Eliminate le ragnatele alla stessa maniera delle precedenti, il gruppo si trovò di fronte un breve corridoio, sette o otto metri in tutto, chiuso da una frana. Un paio di metri prima dell'ammasso di macerie si trovavano due porte, una di fronte all'altra ed entrambe chiuse.
Poco prima delle due porte giaceva al suolo il corpo praticamente mummificato di quello che pareva essere stato un grosso maschio di ettercap.
Kreena fissò la scena con sguardo attento, piegando più volte la testa, ora a destra, ora a sinistra.
"Dubito sia morto di vecchiaia..." - sbuffò.
Poi prese un sasso e lo lanciò, in modo che passasse proprio sopra al cadavere.
NdG
Porte. Chiuse. Mica possiamo lasciarle lì così? ^____________^
Kree fa quanto indicato e intanto cerca di capire di cosa possa essere morta la creatura (ferite, veleno, altro che potrebbe essere un effetto magico), poi vediamo...
Scarlett sbucò alle spalle di Kreena, allungando il collo per vedere a sua volta, quindi storse il naso.
"Magari sì..." commentò a mezza voce rispondendo al commento di Kreena, "Ma potrebbe essere di no. Direi di fare un controllo anche riguardo la sua morte, prima di procedere verso quelle porte."
La rossa inclinò il capo. "Curiose due porte in un posto come questo, molto più simile a una grotta naturale che a qualcosa di strutturato, ma magari è stata o doveva diventare una miniera."
NdG: no che non possono restare lì così le porte ^______^
Concordo sul controllare come è morto l'ettercap e con attenzione il corridoio prima di procedere.
"Se per voi va bene, sfrutto il fatto di essere ancora così... e mi apposto all'ingresso di questo tunnel, nel caso arrivi qualche altra sorpresa. Giusto per evitare di venire sorpresi da uno di quei cosi, qua sotto!"
La voce di Morgon proveniva dal mezzo del gruppo. Nel parlare si era reso conto di aver prima indicato se stesso quando aveva parlato del suo stato di invisibilità e di nuovo aveva concluso indicando l'ettercap. Sorrise. Nessuno aveva potuto vederlo indicare un bel niente.
Attese qualche istante e poi si mosse là dove aveva comunicato, non prima di aver sussurrato a Tabitha "Sono sono lì dietro all'angolo..."
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