Jean aveva capito che non potevano semplicemente
difendersi dagli ankheg ed aveva anche capito che il proprietario del
cumulo di macerie sotto i suoi piedi era matto per davvero, non era
soltanto un modo di dire. Roteò rapidamente le due spade e rimase
equidistante tra Kreena ed Elwing, aspettando il primo scarafaggio
troppo cresciuto che fosse sbucato dal terreno. La speciale lotteria fu
vinta da quello che si era accanito su Kreena. La ragazza era stata
abbastanza svelta, avvertita dall'ormai familiare vibrazione che
preannunciava l'attacco dei mostri e si era messa in salvo. L'ankheg non
si aspettava di trovare il vuoto al posto della propria vittima, ruotò
la testa e venne attaccato da tutti i fronti. Per parte propria, il
darokiniano attese immobile la frazione di secondo migliore e, non
appena il muso della bestia fu concentrato sull'obiettivo in direzione
opposta a quella in cui si trovava lui, scattò in avanti mirando al
ventre: scansò una delle zampe utlizzando la prima lama direttamente di
punta e sfruttando tutto il proprio peso per aumentare al massimo il
danno. Mentre la spada destra si conficcava in profondità quasi fino
all'elsa, la sinistra era pronta a seguirla con un fendente laterale che
evitò facilmente la corazza che avrebbe invece certamente deviato il
colpo se si fosse concentrato in un punto diverso. Con uno stridio
fastidioso, l'animale stramazzò al suolo mentre Jean recuperava
l'equilibrio e le armi dal cadavere.
"Mirate al
ventre." Disse semplicemente mentre si concentrava in attesa del
prossimo bestione che, verosimilmente, sarebbe tornato ad attaccare
Elwing...
Nessun commento:
Posta un commento