Dopo il primo attacco di quello che Morgon aveva detto essere un ankheg,
Scarlett aveva preso a correre a fianco di Issus in direzione della
casa, anche se non pareva intenzionata a salirci. Si manteneva in
costante movimento, controllando il vecchio nano che se la stava
prendendo con Haza e scambiando qualche parola con il suo uomo.
Stava
indicando ad Issus proprio lo scontro tra i due, quando l'insetto
cresciuto troppo uscì da sotto i piedi di Brom, scaraventando per aria
il paladino, Haza, e il vecchio nano testardo.
"Lo faccio ora
Issus!" avvertì il compagno fermandosi quasi nell'immediato e iniziando
istantaneamente un incantesimo che terminò non appena i tre ritoccarono
terra.
Haza e Brom si rialzarono, mentre il vecchio nano
aveva giusto fatto in tempo a rimettersi sulle gambe prima di crollare
nuovamente a terra addormentato dall'incantesimo di Scarlett.
La
maga afferrò la mano di Issus e riprese a correre senza uno schema
preciso ma ben attenta a cercare di non fermarsi mai. Una lieve
imprecazione le sfuggì tra i denti quando vide la catapecchia crollare
sotto il peso aggiunto di Indevar, e Haza che decideva di caricarsi il
nano in spalla. "Haza! Se lo sbatacchi si sveglierà! L'incantesimo lo
terrà addormentato solo se non prenderà troppi scossoni! E ora sta
meglio fuori gioco..." lo avvertì Scarlett mentre gettava uno sguardo a
quanti erano caduti dal tetto per assicurarsi che, quantomeno, fossero
tutti in piedi. "Cercate di spostarvi ragazzi e rimanete in movimento,
quell'affare sarà anche grosso e in grado di sentire l'odore di carne
umana, ma dubito sia veloce nei cambi di direzione sottoterra! E
teniamoci a buona distanza da Haza così l'ankheg eviterà di scaraventare
pure loro per aria svegliando il nostro cordiale amico."
Con
uno scarto laterale per cambiare direzione e un'altra occhiata alla
casa, la maga iniziò a pensare freneticamente a come liberarsi di quel
maledetto bacarozzo grasso e scontroso. "Devono avere un punto debole
quegli affari se il nano da solo riusciva a farli fuori per farci scudi e
armature!" esclamò indicando con un rapido cenno quello che era
contenuto nella casa. "Sicuro il suo essere nano gli permetteva di
avvicinarsi a loro senza essere attaccato... a meno che non facciano
semplicemente una muta del carapace, un po' come i serpenti fanno con la
pelle, e quindi il nano non li ha mai affrontati ma semplicemente si
limitava a prendersi la corazza abbandonata...ecco, sarebbe interessante
capire a chi poi vendeva quello che creava, dato che non mi pareva così
socievole da ricevere qui eventuali compratori... sempre se poi
effettivamente vendeva..." ipotizzò nel tentativo di farsi venire una
qualche idea, o di dare uno spunto ai compagni. "In ogni caso, se hanno
un punto debole, potrei azzardare a dire il ventre, e forse le giunture
con le zampe... e l'unico modo che penso abbia per capire se in
superficie c'è un ghiotto umano o un elfo o un nano sia l'odore, la
traccia lasciata sul terreno, un po' come la traccia che può seguire un
lupo per sapere dov'è la sua preda o il suo branco... non ho idea di
quanto sia affinato, sicuro discerne l'odore di terra da quello del suo
bocconcino umano, probabilmente se proseguiamo il sentiero e passiamo il
guado smetterà di inseguirci...sempre che le cose per lui funzionino
come per gli animali normali..."
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