Si era da poco rimessa in piedi ed aveva appena finito di recuperare e
controllare le armi, che una vibrazione scosse il terreno sotto di lei,
con molta più violenza di prima. Pochi secondi dopo, uscirono allo
scoperto due di quei bestioni ed attaccarono sia lei che Kreena. Altro
che odore, ormai era chiaro che ce l'avevano con loro e che le avevano
prese come bersagli scelti. Non fece in tempo a spostarsi per evitare la
creatura, in un attimo si ritrovò sbalzata indietro ed avvertì stavolta
fitte al fianco destro, probabilmente costole dolenti a causa della
rovinosa caduta, che le fecero perdere fiato e gemere di dolore. Aveva
da poco toccato il terreno che lo scarafaggione le era addosso e
stavolta il suo attacco passò completamente le sue difese. D'istinto
alzò il braccio sinistro, almeno per proteggersi addome e volto, e la
carne dell'avambraccio venne lacerata dalle poderose mandibole, mentre
saliva acida la bruciava ulteriormente. Stavolta, non potè far a meno di
stringere i denti per il dolore, disegnando una smorfia sulle labbra ed
ingoiando un grido soffocato. Una volta compiuto l'attacco, la creatura
come al solito scomparve sotto terra. Si rialzò con calma, stavolta a
fatica, e la prima cosa che fece fu cercare qualcosa, qualunque cosa che
potesse essere in grado di levarle quella robaccia che le stava
bruciando la pelle, facendole sentire un mare d'inferno. Lo sguardo
chiaro cadde sulle lenzuola del letto del nano e sulla coperta annessa.
Senza pensarci troppo, mosse pochi passi verso di esso, per poi cercare
di togliersi la saliva acida con la stoffa. Nel farlo strinse di nuovo i
denti dal dolore, strusciare la stoffa sulla ferita aperta faceva male,
ma doveva provare a levarsi quella roba di dosso. Se ci fosse riuscita,
avrebbe usato le stesse lenzuola almeno per fasciarsi la ferita al
braccio e solo in seguito si sarebbe preparata come poteva all'arrivo
dello scarafaggione. Perchè, ormai ne era certa, sarebbe tornato.
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