abbiamo certezze nemmeno sul percorso descritto da Tionisla, però." alzò gli occhi verso la mezzorca a scusarsi di quanto affermava.
"Nel frattempo il percorso potrebbe essere stato scoperto, quindi chiuso o presidiato. Anche il villaggio dove tu vorresti fare spese, Kreena, potrebbe essere popolato di guardie e scagnozzi, non potremo attraversarlo come se fossimo in gita, o facendoci notare vendendo rarità."
Scosse la testa.
"Nessuna ipotesi è sicura, ma il percorso sottoterra resta la nostra migliore opportunità... e non lo dico soltanto per la mia razza."

MORGON - 04/09
"Emmm..." disse Morgon, cercando di attirare l'attenzione di tutti, accompagnando quel suono con un'alzata di mano (quella ancora libera), come gli avevano insegnato quando era piccolo; l'altra mano era ancora ben stretta a quella di Tabitha.
"Non ne capisco molto di tattica e di strategia, per cui inizio subito con il chiedere scusa a tutti se quando dirò sarà una serie di stupidaggini, ma lessi tempo addietro di un'espediente che passò alla storia come "l'asino della baldracca". Non sto a raccontarvi tutta la storia. Ma il succo del discorso è che per terminare un assedio interminabile, uno dei capi degli assedianti, finse di ritirarsi e di lasciare agli assediati un dono, in segno di resa, la statua di un grande asino. L'interno della statua era cavo ed era pieno di soldati. Gli assediati portatono il dono dentro la città e nella notte i soldati uscirono, e potete ben intuire il finale."
"Ora mentre parlo mi rendo conto che forse non è qualcosa di fattibile con il nostro avversario, ma magari, sapete com'è, da cosa nasce cosa e parlando..."
"Va bè, non so..."
"L'altra cosa che mi è venuta in mente, è questa: ci stiano scervellando su come entrare la dentro. E se provassimo a fare il contrario? Se ci concentrassimo a far uscire Raxxla da la dentro? Cosa brama costui per cui, forse, potrebbe uscire da la dentro?"
Fece una pausa.
"Sono considerazioni stupide, vero?"
"Se lo sono vi chiedo scusa..."

Sorrise, per tornare ad appoggiarsi al muro ed abbassare nuovamente lo sguardo, sulla mano della drow stretta nella sua.

TABITHA - 04/09
Tabitha si sentiva come se fosse stata in apnea per un tempo lunghissimo e, finalmente, fosse riuscita a prendere fiato. Certo, anche il fatto che Kel-hatril fosse viva incideva, perchè tutta la situazione con sua sorella era stata un abisso nero da cui non aveva visto uscita fino a qualche giorno prima, e ora poteva pensare davvero che potessero ricominciare. Ma non era quello il motivo principale del suo sentirsi così.
Gli occhi viola si posarono sulla mano che stringeva la sua, risalirono lungo il braccio e andarono a posarsi sul viso di Morgon. Si trovò a sorridere. Era come se quel contatto tra loro l'avesse liberata almeno in parte del peso che si portava dietro da quando era stata viol-... scrollò la testa, scacciando immediatamente quei pensieri che avrebbero finito per farla star male, e lei non voleva star male, non adesso, non più. Ovviamente sapeva che la questione per lei non era risolta e archiviata, ci avrebbe messo tempo a superare il trauma, ma ora sentiva davvero che poteva farcela. E il punto non era che lei avesse accettato il contatto con Morgon, ma l'esatto opposto: lui l'aveva cercata, capita, e le stringeva quella mano come se non volesse più lasciarla andare. Nonostante chi fosse e quello che le era successo.
Si costrinse dopo un lungo attimo a distogliere lo sguardo dal bardo per concentrarsi su quella che era la missione che li attendeva: entrare in quella fortezza - Mayraberd - e sconfiggere quella creatura malvagia che vi dimorava assieme a tutta una serie di altri esseri.
Tabitha aveva seguito lo scambio di battute tra Fenryr e Scarlett, trovandosi d'accordo con la Rossa sulle lacune del piano dell'elfo, ma dato che di strategia lei se ne intendeva quanto di magia, se ne stette zitta.
Haza espresse la sua opinione a favore del percorso sotterraneo, e anche Kelly bocciò l'idea di Fenryr specificando che lei non era affatto ben accetta a Mayraberd.
L'elfa scura lasciò andare un lieve sospiro di sollievo: non che non si fidasse delle doti di sua sorella e di chi l'avrebbe magari accompagnata, ma trovava più sensato affrontare quel posto tutti insieme, nel limite del possibile ovviamente. Se fossero stati costretti a dividersi sarebbe successo, ma farlo in partenza senza che fosse strettamente necessario le pareva solo un modo per dimezzare la loro forza e facilitare il nemico. E fortunatamente quel piano pareva ormai bocciato.
Sobbalzò lievemente staccandosi da quei pensieri quando si sentì tirare il braccio.
Morgon si era fatto avanti per intervenire, ma non l'aveva lasciata andare, così anche lei si era spostata per stargli a fianco.
Lo ascoltò, stringendogli la mano quando lo sentì incerto in quello che diceva, e tornò ad appoggiarsi con lui al muro quando ebbe finito. Lo vide sorridere guardando poi le loro mani unite, e Tabitha lo fece a sua volta.
"Non hai detto niente di stupido..." gli mormorò, sfiorandogli piano il pollice con il suo.
Poi tornò a spostare lo sguardo sul resto del gruppo, tirando fuori la voce.
"Io... io non ne so niente di strategie..." esordì anche se probabilmente era inutile specificarlo, visto che tutti sapevano che vita aveva fatto fino a quel momento, quindi non doveva poi essere una sorpresa che non fosse un'esperta. "Però penso come Haza che, anche se non abbiamo la certezza che la strada fatta da Tionisla sia ancora fattibile, rimane una strada già testata, che se non è cambiato qualcosa si sa dove porta... altre magari, non so...potrebbero essere vicoli ciechi, o farci cadere dalla padella nella brace... sempre, insomma, se non ci sono alternative al dover entrare là dentro." si zittì, abbassando lo sguardo per un attimo, poi tornò a sollevarlo. "Ecco...volevo solo dire questo..."
L'elfa lasciò andare il fiato, poi rilassò la schiena appoggiata alla parete e, per l'ennesima volta da quella mattina, si trovò a sorridere mentre tornava ad accarezzare con le dita la mano di Morgon. Ci stava prendendo gusto, era inutile negarlo.

FENRYR - 04/09
"Bene" - disse asciutto Fenryr non appena gli altri smisero di parlare.
"Servono mappe della zona. Delle caverne. Della fortezza. Può farle chi c'è stato"
Era evidente che per lui, l'altro piano fosse già dimenticato.

[Filth]
Non dubito che lui sia perfettamente consapevole del fatto che ci
sono gruppi come il nostro che stanno perseguendo lo stesso obiettivo,
ma che io sappia noi siamo di gran lunga i meglio dotati di tutti. Il
che metterà il nostro nemico in allarme».

"Un diversivo è già in atto, quindi" - mormorò Fenryr, fissando prima il vecchio e poi Scarlett con espressione strana.

[Morgon]
"Se ci concentrassimo a far uscire Raxxla da la dentro? Cosa brama costui per cui, forse, potrebbe uscire da la dentro?"

"Il ragazzo parla bene" - aggiunse l'elfo dei ghiacci, annuendo con vigore - "Perchè non farlo uscire?"
Una pausa. Gelida, come l'occhiata lanciata agli altri presenti.
"Troppi vuoti. Troppi non detti. E' come ghiaccio sottile su un lago profondo, tutta la storia"
Guardò Kehl-atril e poi Tionisla in rapida successione.
"Hai scelto bene la cerca" - disse alla mezz'orca - "Moriremo entrando nella leggenda"

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